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Nikon raggiunge il traguardo di 80 milioni di ottiche Nikkor prodotte

Written By Unknown on Minggu, 30 Juni 2013 | 17.25

Nikon raggiunge il traguardo di 80 milioni di ottiche Nikkor prodotte

"Nell'anno in cui cade l'ottantesimo anniversario del brand Nikkor, il produttore arriva a quota 80 milioni di ottiche commercializzate nel mondo"

Continua l'infinita guerra dei numeri di vendita tra i due colossi del mondo della fotografia. Nikon ha infatti recentemente reso noto di aver raggiunto il traguardo di 80 milioni di ottiche commercializzate sotto il brand proprietario Nikkor. Nella nota rilasciata il produttore giapponese ricorda tra l'altro in che maniera è nato il brand, nel lontano 1933: "the NIKKOR name arose from adding "r"-a common practice in the naming of photographic lenses at the time the name was established-to "Nikko", the Romanized abbreviation for Nippon Kogaku K.K., the original name used when the company was established".

Ricordiamo che nel conteggio è inclusa anche la gamma di ottiche Nikkor 1, serie che ha, a suo modo, segnato una piccola rivoluzione all'interno del mondo Nikon, introducendo un nuovo innesto rispetto alla tradizionale baionetta Nikon F, sopravvissuta anche alla rivoluzione del digitale. Dopo che Canon aveva annunciato ad inizio mese fa di aver prodotto 90 milioni di ottiche EF, ecco quindi che anche l'altro colosso della fotografia raggiunge un traguardo decisamente ragguardevole.


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Legno e stagno per nuove batterie al sodio

Nuovo filone nel campo della ricerca sulle batterie: una scheggia di legno ricoperta di stagno potrebbe dare luogo ad una batteria piccola, durevole nel tempo, efficiente e amica dell'ambiente. Questo genere di batterie sono in grado, almeno sulla carta, di conservare una grande quantità di energia ma non possono stoccarla per lungo tempo: si tratterebbe quindi di batterie non indicate per applicazioni di elettronica di consumo ma più indirizzate verso lo stoccaggio di energia in particolari applicazioni, come ad esempio nelle centrali di produzione elettrica.

I componenti impiegati per la costruzione sono migliaia di volte più sottili di un pezzo di carta. I ricercatori hanno utilizzato il sodio invece del litio, con il risultato di realizzare un dispositivo molto più sostenibile dal punto di vista ambientale. Il rovescio della medaglia, come anticipato, sta nel fatto che il sodio non è capace di conservare l'energia con la stessa efficienza del litio, ma si tratta comunque di un materiale comune e dai costi bassi, ideale per conservare elevate quantità di energia.

Le batterie attuali sono realizzate su basi rigide, troppo fragili per poter sopportare la dilatazione e la contrazione che avviene nelle fasi di carica e scarica delle batterie, cioè quando gli elettroni vengono conservati e poi utilizzati. Il team di ricercatori coordinati da Liangbing Hu e Teng Li hanno individuato nelle fibre del legno un sostituto ideale, dal momento che sono abbastanza elastiche per sopportare gli stress meccanici per oltre 400 cicli di carica, collocandosi di diritto tra le più durevoli nanobatterie ad oggi studiate.

Liangbing Hu ha commentato: "L'ispirazione dell'idea deriva dagli alberi. Le fibre di cellulosa che trattengono l'acqua ricca di minerali sono ideali per conservare gli elettroliti liquidi e possono essere usati non solo come base ma anche come elemento attivo della batteria".

I ricercatori osservano che dopo aver caricato e scaricato la batteria centinaia di volte, il legno risulta essere corrugato ma intatto. I modelli simulativi studiati al computer hanno mostrato che le increspature delle fibre di cellulosa riducono lo stress durante la carica e la scarica, motivo per il quale la batteria può sopportare molti cicli.

"Il passaggio degli ioni sodio attraverso gli anodi di stagno indebolisce spesso il collegamento tra lo stagno ed il suo materiale di base. Le fibre di legno sono però sufficientemente flessibili da agire come tampone meccanico e assecondare le variazioni dello stagno. E' questo l'elemento chiave della durabilità delle nostre batterie agli ioni di sodio" ha dichiarato Teng Li.


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Hasselblad: due compatte ed una reflex nei prossimi sei mesi

Hasselblad: due compatte ed una reflex nei prossimi sei mesi

"Gli annunci di lavoro pubblicati da Hasselblad sul proprio sito rivelano le intenzioni dell'azienda di produrre entro l'anno due compatte ed una DSLR"

Da sempre Hasselblad è per tutti sinonimo di medio formato e l'avvento del digitale non ha stravolto, finora, questa certezza. Il produttore svedese è tuttora infatti uno dei nomi di maggior peso nel segmento della fotografia medio formato, tuttavia la casa ha dimostrato già da qualche tempo interesse per segmenti differenti, rilasciando prima dichiarazioni in questo senso e poi lanciando sul mercato Lunar, la prima mirrorless capace di fregiarsi del prestigioso brand.

A metà tra un esercizio di stile ed una strategia di marketing volta a tastare il polso del mercato, Hasselblad Lunar ha certamente il merito di essere riuscita a catalizzare su di sé l'attenzione degli osservatori di tutto il mondo. Ora però diversi indizi portano a pensare che la casa di Göteborg sia intenzionata ad ampliare seriamente il suo target di utenza, lanciando diversi prodotti in segmenti finora inesplorati. Osservando gli annunci di offerte di lavoro pubblicati sul sito si scopre infatti come Hasselblad sia in procinto di presentare addirittura tre prodotti completamente nuovi nel corso del 2013. Si tratta di due fotocamere compatte e di una reflex.

Naturalmente non è dato sapere se anche in questo caso il marchio opterà per soluzioni fortemente basate, per usare un eufemismo, su prodotti Sony (che guarda caso ha appena presentato due compatte di fascia alta). Non si dovrebbe attendere troppo per sapere tutti i dettagli visto che gli annunci parlano esplicitamente dell'anno in corso: "You will be responsible for the worldwide sales of consumer-oriented line of Hasselblad products starting with a mirrorless Lunar and followed already this year with 2 compact cameras and a DSLR" e "We have set extremely high targets for 2013 with planned releases of at 3 new cameras".


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Legno e stagno per nuove batterie al sodio

Written By Unknown on Sabtu, 29 Juni 2013 | 17.25

Nuovo filone nel campo della ricerca sulle batterie: una scheggia di legno ricoperta di stagno potrebbe dare luogo ad una batteria piccola, durevole nel tempo, efficiente e amica dell'ambiente. Questo genere di batterie sono in grado, almeno sulla carta, di conservare una grande quantità di energia ma non possono stoccarla per lungo tempo: si tratterebbe quindi di batterie non indicate per applicazioni di elettronica di consumo ma più indirizzate verso lo stoccaggio di energia in particolari applicazioni, come ad esempio nelle centrali di produzione elettrica.

I componenti impiegati per la costruzione sono migliaia di volte più sottili di un pezzo di carta. I ricercatori hanno utilizzato il sodio invece del litio, con il risultato di realizzare un dispositivo molto più sostenibile dal punto di vista ambientale. Il rovescio della medaglia, come anticipato, sta nel fatto che il sodio non è capace di conservare l'energia con la stessa efficienza del litio, ma si tratta comunque di un materiale comune e dai costi bassi, ideale per conservare elevate quantità di energia.

Le batterie attuali sono realizzate su basi rigide, troppo fragili per poter sopportare la dilatazione e la contrazione che avviene nelle fasi di carica e scarica delle batterie, cioè quando gli elettroni vengono conservati e poi utilizzati. Il team di ricercatori coordinati da Liangbing Hu e Teng Li hanno individuato nelle fibre del legno un sostituto ideale, dal momento che sono abbastanza elastiche per sopportare gli stress meccanici per oltre 400 cicli di carica, collocandosi di diritto tra le più durevoli nanobatterie ad oggi studiate.

Liangbing Hu ha commentato: "L'ispirazione dell'idea deriva dagli alberi. Le fibre di cellulosa che trattengono l'acqua ricca di minerali sono ideali per conservare gli elettroliti liquidi e possono essere usati non solo come base ma anche come elemento attivo della batteria".

I ricercatori osservano che dopo aver caricato e scaricato la batteria centinaia di volte, il legno risulta essere corrugato ma intatto. I modelli simulativi studiati al computer hanno mostrato che le increspature delle fibre di cellulosa riducono lo stress durante la carica e la scarica, motivo per il quale la batteria può sopportare molti cicli.

"Il passaggio degli ioni sodio attraverso gli anodi di stagno indebolisce spesso il collegamento tra lo stagno ed il suo materiale di base. Le fibre di legno sono però sufficientemente flessibili da agire come tampone meccanico e assecondare le variazioni dello stagno. E' questo l'elemento chiave della durabilità delle nostre batterie agli ioni di sodio" ha dichiarato Teng Li.


