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Nikon D600: la polvere sul sensore smette di accumularsi a 3000 scatti?

Written By Unknown on Jumat, 30 November 2012 | 17.25

Nikon D600: la polvere sul sensore smette di accumularsi a 3000 scatti?

"Stando alle esperienze dei fotografi che usano Nikon D600, 3000 potrebbe essere il numero magico: superati i tremila scatti la problematica della polvere sul sensore pare arrestarsi"

La questione del deposito di polvere interna alla macchina sul sensore di Nikon D600 ha tenuto banco in questi ultimi tempi: abbiamo segnalato la problematica anche nella nostra recente recensione della full frame compatta di casa Nikon, trovando nei commenti all'articolo e tra gli utenti che ci hanno contattato via mail conferma alla problematica, ma anche al fatto che gli esemplari di produzione più recente non siano affetti dal problema.


Dalla rete arrivano nuove informazioni: da un lato chi sta investigando il problema ha avanzato la teoria che la polvere che si deposita sul sensore (anche senza cambiare l'ottica ed esporre l'interno della macchina alla polvere ambientale) possa essere dovuta al deterioramento della verniciatura dellla cornice che sostiene lo specchio e che non sia da imputare al lubrificante dell'otturatore. Anche Nikon pare stia lavorando in questo senso e possa presentare a breve una soluzione per eliminare il problema.

La buona notizia è che 3000 scatti sembra essere un numero magico per le Nikon D600 affette dal problema: diversi utenti segnalano un calo drastico, se non addirittura la scomparsa totale, della problematica superati i tremila scatti. Conferme arrivano anche da servizi di noleggio come LensRental che hanno rilevato un ritorno nella norma del tasso di D600 che richiedono la pulizia del sensore dopo essere state restituite. Per quanto riguarda l'Italia sia curiosi di sapere qual'è esperienza degli utenti di Nikon D600 in merito alla problematica: qualcuno ha già superato i 3000 scatti e nota una netta diminuzione dell'accumulo di polvere? Oppure siete fortunati e avete uno degli esemplari di più recente produzione? Diteci la vostra nei commenti oppure scrivendoci in privato via mail.


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Company of Heroes 2: ecco il primo trailer di gameplay

THQ e Relic Entertainment hanno rilasciato nella serata di ieri il gameplay trailer di debutto di Company of Heroes 2, che vedete anche in questa pagina. Che dire, se non che è dannatamente spettacolare?

"Relic Entertainment e THQ ti portano sul fronte orientale per sperimentare il peggio del freddo nella guerra. Con ColdTech siamo in grado di presentare il combattimento invernale con un livello di fedeltà senza precedenti. Il genere degli RTS non sarà più lo stesso", si legge tra le note ufficiali che accompagnano il trailer.

Ecco un rapido riepilogo dei contenuti su COmpany of Heroes 2 che abbiamo realizzato fino a oggi:

Company of Heroes 2 uscirà su PC nella prima parte del 2013.


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Mozilla Thunderbird 18

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Nuovo firmware per Nikon D4: migliora l'autofocus con ottiche f/8

Written By Unknown on Kamis, 29 November 2012 | 17.25

Nuovo firmware per Nikon D4: migliora l'autofocus con ottiche f/8

"La nuova versione del firmware per la reflex full frame top di gamma Nikon D4 migliora le prestazioni dell'autofocus con i teleobiettivi spinti o con i moltiplicatori di focale"

Nikon ha rilasciato l'aggiornamento firmware A versione 1.03 e B versione 1.02 per la sua reflex full frame top di gamma Nikon D4. La regina della casa giallonera riceve un update che va a introdurre una miglioria nel funzionamento della macchina gradita soprattutto a chi utilizza la reflex con lunghi teleobiettivi e moltiplicatori di focale.

La dicitura che accompagna l'aggiornamento firmware recita così: "Modifiche apportate in questa versione: È possibile ottenere una maggiore precisione di messa a fuoco quando vengono utilizzati un obiettivo e un moltiplicatore di focale con un'apertura massima di f/8."

I file per l'installazione e la procedura corretta, che prevede ad esempio di accertarsi di impostare la connessione alla Rete su Disattiva prima aggiornare il firmware, sono disponibili in lingua italiana a questa pagina del sito di supporto Nikon.


