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Cybercrime e guerra dell'informazione, le piaghe della società digitale

Written By Unknown on Sabtu, 28 Februari 2015 | 17.25

Nei giorni scorsi il CLUSIT, l'Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, ha presentato in anteprima i dati salienti del Rapporto CLUSIT 2015, ovviamente riferito agli incidenti di cybersecurity accaduti nel corso del 2014. Due sono i grandi elementi che emergono dall'analisi: la crescita della cosiddetta "Information Warfare" e la sempre più ampia fetta del Cybercrime come causa principale degli attacchi gravi a livello globale.

Per quanto concerne l'"Information Warfare" si evidenzia come nel 2014 gli attacchi in quanto parte di una più ampia strategia militare o paramilitare sono aumentati globalmente del 68% rispetto all'anno precedente. Si tratta di un tipo di minaccia informatica che, andando a minare l'integrità delle informazioni delle organizzazioni pubbliche e private, rischia di compromettere situazioni politiche, economiche e sociali anche per Paesi non in stato di guerra e per i loro cittadini.

Il Cybercrime continua invece a confermarsi come il principale motore che muove gli attacchi gravi a livello globale. La prospettiva di guadagni facili, rapidi e pressoché certi ha portato infatti questo tipo di incidenti al 60% sul totale, con una crescita del 41% rispetto alle rilevazioni condotte nel 2011, anno della pubblicazione del primo rapporto CLUSIT. In diminuzione invece i fenomeni di Hacktivism (visti più come una forma di "dispetto digitale"), mentre si registra una stabilità degli attacchi mossi da intenzioni spionistiche.

Il grande tema che emerge, in realtà a conferma delle tendenze già delineate nel corso degli anni precedenti, è che l'esposizione della civilità digitale globale ai rischi che nascono dalla diffusa carenza di sicurezza informatia aumenta più rapidamente (molto più rapidamente) della capacità di protezione. Un aspetto che si può cogliere dalla costante crescita degli attacchi e della loro gravità pur a fronte di una crescita dell'8% circa negli investimenti a favore della sicurezza informatica, in un quadro in cui in realtà il 66% circa degli incidenti passano anche inosservati agli occhi delle vittime, per mancanza di strumenti, competenze e metodologie adeguate.

Spostando l'attenzione verso le vittime, si osserva come il 25% degli attacchi è ai danni del settore governativo, mentre invece i servizi cloud, le banche e la sanità sono i settori che vedono il maggior tasso di crescita degli attacchi. Ma nel 2014 nel mirino dei cybercriminali entra anche il settore Retail che nel complesso ha registrato perdite consistenti (gli esempi più evidenti sono gli attacchi a Target e Home Depot negli USA).

Partendo da questa preoccupante fotografia dello stato della cybersecurity, il CLUSIT prevede un possibile incremento delle attività di tipo estorsivo per ragioni politice ed economiche, con impatto sulle istituzioni e sulla Pubblica Amministrazione, sulle aziende e sulle infrastrutture critiche. Non è inoltre da escludere, anzi è da ritenere probabile, lo sfruttamento delle piattaforme di Social Netowrk da parte di organizzazioni terroristiche. Social Network che continueranno a rappresentare inoltre un facile vettore di attacco per la diffusione di malware e per le frodi elaborate secondo le tecniche dell'ingegneria sociale. I sistemi POS (i terminali per il pagamento elettronico) per via della loro fragilità intrinseca verranno ancor più usati dai cybercriminali che potranno portare a compimento attacchi anche particolarmente onerosi per le vittime, sia nei grandi magazzini, sia nei singoli esercizi commerciali, con inoltre una pressione indiretta sugli istituti bancari che si troveranno in prima linea per la prevezione delle frodi. Il campo Mobile, infine, rappresenta il fronte più vulnerabile e produttori, sviluppatori e utenti si troveranno nella situazione di dover riconsiderare la visione nei confronti dei dispositivi mobile ponendo attenzione alla sicurezza e non solo su aspetti di marketing o di business.

Il Rapporto CLUSIT 2015 verrà presentato ufficialmente in occasione del Security Summit che si terrà a Milano dal 17 al 19 marzo 2015 presso l'Atahotel Executive. Il Rapporto sarà distribuito ai partecipanti della sessione plenaria di apertura, il 17 marzo alle ore 9:30. La partecipazione al Security Summit è gratuita, previa la registrazione sul sito www.securitysummit.it.

All'interno del rapporto si potrà inoltre trovare una analisi della situazione italiana, resa possibile grazie al contributo del Security Operations Center di Fastweb, una analisi sul cybercrime in Europa e nel medio Oriente a cura di IBM e una analisi globale degli attacchi DDoS grazie alla collaborazione di Akamai. Infine una panoramica sugli scenari di specifiche aree tematiche: Internet of Things, M-Commerce, Bitcoin, il ritorno degli investimenti in sicurezza informatica, la sicurezza dei siti web della Pubblica Amministrazione, la doppia autenticazione per l'accesso ai servizi di posta elettronica, il nuovo regolamento europeo sulla privacy, la Cloud Security, la Direttiva 263/agg.15 di Banca d'Italia. Tutti aspetti ai quali dedicheremo approfondimenti nel corso delle prossime settimane.


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PowerVR GT7900: la nuova GPU mobile batte, e non di poco, una GeForce GT 730M

Imagination Technologies ha oggi tolto i veli da PowerVR GT7900, nuova GPU top di gamma della famiglia Series7XT per applicazioni embedded. Si tratta di un chip grafico che, stando alla società, può contrastare con estrema disinvoltura modelli di fascia medio-bassa concorrenti pensati per sistemi notebook. Il paragone è nello specifico fatto con la GeForce GT 730M di NVIDIA.

Imagination Technologies PowerVR GT7900

Secondo il primo comunicato di Imagination Technologies, alla stessa frequenza operativa di 800MHz, PowerVR GT7900 è in grado di sfoderare circa 800 GFLOPS in FP32 e 1,6 TFLOPS in FP16, laddove la concorrente di Santa Clara si ferma a 550 GFLOPS in FP32. Sarà tuttavia difficile, se non impossibile, vedere la nuova GPU top di gamma all'interno di uno smartphone.

Laddove PowerVR GT7800 è il chip destinato ad essere adottato nei dispositivi di dimensioni più piccole (smartphone di fascia alta, sistemi di infotainment delle automobili), GT7900 è invece pensato soprattutto per ultrabook e tablet di fascia alta. In più, Imagination Technologies si rivolge anche alla "nuova categoria di dispositivi" delle console da gioco economiche.

Il vantaggio in termini prestazionali è dato da un considerevole aumento del numero degli ALU core (più del doppio), oltre ad ulteriori mglioramenti sull'architettura. La nuova GPU si compone complessivamente di 512 ALU core disposti all'interno di 16 unified shading cluster (USC) basati sulla architettura Rogue che già la società ha usato in molti dei suoi chip più recenti.

Imagination Technologies PowerVR GT7900

Non mancherà il supporto alle API OpenGL ES 3.1 + AEP (Android Extension Pack), così come il supporto alla tassellatura via hardware e agli algoritmi di compressione delle texture in HDR. Imagination Technologies rimarca ancora una volta la capacità delle sue GPU di mantenere inalterate (o quasi) le prestazioni grafiche anche in seguito ad uno stress prolungato.

Il nuovo PowerVR GT7900 non tradirà questa tradizione, con un degrado quasi del tutto inesistente dopo circa 30 minuti di gioco. In confronto, secondo la società, le altre tecnologie concorrenti attualmente disponibili su mobile palesano un consistente degrado prestazionale alla mezzora, con fino al 50% delle performance in meno.

Imagination Technologies PowerVR GT7900

Il merito di un vantaggio simile è della tecnologia PowerGearing che permette di disabilitare dinamicamente alcune parti della GPU quando non necessarie, in modo da risparmiare sugli oneri energetici del chip e, conseguentemente, produrre meno calore. La nuova GPU è in grado inoltre di supportare risoluzioni 4K con un output a 60fps e supporto nativo al range di colori YUV a 10-bit.

PowerVR GT7900 sarà in grado di renderizzare ambienti grafici di qualità paragonabile alle produzioni su console, e le sue prodezze verranno mostrate con la demo Dwarf Hall al prossimo GDC 2015. Maggiori informazioni sulle nuove tecnologie di Imagination Technologies possono essere trovate in questa pagina.

Imagination Technologies PowerVR GT7900

La società non lo ha specificato esplicitamente, ma storicamente le GPU PowerVR vengono integrate all'interno dei dispositivi della Mela. È chiaro che la nuova GT7900 possa essere fra i candidati principali per essere integrata sugli iPad di nuova generazione, mentre una versione leggermente depotenziata potrà essere la prescelta per gli iPhone 6s, tutti terminali comunque non attesi prima del prossimo autunno.


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Facebook e i suicidi, la società rilascia degli strumenti per la prevenzione

Facebook ha annunciato il rilascio di strumenti appositi per prevenire eventuali suicidi che magari sono stati preannunciati in qualche modo sul social network. I nuovi tool sono frutto della collaborazione della società di Zuckerberg con organizzazioni come Forefront, Now Matters Now, la National Suicide Prevention Lifeline e Save.org, e con l'apporto diretto di esponenti che hanno avuto trascorsi autolesionisti o che hanno tentato il suicidio.

Facebook, tool per la prevenzione dei suicidiFacebook, tool per la prevenzione dei suicidi

Sfruttando i nuovi strumenti, gli utenti del social network possono riportare quei post in cui si esprimono intenzioni autolesioniste o suicide, con l'obiettivo di ottenere l'aiuto da parte di Facebook e, nello specifico, delle organizzazioni apposite che contatteranno lo stesso utente. I post segnalati verranno esaminati da un team in tempo reale, il quale offrirà un supporto diretto sulla base di un sistema di priorità con cui verrà stabilita l'entità di ogni singolo caso.

Gli individui che avranno bisogno del supporto riceveranno una notifica sulla parte superiore della News feed in cui verrà consigliata una consulenza da parte di un amico o di un organo specifico, come gli stessi esperti della National Suicide Prevention Lifeline. L'utente potrà inoltre selezionare una voce con cui ricevere consigli e supporto immediato. La funzionalità sarà distribuita per adesso solo negli Stati Uniti, ma verrà espansa in futuro anche nel resto del mondo.

Che Facebook sia decisamente interessata a contrastare fenomeni di questo tipo non è certo una novità. È un servizio estremamente legato alla vita sociale dei propri utenti, e per molti è divenuto un vero e proprio diario della propria vita. Proprio per questo uno strumento del genere sul social di Zuckerberg potrebbe salvare molte vite se utilizzato correttamente. È bene precisare però che il servizio non si sostituisce agli organi di prevenzione locali, che è sempre un bene contattare soprattutto nei casi più gravi.


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The Bat! Professional Edition

Written By Unknown on Jumat, 27 Februari 2015 | 17.25

scheda aggiornata 1 ora fa

Client di posta elettronica completo e dotato di funzioni molto interessanti. Consente la gestione di più account e la possibilità di impostare vari filtri. Il tutto è stato sviluppato con una grafica intuitiva e la maggior parte delle funzioni è disponibile in drag and drop.

Questo mail client è predisposto per integrare alcune funzionalità di scansione virus nelle email (inviate e ricevute), sfruttando le tecnologie di Kaspersky Antivirus.

In questa release sono state implementate nuove funzionalità "chat" per l'invio e la ricezione di messaggi email come normalmente si fa con un instant messenger, ma sfruttando la sicurezza di un mail server e dello scan antivirus. Nuove funzionalità per l'individuazione e la rimozione di spam; oltre a ciò integra nuove modalità per organizzare e gestire i propri account di posta.