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Nikon raggiunge il traguardo di 80 milioni di ottiche Nikkor prodotte

Nikon raggiunge il traguardo di 80 milioni di ottiche Nikkor prodotte

"Nell'anno in cui cade l'ottantesimo anniversario del brand Nikkor, il produttore arriva a quota 80 milioni di ottiche commercializzate nel mondo"

Continua l'infinita guerra dei numeri di vendita tra i due colossi del mondo della fotografia. Nikon ha infatti recentemente reso noto di aver raggiunto il traguardo di 80 milioni di ottiche commercializzate sotto il brand proprietario Nikkor. Nella nota rilasciata il produttore giapponese ricorda tra l'altro in che maniera è nato il brand, nel lontano 1933: "the NIKKOR name arose from adding "r"-a common practice in the naming of photographic lenses at the time the name was established-to "Nikko", the Romanized abbreviation for Nippon Kogaku K.K., the original name used when the company was established".

Ricordiamo che nel conteggio è inclusa anche la gamma di ottiche Nikkor 1, serie che ha, a suo modo, segnato una piccola rivoluzione all'interno del mondo Nikon, introducendo un nuovo innesto rispetto alla tradizionale baionetta Nikon F, sopravvissuta anche alla rivoluzione del digitale. Dopo che Canon aveva annunciato ad inizio mese fa di aver prodotto 90 milioni di ottiche EF, ecco quindi che anche l'altro colosso della fotografia raggiunge un traguardo decisamente ragguardevole.


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Hasselblad: due compatte ed una reflex nei prossimi sei mesi

Hasselblad: due compatte ed una reflex nei prossimi sei mesi

"Gli annunci di lavoro pubblicati da Hasselblad sul proprio sito rivelano le intenzioni dell'azienda di produrre entro l'anno due compatte ed una DSLR"

Da sempre Hasselblad è per tutti sinonimo di medio formato e l'avvento del digitale non ha stravolto, finora, questa certezza. Il produttore svedese è tuttora infatti uno dei nomi di maggior peso nel segmento della fotografia medio formato, tuttavia la casa ha dimostrato già da qualche tempo interesse per segmenti differenti, rilasciando prima dichiarazioni in questo senso e poi lanciando sul mercato Lunar, la prima mirrorless capace di fregiarsi del prestigioso brand.

A metà tra un esercizio di stile ed una strategia di marketing volta a tastare il polso del mercato, Hasselblad Lunar ha certamente il merito di essere riuscita a catalizzare su di sé l'attenzione degli osservatori di tutto il mondo. Ora però diversi indizi portano a pensare che la casa di Göteborg sia intenzionata ad ampliare seriamente il suo target di utenza, lanciando diversi prodotti in segmenti finora inesplorati. Osservando gli annunci di offerte di lavoro pubblicati sul sito si scopre infatti come Hasselblad sia in procinto di presentare addirittura tre prodotti completamente nuovi nel corso del 2013. Si tratta di due fotocamere compatte e di una reflex.

Naturalmente non è dato sapere se anche in questo caso il marchio opterà per soluzioni fortemente basate, per usare un eufemismo, su prodotti Sony (che guarda caso ha appena presentato due compatte di fascia alta). Non si dovrebbe attendere troppo per sapere tutti i dettagli visto che gli annunci parlano esplicitamente dell'anno in corso: "You will be responsible for the worldwide sales of consumer-oriented line of Hasselblad products starting with a mirrorless Lunar and followed already this year with 2 compact cameras and a DSLR" e "We have set extremely high targets for 2013 with planned releases of at 3 new cameras".


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Glary Utilities

Written By Unknown on Kamis, 27 Juni 2013 | 17.26

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Glary Utilities integra una serie di strumenti utili alla pulizia, manutenzione e ottimizzazione del proprio PC. Molte operazioni reso possibili da Glary Utilities possono essere compiute anche dagli strumenti standard messi a disposizione dal proprio sistema operativo, ma questo tool rende il tutto più semplice e a portata di mano.


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Accordo Microsoft e Poste Italiane insieme per professionisti, imprese e PA

Nel corso della giornata di ieri Poste Italiane e Microsoft Italia hanno stretto un accordo per la fornitura di servizi integrati per professionisti, piccole e medie imprese e Pubblica Amministrazione. Si tratta di un'intesa che mediante il lancio di soluzoni nel campo della comunicazione digitale si prefigge lo scopo di sostenere il processo di digitalizzazione del Paese e di assicurare il supporto alla competitività dell'economia.

Le due realtà in particolare andranno a proporre a professionisti, imprese e amministrazioni centrali e locali l'integrazione dei servizi di Poste (come PEC, Firma Digitale e Conservazione Sostitutiva) con Office 365. L'offerta commerciale verrà gestita tramite Poste Italiane con la rete di uffici Poste Impresa.

L'amministratore delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi, commenta: "L'accordo con Microsoft conferma il forte orientamento all'innovazione che caratterizza Poste Italiane e ne guida lo sviluppo. La partnership è un ulteriore passo compiuto dall'azienda per dare adeguato sostegno alla crescita dei protagonisti della vita economica del Paese. Forniremo soluzioni tecnologiche all'avanguardia per aiutare i professionisti, le Pmi e la PA a concentrarsi sul proprio business, facendo leva contemporaneamente su un pacchetto di servizi di comunicazione di alta qualità che si può ottenere con un investimento sostenibile".

La proposta integrata semplificherà l'accesso ai vantaggi del Cloud Computing: ai servizi di virtualizzazione della banca dati del cliente, ospitato nel data center di Poste Italiane, e alla digitalizzazione della documentazione e dell'archivio cartacei si aggiungeranno i servizi di communication and collaboration di Office 365 che include Microsoft Office, Microsoft SharePoint Online, Microsoft Exchange Online e Microsoft Lync Online, in un servizio unico sempre aggiornato ed accessibile da qualunque dispositivo.

"Il Cloud Computing si sta affermando sempre più su scala globale e quasi due terzi delle aziende stanno pianificando, implementando o utilizzando il cloud. Promuovere questo processo di innovazione anche a livello italiano è fondamentale, soprattutto perché il Cloud rappresenta una leva strategica per supportare la crescita delle PMI e la modernizzazione del settore pubblico, due segmenti che possono fare la differenza all'interno dell'economia nazionale. È per questo motivo che siamo entusiasti di collaborare con un protagonista quale Gruppo Poste Italiane, che in virtù del proprio radicamento territoriale è vicino alle esigenze di queste realtà e può accompagnarle in un efficace percorso d'innovazione. Il numero di PMI che utilizzano Office 365 è aumentato del 150% negli ultimi 12 mesi, a dimostrazione dei vantaggi offerti da questa soluzione, e grazie a questo accordo sempre più aziende italiane potranno beneficiare dei nostri servizi di produttività e collaborazione in modo flessibile e sicuro" ha dichiarato Carlo Purassanta, Amministratore Delegato di Microsoft Italia.


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SkyDrive con Windows 8.1: ora molta più flessibilità anche offline

Anche SkyDrive, il servizio di storage on the cloud di Microsoft per utenti consumer, è stato oggetto di profonde modifiche con il debutto di Windows 8.1. Nel momento in cui un dispositivo Windows 8.1 viene collegato ad un profilo Microsoft il sistema operativo procede ad una prima sincronizzazione con quanto presente nell'account SkyDrive dell'utente, anche nel momento in cui le dimensioni complessive dello storage su SkyDrive siano superiori allo spazio fisicamente a disposizione sul dispositivo. Questo permette di eseguire ricerche sui file e di visualizzarne alcune tipologie in preview anche nel momento in cui questi non siano stati sincronizzati per una copia in locale e la connessione web sia assente.

skydrive_screen_2.jpg (63943 bytes)

Questo nuovo approccio a SkyDrive permette quindi di eseguire ricerche e analisi preliminari su tutti i dati che sono memorizzati nel proprio account SkyDrive, senza tuttavia che questi siano fisicamente presenti nel proprio sistema. E' possibile fare in modo che tutti i dati siano sincronizzati, oppure che solo alcune delle cartellette presenti nel proprio account siano sincronizzate in locale su un proprio device. La nuova logica permette di eseguire ricerche su tutti i propri dati SkyDrive a prescindere dal fatto che siano sincronizzati, o che sia presente un accesso internet.

skydrive_screen_1.jpg (32396 bytes)

SkyDrive all'opera: a fronte di una dimensione complessiva di 135 Gbytes dello storage cloud di un'utenza SkyDrive nel sistema sono presenti dati per soli 1,24 Gbytes. Tutti i file sono visualizzabili in qualche forma anche se non sincronizzati in locale: ad esempio le immagini, che sono salvate solo in cloud e non con copia locale, possono venir sfogliate con delle preview di dimensioni ridotte direttamente dal dispositivo anche se questo non è collegato via web e quindi non può accedere ai dati on te cloud.

Il vero limite di questo approccio, ma lo stesso vale per altri sistemi concorrenti sviluppati da Google e Apple, è la notevole dipendenza dalla presenza e dalla qualità della propria connessione web. Maggiore la bandwidth a disposizione per il download e l'upload dei file, più rapida sarà la sincronizzazione dei dati. Quello che Microsoft vuole rendere disponibile con la nuova release di SkyDrive è una forma di accesso ai propri contenuti memorizzati on the cloud che sia quanto più possibile efficiente anche in assenza di connessione web. Un approccio di questo tipo è indubbiamente condivisibile e crediamo potrà rendere maggiormente popolari i sistemi di storage cloud anche tra quegli utenti che hanno grandi quantità di dati da sincronizzare, che non possono mantenere copie in locale di tutto e che desiderano poter eseguire ricerche tra i propri dati a prescindere dalla presenza di una connessione web.


