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Seagate, in arrivo hard disk da 6TB nel corso della primavera

Written By Unknown on Jumat, 31 Januari 2014 | 17.25

Nella cornice di una conferenza che raccoglieva investitori e analisti di mercato (ce lo dice Xbitlabs), Seagate ha annunciato la commercializzazione di una nuova unità disco ad elevata capacità, 6TB, ovviamente nel form factor desktop da 3,5 pollici. Il lancio ufficiale è previsto per l'inizio del secondo trimestre dell'anno, ovvero nel mese di aprile, andando quindi ad alzare l'asticella della massima capienza fra le proposte dell'azienda.

L'unità da 3,5 pollici Seagate infatti non sarà una prima assoluta, esistendo già un modello Western Digital - HGST da 6GB, sebbene molto particolare. Il modello da 6TB Ultrastar HE6 di WD/HGST è prima di tutto un disco destinato al settore enterprise (come testimonia la sigla Ultrastar), inoltre è di fatto un disco unico nel suo genere, essendo riempito di elio. Questo gas, sette volte meno denso dell'aria, permette di stressare molto meno le parti in movimento e di avvicinare ancora di più le testine ai piatti. Gli stessi piatti sono più ravvicinati fra loro, permettendo così di adottarne ben 7 nel normale enclosure da 3,5 pollici.

Il nuovo Seagate da 6TB adotterà invece 6 piatti, ma non emerge nessuna informazione su eventuali utilizzi dell'elio. Sempre nel corso della stessa conferenza si affermi che è già pronta la tecnologia per portare a 7,5TB la capienza massima delle unità da 3,5 pollici, sempre utilizzando 6 piatti, lavorando quindi su un aumento della densità dati per unità di superficie.

Attendiamoci quindi novità anche nel settore dei dischi da 2,5 pollici, sebbene non siano stati menzionati nel corso della conferenza. Sebbene le star del settore storage siano indubbiamente gli SSD, la quasi totalità del mercato era e rimane saldamente nella mani degli hard disk meccanici, che vantano un prezzo per GB sensibilmente più basso degli ultra-performanti Solid State Drive.


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Microsoft: trapela il nome del nuovo CEO, vacilla la posizione di Bill Gates

Sarà probabilmente Satya Nadella il nuovo CEO di Microsoft. È quanto avrebbero dichiarato le "solite voci attendibili" a Bloomberg in serata. Dopo una ricerca di parecchi mesi, il consiglio d'amministrazione della società avrebbe finalmente compiuto una decisione, mettendo in dubbio anche la posizione di Bill Gates, chairman nonché co-fondatore di Microsoft.

Satya Nadella, vice presidente esecutivo della divisione Cloud and Enterprise di Microsoft, è stato sin dal principio fra le scelte nella decisione di sostituire Steve Ballmer, attuale CEO della società, dopo un incarico durato oltre dieci anni. Frank Shaw, portavoce di Microsoft, ha rifiutato di commentare circa le notizie trapelate nelle scorse ore: "Non commenteremo", ha dichiarato a The Verge. Bloomberg ha specificato che la decisione non è ancora stata finalizzata.

"Il consiglio d'amministrazione di Microsoft si sta accingendo a nominare Satya Nadella come nuovo CEO, come ci hanno riferito alcune fonti", ha inoltre scritto Bloomberg su Twitter. All'interno dell'articolo si leggono indiscrezioni a riguardo del ruolo di Bill Gates: la sua posizione di Presidente della società sembrerebbe vacillare. Fra i possibili candidati troviamo il nome di John Thompson, fra gli esponenti che in passato hanno mostrato più dissensi nei confronti dell'operato di Ballmer.

Satya Nadella

Per quanto riguarda Nadella, come abbiamo già detto più volte, non si tratta di un volto nuovo nella società. Il presunto nuovo CEO lavora in Microsoft da oltre 20 anni, dopo aver studiato Ingegneria Elettrica in India e lavorato per Sun Microsystems fino al 1992. Per il colosso di Redmond ha lavorato in più divisioni diverse, occupando differenti posizioni nello sviluppo di Office e di Bing.

Steve Ballmer ha annunciato il suo ritiro da Microsoft lo scorso agosto con un comunicato in cui venivano descritte le intenzioni della società: Ballmer avrebbe abbandonato definitivamente Microsoft entro dodici mesi dall'annuncio, solo dopo aver concluso la ricerca del proprio sostituto. La società avrebbe vagliato sia candidati interni, che candidati esterni. Dallo scorso agosto sono stati parecchi i nomi trapelati come potenziali successori di Ballmer, ma l'esito della ricerca appare ancora incerto, nonostante le rivelazioni di Bloomberg.

Alcune fonti parlano di annuncio imminente da parte di Microsoft, altre (New York Times e Wall Street Journal) sostengono che la decisione non è stata ancora operata, anche se Nadella sembra essere il candidato preferito dalla società.