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Enter Cloud Suite, tutto a portata di mano nella nuova Dashboard

Il web di oggi è sempre più data intensive: basti pensare a siti di shopping online con alto bacino di pubblico, così come a testate di informazione, che si trovano ogni giorno ad aver a che fare con un volume di visitatori particolarmente elevato, e che magari devono gestire anche un accesso proveniente da app mobile. Una situazione che pone la necessità di infrastrutture flessibili ed economicamente sostenibili, esigenza cui Enter Cloud Suite, servizio IaaS europeo che grazie ad OpenStack può vantare una distribuzione su tre diverse regioni (Amsterdam, Francoforte e Milano), cerca di fare fronte.

La versione 2.0 di Enter Cloud Suite mette a disposizione un completo arsenale di servizi di cloud computing per la gestione e amministrazione di server, storage, reti, domini, DNS e CDN. La parola d'ordine è semplicità, declinata nell'integrazione di tutti i servizi in un'unica intrfaccia dalla quale è possibile compiere tutte le operazioni necessarie di attivazione e monitoraggio.

Nella nuova Dashboard di Enter Cloud Suite si trova la sezione Computing tramite la quale è possibile avviare e clonare istanze, creare snapshot, collegare volumi persistenti ad alta velocità di scrittura/lettura perché sia possibile portare in cloud qualsiasi tipo di applicazione. A disposizione numerose configurazioni: da istanze con 1GB di RAM a macchine virtuali con 30GB di RAM. Parallelamente vi è una ampia disponibilità di immagini e template, tra cui Linux Ubuntu, CentOS, Fedora, CoreOS e le immancabili macchine Windows. Molto interessante osservare come con Enter Cloud Suite sia possibile eseguire uno snapshot a caldo della macchina, senza spegnerla, e riavviarla in pochi secondi su un datacenter differente tra quelli a disposizione a Milano, Francoforte e Amsterdam.

La sezione Storage della Dashboard di Enter Cloud Suite consente di gestire un servizio di object storage scalabile fino agli exabyte senza limiti di upload e caratterizzato da una grande semplicità e sicurezza di utilizzo. Documenti, file e cartelle possono essere archiviati e condivisi con altri contatti che fanno già uso di Enter Cloud Suite o creando link pubblici protetti da password. Sempre in tema di sicurezza dei dati è opportuno osservare come sull'object storage di Enter Cloud Suite i dati siano replicati nelle tre differenti region (Milano, Francoforte e Amsterdam), in maniera tale che essi possano essere accessibili anche nel caso in cui uno dei tre nodi sia down per qualche motivo.

All'interno della sezione DNS diviene possibile gestire l'intradamento del traffico web grazie a strumenti avanzati ma di semplice impiego. Il servizio è in questo caso basato su rete Anycast, consentendo quindi un'elevata affidabilità, la prevenzione di down e la riduzione dei tempi di risposta delle applicazioni. A tal proposito è interessante sottolineare la presenza di Geo DNS, modalità che permette di ridurre i tempi di risposta erogando all'utente i contenuti dal server geograficamente più vicino ad esso. Oppure ancora Failover che instrada in maniera automatica il traffico su un nodo secondario nel caso in cui si dovesse verificare un down di un'istanza sul nodo primario. Infine si segnala Balancing, che come il nome stesso suggerisce consente di bilanciare il traffico tra diversi nodi o regioni e di effettuare operazioni di A/B testing.

Grazie alla sezione Network della Dashboard di Enter Cloud Suite è possibile avere il pieno controllo di reti, router e regole di sicurezza, arrivando a progettare infrastrutture di rete esterne o a estendere la topologia di LAN fisiche esistenti. Sono inoltre disponibile opzioni avanzate come Load Balancer as a Service che permette di bilanciare il traffico di siti con un elevato numero di contenuti e migliaia di accessi giornalieri, oppure ancora VPN as a Service per la gestione di accessi da remoto, e Firewall as a Service.

Infine la Dashboard di Enter Cloud Suite permette, dall'apposita sezione CDN, di sfruttare le più recenti tecnologie e tecniche di ottimizzazione dei contenuti, caching e avanzate configurazioni di rete permettendo la distribuzione di contenuti statici di ogni genere, ad alta velocità e bassa latenza, ovunque e su qualsiasi dispositivo. Tutto ciò è possibile grazie ad una rete globale di server di cache con 21 punti di presenza in tre continenti, che consente di gestire un'ampia varietà di situazioni, come video streaming (on demand e live), download di video, aggiornamenti software, download e streaming musicale, giochi online.

Gli sviluppatori infine potranno agevolmente interfacciare l'infrastruttura con altri software e soluzioni "as a Service", dal momento che le API sono aperte e sono quelle standard di OpenStack. Per qualche settimana è ancora possibile provare Enter Cloud Suite facendo richiesta di un coupon all'indirizzo info@entercloudsuite.com.


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L'Authority americana blocca internet a due velocità

Il dibattito sulla neutralità della rete va avanti negli Stati Uniti da qualche mese, sotto l'impulso di alcuni fra i più grossi colossi delle telecomunicazioni. Sostenuti da alcuni repubblicani a Capitol Hill, questi giganti del mondo IT chiedono agli operatori di offrire un servizio più veloce alle aziende disposte a pagare.

Si tratta di una questione molto complicata, che potrebbe avere ripercussioni anche in Europa. Secondo il principio della neutralità della rete, infatti, la rete a banda larga deve essere priva di restrizioni sui dispositivi connessi e sul modo in cui essi operano. L'utente finale, insomma, non deve percepire differenze nella fruizione dei contenuti a prescindere dal sito o dal servizio a cui si rivolge.

Una rete neutrale deve essere in grado di distribuire ipacchetti IP di cui si compone l'informazione in maniera paritaria e senza favoritismi, senza priorità differenziate per chi è più potente o disposto a pagare di più.

Con tre voti favorevoli e due contrari, nella giornata di ieri, la Federal Communications Commition ha detto no a una rete a due velocità, obbligando gli ISP a non discriminare il traffico web. È una vittoria per l'amministrazione Obama, che in questa occasione è andata contro gli interessi dei grandi colossi di internet, come Facebook, Amazon, Google, Spotify e Netflix, che invece caldeggiavano la possibilità di accedere a un servizio più veloce in nome dell'avanzamento tecnologico.

Queste grandi compagnie, infatti, sostengono che abbattendo il muro della neutralità della rete si avrebbe l'opportunità di offrire ai consumatori servizi migliori e più efficaci, oltre che connessioni più veloci. In una realtà, quella della internet di oggi, in cui il grosso volume del traffico è veicolato attraverso pochissimi siti, e pensiamo a YouTube, Twitch o Facebook, la questione del web a due velocità è quindi tutto tranne che scontata.

"La rete fornisce servizi essenziali per la collettività e per questo il principio della neutralità non può essere messo in discussione ", aveva detto il numero uno dell'authority, Tom Wheeler. Sulla base della decisione dell'Authority, quindi, tutte le telco americane dovranno seguire le stesse regole di 'public utility'.

È quindi una decisione storica, che mette tutti nelle stesse condizioni di partenza, e rende internet un posto ancora più democratico, capace di offrire a tutti le stesse potenzialità a prescindere se si è un grosso produttore o un semplice appassionato. Impone inoltre delle regole a un mondo che fino a oggi si è autoregolamentato in assenza di un quadro normativo chiaro.

I vari provider come Verizon, AT&T e Time Warner Cable rappresentano i principali sconfitti, perché vedono in questo livello di regolamentazione un intralcio per investimenti e innovazione. La svolta verso il sostegno della neutralità della rete è arrivata solamente negli ultimi mesi, soprattutto sotto l'impulso dello stesso Wheeler, perché i grossi fornitori di servizi americani hanno fino a oggi goduto del forte appoggio di una grossa fetta del partito repubblicano. L'opinione pubblica, l'amministrazione Obama e la stessa Silicon Valley, però, si sono battute per la riaffermazione del principio, ma dall'altra parte si annuncia ancora battaglia, che questa volta potrebbe prendere la strada dei tribunali.

A differenza di altri colossi chi esprime soddisfazione per la decisione dell'Authority è l'Esa, l'Entertainment Software Association, ovvero il gruppo di pressione per il settore dei videogiochi. Ha anche aggiunto che continuerà ad utilizzare il suo network per educare i giovani e i genitori sull'importanza della neutralità della rete.

"Le migliori esperienze videoludiche sono possibili solamente con bassa latenza e connessioni a banda larga", si legge nella comunicazione dell'Esa. "Ci auguriamo che il voto della Fcc promuova la diffusione di connessioni a internet veloci e che protegga i giocatori da pratiche anticoncorrenziali e discriminatorie".

L'industria dei videogiochi, quindi, si schiera dalla parte dell'amministrazione Obama. Secondo l'industria abbattere il principio della neutralità della rete avrebbe creato discriminazione tra gli utenti.


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PRTG Network Monitor

Written By Unknown on Kamis, 26 Februari 2015 | 17.25

scheda aggiornata 1 ora fa

PRTG Network Monitor è un potente software per il monitoraggio della rete. L'applicazione consente di monitorare continuamente la disponibilità delle risorse di rete, misurare l'utilizzo della banda a disposizione e analizzare il flusso dei pacchetti, restituendo all'amministratore di rete dati estremamente importanti sotto forma di report.

Oltre ai report sullo stato dei nodi della rete, il programma offre la possibilità di configurare un sistema di avvisi che allerta l'amministratore di rete via sms o e-mail nel caso in cui si verifichino problemi o malfunzionamenti.

Per la visualizzazione dello stato delle rete sono disponibili ben 3 differenti interfacce: la più pratica è versatile è sicuramente l'interfaccia web, consultabile attraverso un qualsiasi browser web, ma in alternativa è possibile utilizzare una confortevole GUI per Windows o la versione mobile per iPhone.

Il software può essere utilizzato gratuitamente sia per uso privato che commerciale, ma in tal caso è possibile tenere sotto controllo solamente 10 nodi; per monitorare un numero più ampio di nodi è necessario acquistare una delle diverse licenze previste dal produttore. Ulteriori informazioni in tal senso sono disponibili sul sito ufficiale di PRTG Network Monitor.

Change Info:
Bugfix [EC]: Sensor gauges were missing in the Enterprise Console
Minor other fixes

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NetEase, partner di Blizzard in Cina, sbarca negli Usa

NetEase sta per allestire una divisione che opererà negli Usa sotto la guida di David Ting, che ricoprirà il ruolo di general manager di NetEase North America. Il distributore cinese conta già 3600 impiegati in Cina e la sua presenza in occidente si concentrerà soprattutto sulla produzione di videogiochi per dispositivi portatili. Approdando negli Stati Uniti potrà contare su un mercato molto più grande di quello cinese, in cui prevalgono i dispositivi Android.

Speedy Ninja

Gli Usa, infatti, nel 2014 hanno trainato la spesa complessiva sui giochi per smartphone e tablet, che globalmente ha toccato i 25 miliardi di dollari. L'azienda sta per ultimare diversi videogiochi sia per iOS che per Android, che vedranno la luce nel corso dell'anno sia nel Nord America che in Europa. Tra questi Speedy Ninja, un endless runner.

"Siamo una società molto concentrata sul prodotto", ha detto Ting a GamesBeat. "Siamo ansiosi di pubblicare il nostro primo gioco mobile, che presenterà un misto tra interessanti meccaniche di gioco ed elementi artistici accattivanti".