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Havok lancia il suo motore 3D gratuito per mobile Project Anarchy

Written By Unknown on Rabu, 26 Juni 2013 | 17.25

Project Anarchy, che può essere usato sulle piattaforme Android, iOS e Tizen, è basato su architettura C++, include un programma per la gestione degli asset, campioni di gioco personalizzabili, tutorial e il debugger Lua. La nuova tecnologia Havok combina il Vision Engine proprietario con i moduli di intelligenza artificiale, animazioni e fisica sempre di Havok, che abbiamo già avuto modo di sperimentare in franchise come Assassin's Creed, Uncharted e Halo.

Secondo le parole di Ross O'Dwyer, direttore della divisione di Havok che si occupa dei rapporti con gli sviluppatori, Project Anarchy fornisce in ambito mobile i medesimi strumenti che gli sviluppatori usano su console e PC.

"Questa serie di strumenti consente di avere grafica di alto livello, fisica e animazioni avanzate anche per i team che si occupano di sviluppo di giochi per mobile, indipendentemente dalle dimensioni del team e del progetto", sono le parole di O'Dwyer stando a un comunicato stampa diramato da Havok.

Havok ha poi lanciato un hub online al fine di sostenere la community di sviluppatori. Questi ultimi possono interagire tramite il forum e disporre della sezione di Q&A, come pure avere accesso a nuove risorse e potenziamenti.


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Fujifilm aggiorna i firmware di X-Pro1 e X-E1, annunciando un ulteriore update già per Luglio

Fujifilm aggiorna i firmware di X-Pro1 e X-E1, annunciando un ulteriore update già per Luglio

"Fujifilm ha rilasciato le due nuove versioni dei firmware dedicati a X-Pro1 e X-E1 abilitando il controllo del diaframma per le ottiche senza ghiera dedicata ed annunciando l'arrivo del focus peaking"

Fujifilm continua a spingere la gamma di fotocamere appartenenti alla serie X caratterizzate dal sensore APS-C X-Trans CMOS; assieme alla presentazione della nuova nata X-M1 e delle due ottiche dedicate al sistema X, Fujifilm ha infatti rilasciato gli aggiornamenti firmware dedicati alle sorelle maggiori X-Pro1 e X-E1, annunciando inoltre un ulteriore aggiornamento che verrà rilasciato il mese prossimo.

Gli aggiornamenti in questione non portano -come accade il più delle volte- a risolvere bug di sistema più o meno importanti ma sono volti sostanzialmente al miglioramento dell'ergonomia generale; tra le altre cose troviamo la possibilità di assegnare una seconda funzionalità Fn al pulsante di selezione "down" e l'abilitazione controllo di apertura per gli obiettivi senza ghiera dei diaframmi come l' XF27mm F2.8 ed XC16-50mm F3.5-5.6 OIS.

La versione 2.05 del firmware dedicato ad X-Pro1 è scaricabile a questo indirizzo mentre la versione 1.06 dedicata ad X-E1 è disponibile a questo indirizzo. Il produttore giapponese, che evidentemente vuole dimostrare agli utenti di offrire un supporto continuo, ha annunciato inoltre il rilascio tra meno di un mese (il 25 Luglio) di un ulteriore update per le stesse fotocamere. Gli aggiornamenti alle versioni 3.00 e 2.00 dei rispettivi firmware saranno volti completamente al miglioramento della messa a fuoco, migliorando la velocità AF ed introducendo la funzione Focus Peak Highlight per la messa a fuoco manuale, già presente sia sulla X100S che sulla piccola X20.


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Recensione The Last of Us: la nuova perla di Naughty Dog

Quando si deve discorrere di Naughty Dog il rischio più o meno diffuso è quello di risultare prevedibili, o peggio di apparire scontati. Una sensazione spiacevole il giusto, dovuta soprattutto agli eccellenti risultati conseguiti nel tempo da questi talentuosi sviluppatori, ma che paradossalmente sembra anche rappresentare il sentimento che alberga più o meno da sempre nelle menti di questi ultimi. Parliamo della volontà costante di stupire il pubblico, senza mai rimanere troppo a lungo statici sui medesimi progetti.

Dalla metà degli anni '90 la casa stanziata in quel di Santa Monica non ha conosciuto battute a vuoto, ma al contrario ha intrapreso un costante percorso verticale, che l'ha condotta nel novero degli studi più acclamati e di qualità dell'intera industria. A ben vedere, la filosofia di questo team si basa sulla capacità di evolversi continuamente e sulla crescente esperienza. E' infatti evidente come il percorso di Naughty Dog sia stato sempre delineato tenendo a mente i limiti, anche espressivi, degli hardware con cui il team doveva interfacciarsi. Un approccio pragmatico, molto efficace, scandito dalla proposizione di un'inedita trilogia ad ogni nuova generazione di console. In sintesi si trattava di variare l'offerta, ma solo a tempo debito, senza forzare i tempi o bruciare le tappe.

Agli esordi della partnership con Sony, Jason Rubin ed Andy Gavin decisero di prendere le mosse da un'idea relativamente semplice, dando alla luce quel Crash Bandicoot che in tempo zero fu identificato come mascotte della prima PlayStation. Con l'avvento di PlayStation 2 la necessità di rinnovati stimoli condusse all'ideazione della trilogia di Jak & Daxter, e venne così posizionato un altro "mattoncino" nel già interessante curriculum dello studio, suffragato da ampie differenziazioni nello stile di gioco, soprattutto tra il primo e il secondo capitolo della serie.

Con la nascita di PlayStation 3 i fan attesero con curiosità l'annuncio di una nuova avventura nei panni di Jak e del suo improbabile collega, ma la strada maestra di Naughty Dog era tracciata. Sotto la rinnovata guida di Evan Wells e Christophe Balestra nacque Uncharted, interpretato di fatto come la consacrazione definitiva. Ci fu un radicale cambio di genere, la creazione di nuovi personaggi carismatici e un approccio mediamente più maturo. Le console di nuova generazione garantivano possibilità che fino ad allora erano state precluse e questo fattore poteva efficacemente riflettersi sui contenuti, le tematiche e l'approccio 'tout court' della compagine californiana. I padri fondatori avevano nel frattempo lasciato l'azienda, ma il talento di chi era rimasto era pronto ad esprimersi con rinnovato e prorompente dinamismo.

Lo sguardo all'attualità ci permette di chiudere il cerchio della nostra riflessione introduttiva. Di nuovo, la filosofia evolutiva di Naughty Dog ci ha regalato The Last of Us. Per la prima volta in quasi vent'anni lo studio ha deciso di dare vita ad una seconda proprietà intellettuale durante il medesimo arco generazionale. E' cambiato ancora il genere, questa volta crossover, a metà strada tra le dinamiche di sopravvivenza dei survival horror, efficaci soluzioni action-stealth e un sapore adventure che viene comunque mantenuto anche grazie alla tematica del viaggio e ad uno stile grafico ancora molto colorato, a dispetto del setting post-apocalittico.

Ancora non sappiamo se nella next-gen ormai alle porte Uncharted sarà destinato all'archiviazione, come già è avvenuto in passato con Crash e Jak. Sembra difficile, alla luce del successo riscosso, ma non ci sarebbe da stupirsi se Naughty Dog mantenesse intatta la sua tradizionale coerenza. Quel che è certo, per il momento, è che l'esperienza che abbiamo vissuto in The Last of Us ci è piaciuta un sacco, ci ha saputo emozionare ed esaltare come pochi altri titoli in questi anni.


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Un produttore cinese aggira la protezione del connettore Lightning

Written By Unknown on Selasa, 25 Juni 2013 | 17.25

iPhone5mod, un produttore cinese di accessori per dispositivi Apple, afferma di aver aggirato "in maniera permanente" il sistema di autenticazione dell'interfaccia Lightning su iOS 7, lasciando aperta la possibilità per una vasto bacino di produttori di accessori di realizzare dispositivi per iPhone, iPod e iPad compatibili con la tecnologia Lightning senza l'approvazione di Apple.

Il produttore cinese si era già fatto notare lo scorso anno con l'offerta di alcuni accessori Lightning non approvati da Apple, mentre la compagnia stava ancora definendo i dettagli per il processo di approvazione dedicato ai produttori di terze parti. iPhone5mod afferma di aver sviluppato una soluzione che impedisce a iOS 7 di avvertire gli utenti dell'impiego di cabli Lightning non certificati.

Il meccanismo di aggiramento, a quanto dice il produttore cinese, è di tipo hardware il che costringerebbe Apple a dover modificare fisicamente gli elementi hardware della connessione Lightning per contrastare la modifica. iPhone5mod offre addirittura una garanzia di rimborso per i suoi nuovi cavi Lightning se non dovessero funzionare con la build finale di iOS7.

iPhone5mod ha già attirato l'attenzione di Apple nel passato: lo scorso mese di agosto la compagnia della Mela ha infatti inviato al produttore cinese un invito a terminare la commercializzazione di una modifica al case di iPhone 4S che lo rendeva simile ad un iPhone 5. La modifica faceva uso sia del logo di Apple sia del marchio iPhone, particolari che secondo la Mela erano adducibili ad un'azione di contraffazione.