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Facebook sperimenta un server cold storage da 1 Petabyte con dischi Blu-ray

Avere un miliardo e duecentomila utenti non è solo un motivo di vanto per Facebook; gestire tutte quelle utenze è un vero e proprio incubo per chi fa il lavoro sporco dietro le quinte, chiamato giornalmente a trovare soluzioni a problemi inimmaginabili e, soprattutto, senza precedenti. Alcune stime parlano di uno storage totale di svariati Exabyte, dove un Exabyte corrisponde a 1000 Eetabyte (1 Petabyte = 1000 Terabyte).

Fra i problemi che si possono incontrare ci sono prima di tutto quelli dei costi, oltre che del numero fisico di hard disk stipati nei migliaia di server. Esistono però alternative agli hard disk, costituite da soluzioni a nastro che però non vengono incontro a tutte le esigenze. Chi amministra lo storage di Facebook ha quindi pensato a una soluzione nuova, non prima di aver valutato tutte le opzioni alternative.

Partiamo dal problema: nell'immenso archivio dati Facebook vi sono alcuni dati che occupano molto spazio, costituiti principalmente dalla fotografie caricate dagli utenti sulle pagine del social network. Molte di queste sono state caricate molto tempo fa e hanno una probabilità bassissima di essere visualizzate, ma Facebook è comunque tenuta a conservarle e renderle disponibili in qualsiasi momento.

Resta il fatto che Facebook classifica questi dati, a ragione, a bassa priorità, motivo per cui sarebbe un grosso spreco di energia e denaro archiviarli su hard disk come tutti i dati più "caldi" e recenti. La soluzione va quindi ricercata in altro, possibilmente in sistemi che non necessitano particolari attenzioni in fatto di raffreddamento dei server. I dati rimangono comunque disponibili, ma si pendono cifre enormemente inferiori per l'archiviazione.

Attualmente in uso, seppur in stato di prototipo, vi è un sistema che fa uso di 10.000 dischi Blu-ray, garantendo circa 1 Petabyte di storage (con dischi da 100GB ciascuno). Come per alcuni sistemi a nastro, un braccio meccanico attinge ad alcuni vani in cui sono archiviati di dischi, caricando quelli che effettivamente includono i dati richiesti. Un sistema di questo genere permette di abbattere del 50% i costi e dell'80% il dispendio energetico rispetto a soluzioni basate su hard disk. Come affermato da The Verge, siamo di fronte a un prototipo e non alla soluzione definitiva, che i gestori di Facebook si augurano possa essere basato su storage flash a basso costo. Ma succederà probabilmente in un futuro non proprio dietro l'angolo.  


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In arrivo i primi driver AMD compatibili con Mantle, oltre alla patch per Battlefield 4

Written By Unknown on Kamis, 30 Januari 2014 | 17.25

Nella giornata di oggi AMD renderà disponibili i driver Catalyst 14.1 beta, prima release dotata di supporto ufficiale alle API Mantle. Si tratta del primo rilascio ufficiale incentrato sulle nuove API sviluppate da AMD, delle quali si è iniziato a discutere alla fine del mese di Settembre 2013 in occasione dell'evento di presentazione della famiglia di schede video Hawaii.

Questa mattina EA, attraverso il proprio sistema di distribuzione Origin, renderà disponibile una patch per il gioco Battlefield 4 che implementerà il supporto a Mantle in abbinamento a schede video AMD Radeon. Oltre a questo la demo di "StarSwarn", sviluppata da Oxide Games e pienamente compatibile con Mantle, verrà resa disponibile attraverso Steam a partire dalle 21 di questa sera, ora italiana.

Armati di questi software sarà possibile vedere all'opera per la prima volta le nuove API, sviluppate da AMD in collaborazione con alcuni software developer con l'obiettivo di migliorare le prestazioni velocistiche dei giochi soprattutto con configurazioni poco potenti rimuovendo buona parte dell'overhead che caratterizza le API DirectX di Microsoft.

L'impatto dato dall'utilizzo di Mantle è quindi più evidente in quegli scenari che sono fortemente dipendenti dalla potenza di calcolo della CPU, mentre lo è di meno quando i frames al secondo sono penalizzati dalla potenza di elaborazione della scheda video. AMD ha fornito alcune indicazioni su quelli che possono essere gli incrementi prestazionali attesi con Battlefield 4 e StarSwarn, ricavati da test eseguiti internamente e che riportiamo qui di seguito:

Battlefield 4 (EA-DICE)

  • CPU-limited scenario: 40.9% (1080p) and 40.1% (1600p) performance improvement under Ultra settings and 4xAA on the AMD A10-7700K with an AMD Radeon™ R9 290X.
  • GPU-limited scenario: 2.7% (1080p) and 1.4% (1600p) performance improvement under Ultra settings and FXAA on the Core i7-4960X with an AMD Radeon™ R7 260X
  • Average uplift for 1080p: 13.28% (Average of 290X and 260X data on the i7-4960X, A10-7700K, FX 8350 and i5-4670K)
  • Average uplift for 1600p: 11.35% (Average of 290X and 260X data on the i7-4960X, A10-7700K, FX 8350 and i5-4670K)

StarSwarm (Oxide Games).