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Google Italia sotto osservazione per presunta evasione fiscale

La visita nella sede di Google Italia da parte delle Fiamme Gialle, a Milano, giunge all'onore delle cronache grazie a un'interrogazione parlamentare del deputato PD Stefano Graziano, consapevole di accertamento in atto fin dal 2007.  Partiamo però dalle motivazioni che stanno portando ad osservare, con molta più attenzione, le varie movimentazioni che le multinazionali operano nel contesto nazionale e non solo.

Praticamente tutti i colossi della tecnologia hanno sedi in diversi paesi del mondo, oltre naturalmente agli "headquarters" nel paese di origine. Nel caso di Google, oltre alla sede di Mountain View in Silicon Valley, California, troviamo anche quelle presenti in praticamente tutti i principali paesi del mondo. Stesso dicasi per Facebook, Apple, Microsoft e via dicendo.

Nel caso di Google, la sede italiana (sulla quale trovate un articolo dedicato proprio sulle nostre pagine) fa da interfaccia con il mondo degli inserzionisti e si fa carico di altri servizi connessi, effettuando quindi delle transazioni finanziarie di vario titolo e entità. Fin qui nulla di strano, se non fosse che la natura multinazionale dell'azienda complica le cose.

Solo una piccola parte delle fatture hanno l'intestazione Google Italia, e di conseguenza soggette alla nostra tassazione ordinaria. Il grosso del fatturato, di fatto, passa attraverso sedi presenti all'estero, Irlanda in primis, per poi bassare a sedi olandesi e prendere la via delle Bermuda. Fermiamoci però al primo passaggio: la tassazione dell'Irlanda si assesta al 12,5%, valore più basso in Europa, motivo per cui moltissime aziende, dal 1990 in poi, hanno aperto filiali e centri produttivi e amministrativi proprio nel verde paese.

Dal canto suo Google fa il proprio interesse, ovvero mantenere la tassazione più bassa possibile nei limiti di ciò che è teoricamente lecito. Dall'altra c'è l'azione altrettanto legittima del fisco italiano che, consapevole del giochetto, ritiene che allo stato italiano spetti ben più di quando ufficialmente pagato, poiché si tratta si prestazioni e servizi offerti in Italia a clientela italiana.

Da qualche tempo, in Australia, il parlamento sta discutendo il modo per combattere questo tipo di escamotage, che pone alcune aziende in una condizione privilegiata rispetto ad altre. Risulta innegabile il fatto che molte realtà nazionali dispongano di una sola sede nel paese, trovandosi così impossibilitate a competere con i colossi, messi nella condizione di mantenere la pressione fiscale a livelli ben più bassi. La questione è anche questa: Google, o chi per essa poiché si tratta di un fenomeno diffusissimo, gode di fatto di privilegi di cui un'azienda italiana non gode.

Di contro, molti governi ci vanno cauti nel tentare la via della fermezza e rigidità, consapevoli che realtà molto grosse sono fonte di reddito, occupazione e benessere in genere. Insomma, la questione è molto complicata. Le Fiamme Gialle ritengono che ammonti a circa 240 milioni di Euro il reddito non dichiarato da Google, che si difende ribadendo piena collaborazione con le autorità e limpidezza nelle operazioni condotte.

Le indagini sono ancora in corso e difficilmente vedremo a breve una soluzione certa e definitiva. Rimangono aperti molti interrogativi, con torti e ragioni mescolati insieme in una problematica che meriterebbe un cappello di controllo ben più ampio di quello offerto da un singolo paese.


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Windows Phone 7.8 non arriverà prima del prossimo anno

All'inizio di questa settimana erano state diffuse online alcune voci secondo cui la versione 7.8 del sistema operativo mobile Windows Phone di Microsoft sarebbe stata rilasciata già nel corso del prossimo mese di dicembre. La release dedicata agli smartphone della vecchia generazione era stata avvistata in quella che sembrava una versione quasi definitiva a bordo di un Nokia Lumia 510.

Sfortunatamente, Microsoft ha oggi smentito quanto si vociferava, dichiarando che la nuova versione dell'OS non sarà disponibile prima del prossimo anno. Una notizia non certo piacevole per tutti gli utenti che hanno acquistato un terminale equipaggiato con la versione 7.5 di Windows Phone e non vogliono, a così breve distanza, acquistare un nuovo terminale aggiornato.

La buona notizia è che, in accordo con quanto dichiarato da Terry Menson, Corporate Vice President di Windows Phone, i terminali precedentemente dotati della release 7.5, a seguito dell'aggiornamento, offriranno un'esperienza d'utilizzo completamente rinnovata e includeranno gran parte delle novità grafiche, e non solo, introdotte con Windows Phone 8.