NetEase già collabora da diverso tempo con alcuni tra i più famosi publisher a stelle e strisce. Ha aiutato IGN nelle sue iniziative di sport elettronico in territorio cinese, così come Blizzard a lanciare i suoi titoli online. Ma ha curato anche il lancio della micro-console Android Ouya.

"Abbiamo esperienza soprattutto nei titoli desktop basati su client", ha detto ancora Ting. "Ma da due anni e mezzo abbiamo lanciato due nuove iniziative: la prima riguarda le app mobile, e alcune di queste oggi si trovano ai vertici delle classifiche delle app più vendute in Cina. La seconda è la globalizzazione".

NetEase si è resa conto che per rimanere rilevante nel lungo periodo è necessario operare su scala globale. Il lavoro di Ting, quindi, verterà sul capire cosa serve per operare adeguatamente in occidente e come creare dei prodotti videoludici che piacciano ai giocatori americani ed europei.

"È una grande sfida per la cultura cinese", conclude Ting. "È stato difficile far capire cosa fosse effettivamente efficace e quali le principali priorità".


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Sito Lenovo violato come rappresaglia sullo scandalo Superfish

Non è ancora finito il terrore per Lenovo sul fronte della sicurezza, nemmeno con il rilascio dei vari tool per la rimozione di Superfish. I cinesi hanno dovuto contrastare un cyber-attacco al proprio sito ufficiale solo a pochi giorni dalla risoluzione del problema che ha reso vulnerabili ad attacchi esterni parecchie famiglie di prodotti della società. Ed è proprio Superfish alla base delle motivazioni dell'attacco hacker.

Lizard Squad attacca Lenovo.com
Fonte: HotHardware

Durante la giornata di ieri, il sito Lenovo.com mostrava - anche se non per tutti gli utenti - una slideshow di immagini di teenager con il brano "Breaking Free" di High School Musical in sottofondo, che conduceva infine ad un post su Twitter in cui veniva pesantemente criticata la società cinese per la sua condotta e il suo coinvolgimento nel caso Superfish. L'accesso alla pagina è stato bloccato dopo pochi minuti dalla stessa Lenovo, che riportava un avviso di manutenzione.

È stata poi la stessa società a parlare di cyber-attacco: "Purtroppo, Lenovo è stata vittima di un attacco informatico", ha dichiarato la società al WSJ. "Uno degli effetti dell'attacco è stato il redirect del traffico dal sito Lenovo. Stiamo anche verificando se ci siano stati altri effetti, ma abbiamo già ripristinato alcune funzionalità del nostro sito web pubblico".

Alla base dell'hack troviamo il team Lizard Squad, che ne ha rivendicato pubblicamente la responsabilità. Si tratta di una squadra composta da una serie di hacker britannici e dell'Europa orientale già nota per una serie di attacchi rivolti al PlayStation Network lo scorso anno. In un primo momento si pensava che il team avesse preso il controllo dei server, tuttavia sembra che l'entità del danno sia irrisoria.

In seguito ad un'indagine più approfondita si è scoperto che gli aggressori hanno preso il controllo del registrar del dominio del sito e reinstradato il traffico su una pagina web registrata su un account CloudFlare, compagnia di sicurezza con sede a San Francisco. La stessa CloudFlare ha dichiarato pubblicamente a Bloomberg di aver eliminato l'account incriminato, ed inibito ogni possibilità d'accesso.

Per chi se lo fosse perso, il caso Superfish è scoppiato la scorsa settimana. Si tratta di un ad-ware installato su alcuni modelli di computer Lenovo, apparentemente innocuo, ma in realtà in grado di consentire l'esecuzione di attacchi man-in-the-middle nella macchina. Lenovo ha prontamente provveduto a ripristinare la sicurezza delle macchine, sia fornendo strumenti proprietari che sensibilizzando fornitori di terze parti per rilasciare fix specifici.

Tuttavia è chiaro che si tratta di un evento che ha creato un certo malcontento nell'utenza storica della società, malcontento che Lizard Squad ha evidentemente voluto palesare pubblicamente con un attacco hacker ben mirato.


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PowerSpy: localizzare uno smartphone dai dati della batteria

Written By Unknown on Rabu, 25 Februari 2015 | 17.25

Da ormai parecchio tempo gli utenti di tablet e smartphone sono stati sensibilizzati da più parti verso i potenziali pericoli nel concedere ad applicazioni di terze parti, specie se ottenute da fonti non affidabili, l'accesso ai dati GPS. Un gruppo di ricercatori di Stanford ha però dimostrato che è possibile riuscire a desumere la localizzazione geografica di uno smartphone analizzando dati potenzialmente insignificanti, ovvero le informazioni di consumo della batteria.

Il metodo, battezzato "PowerSpy", si basa sul fatto che i dispositivi mobile consumano più energia quando sono maggiormente distanti dalle torri cellulari a cui sono connessi. Il posizionamento geografico di un determinato dispositivo può quindi essere ricavato confrontando il pattern di consumo della batteria con un pattern noto stabilito precedentemente con misurazioni effettuate su una determinata area. Un principio di funzionamento simile a quanto accade con Shazam che permette di riconoscere brani musicali da piccoli frammenti registrati "al volo" mediante il confronto con un database di elementi univoci.

Yan Michealvesky, Dan Boneh e Aaron Schulman, che hanno curato il progetto, osservano: "Abbiamo mostrato che analizzando il consumo energetico del telefono su un periodo di qualche minuto, un'applicazione può apprendere informazioni sul posizionamento dell'utente". I ricercatori hanno ottenuto una precisione estremamente elevata nel tracciare spostamenti conosciuti, ma sono stati anche in grado di desumere itinerari più estesi analizzando le informazioni raccolte da una varietà di itinerari più brevi.

I ricercatori hanno effettuato questa prova all'interno del campus del college: "Abbiamo risolto il problema pre-registrando i pattern energetici di tutti i segmenti di strada in una determinata area. Ciascun itinerario possibile compiuto da un dispositivo mobile è una concatenazione di un sottoinsieme di queste strade. Analizzando i dati di consumo sul dispositivo tracciato è possibile ricostruire l'itinerario sconosciuto usando i profili di riferimento corrispondenti ai vari segmenti di strada".

I ricercatori hanno effettuato le loro prove su dispositivi Android, ma lo stesso metodo può essere usato con successo su qualsiasi altro dispositivo e sistema operativo che consenta l'accesso alle informazioni legate al consumo energetico. I ricercatori sottolineano inoltre come la disponibilità di queste informazioni all'API Battery di HTML5 potrebbe far crescere il rischio di sfruttare questo sistema in maniera estremamente facile e rapida solamente facendo caricare una pagina web nel browser dell'utente.

"Le informazioni sul consumo energetico del dispositivo sono dati piuttosto rumorosi per via della moltitudine di componenti e applicazioni che consumano energia contemporaneamente. Nonostante questo abbiamo dimostrato che facendo uso di tecniche di machine learning è possibile desumere il posizionamento del telefono" hanno spiegato i ricercatori.

Per risolvere il problema i ricercatori suggeriscono di rimuovere le informazioni legate al consumo energetico dei moduli radio dal resoconto del telefono, o richiedere privilegi di superuser per l'accesso a questi dati. I produttori di sistemi operativi mobile potrebbero inoltre pensare di trattare queste informazioni come indicatori di posizionamento, offrendo all'utente la possibilità di escluderne l'accesso nelle preferenze di privacy.

Il metodo sembra comunque piuttosto laborioso, anche se è ormai noto che i cybercriminali, specie se mossi da motivazioni solide, sono abituati a mettere mano a tecniche e metodi particolarmente complicati pur di entrare in possesso delle informazioni necessarie per compiere i propri crimini.


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Google verso il pagamento di 320 milioni di Euro in tasse all'Italia

Stando ad alcune notizie che circolano in rete, Google potrebbe ben presto versare al fisco italiano la cifra approssimativa di 320 milioni di Euro, al fine di regolarizzarsi in relazione al periodo 2008-2013. Cerchiamo di capire qualcosa in più, visto che le tempistiche non sono certo casuali.

Google, così come altri colossi dell'IT (e non solo) molto attivi nel territorio europeo, hanno istituito alcune sedi operative nella verde Irlanda e non certo solo per la Guinness, gli U2 o un'innata passione per la contemplazione del trifoglio. Il luogo comune in questo caso va preso in senso letterale: molti hanno scelto l'Irlanda non solo per la lingua molto simile a quella parlata negli headquarters, ma soprattutto per un regime fiscale non solo agevolato, ma in grado di farle operare in una sorta paradiso fiscale.

Tutto legale secondo le leggi irlandesi, create a suo tempo ad hoc per attirare capitali stranieri, aziende e risolvere un grosso problema economico e di disoccupazione, il tutto con successo. La pacchia è in un certo senso finita insieme al 2014, quando il governo irlandese ha dichiarato che non sarà più possibile utilizzare una legislazione fiscale agevolata per le aziende high tech.

L'Irlanda, insomma, non sarà più utilizzata come un paese di rimbalzo, in grado di accettare proventi dalle attività svolte in Europa in direzione dei paradisi fiscali, dove magicamente l'imponibile è prossimo allo zero.

Questo sistema è da tempo nel mirino delle autorità fiscali di tutta Europa, che ha permesso ai colossi (Google, Microsoft, Apple ecc ecc) di guadagnare molti soldi in una situazione di regime fiscale praticamente nullo, il tutto però sotto il controverso cappello irlandese della legalità. Volato via il cappello, le autorità fiscali hanno ora più armi per far valere le proprie ragioni.

Google, inoltre, deve fare i conti con un altro problema sempre restando in Europa, ovvero i dibattimenti sui problemi dell'aggregazione delle notizie. Francia, Spagna e anche Italia stanno valutando di far pagare a Google somme per il copyright delle notizie aggregate nel proprio canale news, argomento spinosissimo e complesso nel quale non ci addentreremo in questa sede.

Tornando all'argomento di questa notizia, sembra che sia imminente un accordo fra Google e il fisco italiano per regolarizzare (verbo da prendere con le pinze, visto che mancano le conferme ufficiali) le pendenze, quantificate come già anticipato in circa 320 milioni di Euro per il periodo 2008-2013. Per Google sarebbe anche un segno di buona volontà in grado di ammorbidire eventuali conseguenze sul tema aggregatori.


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Da CastAR realtà virtuale e aumentata per tutta la famiglia

Fra le tantissime soluzioni di realtà aumentata/virtuale con cui ci siamo imbattuti negli ultimi mesi cerca di ritagliarsi un piccolo spazio anche CastAR, finanziata dalla startup Technical Illusions a novembre 2013 tramite Kickstarter. Si tratta di una soluzione molto differente rispetto a Oculus Rift e a Google Glass, decisamente più simile a Microsoft HoloLens.

CastAR sarà in grado di offrire ai membri di tutta la famiglia una completa esperienza in realtà virtuale che sarà in grado di fondersi con il mondo reale, mentre gli utenti potranno interagire con forme tridimensionali simili a ologrammi. Si potranno così usare applicazioni di desktop virtuale, ma anche videogiochi e applicazioni didattiche.

Secondo gli annunci fatti tramite Kickstarter, CastAR sarà in grado di proiettare immagini tridimensionali sulle superfici che si trovano nell'ambiente domestico e sfrutterà anche un controller separato, chiamato Bacchetta Magica. Technical Illusions sta rifinendo un kit di sviluppo che accompagnerà il prodotto, le cui funzionalità diventano certamente più chiare se si osserva il video in calce alla news.