  • CPU-limited scenario: 319% (1080p) and 281% (1600p) performance improvement in the "RTS" test on Extreme settings with the AMD A10-7700K and an AMD Radeon™ R9 290X.
  • GPU-limited scenario: 5.1% (1080p) and 16.7% (1600p) performance improvement in the "RTS" test on Extreme settings with the Core i7-4960X and an AMD Radeon™ R7 260X
  • Average uplift for 1080p: 115.65% (Average of 290X and 260X data on the i7-4960X, A10-7700K, FX 8350 and i5-4670K
  • Average uplift for 1600p: 75.19% (Average of 290X and 260X data on the i7-4960X, A10-7700K, FX 8350 and i5-4670K)

Oltre a implementare il supporto a Mantle i nuovi driver Catalyst 14.1 beta sono anche dotati di supporto alle tecniche di frame pacing, per API DirectX 10 e DirectX 11, con risoluzioni superiori a 2560x1600 pixel in abbinamento alle schede AMD Radeon che non supportano la tecnologia XDMA (quindi tutte salvo le soluzioni Radeon R9 290 e Radeon R9 290X). Oltre a questo i nuovi driver supportano le tecniche di frame pacing con configurazioni AMD Dual Graphics, abbinando quindi una APU della famiglia Kaveri ad una scheda Radeon R7 250. Catalyst 14.1 beta è anche il primo driver AMD dotato di supporto HSA: questa caratteristica si rivela essere particolarmente importante nel momento in cui si utilizzano le nuove APU della famiglia Kaveri e si voglia sfruttare al meglio il supporto HSA, con GPU e CPU che operano in parallelo, implementato in alcuni software di produttività personale di ultima generazione.


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Il Presidente di Nintendo Satoru Iwata si dimezza lo stipendio

Satoru Iwata ha deciso di dimezzarsi lo stipendio, e insieme a lui lo faranno altre figure chiave del mondo Nintendo. Shigeru Miyamoto, il creatore di Mario, rinuncerà al 30% del suo stipendio, mentre altri sette dirigenti del gruppo percepiranno il 20% in meno. Queste misure verranno applicate a partire dal mese di febbraio e si prolungheranno fino a giugno. A quel punto la società valuterà la situazione e deciderà i piani per il futuro.

Nintendo Wii U

Non è certo un periodo particolarmente brillante per Nintendo, che è alle prese con le vendite deboli di Wii U. Mentre lo stesso Iwata respinge categoricamente l'opzione della riduzione del prezzo di commercializzazione dell'ultima console domestica di Nintendo, la stessa compagnia fa sapere di aver venduto solamente 2,4 milioni di Wii U nei primi nove mesi dell'anno fiscale in corso. Si aspetta di vendere altre 500 mila unità da qui al giorno della chiusura dell'anno fiscale, ovvero il 31 marzo. Inizialmente, Nintendo si aspettava di vendere 9 milioni di unità in questo anno fiscale.

In un briefing con gli investitori che si è tenuto nella giornata di mercoledì, Iwata è tornato anche sulla questione dell'approdo di Nintendo nei mondi iOS e Android. Ha parlato di un "nuovo servizio" che permetterà alla società di connettersi con i suoi clienti attraverso i dispositivi portatili. Come parte dell'iniziativa, Nintendo impiegherà piccoli team di sviluppatori selezionati che potranno far emergere la propria creatività, anche con lo sviluppo di videogiochi.

"Rilasciare i nostri giochi così come sono sui dispositivi portatili non avrebbe offerto il miglior tipo di interattenimento per questi dispositivi", sono le parole di Iwata. "Non impongo alcuna restrizione ai team di sviluppo: possono sviluppare dei videogiochi e utilizzare i personaggi dell'universo Nintendo".

"Tuttavia, dire che rilasceremo Mario per gli smartphone sarebbe una dichiarazione fuorviante", continua. "La nostra intenzione è di rilasciare nel corso dell'anno alcune applicazioni per i dispositivi portatili che siano in grado di catturare l'attenzione del consumatore e comunicare il valore delle nostre offerte di intrattenimento".

Affermazioni che, ad ogni modo, sembrano contraddire quanto detto dalla stessa Nintendo, attraverso un portavoce, solo pochi giorni fa.


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Microsoft: Seattle in una foto da 20 Gigapixel per promuovere un progetto e alcuni artisti

Microsoft: Seattle in una foto da 20 Gigapixel per promuovere un progetto e alcuni artisti

"Interessante progetto di Microsoft che mette in mostra le potenzialità del proprio Image Composite Editor, chiamando a raccolta durante lo scatto molti artisti locali per promuoverne le opere"

Non si tratta certo del primo progetto del genere, poiché di fotografie ritraenti paesaggi o città ad altissima risoluzione ne esistono da tempo. Interessante però segnalare l'iniziativa di Microsoft chiamata Gigapixel Art Zoom, che offre un'immagine da ben 20 Gigapixel di Seattle, completamente esplorabile collegandosi a questo indirizzo.