Inoltre in alcuni mercati emergenti, Microsoft e i suoi partner lanceranno una serie di terminali Windows Phone 7.8 completamente nuovi, ovviamente offerti ad un prezzo particolarmente basso. Una strategia che indubbiamente contribuirà a diffondere il nuovo OS più rapidamente e in maniera più capillare.


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Al via la distribuzione di Android Jelly Bean 4.2.1

Written By Unknown on Rabu, 28 November 2012 | 17.25

Secondo le stime pubblicate online nelle ultime settimane, il numero di terminali e di conseguenza di utenti che ancora attendono l'aggiornamento della propria soluzine Android alla release Jelly Bean sono davvero tanti ma, nonstante ciò il colosso di Mountain View, Google, non smette di rilasciare ulteriori aggiornamenti del proprio OS mobile.

Dopo la nota versione 4.2, che pur mantenendo lo stesso nome in codice offre dei miglioramente prestazionali a detta di molti davvero notevoli e alcune nuove funzionalità dal lato del software, ecco quindi iniziare proprio in queste ore il rollout di una nuova minor release, ovvero la 4.2.1.

Si tratta di un aggionamento di soli, 1.1 MB e dalla descrizione possiamo intuire che stiamo parlando della release promessa a pochi giorni dall'annuncio di Jelly 4.2 per sistemare alcuni piccoli bug come la mancanza del mese di dicembre nel calendario.

Un aggiornamento per così dire di riparazione quindi, sicuramente molto tempestivo ma che, dall'altra parte, porterà quasi certamente ad una ancora più ampia frammentazione per quanto riguarda le diverse versioni del sistema operativo attualmente in uso.


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Chromium

scheda aggiornata 24 minuti fa

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Chromium è un browser web open source che punta a fornire uno strumento di accesso al web che sia più sicuro, stabile e veloce, basato sull'engine di Google Chrome. Mentre Google Chrome viene ufficialmente aggiornato una o due volte al mese, Chromium viene solitamente aggiornato diverse volte al giorno per rendere disponibili tutte le nuove funzionalità e gli ultimi fix disponibili.


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Microsoft Windows 8 a quota 40 milioni di licenze in un mese

A circa un mese dalla disponibilità ufficiale di Windows 8 sul mercato Microsoft ha diffuso i dati relativi al numero di licenze fino a oggi vendute. Come riporta il blog ufficiale di Microsoft sono state vendute 40 milioni di licenze. La notizia è stata data da Tami Reller Chief Financial Officer (CFO) di Windows durante l'Annual Technology Conference di Credit Suisse 2012.

In questa importante cifra sono comprese tutte le varie opzioni di licenza fino a oggi vendute, quindi si sono considerate le copie relative all'upgrade, le copie vendute agli OEM sui nuovi PC e le altre opzioni di licenza dedicate al segmento enterprise.

Stando alle rilevazioni di StatCounter il numero attuale di PC connessi al web che già utilizzano Windows 8 sono circa 15 milioni, che rappresentano l'1% del mercato. Di sicuro questa percentuale è destinata a crescere, anche in funzione delle vendite di PC che verranno commercializzati con Windows 8 preinstallato.

Tami Reller non ha invece fornito dettagli relativi alle vendite di Surface, il tablet Microsoft al momento disponibile con sistema operativo Windows RT e basato su tecnologia ARM. Microsoft cita invece i risultati relativi allo Store: pur non dando numeri precisi viene segnalato l'importante tasso di crescita delle app disponibili e per alcune di esse è stata superata la soglia dei $25.000 di fatturato.

Ricordiamo che Tami Reller e Julie Larson-Green hanno assunto la responsabilità della divisione Windows dopo la decisione di Steven Sinofsky di lasciare l'azienda.


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HP e Autonomy: parte la prima azione legale intentata da un azionista

Written By Unknown on Selasa, 27 November 2012 | 17.25

Una delle notizie di spicco emerse durante la scorsa settimana è stata l'annuncio di HP di una consistente svalutazione, oltre 8 miliardi di dollari, del valore di acquisto di Autonomy, software house inglese che l'azienda americana ha rilevato nel corso del mese di Agosto 2011.

Alla base di questa decisione, come indicato nella nostra notizia, la scoperta di alcune pratiche amministrative che a detta di HP avrebbero artificialmente gonfiato il valore dell'azienda così da dare una percezione di valore superiore a quello effettivo. Già al momento dell'annuncio molti analisti avevano evidenziato un prezzo, pari a poco più di 10 miliardi di dollari, che era parso esageratamente elevato con un premio del 58% superiore al controvalore delle azioni Autonomy il giorno della chiusura dell'operazione.