Il connettore Lightning ha permesso ad Apple di esercitare un più elevato controllo su molti produttori e fornitori di accessori. All'interno del connettore è infatti presente un chip di autenticazione che permette ad Apple di certificare i produttori affiliati al programma Made for iPhone o Made for iPad.


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Xbox Live Cloud vuol dire 'server dedicati meno costosi' per Titanfall

Xbox Live Cloud consentirà, innanzitutto, di avere i server dedicati in Titanfall. Secondo Jon Shiring, ingegnere del software di Respawn Entertainment, questo tipo di supporto sarà "fondamentale". "I server ospitati dai giocatori hanno un sacco di lati negativi", sostiene lo sviluppatore, facendo riferimento al cheating e ai problemi di individuazione dell'host.

Titanfall

"E allora perché così tanti giochi li usano?", si chiede Shiring sul blog ufficiale di Respawn. "Semplicemente perché consentono di ridurre i costi. Gestire centiana di migliaia di server può essere altamente costoso".

"Uno sviluppatore come Respawn non è in grado di ottenere dei consistenti sconti da servizi come Amazon o Rackspace. E non abbiamo il numero di impiegati necessario per gestire centinaia di migliaia di server".

Shiring rivela che Respawn ha avviato trattative sia con Microsoft che con Sony per risolvere questo problema, e la prima è stata in grado di offrire una soluzione valida. "Microsoft ha un servizio cloud che si chiama Azure. Si può andare in qualsiasi momento sul loro sito web, pagare per i server ed eseguire su di essi ciò che si vuole. Microsoft ha capito che avremmo potuto usare quella tecnologia per risolvere il nostro problema".

"Così hanno costruito questo potente sistema che è in grado di permetterci di gestire le attività di cui abbiamo bisogno. È in grado di scalare automaticamente verso l'alto o verso il basso in funzione del numero di giocatori che si collegano".

"Possiamo inoltre caricare altre applicazioni e il servizio cloud di Microsoft se ne occuperà per noi. E ospiteranno i nostri server di gioco anche per le altre piattaforme! Titanfall utilizzerà Xbox Live Cloud per gestire i server dedicati per PC, Xbox One e Xbox 360", conferma Shiring.

"Con Xbox Live Cloud non c'è bisogno di stimare il numero di server di cui avremo bisogno nel giorno del lancio. Non abbiamo la necessità di andare in giro per il mondo e ricercare internet provider in modo da affittare server da ognuno di essi. E non dobbiamo preoccuparci della manutenzione dei server".

"Ma la cosa più importante per noi è che Microsoft ci ha fatto un prezzo più conveniente rispetto alle altre opzioni di hosting", spiega ancora Shiring. "Il loro obiettivo è di avere giochi impressionanti per le loro piattaforme, e quindi non pongono ostacoli agli sviluppatori. E noi cominciamo dai server dedicati, che sono un'opzione fondamentale per quegli sviluppatori che non vogliono scendere a compromessi nell'esperienza di gioco offerta ai giocatori".

Xbox Live Cloud non si limiterà al supporto ai server dedicati, ma sarà d'aiuto per gli sviluppatori in modi diversi, come continua ad argomentare lo sviluppatore di Respawn. "Gli sviluppatori potranno gestire diversi tipi di funzioni nell'obiettivo di rendere sempre più interessanti i loro giochi. Un esempio può essere Forza 5, che studia lo stile di guida del giocatore al fine di creare un'intelligenza artificiale su misura. È un uso del cloud totalmente diverso da ciò che fa Titanfall".

La campagna di marketing di Microsoft ha posto grande enfasi sul supporto del cloud: "Per ogni Xbox One che si trova in un salotto degli utenti ci sono tre computer nel cloud pronti ad elaborare questo tipo di elementi grafici", afferma il colosso di Redmond. Nella giornata di ieri è emerso che Microsoft ha investito 670 milioni di dollari per Xbox Live .

Quanto a Respawn Entertainment, come noto, si tratta della software house fondata da Vincent Zampella, dopo la diatriba con Activision a proposito di alcune royalties non pagate a Infinity Ward su Call of Duty Modern Warfare 2. Ma in quel caso le incompresioni tra Activision e Infinity Ward avevano origine anche dalla discussione intorno ai server dedicati per Cod, che Activision decise di escludere proprio a partire da quell'episodio della serie.

Per tutte le informazioni su Titanfall emerse all'E3 cliccate qui.


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MSI Afterburner

scheda aggiornata 24 minuti fa

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MSI Afterburner è una utility che permette di intervenire a overcloccare la propria scheda video, integrata da funzionalità avanzate di hardware monitoring oltre che da un benchmark integrato.

Tra le peculiarità segnaliamo anche la possibilità di registrare sino a 5 profili custom, accessibili attraverso hot-key così da facilitare lo switch da uno all'altro anche all'interno di una applicazione.

Di seguito le novità introdotte in questa release:

  • Improved hardware monitoring module architecture with better extendibility
  • Added temperature limit, power limit, voltage limit and maximum overvoltage limit graphs to hardware monitoring module for release 320 and newer NVIDIA driver. The graphs help you to understand the reasons of realtime performance limitations (e.g. reaching power target) on GPU Boost compatible graphics cards
  • Added framebuffer, video engine and bus controller usage graphs for NVIDIA graphics cards to hardware monitoring module
  • Added generic NVAPI videomemory usage monitoring for NVIDIA graphics cards unattached to Windows desktop (e.g. dedicated PhysX accelerators)
  • Updated power reporting for release 320 and newer NVIDIA drivers. Now MSI Afterburner reports normalized total power according to NVIDIA recommendations
  • Added core voltage control for reference design NVIDIA GeForce GTX 7x0 series graphics cards
  • Added core voltage control for reference design AMD RADEON 7990 graphics cards with VT1556 voltage regulators
  • Build number is now displayed in "i" window and in application tray icon tooltip
  • Localizable installer files for third party translators are now included in distributive in .\SDK\Localization\Installer folder
  • Now RivaTuner Statistics Server installer is being started by MSI Afterburner installer to make installation process easier for beginners. The server distributive is being copied to .\Redist\RTSSSetup.exe during MSI Afterburner installation, so you may always install it later if necessary
  • RivaTuner Statistics Server has been upgraded to version 5.1.2

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Fujifilm: trapelano le foto di Fujifilm X-M1, la mirrorless X consumer

Written By Unknown on Senin, 24 Juni 2013 | 17.25

Fujifilm: trapelano le foto di Fujifilm X-M1, la mirrorless X consumer

"Basata sullo stesso sensore X-Trans CMOS APS-C delle sorelle X-Pro1 e X-E1, la nuova Fujifilm X-M1 verrà presentata a luglio, come la versione consumer delle mirrorless di casa Fuji"

Il successo della serie X di Fujifilm in termini di soddisfazione degli utenti è un dato di fatto, anche grazie alle ottime prestazioni del sensore X-Trans CMOS, una delle reali novità del panorama fotografico degli ultimi anni. Quello che ancora non ha decretato il successo a livello di grande pubblico è il prezzo delle fotocamere premium di casa Fujifilm. La casa giapponese ne è conscia ed è pronta a mettere sul piatto una novità dal prezzo più abbordabile.

È tempo che si vocifera di una mirrorless X consumer, ma ora le informazioni si fanno più precise, con tanto di leak completo delle immagini della nuova fotocamera e dei nuovi obiettivi che andranno ad arricchire il corredo a disposizione degli utenti Fujifilm X. Fujifilm X-M1 fa un passo verso il risparmio togliendo del tutto il mirino: se X-E1 aveva tagliato i costi optando per un mirino esclusivamente elettronico, rispetto alla complessa e costosa soluzione ibrida ottica/elettronica di X100, X100S e X-Pro1, X-M1 porterà all'estremo questo passaggio, demandando al solo display il puntamento.

Niente mirino e quindi corpo più compatto, ma con slitta flash universale e flash integrato pop-up. Scompare la ghiera dei tempi, a favore di una ghiera dei modi, più digeribile per il pubblico consumer (ma probabilmente considerata alla stregua di una bestemmia per i puristi che vedevano nelle Fujifilm X un ritorno definitivo ad alcuni valori del passato fotografico). Tra le novità anche la connettività Wi-Fi, mentre dovrebbe rimanere un caposaldo il sensore CMOS X-Trans in formato APS-C da 16 megapixel che caratterizza le sorelle maggiori.

Assieme alla nuova macchina Fujifilm dovrebbe mettere sul piatto, il 25 luglio secondo le fonti, anche due nuove ottiche: lo zoom 16-50mm f/3.5-5.6, con focale grandangolare più ampia rispetto a quello ora in gamma e il pancake 27mm f/2.8.


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Primi prezzi online per i processori AMD FX da 5 GHz

In concomitanza con l'E3 di Los Angeles, la principale fiera internazionale incentrata sul mondo dei videogiochi, AMD ha annunciato due nuovi processori della famiglia FX da abbinare a schede madri socket AM3+ già presenti in commercio. Ci riferiamo ai modelliFX-9590 e FX-9370, caratterizzati da frequenze di clock sensibilmente superiori a quelle dei modelli FX al momento attuale sul mercato.