L'immagine è stata realizzata utilizzando Image Composite Editor, unendo la bellezza di 2368 fotografie da 22 Megapixel ciascuna, scattate dal tetto dello Space Needle. Microsoft non ha però voluto mostrare solo le potenzialità dei propri strumenti, poiché ha offerto la possibilità agli artisti locali di esibire le proprie opere o rappresentazioni, avvertendoli per tempo sul giorno e sugli orari. Si possono notare pittori, attori teatrali e alcune scene divertenti come uno show di zombie o ironiche segnalazioni di errore 404.

In questo video si possono notare alcuni retroscena e apprendere alcune fasi del progetto. Microsoft mette a disposizione il proprio software di stitching a questo indirizzo, sia per sistemi a 32bit che 64bit in forma gratuita.


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LG G Pro 2 pronto al debutto nel corso del prossimo MWC, ecco le prime immagini

Written By Unknown on Rabu, 29 Januari 2014 | 17.25

Come ormai sappiamo il successore di LG Optimus G Pro, ovvero LG G Pro 2, verrà ufficialmente svelato il prossimo mese di febbraio, molto probabilmente in occasione del Mobile World Congress di Barcellona, in programma a partire dal prossimo 23 febbraio.

Si tratta di un phablet dalle dimensioni generose, dotato di un display da 6 pollici di diagonale e risoluzione FullHD. Il SoC all'interno della scocca dovrebbe essere un Qualcomm Snapdragon 800 quad-core, accompagnato nelle operazion di calcolo da un quantitativo di memoria RAM pari a 3 GB. Si parla inoltre di connettivita LTE-A e della possibilità di una fotocamera da oltre 13 megapixel.

Nel corso della giornata di ieri è inoltre comparsa online la prima foto dal vivo del terminale. Come possibile osservare il telefono è ripreso nella parte posteriore e mostra un design molto simile a quello di LG G2. Come l'attuale top di gamma anche il nuovo LG G Pro 2 dovrebbe essere dotato dei tasti fisici di blocco e sblocco dello schermo e controllo del volume nella parte posteriore della scocca.

Come anticipato l'annuncio ufficiale dovrebbe avvenire nel corso del prossimo Mobile World Congress; saremo ovviamente presenti per fornirvi tutte le indicazioni a riguardo nel più breve tempo possibile.


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Mark One, la stampante 3D per oggetti in fibra di carbonio

Nel vastissimo contesto della tecnologia quello delle stampanti 3D è un tema molto caldo, in virtù di un potenziale mercato tutto da conquistare. Se da una parte si può affermare che ad essere potenzialmente interessato all'acquisto di questi speciali macchinari sia soprattutto il mondo aziendale, dall'altra si può facilmente ipotizzare un mondo in cui anche il settore domestico verrà gradualmente coperto da queste soluzioni.

I prezzi sono ancora molto elevati, ma già in passato abbiamo assistito allo stesso trend anche per le stampanti 2D tradizionali; certo, la creazione di documentazione cartacea è qualcosa di molto diverso da quella di un oggetto tridimensionale, ma molti analisti si dicono convinti che da qui a una decina di anni le stampanti 3D saranno presenti in molte delle nostre case.

Oggi segnaliamo la commercializzazione, in forma di pre-ordine e consegna in primavera, di una nuova stampante 3D abbastanza particolare: stiamo parlando di Mark One, che vanta la caratteristica di poter creare oggetti in fibra di carbonio, oltre che fibra di vetro, nylon e plastica nel senso generico del termine. Di seguito un filmato.


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The Elder Scrolls Online: basterà pagare un abbonamento per giocare su PS4

Per giocare su PlayStation 4 al nuovo MMORPG di Bethesda, The Elder Scrolls Online, non sarà necessario essere un membro del servizio PlayStation Plus, come si può leggere sullo stesso blog PlayStation. "L'abbonamento PlayStation Plus non è richiesto per giocare a The Elder Scrolls Online. I giocatori PS4 dovranno pagare solamente l'abbonamento che pagheranno anche gli utenti PC e Mac", si legge sul blog.

The Elder Scrolls Online

Non sarà così invece per gli utenti di Xbox One: Microsoft ha infatti confermato, tramite Joystiq, che servirà essere membri di Xbox Live Gold per giocare i MMORPG come The Elder Scrolls Online. Ricordiamo che sia nel caso di PS4 che in quello di Xbox One serve pagare l'abbonamento mensile per giocare in multiplayer online. Evidentemente, però, Sony vuole ammorbidire questa politica nel caso dei MMORPG, i quali solitamente richiedono il pagamento di un abbonamento al produttore del gioco.