Le conseguenze delle azioni della scorsa settimana non tardano a manifestarsi: un azionista di HP ha aperto un contenzioso civile contro l'azienda a San Francisco, rea di non aver tutelato i propri azionisti con l'acquisizione di Autonomy.

Nel frattempo Mike Lynch, CEO di Autonomy prima dell'acquisizione, ha confermato di non aver ricevuto alcun tipo di richiesta di informazioni da parte di HP prima del rilascio del comunicato stampa della scorsa settimana. Le accuse formulate da HP vengono respinte in modo completo da Lynch, che evidenzia come vi siano differenze nelle prassi amministrative tra aziende nord americane e britanniche e questo può aver portato HP a valutare non correttamente delle azioni intraprese da Autonomy con riferimento ai propri conti.

E' questa quella che crediamo essere solo la prima conseguenza di quanto mesos in atto da HP la scorsa settimana; sarà a questo punto interessante verificare quali ripercussioni dirette cadranno sull'ex CEO dell'azenda, Leo Apotheker, oltre che sul CEO attuale Meg Whitman.


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Magic Lantern: in arrivo anche per la mirrorless Canon EOS-M

Magic Lantern: in arrivo anche per la mirrorless Canon EOS-M

"il team di sviluppo di Magic Lantern annuncia che anche la mirrorless Canon EOS-M è stata 'violata': a breve in arrivo la versione alpha del firmware alternativo anche per la CSC della casa biancorossa"

Magic Lantern è un firmware alternativo nato per sfruttare al meglio le capacità video di Canon EOS 5D Mark II, ma che poi negli anni ha trovato spazio su buona parte delle reflex della casa biancorossa. Il firmware alternativo è studiato per rendere più flessibile l'apparecchio e aggiungere alcune funzione rese possibili dall'hardware delle macchine, ma magari non implementate dal produttore, con la caratteristica di poter semplicemente essere avviato da scheda SD per poi tornare in caso di bisogno al firmware originale.

Ora il team di sviluppo ha annunciato che anche la mirrorless Canon EOS-M è stata messa nel mirino, dimostrando che è possibile procedere con una versione dedicata alla prima mirrorless del produttore nipponico. Stando a quanto dichiarato dagli sviluppatori sotto il vestito mirrorless Canon EOS-M è molto simile a livello hardware alla full frame Canon EOS 5D Mark III, per cui effettuare il porting su EOS-M di Magic Lantern non dovrebbe essere operazione troppo complicata. A breve dovrebbe essere resa disponibile una prima versione alpha di Magic Lantern per EOS-M.


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PassMark PerformanceTest

scheda aggiornata 24 minuti fa

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Questo programma misura le prestazioni velocistiche del proprio sistema, soffermandosi sui vari componenti (processore, scheda video, hard disk). I risultati vengono forniti con interfaccia grafica e possono essere confrontati con altri precedentemente memorizzati.


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Samsung Galaxy Note II dual SIM annunciato ufficialmente in Cina

Written By Unknown on Senin, 26 November 2012 | 17.25

Samsung Galaxy Note II dual SIM annunciato ufficialmente in Cina Davide Fasola 26 Novembre 2012, alle 10:34 Telefonia

"Nel corso delle ultime ore la divisione cinese di Samsung ha ufficialmente lanciato una nuova versione di Galaxy Note II dotata di funzionalità dual SIM"


Nel corso delle settimane passate erano comparse online le prime indiscrezioni relative ad una possibile versione dell'attuale Galaxy Note II dotato di funzionalità dual SIM, per il momento riservata al mercato asiatico. Diverse sono state le immagini diffuse che raffiguravano proprio il doppio slot nella parte posteriore del terminale che da qualche ore è diventato ufficialmente realtà.

Il sito ufficiale Samsung China ha infatti inserito una pagina dedicata proprio al nuovo smartphone del colosso coreano al quale è stata assegnata la sigla GT-N7102. Apparentemente lo smartphone dovrebbe divenire disponibile per l'acquisto in Cina a partire dal prossimo 3 di dicembre, solo una decina di giorni dopo la data precedentemente indicata come possibile data di lancio, ovvero l'ormai passato 24 novembre.

Il prezzo ufficiale per la nuova soluzione dual SIM non è ancora stato fissato ma potrebbe aggirarsi intorno ai 5,199 CNY, ovvero circa 650 euro. Un prezzo a nostro parere adeguato dato che la scheda tecnica, fatta eccezione per la possibilità di controllare contemporaneamente due SIM, è esattamente la stessa del modello mono SIM venduto ormai da qualche mese.