CastAR si compone di un paio di occhiali e di una superficie riflettente. Sugli occhiali sono installati due micro-proiettori, uno per ciascun occhio, che proiettano degli oggetti in prospettiva a una distanza naturale e confortevole. Fra i due proiettori si trova una piccola fotocamera a infrarossi che realizza continuamente delle scansioni per individuare dei marcatori posizionati sulla superficie riflettente. La fotocamera usa questi marcatori per monitorare la posizione della testa e la posizione dell'utente rispetto al mondo fisico, in modo da visualizzare correttamente gli ologrammi in sovrapposizione alla realtà.

La superficie è realizzata in materiale retroriflettente simile a quello utilizzato nei segnali stradali e negli indumenti di sicurezza che devono essere facilmente riconoscibili in tutte le condizioni di visibilità. Questo tipo di materiale fa sì che quasi tutta la quantità di luce emessa dai proiettori rimbalzi verso gli occhiali con pochissima dispersione. Il sistema permetterà a diversi utenti di interagire con gli stessi ologrammi.

A novembre 2013 Technical Illusions chiedeva agli appassionati uno sforzo di 400 mila dollari per finanziare il suo progetto, ma ottenne più del doppio di quella cifra, esattamente $1,052,110.


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Un video di 32 minuti mostra il seguito di Soul Reaver cancellato

Written By Unknown on Selasa, 24 Februari 2015 | 17.25

Il video che riportiamo in questa pagina mostra le immagini inedite di Legacy of Kain: Dead Sun, un capitolo della famosa serie Legacy of Kain cancellato da Square Enix nel 2012. Il video, che è stato individuato originariamente su NeoGAF, evidenzia alcuni elementi di gioco tipici dell'indimenticabile Soul Reaver. Quello che state vedendo, a quanto pare, è frutto di anni di ricerca e sviluppo, poi andati in fumo come si evince dall'intervento di uno degli sviluppatori.

"Il video contiene una parte delle sequenze di introduzione, di esplorazione, di combattimento e di altri elementi di gameplay del videogioco Legacy of Kain: Dead Sun" scrive su NeoGAF uno degli sviluppatori del progetto. "Il gioco venne cancellato da Square Enix nel 2012 dopo tre anni di sviluppo presso Climax Studios, con Crystal Dynamics nel ruolo di consulente. Non soddisfaceva le aspettative di vendita di Square Enix, e venne cancellato, con sommo dispiacere di tutto lo staff che duramente aveva lavorato sul progetto. Il personale ha continuato a vedersi nei fine settimana per portare avanti lo sviluppo, anche se i dirigenti sapevano già che era stato cancellato. Il gioco avrebbe incluso una componente multiplayer, una modalità deathmatch asimmetrica completamente separata dalla storia e la campagna single player. Questa è l'unica parte del progetto che è sopravvissuta alla cancellazione e adesso fa parte del gioco Nosgoth".

Nosgoth, ovvero il titolo citato dallo sviluppatore, è un gioco multiplayer free-to-play ambientato nello scenario di Legacy of Kain.

Lo sviluppatore in questione rivela anche che il gioco è in esecuzione su Xbox 360 e che è basato su Unreal Engine 3. Rispetto agli altri giochi costruiti su questo motore grafico, era in grado di gestire e tenere in memoria due livelli contemporaneamente. Si tratterebbe, inoltre, di una versione primordiale, priva ancora di missioni, mentre il gioco definitivo sarebbe stato più simile ai classici Soul Reaver o a Zelda.

L'interesse mostrato dalla community dei giocatori su questo progetto, benché cancellato ormai da tempo, evidenzia come sia fortemente rimasta affezionata a questa serie di action/adventure di grande successo nella seconda metà degli anni '90 e nei primi anni 2000. Chissà se prima o poi Square Enix, anche sulla base di questo feedback, vorrà realizzare un nuovo capitolo dell'avventura con Raziel e Kain.


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Video di 32 minuti che mostra il seguito di Soul Reaver cancellato

Il video che riportiamo in questa pagina mostra le immagini inedite di Legacy of Kain: Dead Sun, un capitolo della famosa serie Legacy of Kain cancellato da Square Enix nel 2012. Il video, che è stato individuato originariamente su NeoGAF, evidenzia alcuni elementi di gioco tipici dell'indimenticabile Soul Reaver. Quello che state vedendo, a quanto pare, è frutto di anni di ricerca e sviluppo, poi andati in fumo come si evince dall'intervento di uno degli sviluppatori.

"Il video contiene una parte delle sequenze di introduzione, di esplorazione, di combattimento e di altri elementi di gameplay del videogioco Legacy of Kain: Dead Sun" scrive su NeoGAF uno degli sviluppatori del progetto. "Il gioco venne cancellato da Square Enix nel 2012 dopo tre anni di sviluppo presso Climax Studios, con Crystal Dynamics nel ruolo di consulente. Non soddisfaceva le aspettative di vendita di Square Enix, e venne cancellato, con sommo dispiacere di tutto lo staff che duramente aveva lavorato sul progetto. Il personale ha continuato a vedersi nei fine settimana per portare avanti lo sviluppo, anche se i dirigenti sapevano già che era stato cancellato. Il gioco avrebbe incluso una componente multiplayer, una modalità deathmatch asimmetrica completamente separata dalla storia e la campagna single player. Questa è l'unica parte del progetto che è sopravvissuta alla cancellazione e adesso fa parte del gioco Nosgoth".

Nosgoth, ovvero il titolo citato dallo sviluppatore, è un gioco multiplayer free-to-play ambientato nello scenario di Legacy of Kain.

Lo sviluppatore in questione rivela anche che il gioco è in esecuzione su Xbox 360 e che è basato su Unreal Engine 3. Rispetto agli altri giochi costruiti su questo motore grafico, era in grado di gestire e tenere in memoria due livelli contemporaneamente. Si tratterebbe, inoltre, di una versione primordiale, priva ancora di missioni, mentre il gioco definitivo sarebbe stato più simile ai classici Soul Reaver o a Zelda.

L'interesse mostrato dalla community dei giocatori su questo progetto, benché cancellato ormai da tempo, evidenzia come sia fortemente rimasta affezionata a questa serie di action/adventure di grande successo nella seconda metà degli anni '90 e nei primi anni 2000. Chissà se prima o poi Square Enix, anche sulla base di questo feedback, vorrà realizzare un nuovo capitolo dell'avventura con Raziel e Kain.


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Nella tua scuola usi Office? Microsoft ti regala Office 365

C'è un'importante novità annunciata da Microsoft che riguarda un'ampia fetta del segmento educational: tutti gli studenti appartenenti a un istituto che ha aderito al Microsoft Volume Licensing program potranno accedere gratuitamente a Office 365. La stessa possibilità viene estesa anche agli insegnanti dei medesimi istituti.

Fino a poco tempo fa questa opzione era proposta da Microsoft nel solo ambito del territorio USA, ma ora l'iniziativa è attiva in tutte le aree geografiche in cui Office 365 è attivo, quindi anche in Italia. Si tratta di un'iniziativa che, potenzialmente e secondo dati diffusi da Microsoft, riguarda milioni di studenti a livello globale.

La procedura di registrazione pare essere piuttosto semplice, infatti, come spiegato a questa pagina viene richiesto all'utente di fornire oltre ai propri dati anche una email relativa al proprio istituto scolastico. Questo elemento è sufficiente a Microsoft quale discriminante per abilitare Office 365 e riconoscere anche un bonus pari a 1TB di spazio per l'archiviazione di dati su OneDrive.

La novità si estende a tutti gli istituti scolastici nei quali sia stato acquistato software Microsoft per i PC nell'ambito del programma sopra menzionato. Si tratta quindi di un benefit riconosciuto da Microsoft ai propri clienti, privilegio poi esteso agli studenti.


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Trivia Crack è l'app del momento: oltre 130 milioni di download

Written By Unknown on Senin, 23 Februari 2015 | 17.25

Trivia Crack, l'app di cultura generale basata su quiz, ha sfondato il muro dei 130 milioni di download, secondo l'ultima rilevazione del Wall Street Journal. Si tratta di un balzo significativo visto che fino a un mese fa Trivia Crack viaggiava sui 100 milioni di download, segno che il gioco per dispositivi Android e iOS sta diventando molto popolare nell'ultimo periodo.

Trivia Crack

Trivia Crack è diventata, infatti, l'app che per più tempo è rimasta in posizione numero uno nella classifica delle app più scaricate negli Usa. Ha mantenuto il primato per 66 giorni, mentre il precedente record era detenuto da Draw Something con 36 giorni. Secondo AppData, occupa la posizione 17 per quanto riguarda le app più remunerative.

"Grazie agli acquisti in-app e alla visualizzazione di pubblicità è un'app molto remunerativa", ha detto Maximo Cavazzani, il CEO argentino di Etermax, lo studio che ha realizzato Trivia Crack, già molto famoso sulla rete.

Trivia Crack è stato lanciato per la prima volta nella seconda parte del 2013, ma ha faticato a diventare virale fino all'introduzione della modalità che consente agli utenti di mandare le proprie domande, che così possono avere l'opportunità di far parte del database del gioco a quiz. L'app oggi è così popolare che Etermax riceve circa un milione di domande al giorno dai fans. Per via del fatto che ogni domanda deve essere approvata da 100 utenti prima di essere inserita nel database, tuttavia, solo 1500 vengono aggiunte in media per ogni giorno.

La crescita di Trivia Crack è impressionante, ma non è certo il primo gioco a quiz che diventa popolare sui dispositivi portatili. Titoli di grande successo come QuizUp e QuizCross infatti l'hanno preceduta.

Trivia Crack è disponibile anche in italiano e si può scaricare da Google Play e da App Store.


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Sandboxie

scheda aggiornata 1 ora fa

Sandboxie è un'utility che permette di eseguire applicazioni sul proprio PC all'interno di un'area sicura: eventuali file scaricati e modificati durante l'esecuzione di questa utility non andranno a influire sul sistema. L'utente avrà poi la facoltà di decidere se utilizzare eventuali file scaricati e modificati e solo in quel caso i dati verranno trasferiti in un'area comunemente raggiungibile del disco.


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Questo è HTC One M9: trapelati render ufficiali, prezzo e specifiche tecniche

A circa una settimana dal rilascio ufficiale, il prossimo top di gamma taiwanese non ha - forse - più segreti da nascondere. Le ultime indiscrezioni provengono dalla Germania, con il sito Mobile Geeks che ha pubblicato presunti render ufficiali, lista delle specifiche tecniche e prezzi. Non sono previste molte novità sul piano estetico, tuttavia HTC sembra interessata a correggere il tiro su quello che ha rappresentato il più grosso difetto di HTC One M8.

HTC One M9

Sul fronte delle specifiche tecniche infatti spicca una fotocamera principale con sensore da 20 megapixel, che va a sostituire la UltraPixel da 4 megapixel del precedente modello, vero e proprio tallone d'Achille di uno smartphone che per molti altri versi rappresentava lo stato dell'arte della sua generazione. Sotto la scocca troveremo un processore Qualcomm Snapdragon 810 octa-core da 2GHz supportato da 3GB di RAM, 32GB di spazio d'archiviazione espandibili e una batteria da 2.900mAh.

Secondo i tedeschi One M9 (da confermare il nome) costerà 749€ in Germania e verrà proposto nativamente con Android 5.0 Lollipop personalizzato con la nuova Sense 7 proprietaria. Resteranno invece invariate le caratteristiche del display, ancora una volta da 5" e a risoluzione Full HD. Si tratta di una scelta che ci sentiamo di premiare: risoluzioni superiori sono quasi del tutto inutili su diagonali così risicate, e fermarsi ai 1080p permette di guadagnare sia in performance che in efficienza energetica.