Bethesda naturalmente si auspica che Microsoft possa cambiare idea sulla sua politica, perché la presenza simultanea di due abbonamenti svantaggerebbe il suo nuovo MMORPG su Xbox One.

The Elder Scrolls Online uscirà nei formati PC e Mac il prossimo 4 aprile, mentre le versioni PlayStation 4 e Xbox One arriveranno a giugno. Presto sarà lanciato il beta test su PS4, mentre il beta test PC è in corso.


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Microsoft acquisisce i diritti di distribuzione di Gears of War

Written By Unknown on Selasa, 28 Januari 2014 | 17.25

Black Tusk Studios svilupperà i prossimi capitoli di Gears of War, per effetto dell'acquisizione dei diritti sulla serie da parte di Microsoft, che li ha rilevati da Epic Games. Con sede a Vancouver, Black Tusk Studios firmerà quindi tutti i prossimi Gears of War, a partire dal capitolo che arriverà nel prossimo autunno.

Gears of War

"Siamo lieti di annunciare che Microsoft Studios ha acquisito i diritti per il franchise Gears Of War di Epic Games, compresi i diritti sugli attuali e sui futuri giochi, le altre esperienze di interattenimento e il merchandise", si legge nel comunicato ufficiale diramato da Microsoft. "Black Tusk Studios, con sede a Vancouver, si occuperà dello sviluppo dei prossimi Gears of War e Rod Fergusson, ex-direttore della serie Gears of War, si unirà a Microsoft per continuare a dirigere Gears of War e per aiutare Black Tusk a portare avanti il franchise".

Rod Fergusson ha lasciato Epic nell'agosto del 2012, per poi raggiungere, nell'aprile del 2013, Irrational Games. Da quel momento ha cominciato a lavorare su BioShock Infinite. Nel frattempo, veniva fondata Black Tusk, che nasceva dalle ceneri di Microsoft Vancouver. Lo studio manager della nuova software house sarebbe stato Mike Crump, che già ai tempi parlava di "sviluppo di un importante franchise per conto di Microsoft".

"Black Tusk è un team di livello mondiale con profonda esperienza e passione per il genere degli shooter, e in particolare per il franchise Gears of War", sono le parole di Phil Spencer, direttore dei Microsoft Studios. Il CEO di Epic, Tim Sweeney, saluta con altrettanto entusiasmo l'avvenuto accordo, sostenendo che Epic sarà adesso in grado di dedicare maggior tempo a "nuovi progetti".

"Siamo molto orgogliosi del franchise che abbiamo costruito grazie alla stretta collaborazione con Microsoft", ha aggiunto Sweeney. "Siamo contenti che Microsoft possa portare avanti il franchise mentre noi avremo l'opportunità di concentrarci su nuovi progetti".

"Epic continuerà a supportare Xbox One e a offrire Unreal Engine 4 a Microsoft in licenza per i futuri progetti". Black Tusk, da parte sua, conferma l'utilizzo della tecnologia Unreal anche per i prossimi giochi della serie Gears of War. Questi hanno venduto complessivamente oltre 22 milioni di copie in tutto il mondo, con ricavi superiori al miliardo di dollari.

Sebbene tutti gli ultimi capitoli di Gears of War siano stati delle esclusive per Xbox 360, Microsoft avrà così ancora maggiore controllo sulla serie. Non si conoscono ancora i termini economici dell'accordo.


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The Bat! Home Edition

scheda aggiornata 1 ora fa

Client di posta elettronica completo e dotato di funzioni molto interessanti. Consente la gestione di più account e la possibilità di impostare vari filtri. Il tutto è stato sviluppato con una grafica intuitiva e la maggior parte delle funzioni è disponibile in drag and drop.

Questo mail client è predisposto per integrare alcune funzionalità di scansione virus nelle email (inviate e ricevute), sfruttando le tecnologie di Kaspersky Antivirus.

Novità di questa release:

 New filter action – "Clear all tags"
* Added profiles for re-filtering a folder
* Filter action to add/delete addresses to/from address book can now extract target addresses from message body with template
* It is now possible to quick-search folders in the folder selection dialogue
* Nickname/Handle from Address Book can be used in TO parameter of /MAIL switch in command line
* Nickname/Handle from Address Book is automatically expanded when used in address macros (TO, CC, ...) in templates
* Added folder set tabs in the folder selection dialogue
* Option to wrap text in "Plain text (Windows)" editor
# Improvements
* "Paste as plain text" option added to popup in the Edit Mail Message Form
* System folders (Inbox, Outbox, Trash, etc.) can have their own settings for templates, deletion etc.
* Now if files are dropped onto an Address History item, the editor uses the corresponding e-mail address as the destination
* Some visual fixes in "View Mode Setup"
* Empty lines are now correctly displayed in POP.log and SMTP.log
* Double clicking on a list column separator expands column to fit its contents
* When an account is created by selecting folder in MAIL folder, the account name and home directory are automatically filled
* Image content is used to determine real image type (for example, name has PNG extension but there is GIF image inside)
# Fixes
* View Mode option "Expand All Threads" cannot be ignored during changing threading or switching between View Modes anymore
* Temporary files are now deleted after auto-save in the message editor
* Deletion of common folders could sometimes give an Access Violation error
* Large folders are not opened slowly on Windows XP anymore
* Message create/receive time is correctly displayed without degrading folder loading performance
* Fixed a bug when only the first message was used for checking against filter condition when a filter was applied to several selected messages using Hotkey
* Text settings like Date/Time separator are now retrieved correctly from the system's registry if the text is one character long
* Message list cannot lose changes made by incoming filters anymore (setting color group in IMAP folder for incoming messages wasn't visible before refreshing folder)
* Fixed stack overflow when trying to parse malicious or malformed HTML with too many nesting tags
* Fixed problem with wrong timezone offset in new message header if "(GMT) Greenwich Mean Time: Dublin, Edinburgh, Lisbon, London" timezone is used in daylight saving time
* "Resend" message action now uses "Delivery type" option in "Account Properties" to send message immediately or put it in Outbox
* Fixed "-ERR Invalid command" response from POP3 server when opening message in Dispatcher
* Fixed an AV when trying to save attachment by drag-and-dropping it from message stored on HDD (anti-virus check enabled)
* Application does not freeze when doing mass mailing of big messages anymore
* Solved the problem that appeared when copying/moving several messages between folders of the same Gmail account
* File selection dialog does not hide current window – message editor or address book – anymore
* Fixed memory corruption if Message Finder was closed when searching was in progress
* Solved the problem when System Hotkey "Open MailTicker messages" did not bring opened message to front on Windows XP
* Fixed possible deadlock when updating counters for IMAP folder
* Fixed the problem with certain graphics that could not be accessed in tabs
* Solved possible access violations related to logging subsystem
* Fixed reported errors on some received S/MIME messages that were encrypted by weak keys


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Dal prossimo anno niente più smarpthone Nexus, solo Google Play Edition

Secondo le informazioni diffuse onlin enelle ultie ore, il colosso di Mountain View Google potrebbe essere in procinto di prendere una decisione sicuramente molto curiosa ed interessante. Le voci che si sono susseguite online parlano infatti della possibilità di un deciso cambio di rotta per quanto riguarda i dispositivi fino ad ora marchiati con il nome Nexus e notoriamente caratterizzati dalla presenza al loro interno del sistema operativo Android nella sua versione più pura, esattamente come Google l'ha pensata.

Novità dell'ultima ora potrebbe essere la decisione di concludere l'evoluzione della serie Nexus a favore di nuove e più frequenti edizioni Google Play dei terminali top di gamma dei diversi marchi che adottano Android come sistema operativo principale. Già nel corso del 2013 abbiamo visto diverse soluzioni che, originariamente dotate di una interefaccia proprietaria, sono state annunciate in versione Google Play. Tra queste ricordiamo Samsung Galaxy S4 Google Play Edition e HTC One Google Play Edition.

Le voci sono scaturite da un tweet del noto blogger russo Eldar Murtazin che ha affermato che la stirpe dei terminali Nexus potrebbe finire nel corso del prossimo anno. Molto probabilmente, tuttavia, anche il nome Google Play Edition scomparirà in favore di un terzo brand che assorbirà le caratteristiche dei due attuali marchi per un completo rebranding.

Uno scenario sicuramente molto particolare dato che praticamenta dalla nascita del sistema operativo del robottino verde siamo abitutati a scoprire ogni anno un nuovo dispositivo Nexus. Staremo quindi a vedere se le indiscrezioni verranno confermate.


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LG G Pro 2 confermato ufficialmente: annuncio previsto a febbraio

Written By Unknown on Senin, 27 Januari 2014 | 17.25

LG ha annunciato ufficialmente che il successore di Optimus G Pro verrà svelato nel mese di febbraio e sarà abbandonato il brand Optimus. Il nome del prossimo phablet della società sarà LG G Pro 2, seguendo il trend ormai percorso con gli ultimi smartphone di fascia alta.

LG Optimus G Pro

Il predecessore era stato svelato al Mobile World Congress 2013 ed ha rappresentato il primo passo di LG verso la nicchia di mercato caratterizzata da ampie diagonali per il display. Lo smartphone ha raggiunto il mercato italiano nello scorso mese di luglio annoverando ottime caratteristiche tecniche, fra cui un eccellente display LCD IPS Full HD da 5,5".

Come riporta AndroidCentral, il produttore asiatico non ha confermato alcun dettaglio riguardo alle specifiche tecniche del nuovo dispositivo. Le indiscrezioni sinora trapelate parlano della presenza del SoC Qualcomm Snapdragon 800, ormai caratteristica onnipresente (nelle sue diverse declinazioni) su ogni top di gamma che si rispetti, 3GB di RAM e un display da 6" Full HD. Android sarà naturalmente il sistema operativo scelto da LG, nella sua ultima versione: 4.4 KitKat.