Per quanto riguarda forma e dimensione delle due SIM possiamo confermare che gli slot presenti sono in grado di accogliere una microSIM e una SIM standard. Secondo altri rumors, poi, il colosso coreano potrebbe presto annunciare una versione dual SIM anche del proprio altro top di gamma, ovvero Galaxy S III.

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Commento # 5 di: Faster_Fox pubblicato il 26 Novembre 2012, 11:16

Originariamente inviato da: roccia1234
Io continuo a non capire perchè i telefoni dual sim abbiano offerta praticamente pari a zero al di fuori della cina.

E si che la domanda ci sarebbe*, eccome, solo che gli utenti devono o optare per il doppio telefono o prendere una qualche cineseria che offre questa possibilità .

Conosco ben più di una persona che farebbe volentieri a meno di girare con due o tre telefoni, se solo ne avesse la possibilità (cineserie a parte).

basta fare 2+2 per capire il motivo...

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Fotografia digitale: gli albori, ricordando Bryce Bayer

Alcune invenzioni, viste con gli occhi del terzo millennio, sembrano quasi galleggiare in un tempo non loro, come se fossero state concepite con troppo anticipo o in ogni caso in tempi più lontani di quanto si possa immaginare. Il fax, ad esempio, sembra incredibilmente avanti per i suoi tempi, se si pensa che fu accettato come brevetto nel 1843. Erano gli anni in cui si muovevano i primi passi con la fotografia in senso assoluto, per intenderci. Il fax fu poi perfezionato dall'italiano Giovanni Caselli e grazie a lui si deve il primo sistema di comunicazione via fax fra Parigi e Lione, nel lontano 1865, ovvero 11 anni prima dell'invenzione del telefono.

La fotografia digitale, divenuta fenomeno di massa solo da qualche anno, affonda le sue radici nei 1975, quasi quarant'anni fa. Giusto per contestualizzare, erano gli anni in cui gli Stati Uniti lasciavano in fretta e furia il Vietnam, Bill Gates fondava Microsoft, nasceva uno dei primi Personal Computer (Altair 8800 con processore Intel 8080), il Concorde partiva per il suo primo volo con passeggeri a bordo e, rimanendo in Italia, la Fiat 500 era ancora in produzione, sebbene solo per pochi mesi.

Sembra quasi incredibile che già allora, in un piccolo locale della Eastman Kodak Co., chiamata da sempre semplicemente Kodak, si muovessero i primi passi della fotografia digitale. Un progetto ambizioso, quasi folle, in anticipo sui tempi e abbandonato dopo poco tempo, nel timore che l'evoluzione tecnologica potesse far scomparire, in breve tempo, tutto il mondo che ruotava intorno alla pellicola, danneggiando in primis Kodak stessa.

Eppure il seme da cui poi nacque la fotografia digitale fu piantato proprio allora, così come si riveleranno del tutto fondate le paure di Kodak, pur concretizzandosi decine di anni dopo. Ma torniamo in quella stanza, per capire cosa accadde.


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Su Wii U arriva l'app di Youtube

È un ottimo accordo per Nintendo, che così riesce a dare alla sua nuova console una connotazione multimediale a tutto tondo. Per effetto della partnership con Youtube, infatti, l'app del noto servizio di streaming dei video si trova adesso nel menu principale di Wii U.

Nintendo Wii U

Gli utenti di Wii U possono usare la tastiera virtuale sul GamePad della console per navigare tra i contenuti di Youtube, e usare il tablet-controller come telecomando remoto per l'interazione con i video. Questi ultimi, inoltre, possono essere riprodotti fino alla risoluzione 1080p sullo schermo principale a cui è collegata la console.

Durante la riproduzione del video, i dettagli, la descrizione e le informazioni sull'autore vengono visualizzati sul display del GamePad. Naturalmente, gli utenti possono fare il login con l'account Google e ottenere così l'accesso ai preferiti, ai canali e alla cronologia.

Il piano di Nintendo è quello di rendere la nuova console punto di riferimento per l'intrattenimento nelle case dei consumatori. Standard TV, video online, navigazione su web, gaming, sono i vari tasselli che vanno a comporre, perlomeno nei piani, il mosaico di Nintendo.