Sul piano estetico ci troviamo di fronte ad uno smartphone molto simile al suo predecessore, con una scocca in alluminio unibody sostanzialmente identica (ma colori diversi, e varianti a due toni) e tasto d'accensione spostato sul lato, come su molti dispositivi concorrenti. Cambiano notevolmente i connotati estetici della fotocamera posteriore, che per il modello di prossima generazione sarà leggermente sporgente rispetto alla scocca, e non avrà bisogno del supporto del doppio sensore per l'aggiunta dei numerosi effetti in post-produzione tipici del precedente modello taiwanese.

Vi lasciamo alla galleria fotografica con i render pubblicati da Mobile Geeks, ricordandovi che HTC One M9 sarà svelato l'1 marzo al Mobile World Congress in quel di Barcellona, mentre la commercializzazione è attesa per il 9 aprile 2015. Noi naturalmente non mancheremo all'appuntamento, riportandovi in tempo reale tutte le novità dell'evento.


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Un network sempre più basato sul software per i servizi EOLO di NGI

Written By Unknown on Minggu, 22 Februari 2015 | 17.25

La connettività a banda larga è una realtà accessibile in molte zone d'Italia, soprattutto pensando alle grandi città, ma esistono numerosi ambienti nei quali l'accesso veloce ad Internet non sia ottenibile con le tradizionali soluzioni di connettività via cavo. In questi casi l'utilizzo di connessioni wireless diventa una scelta di fatto unica: la diffusione di segnale 4G è ogni mese sempre più capillare ma sono altri i sistemi adottati quando si voglia assicurare elevata velocità di collegamento a postazioni fisse (abitazioni o ambienti di lavoro).

NGI, con i servizi della famiglia EOLO, mette a disposizione varie proposte di connettività senza fili. A differenza di altri operatori questa azienda, dal 2000 impegnata nella fornitura di soluzioni di connettività, ha scelto di sviluppare un proprio protocollo chiamato EOLO Wave e implementare un'infrastruttura completamente proprietaria, grazie alla quale poter avere pieno controllo del servizio fornito ai propri clienti.

Tradizionalmente le aziende fornitrici di contenuti e gli Internet Service Provider costruiscono le proprie infrastrutture su macchine monolitiche e difficilmente modificabili acquistate da pochi grossi produttori. Negli ultimi anni aziende di scala globale quali Google e Facebook hanno iniziato a utilizzare apparati disegnati "in casa" sulle proprie esigenze, beneficiando di maggiore flessibilità e di una netta riduzione nei costi operativi. E' questo l'approccio dell'Open Compute Project, che prevede l'utilizzo di componenti hardware standard per sviluppare cluster di calcolo estremamente potenti e complessi.

Il constante progresso della capacità di calcolo dei processori di uso generale, in particolare quelli basati su architetture x86 come su quelle ARM, accanto alla disponibilità di nuove tecniche di programmazione rendono quindi possibile disegnare e implementare apparati di rete su misura con un processo di sviluppo più snello ed accessibile. L'evoluzione tecnologica porta quindi ad una progressiva semplificazione nella costruzione delle infrastrutture di rete richieste ai service provider, con una sempre più forte dipendenza da quella che è l'infrastruttura software utilizzata.

Da questo deriva l'accordo di partnership, annunciato nei giorni scorsi, che NGI ha sottoscritto con 6WIND, azienda specializzata in soluzioni software ad elevate prestazioni, e EZchip Semiconductor Ltd, per la costruzione della prossima generazione di piattaforma di routing che verrà utilizzata da NGI nella propria rete di accesso web. Questa scelta è legata alla visione strategica di NGI, che prevede per i prossimi anni un profondo cambiamento nell'industria delle telecomunicazioni. Giacomo Bernardi, CTO di NGI, indica questa prospettiva di evoluzione futura con il termine di "network softwarization".

La strategia dell'azienda non è altro che la continuazione di quanto sviluppato negli ultimi anni e che per NGI deve diventare il modo di operare degli operatori di telecomunicazione. Si tratta di passare dall'installazione e gestione della propria rete, alla sua creazione. Se la prima fase interna per l'azienda è stata quella di sviluppare il protocollo di trasmissione EOLO Wave, creato tenendo conto delle specifiche esigenze delle trasmissioni dati dei servizi EOLO e quindi privo di tutto l'overhead e la comlpessità di altri protocolli più general purpose come quello WiMax, è ora il momento di rivedere l'infrastruttura hardware in modo radicale.

Giacomo Bernardi segnala come NGI stia sviluppando un router ad alte prestazioni da installare presso ciascuno degli oltre duemila tralicci della rete EOLO, con un investimento che sarà pari a 10 milioni di Euro. I vantaggi rispetto alle implementazioni attuali sono nella maggiore scalabilità, efficienza dell'uso della banda disponibile tramite bilanciamento su percorsi differenti, e nel risparmio di energia. La filosofia dell'azienda è però quella di rilasciare con licenza open source tutto il software sviluppato, per favorire la collaborazione con realtà simili che operino in altri paesi   per fornire connettività con strumenti wireless.

In che modo questo permetterà di avere connettività Internet veloce a chi non ha accesso a linee cablate sarà il tempo a dirlo. L'azienda mette al momento a disposizione connettività in download sino a 30 Mbit per linee domestiche e raggiunge 1 Gbit simmetrico per le aziende; i piani futuri, e da questo i radicali interventi sulla propria infrastruttura di connettività, vanno nella direzione di fornire connessioni web da 100 Mbit alle utenze residenziali sempre via trasmissioni radio.


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Decreto Concorrenza: Google News a rischio in Italia come in Spagna, ma c'è del buono

Il Governo italiano discute oggi le nuove leggi sulla Concorrenza, fra cui spicca ignominiosamente quella che viene definita "link tax", ovvero una sorta di dazio per gli operatori del web voluto dai grossi editori. Si tratta di una tassa da pagare per ottenere il diritto di indicizzazione di contenuti editoriali di terzi nei propri portali. In altre parole, un processo simile a quello che ha costretto Google News alla chiusura in Spagna, applicato ancor prima in Germania con altri termini.

Le clausole del nuovo disegno di legge non sono ancora note, tuttavia si pensa che l'Italia possa seguire l'esempio della Francia, con l'istituzione di un fondo comune alimentato dalla stessa "link tax", da utilizzare in casi particolari o per l'espansione e l'evoluzione delle tecnologie di rete a banda larga italiane. C'è da dire che sia il caso spagnolo che quello tedesco non sono stati proprio dei successi, con in alcuni casi una cocente diminuzione del traffico web per alcuni dei servizi editoriali coinvolti.

Del resto Google News e servizi analoghi rappresentano una delle fonti principali del traffico web per determinati tipi di servizi online e non è consigliabile contrapporsi al gigante di Mountain View su argomenti che vedono internet in primo piano. Nel caso spagnolo, nella fattispecie, le nuove leggi sul diritto d'autore non hanno fatto che ritorcersi contro il volere degli stessi editori del web, trovatisi ad affrontare perdite nell'ordine del 10/15% delle visualizzazioni per via delle nuove misure applicate.

"Non sarà una norma anti-Google", specificano i nostri ministri, ed infatti proporre un necessario dazio per i "link" di news rappresenta uno scacco più per gli stessi siti indicizzati che per gli aggregatori di notizie veri e propri. Ma si tratta anche di una legge che va a contrapporsi con le attività di quelle società che propongono la funzione in maniera del tutto gratuita, come Google News per l'appunto, che potrebbero trovarsi costrette alla chiusura come avvenuto in Spagna pochi mesi or sono.

C'è tuttavia anche del buono nel nuovo disegno di legge sulla Concorrenza. Verrà modificata parte del decreto Bersani sulle liberalizzazioni, con pesanti cambiamenti per le pratiche di recesso da un operatore telefonico. I ministri vogliono che le stesse pratiche siano del tutto gratuite per l'utente, concludendo un percorso iniziato da Bersani nel 2007. La sua totale eliminazione appare però al momento utopica, in quanto i costi di recesso sarebbero così tutti a spese degli stessi operatori telefonici. Questa parte del decreto verrà infatti probabilmente ridiscussa, con l'obiettivo che resta però il medesimo: ridurre il più possibile i costi di recesso nell'ambito della telefonia.


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Samsung, nuovo video teaser per Galaxy S6 e Galaxy Edge

Dopo che nelle settimane passate siamo stati letteralmente sommersi da notizie più o meno certe riguardanti il nuovo Samsung Galaxy S6, verosimilmente prossimo all'esordio in occasione del MWC di Barcellona, oggi é il giorno di un nuovo video teaser, questa volta ufficiale.

Questo nuovo video è focalizzato sul design e, in particolare, viene detto che il nuovo Galaxy è realizzato unendo tutto ciò che di meraviglioso lo circonda. Beh, a dire il vero non proprio tutto ma ci si aspetta comunque metallo scintillane e vetro per questo nuovo top di gamma. Nei primi frame del video, che riportiamo qui sotto, infatti, viene mostrato uno dei lati dello smartphone che sembra realizzato proprio in materiale metallico.

Il nuovo Galaxy e verosimilmente anche il nuovo Galaxy Edge saranno svelati il prossimo 1 marzo a Barcellona, noi saremo presenti, non mancate quindi di seguirci per tutte le novità.


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Decreto Concorrenza: Google News a rischio in Italia come in Spagna, ma c'è del buono

Written By Unknown on Sabtu, 21 Februari 2015 | 17.25

Il Governo italiano discute oggi le nuove leggi sulla Concorrenza, fra cui spicca ignominiosamente quella che viene definita "link tax", ovvero una sorta di dazio per gli operatori del web voluto dai grossi editori. Si tratta di una tassa da pagare per ottenere il diritto di indicizzazione di contenuti editoriali di terzi nei propri portali. In altre parole, un processo simile a quello che ha costretto Google News alla chiusura in Spagna, applicato ancor prima in Germania con altri termini.

Le clausole del nuovo disegno di legge non sono ancora note, tuttavia si pensa che l'Italia possa seguire l'esempio della Francia, con l'istituzione di un fondo comune alimentato dalla stessa "link tax", da utilizzare in casi particolari o per l'espansione e l'evoluzione delle tecnologie di rete a banda larga italiane. C'è da dire che sia il caso spagnolo che quello tedesco non sono stati proprio dei successi, con in alcuni casi una cocente diminuzione del traffico web per alcuni dei servizi editoriali coinvolti.

Del resto Google News e servizi analoghi rappresentano una delle fonti principali del traffico web per determinati tipi di servizi online e non è consigliabile contrapporsi al gigante di Mountain View su argomenti che vedono internet in primo piano. Nel caso spagnolo, nella fattispecie, le nuove leggi sul diritto d'autore non hanno fatto che ritorcersi contro il volere degli stessi editori del web, trovatisi ad affrontare perdite nell'ordine del 10/15% delle visualizzazioni per via delle nuove misure applicate.

"Non sarà una norma anti-Google", specificano i nostri ministri, ed infatti proporre un necessario dazio per i "link" di news rappresenta uno scacco più per gli stessi siti indicizzati che per gli aggregatori di notizie veri e propri. Ma si tratta anche di una legge che va a contrapporsi con le attività di quelle società che propongono la funzione in maniera del tutto gratuita, come Google News per l'appunto, che potrebbero trovarsi costrette alla chiusura come avvenuto in Spagna pochi mesi or sono.