Sembra ampiamente probabile che la società possa aver scelto il Mobile World Congress del 2014 come vetrina di lancio per il nuovo phablet, così come accaduto l'anno scorso. Non ci resta che aspettare l'evento a Barcellona, che si terrà dal 24 al 27 febbraio 2014, per conoscere ulteriori informazioni sul nuovo "phablet", che andrà a scontrarsi direttamente con Galaxy Note 3.


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Il primo importante aggiornamento di Windows 8.1 in arrivo l'11 marzo

ZDNet ha segnalato il prossimo debutto di un aggiornamento per il sistema operativo Windows 8.1, previsto al lancio per l'11 Marzo. Si tratterebbe di un aggiornamento minore quanto a dimensioni e nuove funzionalità, ma nel complesso molto interessante.

L'Update 1, così viene indicato questo aggiornamento del sistema operativo, dovrebbe introdurre varie ottimizzazioni che ridurranno l'utilizzo della memoria e lo spazio occupato sullo storage interno in caso di utilizzo di Windows 8.1 in tablet dal costo ridotto, prodotti che scendono sempre a compromessi quanto a dimensioni complessive dello storage.

Altra funzionalità attesa con l'Update 1 riguarda la possibilità di inserire nella taskbar della modalità desktop applicazioni sviluppate per interfaccia Metro, così che possano venir rapidamente richiamate dall'utente anche quanto quest'ultimo opera sul desktop. Le applicazioni per interfaccia Metro verranno inoltre dotate di un pulsante di chiusura, in modo simile a quanto presente nelle tradizionali applicazioni desktop di Windows, così da facilitarne l'utilizzo per gli utenti che non ricorrono a display touch.

Nel corso del mese di Aprile Microsoft terrà la propria annuale conferenza per gli sviluppatori Build, durante la quale verranno fornite informazioni sulla prossima generazione di sistema operativo Windows nota con il nome in codice di Threshold. Non mancheranno inoltre dettagli su Windows Phone 8.1, anche se per questo sistema operativo non si esclude un debutto prima della conferenza Build.


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A listino le prime schede GeForce GTX Titan Black Edition e GeForce GTX 790

Abbiamo segnalato nei giorni scorsi, con questa notizia, il prossimo debutto di nuove schede video NVIDIA della famiglia GeForce destinate al segmento top di gamma del mercato. Ci riferiamo ai modelli GeForce GTX Titan Black Edition e GeForce GTX 790, modelli che andranno ad affiancare rispettivamente a GeForce GTX 780 Ti e GeForce GTX 690 con un livello di prestazioni velocistiche complessivamente superiore.

Della prima scheda giungono ora conferme ufficiali, nella forma di un prezzo di listino che è stato pubblicati da un rivenditore online per la declinazione Asus di questa scheda. Il prezzo è di 974 Euro mentre è confermata la dotazione di memoria di 6 Gbytes. Questa caratteristica è comune alla scheda GeForce GTX Titan e differenzia la nuova proposta dal modello GeForce GTX 780Ti disponibile da alcuni mesi in commercio.

Rispetto a quest'ultima scheda troviamo inoltre una GPU GK110 con tutti i 2.880 CUDA cores abilitati, abbinata a frequenze di clock che saranno presumibilmente superiori a quelle del modello GeForce GTX 780 Ti. Oltre a questo non mancherà il supporto alla piena potenza elaborativa per elaborazioni in double precision, caratteristica che ha sempre differenziato la scheda GeForce GTX Titan dalle altre proposte sul mercato.

Un secondo rivenditore online, segnalato dal sito Videocardz, riporta dettagli di una scheda GeForce GTX 790 sempre Asus: in questo caso troviamo riportata una dotazione di memoria video di 6 Gbytes e non di 10 Gbytes come inizialmente ipotizzato, in abbinamento presumibilmente ad un bus da 320bit di ampiezza per ciascuna delle due GPU GK110 montate sulla scheda. Per questo prodotto mancano conferme definitive ma è ipotizzabile che il prezzo sia superiore a quanto indicato per il modello GeForce GTX Titan Black Edition, oltre ovviamente a quanto chiesto per la scheda GeForce GTX 690.


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Grafene, la controparte tridimensionale è il bismuturo di sodio

Written By Unknown on Minggu, 26 Januari 2014 | 17.25

Presso il Dipartimento dell'Energia USA dei Berkeley National Laboratory un gruppo di ricercatori ha scoperto ciò che può essere ritenuto a tutti gli effetti una controparte tridimensionale del grafene, il materiale costituito da un foglio di carbonio dello spessore di un atomo e le cui proprietà fisiche lo rendono particolarmente promettente per il futuro della tecnologia.

