Le rivelazioni di questi giorni, riguardanti le operazioni di spionaggio dell'NSA statunitense, ci permettono di capire ancora di più fino a che punto lo spionaggio elettronico si è saputo spingere, prendendo come fonte sempre Edward Snowden. Informazioni rilasciate a poco a poco, come per lasciare il tempo di digerire la portata del problema ad ogni rivelazione.
Le ultime novità le riporta il Washington Post, e sono di quelle che non fanno certo piacere né agli Stati Uniti, né all'opinione pubblica in generale. Emerge infatti l'esistenza di un programma speciale di nome Mystic che, attraverso lo strumento denominato Retro (che possiamo rendere con Recupero retrospettivo), è in grado di registrare il 100% (si, proprio tutto) il traffico vocale che passa su cellulari e verosimilmente anche da linee fisse di un intero Paese.
Questo programma di intercettazione vocale massivo è iniziato nel 2009, raggiungendo la piena operatività nel 2011 quanto appunto si è raggiunto l'obiettivo di intercettare, registrare e immagazzinare tutto il traffico vocale di un intero Paese. Per ora vige il più stretto riserbo su quale sia il Paese preso di mira dall'NSA, sebbene i documenti trafugati da Snowden lo indicassero in chiaro.
Risulta infatti facilmente immaginabile l'enorme problema a livello diplomatico che si scatenerebbe, anche perché logica impone che ad essere preso a bersaglio non sarà certo stato Tonga o il Burkina Faso. Non finisce qui, poiché nei documenti si afferma che altri cinque paesi sarebbero stati messi nel mirino nei periodi successivi, seguiti da un sesto a partire dall'ottobre scorso.
Mystic, in ogni caso, non è in grado di registrare tutto per sempre, motivo per cui lavorerebbe un po' come le registrazioni di videosorveglianza. Emerge infatti che Mystic è in grado di registrare e archiviare le telefonate di un intero mese (miliardi, potenzialmente), andando a cancellare quelle più vecchie per far spazio a quelle nuove. Un mese è quindi la finestra temporale nel quale gli addetti NSA possono passare al vaglio le telefonate ritenute sospette, partendo però da un archivio che le include tutte, senza eccezioni.
Molti commentatori hanno infatti definito Mystic una specie di macchina del tempo, a modo suo. Si possono ad esempio passare al vaglio telefonate avvenute fino a 30 giorni prima di un eventuale attacco terroristico o altro evento che viene ovviamente preso ad esempio per giustificare il voyeurismo digitale, scegliendo di conservare stralci o intere conversazioni sospette dalla cancellazione.
In una dichiarazione ufficiale Caitlin Hayden, portavoce della NSA, si è rifiutata di commentare ogni specifica attività dell'agenzia in termini di intelligence, aggiungendo però che le minacce vecchie e nuove si possono nascondere nell'enorme complessità dei sistemi di comunicazione moderni, e che gli Stati Uniti devono necessariamente passare al vaglio una grande quantità di dati per cercare, in casi isolati, quelle ritenute pericolose per la sicurezza nazionale.
Vanee Vines, altra portavoce della NSA, ha poi spostato il problema altrove in un atto dovuto, ricordando come la segnalazione continua e selettiva di tecniche e strumenti specifici utilizzati per le attività di intelligence estere degli Stati Uniti è altamente dannosa per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti stessi e degli alleati, e mette a rischio tutti.
Si evince quindi come NSA e portavoce presidenziali dovranno camminare sulle uova per giustificare queste operazioni di spionaggio massivo, chiamando in causa da una parte la sicurezza nazionale, dall'altra cercando di mettere un freno alle soffiate di Snowden. Altre informazioni comunque trapelano col passare delle ore: nel primo anno della sua attività, Mystic ha raccolto così tante informazioni da mettere in crisi la banda dati verso gli USA, tanto da creare un servizio cloud apposito dall'enorme capacità nello stato dello Utah.
Nella direttiva presidenziale di Obama, resasi necessaria dopo i numerosi scandali legati all'intelligence elettronica emersi nel tempo, viene richiesto da parte della NSA un criterio molto più selettivo nelle operazioni, giustificando la raccolta di dati massiva solo in caso in cui vi sia di mezzo almeno uno dei sei rischi indicati come prioritari su tutto (due di questi sono la proliferazione di armi di distruzione di massa e il terrorismo). Una "direttiva" che intende rassicurare l'opinione pubblica, ma che lascia aperta la porta a progetti come Mystic.
Una cosa è sicura: con una certa frequenza, ormai, emergono informazioni sempre più dettagliate su operazioni di spionaggio davvero avanzate, tanto da chiedersi cosa scopriremo ancora nei prossimi mesi.