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Thermalright continua a proporre kit di raffreddamento ad aria

Written By Unknown on Minggu, 25 November 2012 | 17.25

Thermalright continua a proporre kit di raffreddamento ad aria Paolo Corsini 24 Novembre 2012, alle 08:31 Processori

"Archon SB-E X2 è il nome scelto per indicare il nuovo dissipatore di calore top di gamma di Thermalright, compatibile con CPU Intel e AMD, caratterizzato dalle notevole dimensioni complessive"


Nonostante la crescente diffusione dei sistemi di raffreddamento a liquido di tipo chiuso, per i quali l'installazione all'interno del sistema è facilitata e capaci di ottime prestazioni in dissipazione termica anche di processori di fascia alta, non manca l'interesse verso tradizionali sistemi ad aria di elevate dimensioni.

thermalright_archon_sb-e_x2_01.jpg (109122 bytes)

Thermalright, azienda taiwanese da tempo specializzata in questo tipo di soluzioni, ha annunciato il nuovo dissipatore di calore Archon SB-E X2, evoluzione del modello Archon SB-E già presente sul mercato. Il design prevede una struttura di dissipazione centrale dal notevole sviluppo in altezza, sulla quale sono montate due ventole di raffreddamento in configurazione push-pull.

A caratterizzare questa soluzione un nuovo sistema di fissaggio alla scheda madre, compatibile tanto con CPU AMD quanto con quelle Intel, che permette di generare una pressione addizionale sul processore variabile tra 40 e 70 libbre, così da assicurare una superiore trasmissione del calore generato dalla CPU verso il sistema di dissipazione. A completare la struttura troviamo anche ben 8 heatpipes da 6 millimetri di diametro, che attraversano le alette di raffreddamento in due aree distinte dopo essere state messe a contatto con la base in rame a contatto con la CPU.

thermalright_archon_sb-e_x2_02.jpg (104339 bytes)

Queste le principali caratteristiche tecniche segnalate dal produttore:

  • dimensioni del dissipatore: L155 mm x W53 mm x H170 mm
  • peso: 775g (solo dissipatore)
  • heatpipes: 8 in rame da 6 millimetri
  • base: C1100 in puro rame finita a specchio con Nickel Plating.
  • ventola: TY-141
  • dimensioni della ventola: L152 mm x H140 mm x W26.5 mm
  • peso: 175g
  • velocità della ventola: 900 ~ 1300 RPM (controllata da PWM)
  • rumorosità: 17 ~ 21 dBA
  • portata d'aria: 28.3 ~ 73.6 CFM
  • prezzo di vendita suggerito: US$ 99.95

Un dissipatore di calore di questo tipo è ovviamente rivolto al pubblico degli utenti più appassionati, alla ricerca di un sistema di raffreddamento in grado di smaltire una notevole quantità di calore. Il prezzo indicativo nel mercato nord americano, tasse escluse, è di 99,95 dollari, cifra allineata a quanto richiesto per i kit a liquido integrati.

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Commento # 1 di: Opossum27 pubblicato il 24 Novembre 2012, 08:51

bravi, ora potete dire che ce l'avete più lungo di quelli della Noctua.

con 100 dollari il liquido ci sta tutto, raffredda molto meglio e non fa bordello.

scaffalone.

Commento # 3 di: Evangelion01 pubblicato il 24 Novembre 2012, 10:52

Originariamente inviato da: Opossum27
bravi, ora potete dire che ce l'avete più lungo di quelli della Noctua.

con 100 dollari il liquido ci sta tutto, raffredda molto meglio e non fa bordello.

scaffalone.

non diciamo fesserie senza aver provato le cose, grazie. il "bordello" dipende dalle ventole utilizzate e thermalright produce delle ottime fluid bearing, silenziose e performanti, che girano piano e son silenziosissime. le prestazioni in rumore e temperature sono pari o addirittura superiori a kit liquido stand-alone da 100 €, senza contare che non si hanno rischi di perdite dal circuito, o problemi di rumore e usura della pompa... l'unico vantaggio di questi kit liquido è l'ingombro, ma a quel punto se uno ha un case adeguato ( e chi prende certe soluzioni di solito lo possiede ) fa benissimo a preferire questi dissy ad aria. il mio noctua d14 tanto per dire regge tranquillo un 2600k @ 4500 con una lian-li tarata a 600rpm assolutamente inudibile. se uno vuole davvero le prestazioni da un liquido deve puntare su impianti autocostruiti Lunasio - yibris o roba simile, con costi molto più alti.