Sono apparsi online i primi listini per questi processori, inizialmente indicati da AMD per un debutto sul mercato nel corso dell'estate in abbinamento a sistemi sviluppati da partner OEM. Il sito CPU-World riporta un prezzo di 920,31 dollari USA per il modello FX-9590, cifra che scende a 576,27 dollari per quello FX-9370: si tratta di dati provenienti da un solo rivenditore online nord americano e che quindi potrebbero rivelarsi essere superiori a quanto effettivamente verrà indicato come listino ufficiale da parte di AMD.

Nella tabella seguente abbiamo raccolto le specifiche tecniche di questi due nuovi processori, a confronto con quelle delle soluzioni FX con architettura a 8 core sino ad oggi presentate da AMD.

Modello

TDP Core Clock Clock Turbo Cache L2 Cache L3 Memoria DDR3 Prezzo
FX-9590 220W 8 4,7 GHz 5 GHz 8MB 8MB 1.866 MHz ?
FX-9370 220W 8 4,4 GHz 4,7 GHz 8MB 8MB 1.866 MHz ?
FX-8350 125W 8 4 GHz 4,2 GHz 8MB 8MB 1.866 MHz $195
FX-8320 125W 8 3,5 GHz 4 GHz 8MB 8MB 1.866 MHz $153
FX-8150 125W 8 3,6 GHz 4,2 GHz 8MB 8MB 1.866 MHz $183
FX-8120 125W 8 3,1 GHz 4 GHz 8MB 8MB 1.866 MHz $153

Qualora i listini qui indicati dovessero essere confermati se ne ricaverebbe un posizionamento di mercato per questi processori allineato a quanto richiesto da Intel per le proprie soluzioni della serie Core i7-3900, i modelli Core i7-3930K e Core i7-3960X entrambi con architettura a 6 core. Resta da capire quale livello prestazionale queste due nuove CPU di AMD saranno in grado di assicurare nel confronto con queste proposte concorrenti di Intel, oltre che con le nuove soluzioni basate su architettura Haswell recentemente presentate dall'azienda americana.


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K-Lite Codec Pack Full

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Raccolta di varie versioni di Codec, per la codifica e decodifica di file audio e video sul proprio sistema. Di seguito le novità introdotte nella versione più recente:

  • Updated MPC-HC to version 1.6.8.7378
  • Updated LAV Filters to version 0.57-11-g02c9d31
  • Updated ffdshow to version 1.3.4513
  • Updated Codec Tweak Tool to version 5.6.4
  • Updated GraphStudioNext to version 0.6.0.206
  • Updated MediaInfo Lite to version 0.7.63
  • Updated Icaros to version 2.2.2b1
  • Removed Gabest AVI splitter

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TGTech fra smartphone ipersottili, follie di McAfee, giochi dall'E3 e NVIDIA che vuole di più

Written By Unknown on Minggu, 23 Juni 2013 | 17.25

NVIDIA va alla carica del mondo mobile vendendosi... a pezzi. Oltre alle già note piattaforme Tegra per il mondo mobile, l'azienda americana concederà proprietà intellettuali e licenze della propria architettura Kepler a chi ne farà richiesta. Si apre la strada dunque all'integrazione di chip video NVIDIA anche al di fuori di Tegra, scegliendo una strategia che ricorda quella di ARM e Imagination Technologies. Quest'ultima ad esempio vende il proprio chip PowerVR ai big del settore e non è un segreto che NVIDIA si vuol porre come diretto concorrente.

Per quanto riguarda il mondo smartphone la settimana si è aperta con un importante annuncio del produttore cinese Huawei che martedì ha annunciato in quel di Londra il nuovo Ascend P6, che dato lo spessore di soli 6,18 mm si aggiudica il titolo di smartphone più sottile al mondo.

Londra è stata poi la città scelta anche da Samsung per l'evento nel quale sono state annunciate ieri sera le novità in ambito PC e tablet. Due notebook, Ativ Book 9 Plus e Lite e un all-in-one, Ativ One 5 Style, sono le novità per quanto riguarda il mondo PC. Parlando invece di tablet ecco fare il proprio esordio Ativ Q, ibrido con tastiera fisica, Windows 8 e app Android, e Ativ Tab 3 che riprende le linee della nuova serie Galaxy Tab 3 ma offre il sistema operativo del colosso di Redmond.

McAfee è completamente andato di testa. Almeno, sembra (date un occhio qui se non lo avete già fatto). Eppure c'è chi vede in questa follia qualcosa di geniale, una trovata sicuramente al di sopra delle righe per far parlare di sé e mettere le basi a... non si sa cosa. L'unica cosa certa è che non si può non provare simpatia per un personaggio di questo tipo.

Piccure è un plugin per Photoshop che promette un mezzo miracolo: stabilizzare in postproduzione le immagini sfocate a causa del mosso. Ora in versione finale, il plugin si presenta al pubblico con la versione di prova di 14 giorni e con quella completa a pagamento ( €99,00 per la versione dedicata a Photoshop e supporto al multicore e €49,00 per quella dedicata a Photoshop Elements). Camera RAW non gode da tempo di aggiornamenti e in molti si trovano nella condizione di non aver accesso allo sviluppo, all'interno di Photoshop, dei file RAW di ultima generazione. The Plugin Site ha creato un plugin appositamente pensato per risolvere questo problema: MetaRaw. Installabile in Photoshop e Photoshop Elements 10 e 11 permette la conversione dei file RAW all'interno del programma, con la scelta di tre metodi: quello basato su ACR, su DNG Converter e quello basato sul proprio sistema dcraw.

Instagram cambia e include oggi anche la possibilità di girare video da tre a quindici secondi, mantenendo il supporto a filtri retrò che hanno reso celebre e amata questa app. Facebook, che ne detiene il controllo, rilancia la sfida passando dai video mandando un messaggio chiaro a Twitter.

In questa puntata del TG parliamo anche delle cose migliori viste all'E3, in termini di giochi e di tecnologie. The Witcher 3 Wild Hunt ha meravigliato quasi tutti, principalmente per la resa grafica del nuovo Red Engine 3, ma anche dal punto di vista del gameplay, con un nuovo mondo open world che consentirà di avere una longevità di 100 ore. Ma anche con Metal Gear Solid 5 The Phantom Pain si parla di open world, anzi Microsoft ha utilizzato proprio questo gioco per dimostrare come Xbox One riesca a gestire con grande facilità questo tipo di mondo di gioco. Titanfall è uno shooter multiplayer per hardcore gamer dai ritmi rapidissimi e con alcune feature interessanti, come la presenza dei mech e la possibilità di correre sulle pareti verticali. Concludiamo con uno stralcio della demo tecnologica The Dark Sorcerer, con la quale Quantic Dream vuole evidenziare il potenziale di PlayStation 4.


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Musica digitale, il 75% del fatturato è raccolto da iTunes

Dopo che Apple ha pubblicato alcuni dati legati al download di musica, nel contesto dell'annuncio di nuovi contenuti video da WatchESPN e HBO GO, e di contenuti televisivi da iTunes, la società di analisi Asymco ha approfondito il discorso giungendo alla conclusione che il negozio virtuale di Apple muove, limitatamente al mondo della musica, un volume di affari di 6,9 miliardi di dollari ogni anno, pari al 75% circa della vendita di musica digitale complessiva.

Secondo quanto affermato da Asymco ogni anno ciascun account iTunes spende circa 12 dollari per la musica, il che con 575 milioni di utenti attivi corrisponde a quasi 7 miliardi di fatturato all'anno per Apple generato dalla vendita di brani musicali.

L'IFPI (International Federation of the Phonographic Industry) ha valutato a 6,9 miliardi di dollari gli utili del mercato della musica digitale, che corrisponde al 35% circa dei 16,5 miliardi di dollari del mercato musicale globale. Per estrapolare quale sia il volume della spesa consumer correlata, la pubblicazione Billboard assume che le etichette raccolgano il 60% netto del prezzo retail, il che porta ad un fatturato generato dal mercato della musica digitale che vale 9,3 miliardi di dollari.

Ciò significa che i 6,9 miliardi di dollari raccolti da Apple vanno a costituire più di tre quarti dei 9,3 miliardi del fatturato complessivo del mercato della musica digitale. Il restante 25% è spartito tra servizi di streaming, come Pandora, e retailer, come Amazon.

L'analisi di Asymco elabora inoltre altri interessanti dati per gli altri contenuti venduti tramite iTunes: per ciascun account attivo verrebbero spesi 2 dollari all'anno per l'acquisto di ebook, 16 dollari all'anno per l'acquisto di app e 4 dollari all'anno per l'acquisto di video. Ne consegue che iTunes genera un fatturato annuale di 9,2 miliardi di dollari dalla vendita di app, 1,1 miliardi di dollari per la vendita di libri e 2,3 miliardi di dollari per la vendita di video.


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SoC, uno sguardo sulle dinamiche dei costi di progettazione

La società di analisi Semico Research ha pubblicato i risultati di un'indagine incentrata sul mondo della produzione dei semiconduttori che ha evidenziato, in particolare, quali siano i tassi di crescita nei costi di progettazione di SoC per processi produttivi avanzati.

Semico osserva come il costo della progettazione di SoC a 28 nanometri sia cresciuto del 70% rispetto ai costi di progettazione per il nodo a 40 nanometri anche se in realtà il costo dello sviluppo del software necessario, fornito in bundle con i chip, cresce in misura maggiore, del 102%.