C'è tuttavia anche del buono nel nuovo disegno di legge sulla Concorrenza. Verrà modificata parte del decreto Bersani sulle liberalizzazioni, con pesanti cambiamenti per le pratiche di recesso da un operatore telefonico. I ministri vogliono che le stesse pratiche siano del tutto gratuite per l'utente, concludendo un percorso iniziato da Bersani nel 2007. La sua totale eliminazione appare però al momento utopica, in quanto i costi di recesso sarebbero così tutti a spese degli stessi operatori telefonici. Questa parte del decreto verrà infatti probabilmente ridiscussa, con l'obiettivo che resta però il medesimo: ridurre il più possibile i costi di recesso nell'ambito della telefonia.


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Un network sempre più basato sul software per i servizi EOLO di NGI

La connettività a banda larga è una realtà accessibile in molte zone d'Italia, soprattutto pensando alle grandi città, ma esistono numerosi ambienti nei quali l'accesso veloce ad Internet non sia ottenibile con le tradizionali soluzioni di connettività via cavo. In questi casi l'utilizzo di connessioni wireless diventa una scelta di fatto unica: la diffusione di segnale 4G è ogni mese sempre più capillare ma sono altri i sistemi adottati quando si voglia assicurare elevata velocità di collegamento a postazioni fisse (abitazioni o ambienti di lavoro).

NGI, con i servizi della famiglia EOLO, mette a disposizione varie proposte di connettività senza fili. A differenza di altri operatori questa azienda, dal 2000 impegnata nella fornitura di soluzioni di connettività, ha scelto di sviluppare un proprio protocollo chiamato EOLO Wave e implementare un'infrastruttura completamente proprietaria, grazie alla quale poter avere pieno controllo del servizio fornito ai propri clienti.

Tradizionalmente le aziende fornitrici di contenuti e gli Internet Service Provider costruiscono le proprie infrastrutture su macchine monolitiche e difficilmente modificabili acquistate da pochi grossi produttori. Negli ultimi anni aziende di scala globale quali Google e Facebook hanno iniziato a utilizzare apparati disegnati "in casa" sulle proprie esigenze, beneficiando di maggiore flessibilità e di una netta riduzione nei costi operativi. E' questo l'approccio dell'Open Compute Project, che prevede l'utilizzo di componenti hardware standard per sviluppare cluster di calcolo estremamente potenti e complessi.

Il constante progresso della capacità di calcolo dei processori di uso generale, in particolare quelli basati su architetture x86 come su quelle ARM, accanto alla disponibilità di nuove tecniche di programmazione rendono quindi possibile disegnare e implementare apparati di rete su misura con un processo di sviluppo più snello ed accessibile. L'evoluzione tecnologica porta quindi ad una progressiva semplificazione nella costruzione delle infrastrutture di rete richieste ai service provider, con una sempre più forte dipendenza da quella che è l'infrastruttura software utilizzata.

Da questo deriva l'accordo di partnership, annunciato nei giorni scorsi, che NGI ha sottoscritto con 6WIND, azienda specializzata in soluzioni software ad elevate prestazioni, e EZchip Semiconductor Ltd, per la costruzione della prossima generazione di piattaforma di routing che verrà utilizzata da NGI nella propria rete di accesso web. Questa scelta è legata alla visione strategica di NGI, che prevede per i prossimi anni un profondo cambiamento nell'industria delle telecomunicazioni. Giacomo Bernardi, CTO di NGI, indica questa prospettiva di evoluzione futura con il termine di "network softwarization".

La strategia dell'azienda non è altro che la continuazione di quanto sviluppato negli ultimi anni e che per NGI deve diventare il modo di operare degli operatori di telecomunicazione. Si tratta di passare dall'installazione e gestione della propria rete, alla sua creazione. Se la prima fase interna per l'azienda è stata quella di sviluppare il protocollo di trasmissione EOLO Wave, creato tenendo conto delle specifiche esigenze delle trasmissioni dati dei servizi EOLO e quindi privo di tutto l'overhead e la comlpessità di altri protocolli più general purpose come quello WiMax, è ora il momento di rivedere l'infrastruttura hardware in modo radicale.

Giacomo Bernardi segnala come NGI stia sviluppando un router ad alte prestazioni da installare presso ciascuno degli oltre duemila tralicci della rete EOLO, con un investimento che sarà pari a 10 milioni di Euro. I vantaggi rispetto alle implementazioni attuali sono nella maggiore scalabilità, efficienza dell'uso della banda disponibile tramite bilanciamento su percorsi differenti, e nel risparmio di energia. La filosofia dell'azienda è però quella di rilasciare con licenza open source tutto il software sviluppato, per favorire la collaborazione con realtà simili che operino in altri paesi   per fornire connettività con strumenti wireless.

In che modo questo permetterà di avere connettività Internet veloce a chi non ha accesso a linee cablate sarà il tempo a dirlo. L'azienda mette al momento a disposizione connettività in download sino a 30 Mbit per linee domestiche e raggiunge 1 Gbit simmetrico per le aziende; i piani futuri, e da questo i radicali interventi sulla propria infrastruttura di connettività, vanno nella direzione di fornire connessioni web da 100 Mbit alle utenze residenziali sempre via trasmissioni radio.


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Samsung, nuovo video teaser per Galaxy S6 e Galaxy Edge

Dopo che nelle settimane passate siamo stati letteralmente sommersi da notizie più o meno certe riguardanti il nuovo Samsung Galaxy S6, verosimilmente prossimo all'esordio in occasione del MWC di Barcellona, oggi é il giorno di un nuovo video teaser, questa volta ufficiale.

Questo nuovo video è focalizzato sul design e, in particolare, viene detto che il nuovo Galaxy è realizzato unendo tutto ciò che di meraviglioso lo circonda. Beh, a dire il vero non proprio tutto ma ci si aspetta comunque metallo scintillane e vetro per questo nuovo top di gamma. Nei primi frame del video, che riportiamo qui sotto, infatti, viene mostrato uno dei lati dello smartphone che sembra realizzato proprio in materiale metallico.

Il nuovo Galaxy e verosimilmente anche il nuovo Galaxy Edge saranno svelati il prossimo 1 marzo a Barcellona, noi saremo presenti, non mancate quindi di seguirci per tutte le novità.


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Schafer annuncia che Broken Age Act 2 è in beta, arriverà in primavera

Written By Unknown on Jumat, 20 Februari 2015 | 17.25

Con un aggiornamento su Kickstarter, Double Fine Productions e Tim Schafer ragguagliano i fans circa lo stato dei lavori su Broken Age Act 2, la seconda parte dell'ultima avventura grafica dell'ideatore, tra gli altri, di Grim Fandango, Day of the Tentacle e Monkey Island. Il secondo atto è in beta testing proprio in questo momento, mentre il rilascio della versione definitiva è previsto per la primavera.

Broken Age

Su Kickstarter si può leggere anche il nuovo programma delle ricompense ai finanziatori, con dettagli su ciò che è già stato spedito e cosa invece ancora manca. Quanto al gioco, Double Fine fa sapere che tutti i dialoghi sono stati scritti e che le voci in tedesco e in inglese sono già state registrate. Il team di sviluppo sta lavorando sulle versioni PS4 e PS Vita di Broken Age, sulle quali arriveranno dettagli prossimamente. La programmazione della parte di gameplay è stata completata, così come i controlli di qualità esterni. La copertina del gioco, inoltre, è stata realizzata da Cory Schmitz ed è pronta per essere stampata.

Schafer, però, non parla solo di Broken Age, ma aggiunge anche un messaggio di solidarietà al collega Peter Molyneux, recentemente fortemente attaccato dalla stampa videoludica a causa dell'andamento problematico dei lavori su Godus. Schafer ha definito questi attacchi "ingiusti e malsani".

"Non dico che gli sviluppatori come Peter e me stesso non debbano essere responsabili e non debbano rendere conto sulle scadenze", dice Schafer. E aggiunge che tutto questo malcontento, secondo lui, deriva dai ritardi che si sono accumulati nello sviluppo di Godus più che dalle mancate promesse sulle ricompense ai finanziatori e sulle caratteristiche di gioco tutt'ora assenti.


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Presto in arrivo la quarta generazione di Surface?

Surface Pro 3 è la proposta Microsoft per il mercato dei dispositivi 2-in-1, modelli che abbinano in un unico prodotto le funzionalità tipiche dei tablet a quelle di un PC portatile tradizionale. Con la terza generazione di piattaforma Surface Pro Microsoft ha introdotto varie novità, che trovate riassunte nella nostra recensione accessibile a questo indirizzo.

La presentazione di Surface Pro 3 risale allo scorso mese di Maggio, anche se la commercializzazione nel mercato italiano è iniziata alla fine del mese di Agosto 2014. Il debutto di nuovi processori Intel della famiglia Core a basso consumo porta a pensare che Microsoft possa avere in previsione un aggiornamento di Surface Pro, con il debutto del modello di quarta generazione.

Nelle ultime settimane abbiamo assistito ad interventi sui prezzi da parte di Microsoft, con riduzioni non consistenti in senso assoluto ma in ogni caso interessanti praticate sia nel mercato nord americano sia in quelli europei, Italia inclusa. Per i soli consumatori nord americani è in corso da questi ultimi giorni una nuova iniziativa, che mira a rendere più appetibile Surface Pro 3 grazie ad una operazione di supervalutazione dei propri tablet Surface di precedente generazione.

L'iniziativa, accessibile a questo indirizzo, permette di scambiare uno dei modelli di precedente generazione per un nuovo Surface Pro 3, partendo da Surface RT sino a una versione di Surface Pro 3 con caratteristiche migliori (CPU, memoria di sistema e dimensioni dell'unità SSD integrata) rispetto a quella in possesso. E' al massimo possibile ottenere uno sconto sino a 650 dollari USA ma la portata dell'incentivo economico è legata al modello che si consegna per la supervalutazione oltre alle sue condizioni di uso e funzionamento.

Queste iniziative commerciali portano a pensare che il debutto della quarta generazione di tablet Surface Pro sia relativamente vicino. Cosa possiamo attenderci da un prodotto di questo tipo è difficile dirlo, in quanto mancano del tutto indiscrezioni o informazioni ufficiali a riguardo ma rivedendo la storia passata di questa famiglia di prodotti possiamo tracciare alcune ipotesi. La prima riguarda il processore, che è uno della famiglia Core basato su architettura Haswell in Surface Pro 3 e che potrebbe venir sostituito con uno basato su architettura Core di quinta generazione.

surface_pro_3_shot_desk.jpg (82944 bytes)

Da non escludere il ricorso ad una CPU Core M, capace di abbinare buone prestazioni velocistiche ad un consumo estremamente contenuto. Una scelta di questo tipo porterebbe ad un aumento dell'autonomia con batteria e all'utilizzo di chassis di dimensioni ancora più contenute, con la possibilità di avere un raffreddamento completamente passivo, ma implicherebbe prestazioni velocistiche inferiori rispetto a quelle di Surface Pro 3. Per questo motivo Microsoft potrebbe ricorrere ad uno dei nuovi processori Core i3, i5 e i7 di quinta generazione che a fronte di TDP allineati a quelli delle proposte Haswell permettono di ottenere prestazioni migliori.