Commento # 4 di: Opteranium pubblicato il 24 Novembre 2012, 11:05

Originariamente inviato da: Opossum27
con 100 dollari il liquido ci sta tutto, raffredda molto meglio e non fa bordello.

totalmente non vero, a meno che tu non intenda il liquido serio, con pompa, radiatore, serbatoio e compagnia (il quale crea un discreto bordello). I kit precotti da 50-80 € raffreddano uguale o inferiore ai dissipatori a torre di buona qualità. Cercare test su internet per conferma.
Inoltre, in quei cosi, a produrre rumore sono sia la ventola che la pompa mentre in un dissipatore a torre c'è solo la prima (e spesso di qualità superiore).
Per non parlare del fatto che, con alcune cpu, puoi anche tenerli completamente fanless..

p.s. il thermalright hr-02 macho che adopero sta sui 40-50 € con ventola da 140 pwm, inudibile ai minimi e lieve ai massimi, e tiene un i7-3770 tra i 36 e i 43 gradi

Commento # 5 di: Estwald pubblicato il 24 Novembre 2012, 11:37

Originariamente inviato da: Opossum27
bravi, ora potete dire che ce l'avete più lungo di quelli della Noctua.

con 100 dollari il liquido ci sta tutto, raffredda molto meglio e non fa bordello.

scaffalone.

E' la terza versione dell'Archon quindi è da un bel po' che possono vantare certe "dimensioni" rispetto a Noctua (e il True Spirit 140 è a sua volta lì come altezza).

Comunque che con "100$ di liquido" si ottenga una soluzione più silenziosa dell'Archon ... è tutta da dismostrare ...

Commento # 6 di: Obrigado pubblicato il 24 Novembre 2012, 12:33

sul mio sistema, corsair h80, montato e smontato in 5 minuti.

le pompe di tutti i kit preconfezionati sono estremamente rumorose se paragonate al rumore prodotto da un buon dissipatore ad aria.

poi esistono persone che tollerano il ronzio della pompa... ma io no.


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HTC Deluxe, la versione europea di J Butterfly?

HTC Deluxe, la versione europea di J Butterfly? Davide Fasola 24 Novembre 2012, alle 09:01 Telefonia

"Sono comparse online in queste ore alcune nuove immagini relative a quello che potrebbe diventare il nuovo top di gamma HTC, ovvero Deluxe, versione europea del già noto J Butterfly"


Annunciato qualche tempo fa nella versione per il mercato cinese con il nome di HTC J Butterfly, quello che dovrebbe essere il nuovo top di gamma dell'azienda taiwanese continua a far parlare di sè e proprio in queste ore sono comparse online alcuni nuovi rendering del terminale nella versione che potrebbe arrivare tra qualche tempo anche in Europa.

Sono ancora poche le caratteristiche note, anzi, al momento le uniche informazioni che possiamo intuire derivano proprio esclusivamente dalle immagini trapelate. Il design sembra fare un passo indietro e riporta la memoria a Sensation & Co. mentre l'accostamento dei colori è molto simile a quanto visto con l'ultima serie One.

Ancora non si hanno certezze nemmeno riguardo al nome che potrebbe essere ripreso da quello del mercato orientale o da quello americano, ovvero Droid DNA o ancora, più probabilmente, come vociferato, potrebbe cambiare completamente nome e chiamarsi HTC Deluxe.

Per quanto riguarda la scheda tecnica è facile ipotizzare la presenza di un processore Qualcomm della serie S4 PRO dotato di gpu Adreno 320, mentre il display dovrebbe misurare 5 pollici di diagonale e avere risoluzione FullHD 1920x1080.

La data ipotizzata per l'annuncio ufficiale è quella del 6 di dicembre ma, a nostro parere, è molto più facile che il terminale veda la luce nel corso dei primi mesi del prossimo anno. Un annuncio in occasione del prossimo CES di Las Vegas o del successivo Mobile World Congress pare infatti molto più auspicabile.

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Prezzi SSD e hard disk, il punto della situazione

Prezzi SSD e hard disk, il punto della situazione Alessandro Bordin 24 Novembre 2012, alle 09:31 Storage

"I prezzi in continuo calo degli SSD rimangono comunque elevati rispetto a quelli degli hard disk tradizionali, nonostante tutto. Ecco un aggiornamento sulla situazione "


CDRInfo ha pubblicato una interessante ricerca condotta da Idealo, avente come tema il monitoraggio dei prezzi delle unità Solid State Drive, così come dei dischi tradizionali, le cui quotazioni sono state fortemente influenzate dalle inondazioni che hanno colpito uno dei maggiori centri produttivi verso la fine dell'anno passato.