La crescita del costo di sviluppo del software associato seguirà una tendenza abbastanza chiara, raddoppiando quasi ogni anno. Secondo Semico il Compound Annual Growth Rate per lo sviluppo del software associato è del 79% fino al momento dello sviluppo del processo produttivo a 10 nanometri. Anche il costo di integrazione di blocchi IP discreti utilizzati nei SoC attuali sta crescendo ad un CAGR del 77,2%, valutato sul medesimo periodo.

Semico prevede però che la crescita del costo di progettazione dei chip sarà più contenuta: i costi di progettazione di SoC a 20 nanometri cresceranno del 48% rispetto ai 28 nanometri, mentre le iterazioni successive a 14 nanometri e a 10 nanometri vedranno incrementi del 31% e del 35%.

I costi più elevati sono a carico dei progetti SoC multicore destinati ad nuovo nodo di processo, per via degli alti costi del software del costo di integrare i core IP da varie fonti. I SoC derivati rappresentano invece una frazione del costo dei progetti inediti, pur allo stesso nodo di processo.

Allo stesso tempo anche i nuovi progetti, destinati però ad un nodo produttivo già in uso e maturo, mostreranno una sensibile riduzione dei costi nel corso del tempo: i costi di sviluppo per un SoC multicore dalle prestazioni avanzate realizzato costantemente al nodo dei 45 nanometri avrà un CAGR negativo del 12,7% entro il periodo in cui diventerà commercialmente disponibile il nodo a 14 nanometri.

Semico sostiene che un chip a 20 nanometri venduto a 20 dollari deve totalizzare un volume di oltre 9,2 milioni di unità e arrivare a ben oltre 180 milioni di dollari di fatturato per poter raggiungere il punto di pareggio con i costi di progettazione.


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TGTech fra smartphone ipersottili, follie di McAfee, giochi dall'E3 e NVIDIA che vuole di più

Written By Unknown on Sabtu, 22 Juni 2013 | 17.25

NVIDIA va alla carica del mondo mobile vendendosi... a pezzi. Oltre alle già note piattaforme Tegra per il mondo mobile, l'azienda americana concederà proprietà intellettuali e licenze della propria architettura Kepler a chi ne farà richiesta. Si apre la strada dunque all'integrazione di chip video NVIDIA anche al di fuori di Tegra, scegliendo una strategia che ricorda quella di ARM e Imagination Technologies. Quest'ultima ad esempio vende il proprio chip PowerVR ai big del settore e non è un segreto che NVIDIA si vuol porre come diretto concorrente.

Per quanto riguarda il mondo smartphone la settimana si è aperta con un importante annuncio del produttore cinese Huawei che martedì ha annunciato in quel di Londra il nuovo Ascend P6, che dato lo spessore di soli 6,18 mm si aggiudica il titolo di smartphone più sottile al mondo.

Londra è stata poi la città scelta anche da Samsung per l'evento nel quale sono state annunciate ieri sera le novità in ambito PC e tablet. Due notebook, Ativ Book 9 Plus e Lite e un all-in-one, Ativ One 5 Style, sono le novità per quanto riguarda il mondo PC. Parlando invece di tablet ecco fare il proprio esordio Ativ Q, ibrido con tastiera fisica, Windows 8 e app Android, e Ativ Tab 3 che riprende le linee della nuova serie Galaxy Tab 3 ma offre il sistema operativo del colosso di Redmond.

McAfee è completamente andato di testa. Almeno, sembra (date un occhio qui se non lo avete già fatto). Eppure c'è chi vede in questa follia qualcosa di geniale, una trovata sicuramente al di sopra delle righe per far parlare di sé e mettere le basi a... non si sa cosa. L'unica cosa certa è che non si può non provare simpatia per un personaggio di questo tipo.

Piccure è un plugin per Photoshop che promette un mezzo miracolo: stabilizzare in postproduzione le immagini sfocate a causa del mosso. Ora in versione finale, il plugin si presenta al pubblico con la versione di prova di 14 giorni e con quella completa a pagamento ( €99,00 per la versione dedicata a Photoshop e supporto al multicore e €49,00 per quella dedicata a Photoshop Elements). Camera RAW non gode da tempo di aggiornamenti e in molti si trovano nella condizione di non aver accesso allo sviluppo, all'interno di Photoshop, dei file RAW di ultima generazione. The Plugin Site ha creato un plugin appositamente pensato per risolvere questo problema: MetaRaw. Installabile in Photoshop e Photoshop Elements 10 e 11 permette la conversione dei file RAW all'interno del programma, con la scelta di tre metodi: quello basato su ACR, su DNG Converter e quello basato sul proprio sistema dcraw.

Instagram cambia e include oggi anche la possibilità di girare video da tre a quindici secondi, mantenendo il supporto a filtri retrò che hanno reso celebre e amata questa app. Facebook, che ne detiene il controllo, rilancia la sfida passando dai video mandando un messaggio chiaro a Twitter.

In questa puntata del TG parliamo anche delle cose migliori viste all'E3, in termini di giochi e di tecnologie. The Witcher 3 Wild Hunt ha meravigliato quasi tutti, principalmente per la resa grafica del nuovo Red Engine 3, ma anche dal punto di vista del gameplay, con un nuovo mondo open world che consentirà di avere una longevità di 100 ore. Ma anche con Metal Gear Solid 5 The Phantom Pain si parla di open world, anzi Microsoft ha utilizzato proprio questo gioco per dimostrare come Xbox One riesca a gestire con grande facilità questo tipo di mondo di gioco. Titanfall è uno shooter multiplayer per hardcore gamer dai ritmi rapidissimi e con alcune feature interessanti, come la presenza dei mech e la possibilità di correre sulle pareti verticali. Concludiamo con uno stralcio della demo tecnologica The Dark Sorcerer, con la quale Quantic Dream vuole evidenziare il potenziale di PlayStation 4.


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Musica digitale, il 75% del fatturato è raccolto da iTunes

Dopo che Apple ha pubblicato alcuni dati legati al download di musica, nel contesto dell'annuncio di nuovi contenuti video da WatchESPN e HBO GO, e di contenuti televisivi da iTunes, la società di analisi Asymco ha approfondito il discorso giungendo alla conclusione che il negozio virtuale di Apple muove, limitatamente al mondo della musica, un volume di affari di 6,9 miliardi di dollari ogni anno, pari al 75% circa della vendita di musica digitale complessiva.

Secondo quanto affermato da Asymco ogni anno ciascun account iTunes spende circa 12 dollari per la musica, il che con 575 milioni di utenti attivi corrisponde a quasi 7 miliardi di fatturato all'anno per Apple generato dalla vendita di brani musicali.

L'IFPI (International Federation of the Phonographic Industry) ha valutato a 6,9 miliardi di dollari gli utili del mercato della musica digitale, che corrisponde al 35% circa dei 16,5 miliardi di dollari del mercato musicale globale. Per estrapolare quale sia il volume della spesa consumer correlata, la pubblicazione Billboard assume che le etichette raccolgano il 60% netto del prezzo retail, il che porta ad un fatturato generato dal mercato della musica digitale che vale 9,3 miliardi di dollari.

Ciò significa che i 6,9 miliardi di dollari raccolti da Apple vanno a costituire più di tre quarti dei 9,3 miliardi del fatturato complessivo del mercato della musica digitale. Il restante 25% è spartito tra servizi di streaming, come Pandora, e retailer, come Amazon.

L'analisi di Asymco elabora inoltre altri interessanti dati per gli altri contenuti venduti tramite iTunes: per ciascun account attivo verrebbero spesi 2 dollari all'anno per l'acquisto di ebook, 16 dollari all'anno per l'acquisto di app e 4 dollari all'anno per l'acquisto di video. Ne consegue che iTunes genera un fatturato annuale di 9,2 miliardi di dollari dalla vendita di app, 1,1 miliardi di dollari per la vendita di libri e 2,3 miliardi di dollari per la vendita di video.


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SoC, uno sguardo sulle dinamiche dei costi di progettazione

La società di analisi Semico Research ha pubblicato i risultati di un'indagine incentrata sul mondo della produzione dei semiconduttori che ha evidenziato, in particolare, quali siano i tassi di crescita nei costi di progettazione di SoC per processi produttivi avanzati.

Semico osserva come il costo della progettazione di SoC a 28 nanometri sia cresciuto del 70% rispetto ai costi di progettazione per il nodo a 40 nanometri anche se in realtà il costo dello sviluppo del software necessario, fornito in bundle con i chip, cresce in misura maggiore, del 102%.

La crescita del costo di sviluppo del software associato seguirà una tendenza abbastanza chiara, raddoppiando quasi ogni anno. Secondo Semico il Compound Annual Growth Rate per lo sviluppo del software associato è del 79% fino al momento dello sviluppo del processo produttivo a 10 nanometri. Anche il costo di integrazione di blocchi IP discreti utilizzati nei SoC attuali sta crescendo ad un CAGR del 77,2%, valutato sul medesimo periodo.

Semico prevede però che la crescita del costo di progettazione dei chip sarà più contenuta: i costi di progettazione di SoC a 20 nanometri cresceranno del 48% rispetto ai 28 nanometri, mentre le iterazioni successive a 14 nanometri e a 10 nanometri vedranno incrementi del 31% e del 35%.