Non crediamo che Microsoft interverrà in misura radicale sulle dimensioni esterne e sulle funzionalità in Surface Pro 4 rispetto a quanto implementato in Surface Pro 3. Quest'ultimo, del resto, ha visto radicali cambiamenti rispetto alle prime due generazioni di tablet Surface Pro e per logica Microsoft sembra intenzionata ad aggiornare Surface alternando novità dal punto di vista dell'architettura hardware con radicali modifiche nelle dimensioni esterne e nel form factor. Per questo motivo tendiamo a ritenere che troveremo Kickstand che si orienta con un intervallo di quasi 180 gradi, con display da 12 pollici di diagonale con rapporto di 3/2 tra base e altezza e risoluzione video molto elevata.


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Rovio si affida a sviluppatori locali per creare nuovi Angry Birds per la Cina

"La Cina è un mercato sempre più importante e l'industria dei giochi mobile sta crescendo in maniera incredibilmente rapida", ha commentato Pekka Rantala, CEO di Rovio, attraverso un comunicato pubblicato sul sito ufficiale della compagnia. "In Cina Angry Birds è stato scaricato quasi mezzo miliardo di volte, per cui formare una partnership strategica con Kunlun è un passo importante che aiuta Rovio a stabilire una presenza ancora più forte in Cina con contenuti localizzati".

Angry Birds Go!

Fanno parte del franchise Angry Birds più di 12 giochi con caratteristiche diverse, alcuni dei quali inerenti dei sotto brand a tema, come quelli dedicati a Star Wars e a Transformers. Il primo intramontabile gioco della serie risale al 2009 e ancora oggi rientra nella classifica dei 15 giochi mobile più popolari.

Le ultime installazioni di Angry Birds, però, non hanno ripetuto il successo originale, non riuscendo a scalare nella viralità come i primi capitoli. Giochi come Angry Birds Go!, incarnazione racing, e Angry Birds Epic, incarnazione rpg, non hanno infatti soddisfatto gli obiettivi di mercato di Rovio, e questo ha causato il licenziamento di 110 dipendenti nel mese di dicembre.

Sfondare nel settore mobile, con una competizione sempre più agguerrita, si fa quindi più difficile negli ultimi tempi. Ma permangono ancora alcuni casi di grande successo, come abbiamo visto anche recentemente per Candy Crush Soda Saga. Per rimontare posizioni Rovio punta adesso in maniera decisa sul mercato cinese, e non lo fa solamente con la nuova partnership con Kunlun. Sta avviando, infatti, i piani per la creazione di parchi a tema dedicati ad Angry Birds che apriranno sul suolo cinese entro il 2018.


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Quanto ci vuole per girare un videoclip musicale? Bastano 5 secondi a 1000fps

Written By Unknown on Kamis, 19 Februari 2015 | 17.25

Quanto ci vuole per girare un videoclip musicale? Bastano 5 secondi a 1000fps

"È stata sufficiente un'unica ripresa di 5 secondi dal finestrino di un'auto in corsa per creare il particolare murales vivente che caratterizza il video del regista francese Guillaume Panariello della canzone 'Unconditional Rebel' di Siska"

Alcuni videoclip musicali a volte richiedono un investimento in termini di ore di girato degno di un lungometraggio cinematografico il video della canzone 'Unconditional Rebel' di Siska di posiziona invece all'estremo opposto. Utilizzando una videocamera ad alta velocità Phantom Flex 4K impostata a 1000 fps sono bastati solo 5 secondi per registrare l'intero videoclip della canzone, della durata di tre minuti e mezzo.

È stata sufficiente un'unica ripresa di 5 secondi, effettuata dal finestrino di un'auto in corsa, per creare il particolare murales vivente che caratterizza il video del regista francese Guillaume Panariello. Il video ha visto poi l'aggiunta di alcuni effetti in post produzione, ma il grosso di quello che si vede nel video è stato ripreso dal vivo dalla videocamera, come potete vedere dal backstage pubblicato su Facebook.


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K-Lite Mega Codec Pack

scheda aggiornata 1 ora fa

Il tool K-Lite Mega Codec Pack è un bundle di software specificamente sviluppato per permettere di utilizzare la maggior parte dei Codec con il proprio sistema

Include i software K-Lite Codec Pack Full, QuickTime Alternative, Real Alternative, BSplayer e DC-DSP.

Queste le novità introdotte nella nuova versione:

  • Updated MPC-HC to version 1.7.7.174
  • Updated LAV Filters to version 0.63-41-gf9e1f
  • Updated madVR to version 0.87.13
  • Updated Codec Tweak Tool to version 5.9.5
  • Updated MediaInfo Lite to version 0.7.72
  • Updated Icaros to version 2.3.0 b2
  • All known bugs and compatibility issues with the Icaros PropertyHandler have been fixed. It also no longer requires Microsoft .NET 4.
  • A fresh install is required. Old versions will be uninstalled automatically.

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Microsoft: supervalutazione fino a 650 dollari per il tuo Surface Pro (negli USA)

Valido dal 15 febbraio all'8 marzo 2015 e solo entro i confini statunitensi, il nuovo programma di supervalutazione dell'usato di Microsoft consente di risparmiare sull'acquisto di un nuovo tablet o prodotto del gigante di Redmond. Si può ottenere, così, un risparmio fino ad un massimo di 650$, qualora si intenda effettuare il cosiddetto trade-in del modello pià recente in versione 256GB.

Surface e Surface Pro 2

Il bonus in denaro potrà essere speso all'interno del Microsoft Store Online per acquistare un nuovo dispositivo, e sarà naturalmente commisurato alle condizioni estetiche e funzionali del dispositivo e degli accessori in procinto di essere consegnati. Durante la procedura per richiedere il trade-in, l'utente dovrà infatti indicare in quali condizioni versa il prodotto da restituire.

È richiesto, inoltre, che il tablet sia perfettamente funzionante in tutte le sue funzioni, non danneggiato né protetto da password. Fra i modelli idonei a partecipare al programma troviamo tutti i prodotti della famiglia Surface: Surface RT e Pro del 2012, Surface 2 e Pro 2 del 2013 e l'attuale Surface Pro 3. Ogni utente può effettuare un solo trade-in, con l'obiettivo naturalmente di passare ad un sistema più recente.

Abbiamo provato a calcolare il valore dei prodotti meno recenti: il reso di Surface Pro di prima generazione, ad esempio, garantisce un risparmio di circa 200$ (con tastiera Type Cover inclusa), una cifra discreta ma indubbiamente inferiore rispetto al valore dello stesso prodotto sul mercato dell'usato. Il programma non è ancora disponibile in altri territori oltre quello statunitense, e non sono stati annunciati ufficialmente piani per espanderlo altrove.


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AIDA64 Extreme Edition

Written By Unknown on Rabu, 18 Februari 2015 | 17.25

scheda aggiornata 1 ora fa

Utility di benchmarking dell'intero sistema, basata sul core engine del popolare tool Everest del quale rappresenta a tutti gli effetti l'evoluzione. Le note di rilascio di questa versione indicano tra le novità più significative la presenza di un nuovo benchmark multi-threaded OpenCL GPGPU aggiuntivo.

La nuova versione di AIDA64 integra anche il supporto al più recente hardware introdotto sul mercato. Qui di seguito elenchiamo tutte le novità:

New features & improvements

  • RemoteSensor smartphone and tablet LCD integration
  • Logitech Arx Control smartphone and tablet LCD integration
  • System certificates information
  • Support for Gravitech, LCD Smartie Hardware, Leo Bodnar LCD devices
  • Microsoft Windows 10 Technical Preview Build 9888 support
  • Improved support for Intel "Skylake" CPU
  • Preliminary support for Intel "Braswell" SoC
  • Aquaero and Aquaduct sensor devices support
  • Improved support for Crucial SSDs

What's new since AIDA64 v4.00

  • Microsoft Windows 10 Technical Preview and Windows Server 2015 Technical Preview support
  • Microsoft Windows 8.1 Update 1 and Windows Server 2012 R2 Update 1 support
  • OpenCL GPGPU Benchmark Suite
  • AMD Mantle graphics accelerator diagnostics
  • Multi-threaded memory stress test with SSE, SSE2, AVX, AVX2, FMA, BMI and BMI2 acceleration
  • Optimized 64-bit benchmarks for AMD "Kaveri", "Bald Eagle", "Mullins", "Beema" APUs
  • Optimized 64-bit benchmarks for Intel Atom C2000 "Avoton" and "Rangeley" SoC
  • Optimized 64-bit benchmarks for Intel "Bay Trail" desktop, mobile and tablet SoC
  • Full support for the Intel "Haswell Refresh" platform with Intel "Wildcat Point" PCH
  • Support for 47 new LCD and VFD devices
  • Improved support for Intel "Broadwell" CPU
  • Preliminary support for AMD "Carrizo" and "Toronto" APUs
  • Preliminary support for Intel Quark X1000 "Clanton" SoC
  • Preliminary support for Intel "Skylake", "Cherry Trail", "Denverton" CPUs
  • Improved support for Intel "Haswell-E" CPU and DDR4 memory modules
  • Support for DDR4 XMP 2.0 memory profiles
  • Intel H97 and Z97 chipset based motherboards support
  • LGA2011-v3 motherboards support
  • Socket AM1 motherboards support
  • SMTP SSL support
  • Improved handling of XSL files
  • Revamped Direct3D Compute Shader devices enumeration
  • CUDA 6.5, OpenGL 4.5, OpenGL ES 3.1 support
  • Improved support for OpenCL 2.0
  • Support for VirtualBox v4.3 and VMware Workstation v10
  • AData SP610, AData SP910, A-Data SP920, Corsair Force LX, Corsair Neutron, Corsair Neutron GTX, Crucial M550, Intel 730, OCZ Arc 100, OCZ Vector 150, OCZ Vertex 460, Plextor M6M, Plextor M6S, Samsung 845DC Evo, Samsung 850 Pro, Samsung XP941, SanDisk Extreme Pro, SanDisk X300s, Seagate 600 SSD support
  • GPU details for AMD Radeon R5, R7, R9 Series
  • GPU details for nVIDIA GeForce 700, 800, 900 Series

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NVIDIA Grid avrà presto 40 giochi

NVIDIA annuncia che il numero di giochi accessibili tramite il servizio di cloud gaming Grid salirà presto a 40. Il servizio può essere sfruttato tramite un dispositivo della famiglia Shield e permette di giocare con grafica dettagliata come quella delle console o dei PC anche sul tablet o la console portatile, il tutto grazie all'elaborazione in remoto.

Lanciato lo scorso 18 Novembre, e ora disponibile anche in Europa grazie alla presenza di server dedicati, Grid Gaming ha debuttato con 20 giochi, tra cui Borderlands 2, Dead Island, Brutal Legend, e ogni Martedì si è progressivamente arricchito di nuovi titoli, tra cui Batman: Arkham Origins, Psychonauts e Stacking.

Con l'introduzione odierna di Saints Row IV, cui seguiranno Alan Wake il prossimo Martedi (24 Febbraio) e Metro Last Light Redux la settimana successiva (3 Marzo), in occasione della GDC, quindi, i giochi disponibili su GRID Gaming saranno ben 40.

GRID Gaming è attualmente gratuito per tutti i possessori di Shield Tablet. Almeno sino al 30 giugno 2015 GRID rimarrà disponibile gratuitamente, mentre poi bisognerà pagare un abbonamento mensile per accedere ai giochi messi a disposizione da NVIDIA.


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Europa Universalis e altri giochi DRM-free da Paradox su GOG.com

Il catalogo di titoli rigorosamente DRM-free di GOG.com si arricchisce di alcuni videogiochi molto apprezzati di Paradox Interactive. Si tratta di gestionali storici di grande successo, e particolarmente apprezzati dal pubblico dei giocatori più impegnati, come Europa Universalis, Hearts of Iron e Crusader Kings.