Partiamo proprio da questo problema: nel terzo trimestre del 2011 i prezzi medi relativi ai dischi tradizionali, al loro minimo storico, erano di €0,0825/GB, saliti poi nel trimestre seguente a €0,1367/GB. Alla base dell'impennata delle cifre vi era la scarsa disponibilità delle unità disco, dovute all'allagamento degli impianti produttivi. I prezzi, in ogni caso, sono ancora alti rispetto al periodo precedente le alluvioni in Thailandia: il terzo trimestre di quest'anno ha visto infatti la media assestarsi su un €0,122/GB, cifra inferiore rispetto alla fine del 2011 ma comunque ben lontana dai minimi.

Il sospetto, probabilmente fondato, sta nel fatto che le poche aziende rimaste in grado di produrre hard disk in grandi volumi non abbiano alcun interesse a fare una guerra di prezzi. Seagate ha rilevato la divisione hard disk di Samsung, mentre Western Digital quella di Hitachi; con pochissimi player rimasti, il sospetto di un cartello sui prezzi, che fa l'interesse delle aziende stesse, risulta quantomeno probabile.

Nel corso degli ultimi sei trimestri, la situazione riferita ai Solid State Drive ha seguito dinamiche differenti. I prezzi sono in continua discesa, ma comunque ben più elevati rispetto a quelli degli hard disk tradizionali.  Da secondo al terzo trimestre del 2011 si è passati da €1.69/GB a €1.54/GB, mentre fra il primo e il terzo trimestre del 2012 le cifre parlano rispettivamente di €1.45/GB e €1.21/GB. Nel giro di un anno, insomma, abbiamo assistito a tagli di prezzo nell'ordine del 30%, che collocano in ogni caso gli SSD su prezzi differenti rispetto a quello dei normali dischi, ovviamente a parità di capienza.

Commenti (35)

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Commento # 1 di: roccia1234 pubblicato il 24 Novembre 2012, 09:50

Questi dati sono completamente sballati

Ad oggi gli SSD "normali" sata 3 sono sotto la soglia di 1€/gb.

I meccanici costano, oggi, con prezzi ancora elevati, tra 0,0785€/GB e 0,045€/GB (per i 2 TB)

Pre alluvione i prezzi erano sotto i 0,05€/GB, con i più economici che raggiugnevano anche 0,03€/GB (sempre parlando di 2 TB).

I vostri dati indicano sempre prezzi almeno doppi rispetto alla realtà .

Commento # 8 di: matsnake86 pubblicato il 24 Novembre 2012, 11:35

Originariamente inviato da: roccia1234
Questi dati sono completamente sballati

Ad oggi gli SSD "normali" sata 3 sono sotto la soglia di 1€/gb.

I meccanici costano, oggi, con prezzi ancora elevati, tra 0,0785€/GB e 0,045€/GB (per i 2 TB)

Pre alluvione i prezzi erano sotto i 0,05€/GB, con i più economici che raggiugnevano anche 0,03€/GB (sempre parlando di 2 TB).

I vostri dati indicano sempre prezzi almeno doppi rispetto alla realtà .

mah.. non mi sembra. Un hd da rivenditore è coerente con le cifre dell'articolo.

Se poi stiamo a guardare i prezzi dei siti che evadono l'iva allora è ovvio che costano di meno.

Commento # 9 di: roccia1234 pubblicato il 24 Novembre 2012, 11:45

Originariamente inviato da: matsnake86
mah.. non mi sembra. Un hd da rivenditore è coerente con le cifre dell'articolo.

Se poi stiamo a guardare i prezzi dei siti che evadono l'iva allora è ovvio che costano di meno.

Se vai al negozietto sotto casa o mediaworld ci credo che trovi quei prezzi.

Io mi sono basato su amazon.it ed eprice (quindi neanche i prezzi più bassi del web). Dubito che organizzazioni del genere evadano l'iva.

Commento # 10 di: maxmax80 pubblicato il 24 Novembre 2012, 12:04

il sospetto di un cartello sui prezzi, che fa l'interesse delle aziende stesse, risulta quantomeno probabile.

direi proprio che NON è un sospetto, è la realtà!
in seguito alla vera e propria maial*ta perpetrata da Western Digital,
anche il "correttissimo" concorrente Samsung ha pensato bene di adeguarsi nella spremitura dei consumatori e degli assemblatori OEM con la scusa dei problemi intercorsi con l' alluvione...

complimenti.


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