I costi più elevati sono a carico dei progetti SoC multicore destinati ad nuovo nodo di processo, per via degli alti costi del software del costo di integrare i core IP da varie fonti. I SoC derivati rappresentano invece una frazione del costo dei progetti inediti, pur allo stesso nodo di processo.

Allo stesso tempo anche i nuovi progetti, destinati però ad un nodo produttivo già in uso e maturo, mostreranno una sensibile riduzione dei costi nel corso del tempo: i costi di sviluppo per un SoC multicore dalle prestazioni avanzate realizzato costantemente al nodo dei 45 nanometri avrà un CAGR negativo del 12,7% entro il periodo in cui diventerà commercialmente disponibile il nodo a 14 nanometri.

Semico sostiene che un chip a 20 nanometri venduto a 20 dollari deve totalizzare un volume di oltre 9,2 milioni di unità e arrivare a ben oltre 180 milioni di dollari di fatturato per poter raggiungere il punto di pareggio con i costi di progettazione.


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Tre nuovi PC della serie Ativ per Samsung, ecco Book 9 PLUS e Lite e One 5 Style

Written By Unknown on Jumat, 21 Juni 2013 | 17.25

Come anticipato in questa notizia l'evento Samsung Premiere 2013 tenutosi ieri sera inq uel di Londra è stata l'occasione per il colosso coreano di annunciare non solo i nuovi tablet Ativ Q e Ativ Tab 3 ma anche ben tre nuove soluzioni PC. Parliamo di Ativ Book 9 PLUS, Ativ Book 9 Lite e Ativ One 5 Style.

Le prime due soluzioni, ovvero Ativ Book 9 PLUS e Ativ Book 9 Lite sono dei classici Notebook dotati di sistema operativo Windows 8 che si differenziano tra loro per le caratteristiche tecniche pur mantenendo un form factor e un design molto simili.

Entrambe le soluzioni sono dotate di un display da 13, 3 pollici touchscreen ma con risoluzioni differenti: 3200x1800 pixel è la risoluzione del pannello di Ativ Book 9 PLUS, contro i soli 1366x768 pixel di Ativo Book 9 Lite. Per quanto riguarda il procesore parliamo di un Core i5 per la versione PLUS e di un non definito quad-core per quella Lite.

La RAM ammonta rispettivamente a 8 e 4 GB mentre pre quanto riguarda la memoria dedicata allo storage abbiamo un SSD da 256 GB nella versione PLUS e soluzioni SSD fino a 128 GB per quanto riguarda l'alternativa Lite.

La terza soluzione annunciata è Ativ ONE 5 che, come intuibile dal nome rientra nella categoria dei cosidetti all-in-one. Dotato di un monitor da 21,5 pollici a risoluzione FullHD, Ativ ONE 5 racchiude in se una CPU quad-core con scheda grafica integrata, 4 GB di memoria RAM e un hard disk meccanico da 500GB.

Anche per queste soluzioni al momento non abbiamo informazioni certe riguardo al prezzo e alla disponibilità nella nostra penisola. Attendiamo quindi ulteriori novità nelle prossime settimane.


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Speccy

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Speccy è un'utilty che raccoglie e visualizza i dettagli della configurazione hardware del PC, segnala eventuali anomalie del sistema e permette la creazione di report approfonditi. La pubblicazione sul web o la creazione di un file XML di un report creato da Speccy sono funzionalità comode per la condivisione di informazioni.


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Disponibile LibreOffice 4.0.4 con miglior supporto ai formati di Office

Da alcune ore è disponibile la nuova release di LibreOffice 4.0.4 utilizzabile su sistemi Windows, Linux o Mac OS X. Come segnalato da The Document Foundation nella versione 4.0.4 sono stati risolti circa 100 bug e si tratta quindi di una minor release, in attesa della versione 4.1.

In occasione del rilascio della versione 4.0.4 The Document Foundation ha fatto anche il punto sullo sviluppo della prossima major release: la versione 4.1 sarà disponibile entro fine luglio e prevede importanti novità come un nuovo Photo Album per la creazione di slideshow in Impress e la possibilità di ruotare le immagini di 90° in Writer.

Un completo elenco delle novità previste è disponibile qui. Tra le novità maggiori c'è da segnalare anche la possibilità di effettuare l'ebbedding delle font all'interno dei document.

Il download della release 4.04 è disponibile a questo indirizzo di Hwfiles.it. Qui invece è disponibile l'elenco completo dei bug risolti in questa versione che dovrebbe offrire miglioramenti anche nell'area dell'interoperabilità con i formati proprietari dei documenti, come DOC, DOCX, XLS, XLSX, PPT e PPTX.


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Winamp Lite

Written By Unknown on Kamis, 20 Juni 2013 | 17.25

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Famoso player in lingua inglese, dal semplice utilizzo, è compatibile con i più diffusi formati audio e permette una elevata personalizzazione. Ben note sono le skins, cioè le vesti grafiche, che possono essere scaricate da vari siti per personalizzare il proprio winamp.
Quella proposta è la versione Light.


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LG conferma la produzione di display flessibili

LG Display ha confermato l'intenzione di voler avviare al più presto la produzione in volume di display flessibili per dispositivi mobile ed in genere per la fornitura a terzi. Secondo le informazioni disponibili, gli executive della compagnia hanno esposto la volontà di avviare la produzione dei display flessibili a partire dal quarto trimestre dell'anno, anche a fronte di una crescente esigenza di schermi flessibili per pannelli pubblicitari.

LG ha dichiarato al quotidiano Korea Times di aver completato lo sviluppo del primo display flessibile, che verrà prodotto nel corso dell'ultimo trimestre dell'anno in corso facendo uso di una nuova tecnologia per il taglio del vetro su pannelli OLED, che consentirà di arrivare ad una produzione mensile di 12 mila fogli.

L'azienda coreana ha inoltre rivelato che avrebbe voluto realizzare il primo smartphone con display OLED flessibile già nel corso dei mesi passati per poterlo immettere sul mercato durante il quarto trimestre, contemporaneamente all'avvio delle forniture dei pannelli alle altre realtà interessate.

La compagnia sta inoltre lavorando sulla produzione di pannelli OLED per televisori capaci di supportare contenuti UHD. LG sta cercando di ridurre i costi di produzione e contenere i consumi nelle attività di produzione degli schermi, assieme ad un affinamento delle tecnologie per migliorare la qualità di immagine, la luminosità e la durata nel corso del tempo.

Le attività di ricerca nel campo OLED per LG ha portato allo sviluppo di soluzioni HDTV con schermi ricurvi. Il modello EA9800, ad esempio, è realizzato in maniera tale che la curvatura dello schermo lo renda equidistante dagli occhi dell'osservatore frontale, in maniera da avere una minore distorsione ai bordi del campo visivo. Il dispositivo, con diagonale da 55 pollici, sarà rilasciato più avanti nel corso dell'anno.


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Nuova Leica special edition: G-Star RAW D-Lux 6 per 1300 Dollari

Nuova Leica special edition: G-Star RAW D-Lux 6 per 1300 Dollari

"Due listini di diverse compagnie si arricchiscono di un nuovo prodotto: Leica produrrà una versione speciale in collaborazione con il brand di moda G-Star, che di fatto è una D-Lux 6 con diversi materiali per il case e custodia in cuoio"

G-Star RAW è un brand di moda denim poco noto da noi ma accreditato di grande prestigio e (prezzi elevati), mentre Leica non ha bisogno di grandi presentazioni senza essere per forza appassionati di fotografia. Quest'estate le due aziende metteranno in vendita presso i propri punti vendita una Leica D-Lux 6 edizione speciale, contraddistinta da materiali speciali per il corpo macchina e accessori in cuoio come la custodia.

Ricordiamo brevemente che D-Lux 6 è una compatta di casa Leica con sensore 12,7 Mpixel CMOS 1/1.7" (7.44 x 5.58 mm), dotata di un'ottica 24–90 mm equivalenti con aperture rispettive di F1.4 - F2.3. G-Star, con sede a New York, non è nuova a collaborazioni di questo tipo, basta citare quella con il produttore di biciclette Cannondale, Hennessy cognac e anche Land Rover.

Inutile sottolineare che a livello tecnico non cambia nulla rispetto al modello standard, mentre il prezzo sale a ben 1300 Dollari. Uno sfizio per gli irriducibili del gadget, che potranno così sfoggiare alla cintura un prodotto esclusivo e in tiratura limitata.


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NVIDIA come ARM: architettura Kepler in licenza a terze parti

Written By Unknown on Rabu, 19 Juni 2013 | 17.25

NVIDIA mira al cuore del mercato mobile. I dati di vendita parlano chiaro: se da una parte si osserva una graduale ma costante diminuzione nelle vendite di sistemi desktop e notebook, dall'altra smartphone e tablet sembrano inarrestabili nella loro ascesa, andando a costituire eccezione e traino di un mercato generalmente in crisi. La sempre maggiore diffusione di soluzioni Android, presenti in ogni fascia di prezzo, ha permesso di consolidare questa tendenza, mettendo nelle condizioni chiunque di possedere uno smartphone.