Alcuni di questi giochi si possono adesso ottenere con sconti consistenti, anche del 50%. Nello specifico si tratta di: Europa Universalis, Hearts of Iron, Crusader Kings Complete, Majesty Gold HD, Majesty 2 Collection, Victoria Complete.

Europa Universalis è un gioco strategico basato sui reali fatti storici occorsi tra il 1492 e 1792. I giocatori prendono il controllo di una delle principali potenze dell'epoca e devono gestirla dai punti di vista diplomatico, economico, militare, esplorativo e della colonizzazione. Hearts of Iron è un'espansione di quello schema, stavolta inerente il periodo della seconda guerra mondiale, chiamando il giocatore a controllare le potenze coinvolte nel conflitto negli anni 1936-1946.


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Asus svela la GeForce GTX 960 Mini da 17 cm, per piccoli PC senza compromessi

Written By Unknown on Selasa, 17 Februari 2015 | 17.25

Nel corso della giornata di lunedì Asus ha tolto i veli dalla sua nuova soluzione "mini-ITX friendly". Lunga solamente 17 centimetri, la nuova Asus GeForce GTX 960 Mini può essere accomodata nella stragrande maggioranza degli chassis per PC, e segue la tradizione di schede Mini di Asus con un formato di forma molto simile a quello delle GTX 670 e 760 Mini del passato.

Asus GeForce GTX 960 Mini

La scheda video si basa naturalmente sulla GPU GeForce GTX 960 di NVIDIA, che viene proposta in leggero overclock sulle specifiche tecniche ufficiali. Il Base Clock è portato da 1.127 a 1.190 MHz, mentre in Boost si raggiunge un massimo di 1.253 MHz. Rimane invece invariato il Memory Clock, di 7.0Gbps. In paragone, la scheda reference di NVIDIA è lunga circa 24 cm, 7 in più della Mini di Asus.

Per mantenere al fresco i chip e le componenti elettroniche, Asus ha scelto un dissipatore a forma toroidale con alette in alluminio la cui parte centrale è caratterizzata da una ventola/turbina ibrida CoolTech che consente di generare allo stesso tempo flussi d'aria verticali e laterali rispetto alla scheda, in modo da raffreddare le alette ed espellere l'aria fuori dal case con un'unica soluzione.

In più, sulla parte posteriore viene integrata una backplate in alluminio. La scheda viene alimentata da un singolo connettore di potenza a 6-pin, mentre sul fronte connettività troviamo una porta dual-link DVI, una HDMI 2.0 e tre DisplayPort 1.2. Si tratta in sostanza di una GeForce GTX 960 a tutti gli effetti, da poter integrare in sistemi gaming di piccole dimensioni e riuscire ad ottenere buone prestazioni grafiche con risoluzioni non troppo spinte.

Asus GeForce GTX 960 Mini

Asus non ha purtroppo ancora specificato i dettagli su prezzo e disponibilità per la sua GeForce GTX 960 Mini (modello GTX960-MOC-2GD).


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Acquista scheda video e mobo: MSI ti restitusce parte del costo

Una tecnica utilizzata per spingere le vendite di prodotti è quella del cashback, cioè di un rimborso in contanti a fronte dell'acquisto di un particolare prodotto. E' questa la strategia messa in atto da MSI, che mette a disposizione degli utenti un rimborso sino a 50,00€ nel momento in cui acquistino un combo composto da scheda madre e scheda video.

L'importo rimborsato varia a seconda del modello, partendo da 7,50€ per le schede madri più economiche sino a 25,00€ per i modelli di fascia più alta. Dinamica speculare anche per le schede video, a partire dalle soluzioni basate su GPU AMD Radeon R9 270 e NVIDIA GeForce GTX 750Ti a salire. La lista completa dei prodotti inclusi nell'iniziativa è disponibile sul sito MSI a questo indirizzo.

Per poter partecipare all'iniziativa, una volta acquistati i prodotti aderenti, è necessario completare la richiesta online tra 30 e 60 giorni dalla data di acquisto. Qualora la domanda e la documentazione richiesta siano corrette l'importo verrà accreditato direttamente sul proprio conto corrente, tipicamente entro 30 giorni.

L'iniziativa è in atto in 20 nazioni in Europa, Italia compresa; partita il 10 Febbraio, si protrarrà sino al 13 Marzo. I rivenditori aderenti nel nostro mercato sono accessibili a questo indirizzo, mentre a questa pagina sono riportate tutte le informazioni dettagliate sull'iniziativa promozionale. Ricordiamo come il rimborso valga solo in caso di acquisto combinato di scheda madre e scheda video, e non possa venir richiesto acquistando uno solo di questi prodotti.


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World Press Photo 2015: ecco gli scatti che hanno vinto

World Press Photo 2015: ecco gli scatti che hanno vinto

"Il fotoreporter Mads Nissen è stato proclamato il vincitore del World Press Photo of the Year 2014. La foto è stata scatta a St Pietroburgo e mostra un momento intimo tra Jon e Alex, una coppia omossessuale per il progetto "L'omofobia in Russia" "

Il World Press Photo è uno dei primi appuntamenti dell'anno per quanto riguarda i più importanti premi fotografici a livello mondiale. Anche quest'anno il contest restituisce uno spaccato di quello che sono stati gli ultimi mesi da diversi punti di vista. Sono stati ben 5692 i fotografi che hanno inviato i loro lavori alla giuria, per un totale di quasi centomila foto. Tra quelle selezionate nelle short list ben il 22% è stato alla fine rigettato per una eccessiva manipolazione e post produzione sulle immagini, fuori dai confini tracciati dall'apposito documento Integrity of the Image rilasciato dalla World Press Photo Foundation.

Il fotoreporter Mads Nissen è stato proclamato il vincitore del World Press Photo of the Year 2014 (il contest va a premiare le immagini scattate l'anno precedente). La sua foto è stata scatta a St Pietroburgo, Russia, e mostra un momento intimo tra Jon e Alex, una coppia omossessuale. La foto fa parte del progetto "L'omofobia in Russia" ed è stata scattata per Scanpix. La foto di Nissen si è inoltre aggiudicata il primo premio nella categoria Contemporary Issues.

Il premio World Press Photo, universalmente riconosciuto come la più prestigiosa competizione al mondo aperta ai fotogiornalisti, è sponsorizzato da Canon fin dal 1992 e infatto l'immagine vincitrice di Nissen è stata premiata con 10.000€ e una reflex con obiettivi della casa biancorossa. La foto è scattata con una Canon EOS 5D Mark III a un'apertura di 2.2 e un'esposizione di 1/200s alla sensibilità di 1600 ISO. Potete farvi un'idea della qualità delle foto premiate dalla gallery incorporata qui sotto, segnaliamo la folta presenza di fotografi italiani:


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Si vendono sempre più workstation, soprattutto nel settore mobile

Written By Unknown on Senin, 16 Februari 2015 | 17.25

Il mercato delle workstation grafiche continua a vivere una stagione fatta di vendite in crescita: le vendite sono infatti state in aumento dell'8,8%, in termini di numero di workstation proposte sul mercato, nel quarto trimestre 2014 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In crescita le vendite di proposte mobile, sempre più richieste da aziende e professionisti, a scapito dei tradizionali sistemi desktop che hanno registrato una contrazione dello 0,8% su base annuale ma che continuano a rappresentare la tipologia di prodotto maggiormente richiesta dai clienti.

I dati IDC evidenziano vendite per 3,7 milioni di workstation nel corso dell'anno 2014, un dato in crescita complessiva dell'8,9% rispetto al 2013. Con l'ultimo trimestre dello scorso anno si chiude, quantomeno per il momento, un ciclo di dati positivi che ha caratterizzato gli ultimi 7 trimestri monitorati.

Le vendite registrano i tassi di crescita più elevati nelle regioni in via di sviluppo, quelle nelle quali si assiste con maggiore facilità ad un incremento dei volumi di vendita, ma in generale l'incremento nel numero di workstation vendute è una dinamica che caratterizza un po' tutto il mercato. Stati Uniti e Europa occidentale incidono per poco meno del 64% del totale di workstation che sono state vendute nel periodo, mentre l'area Asia-Pacifico (Giappone escluso) raccoglie circa il 19% del totale.

Tra i produttori HP continua a restare stabilmente al primo posto con una quota di mercato del 44,6%, seguita da Dell con il 35,8%. Per entrambe è da segnalare un calo nella quota di mercato, sia su base trimestrale sia prendendo come riferimento l'intero anno. A beneficiarne Lenovo, azienda che sta registrando tassi di crescita positivi anche nel settore dei tradizionali PC, con una quota di mercato che ha raggiunto il 13,5% del totale. A chiudere Fujitsu e NEC, con quote di mercato pari rispettivamente al 3,4% e al 2,5%.


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4 nuove GPU per sistemi notebook in arrivo da NVIDIA

Nelle scorse settimane abbiamo segnalato, con questa notizia, il possibile prossimo debutto di nuove schede video NVIDIA della famiglia GeForce 900M destinate all'utilizzo in notebook. Si tratta di modelli tutti basati sull'architettura Maxwell, posizionati quale proposte di costo inferiore rispetto ai modelli GeForce GTX 980M, GeForce GTX 970M e GeForce GTX 965M già in commercio.

I modelli attesi al debutto sono quelli GeForce GTX 960M, GeForce GTX 950M, GeForce GT 940M e GeForce GT 930M. Se per i 3 modelli GeForce 900M NVIDIA ha al momento scelto di utilizzare la GPU GM204, con un numero di stream processors variabile a seconda della versione di chip video, per le 4 nuove proposte vedremo architettura sempre Maxwell ma con GPU già apparse sul mercato dei sistemi desktop da tempo.

Da questo, alla luce delle indiscrezioni riportate dal sito wccftech, la scelta della GPU GM107 per le schede GeForce GTX 960M e GeForce GTX 950M, quella che di fatto è stata la prima con architettura Maxwell a debuttare sul mercato nel corso della primavera 2014. Per le schede GeForce GT 940M e GeForce GT 930M sarà invece utilizzata la GPU GM108, versione che riprende le caratteristiche tecniche di GM107 con un inferiore numero di stream processors. Nella tabella seguente sono riassunte le specifiche dei modelli di GPU NVIDIA GeForce 900M con le soluzioni già in commercio affiancate dalle 4 attese al debutto nelle prossime settimane.

Modello

Architettura GPU Cores Memoria Bus memoria
GeForce GTX 980M Maxwell GM204 1.536 8GB GDDR5 256bit
GeForce GTX 970M Maxwell GM204 1.280 6GB GDDR5 192bit
GeForce GTX 965M Maxwell GM204 1.024 4GB GDDR5 128bit
GeForce GTX 960M Maxwell GM107 640 2GB GDDR5 128bit
GeForce GTX 950M Maxwell GM107 640 2GB GDDR5 128bit
GeForce GT 940M Maxwell GM108 384 4GB GDDR5 64bit
GeForce GT 930M Maxwell GM108 256 2GB GDDR5 64bit

Una volta che le 4 nuove GPU di fascia media ed entry level faranno il loro debutto sul mercato la gamma di prodotti NVIDIA della famiglia GeForce 900M potrà dirsi pressoché completata, forte di modelli destinati a rispondere alle esigenze di differenti tipologie di utenti e livelli di prezzo. Resta da capire in che modo AMD sia intenzionata a rispondere, ma molto di questo sarà legato alle tempistiche di debutto delle nuove proposte Radeon per sistemi desktop dell'azienda americana attese a partire dal secondo trimestre 2015.


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