Non più un prodotto di elite, quindi, ma quasi una commodity: più di un miliardo di smartphone sono attualmente nelle tasche della popolazione mondiale, senza contare i tablet che ne sono una derivazione con schermo più grande e privi di funzionalità telefoniche. Spostando il discorso sul puro hardware, risulta ben chiaro come i maggiori player del settore abbiano il sorriso fino alle orecchie e da un bel po': ARM, Qualcomm e Imagination Technologies hanno prodotti che sono praticamente presenti in ogni dispositivo, lasciando ai big dell'informatica tradizionale poco più che le briciole, riferendoci al settore mobile.

Intel parte solo ora, in maniera seria e con partner di peso, a fare il proprio ingresso nel settore smartphone e tablet; NVIDIA, che si spartisce il mercato delle schede video discrete in ambito PC con AMD, vanta da tempo le proprie soluzioni Tegra, ma sicuramente il market share è lontano da quanto l'azienda si aspettava.

Affrontare la realtà con concretezza e pragmatismo impone una riflessione seria sul come stare in un mercato che sfugge, dove i grandi nomi in fatto di hardware sono ARM, Qualcomm e Imagination Technologies, che fornisce le proprie licenze per l'integrazione dei propri chip grafici PowerVR in tutti i best seller del mercato, iPhone compreso. Dal punto di vista di NVIDIA la strada percorsa fino ad oggi è stata quella di proporre una piattaforma fatta e finita, ovvero Tegra nelle varie incarnazioni, proponendola ai potenziali clienti.

Sia chiaro: la piattaforma era ed è molto convincente sotto ogni punto di vista, ma non vanta una penetrazione nel mercato mobile particolarmente entusiasmante, come abbiamo già avuto modo di osservare. Ecco quindi la mossa a sorpresa: NVIDIA concederà in licenza le proprietà intellettuali e i brevetti legati alle proprie soluzioni di visual computing di Kepler e CUDA, aprendo interessanti scenari sul mercato che andremo ad esporre nella prossima pagina, che ci servirà anche a spiegare meglio la portata della notizia.


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Sigma 18-35mm F1.8 DC HSM disponibile da Luglio a circa €999

Sigma 18-35mm F1.8 DC HSM disponibile da Luglio a circa €999

"Sigma ufficializza data di lancio e prezzi del nuovo zoom luminoso della casa per reflex APS-C 18-35mm F1.8 DC HSM"

Annunciato già da un paio di mesi, il nuovo Sigma 18-35mm F1.8 DC HSM Art ha destato l'interesse di molti appassionati. Zoom grandangolare caratterizzato dalla massima apertura costante pari ad F1.8, l'ultima ottica di casa Sigma appartenente alla gamma Art dovrebbe garantire sui corpi dotati di sensore APS-C la stessa resa in termini di profondità di campo di un'ottica F2.7 su full frame.

Sigma ha ora annunciato quelli che saranno prezzi e disponibilità della nuova ottica: a Luglio verrà commercializzata al prezzo di listino di $799 sul mercato americano e £800 nel Regno Unito (che si dovrebbero tradurre in €999 nel resto dell'UE). Inizialmente verrà prodotta con innesto per fotocamere Sigma e Canon mentre in secondo momento verà distribuita anche con gli attacchi dedicati ai corpi macchina Nikon, Sony e Pentax.


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Sony: domanda di PS4 superiore all'offerta

"In considerazione della tecnologia che stiamo offrendo, del line-up e del prezzo, pensiamo di avere un numero di consumatori interessati alla nostra console superiore rispetto al numero di unità che riusciremo effettivamente a fabbricare", ha detto Jack Tretton, CEO di Sony Computer Entertainment America, a Forbes.

PlayStation 4

Le dichiarazioni di Tretton sono molto simili a quelle che Andrew House, CEO di Sony Computer Entertainment Europe, aveva rilasciato qualche giorno prima. Tretton nei giorni scorsi aveva anche detto che GameStop ha riferito a Sony che comprerà ogni singola unità che il colosso nipponico riuscirà a produrre. "Siamo entusiasti di PlayStation 4", avrebbe detto GameStop a Tretton.

Ricordiamo che, a differenza di Xbox One, PlayStation 4 non porrà alcun limite al mercato dell'usato e non contemplerà controlli di tipo DRM sul cloud. Rimarrà, insomma, fortemente strutturata intorno all'impiego classico dei supporti ottici, così come è avvenuto con l'attuale generazione. Una politica che ha portato grandi vantaggi soprattutto a GameStop. Ricordiamo, però, che Sony ha annunciato che il multiplayer non sarà più gratuito con PS4 (anche se continuerà ad esserlo nei casi di PS3 e PS Vita).

Alcuni sondaggi realizzati su Facebook e su vari siti internet sembrano avvalorare le parole dei dirigenti Sony, nel senso che pare esserci più interesse su PS4 che su Xbox One. Stando a un sondaggio svolto da Amazon su Facebook, 30.354 persone hanno manifestato interesse a comprare PS4, contro gli 8.055 voti raccolti da Xbox One. Un analogo sondaggio su Cvg ha visto PS4 sopravanzare Xbox One di quattro volte.

Durante l'E3, Microsoft ha confermato che Xbox One sarà disponibile dal prossimo novembre in 21 mercati. Il prezzo della console è fissato a a £ 425 / € 499 / $ 499. Anche Sony ha annunciato la disponibilità di PlayStation 4 per la prossima stagione natalizia per quanto riguarda Stati Uniti ed Europa, al prezzo di £ 349 / € 399 / $ 399.


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Windows 8 Codecs

Written By Unknown on Selasa, 18 Juni 2013 | 17.25

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Pacchetto che comprende codec audio e video specifici per l'utilizzo con sistemi operativi Windows 8. Queste le novità implementate nell'ultima versione:

changelog:
- update LAV filters 57+ - update Icaros 2.2.2b3 - more Extender improvements - add Echo specific selection

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Oppo sul punto di annunciare Find 7, Snapdragon 800 e batteria da 4000mAh

Nonostante non sia presente in prima persona sul nostro mercato, l'azienda cinese Oppo offre sempre soluzioni molto interessanti che di volta in volta aggiungono importanti caratteristiche alla propria scheda tecnica. L'ultimo terminale dell'azienda, annunciato lo scorso anno è Oppo Find 5 che potrebbe presto essere seguito, secondo le ultime indiscrezioni da una nuova soluzione, probabilmente denominata Find 7.

Oppo Find 7 sarà quindi il nuovo top di gamma dell'azienda e dovrebbe portare in dote un processore Qualcomm Snapdragon 800, il più potente dell'attuale gamma Qualcomm, e un display da 5 pollici di diagonale, probabilmente a risoluzione fullHD. Nonostante il nome Find 7 quindi, le dimensioni dello schermo dovrebbero rimanere le stesse, al contrario di quanto ci si potesse aspettare.

La fotocamera frontale dovrebbe essere addirittura da 8 megapixel, accompagnata da un modulo posteriore da 13 megapixel. La memoria RAM ammonterà probabilmente a 2 GB, mentre la memoria interna dedicata allo storage sarà di 32 GB. Una delle caratteristiche più interessanti di questa nuova soluzione sarà però la batteria che dovrebbe offrire una capacità di ben 4000 mAh.

Nonostante la batteria con una capacità così elevata lo spessore del terminale dovrebbe essere solo di 9,9 mm. Oppo Find 7 dovrebbe essere presentato nel corso dell'estate per un esordio sul mercato previsto per il mese di settembre.


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Piccure ora in versione finale: per stabilizzare le foto mosse

Piccure ora in versione finale: per stabilizzare le foto mosse

"Il plugin Piccure, che promette di rendere nitide le immagini sfocate a causa del mosso è ora disponibile nella versione definitiva a pagamento, con trial di 14 giorni"

Poco più di un mese fa, poco dopo la decisione di Adobe di rendere disponibili solo a chi sottroscrive l'abbonamento ai servizi cloud SaaS di Creative Cloud le novità introdotte in Photoshop, tra cui il plugin in grado di eliminare il mosso dalle foto, avevamo parlato di un plugin di terze parti che mirava allo stesso scopo: stabilizzare in postproduzione le immagini sfocate a causa del mosso. Piccure, questo il nome della soluzione, è giunto ora alla sua versione finale e si presenta al pubblico con la versione di prova di 14 giorni e con quella completa a pagamento.

Piccure è disponibile per i possessori di Photoshop dalla versione CS4 in poi, su sistemi Windows 7 o Mac OS X 10.7 e successivi a un costo di €99,00 per la versione dedicata a Photoshop e di €49,00 per quella dedicata a Photoshop Elements. La prima ha più opzioni ed è più veloce, grazie al supporto ai processori multicore.

Piccure al lavoro su un'immagine mossa: nella parte inferiore il risultato dell'applicazione del filtro nella parte alta l'immagine originale

La versione finale di trial, messa alla prova, come avevamo già fatto con la beta gratuita dimostra un campo di utilizzo abbastanza limitato e lavora bene sulle immagini di dimensioni non eccessive. Su quelle di grandi dimensioni dà invece vita a strani artefatti che rovinano la qualità dell'immagine. Si tratta di un prodotto adatto al pubblico consumer che vuole provare a salvare qualche foto tra quelle mosse e stamparle su piccolo/medio formato o visualizzarle a PC. Da quello che abbiamo potuto provare le prestazioni non sono tali da permetterne un utilizzo più professionale. Il plugin, con la versione di prova, è disponibile a questo indirizzo.


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