I ricercatori hanno scoperto che il Bismuturo di Sodio (Na3Bi) può esistere in una forma di materia quantistica come semimetallo tridimensionale topologico di Dirac (3DTDS - 3D Topologic Dirac Semi-metal). Si tratta della prima conferma sperimentale della presenza di fermioni di Dirac a tre dimensioni all'interno di un materiale, un nuovo stato solo recentemente teorizzato.

"Un materiale 3DTDS è una naturale controparte tridimensionale del grafene con proprietà simili o anche migliori. I fermioni di Dirac a tre dimensioni all'interno del materiale 3DTDS caratterizzano inoltre una magnetoresistenza lineare non saturante che può essere di ordini di grandezza superiore rispetto ai materiali oggi utilizzati negli hard disk, e traccia la strada alla realizzazione di sensori ottici più efficienti" ha spiegato Yulin Chen, fisco dell'University of Oxford che ha coordinato lo studio operando con Berkeley Lab Advanced Light Source, e autore della pubblicazione su Science "Discovery of a Three-dimensional Topological Dirac Semimetal, Na3Bi".

Due dei materiali oggi più interessanti nel panorama dell'alta tecnologia sono il grafene e gli isolanti topologici, questi ultimi materiali cristallini che si comportano come isolanti al loro interno ma come conduttori in superficie. Entrambi hanno fermioni di Dirac a due dimensioni che sono l'origine di proprietà fisiche particolarmente desiderate. Gli isolanti topologici sono inoltre caratterizzati da una struttura elettronica unica, dove gli elettroni all'interno del materiale si comportano come quelli in un isolante, mentre quelli in superficie si comportano come gli elettroni nel grafene.

"Il repentino sviluppo del grafene e degli isolanti topologici ha inoltre sollevato interrogativi se esistano controparti 3D e altri materiali con una topologia inusuale nella loro struttura elettronica. La nostra scoperta risponde ad entrambe le domande. Nel Bismuturo di Sodio che abbiamo studiato le bande di conduzione interna e di valenza si toccano solo su punti discreti e si disperdono linearmente lungo tutte e tre le direzioni del momento per formare fermioni di Dirac a tre dimensioni interni. La topologia di una struttura elettronica 3DTDS è unica come quella degli isolanti topologici" ha spiegato Chen.

Il Bismuturo di Sodio è troppo instabile per poter essere utilizzato senza un packaging adeguato, ma da il via all'esplorazione per lo sviluppo di altri materiali 3DTDS più adatti per i dispositivi di ogni giorno. Il Bismuturo di Sodio può comunque essere impiegato per la dimostrazione di potenziali applicazioni dei sistemi 3DTDS, che sono in grado di offrire qualche vantaggio in più rispetto al grafene. "Un sistema 3DTDS potrebbe mettere a disposizione un consistente miglioramento nell'efficienza rispetto al grafene in varie applicazioni per via del suo volume tridimensonale. La realizzazione di pellicole di grafene di grandi dimensioni continua a rappresentare una sfida: potrebbe essere più facile partendo da sistemi 3DTDS la realizzazione di dispositivi simili a quanto possibile con il grafene per un'ampia gamma di applicazioni" ha commentato Chen.

Un sistema 3DTDS socchiude inoltre la porta a una serie di nuove proprietà fisiche particolarmente utili per le future tecnologie elettroniche: elevato diamagnetismo che diverge quando l'energia si avvicina al punto di Dirac, magnetoresistenza quantistica nell'interno del materiale, uniche strutture Landau sotto forti campi magnetici ed effetti Hall di spin quantistico oscillante. I futuri sistemi 3DTDS possono inoltre rappresentare una piattaforma ideale per le applicazioni di spintronica.


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Facebook come una malattia infettiva: enorme declino previsto per il 2017

A pochi giorni dal decimo compleanno di Facebook, la cui ricorrenza è attesa per il prossimo 4 febbraio, un gruppo di studenti dell'Università di Princeton ha previsto il tetro destino di uno dei social network più diffusi e longevi in assoluto. Secondo lo studio, infatti, Facebook perderà quattro utenti su cinque fra quelli registrati al servizio entro i prossimi tre anni.

Facebook ha sopravvissuto per un periodo di tempo estremamente più lungo rispetto a social network come Myspace o Bebo, tuttavia gli utenti che attualmente rimangono ammaliati dalle "meraviglie" offerte dal servizio potrebbero diventare ben presto immuni alle stesse.

John Cannarella e Joshua A. Spechler hanno basato le proprie previsioni sul numero di volte in cui la parola Facebook viene scritta su Google. Le analisi su questo dato hanno visto il picco massimo nel mese di dicembre 2012, mostrando una flessione progressiva da allora.

"È stato dimostrato come le idee - allo stesso modo delle malattie - si diffondano contagiosamente fra le persone prima di scomparire. Il fenomeno viene descritto come modelli epidemiologici", sostengono i due autori nel documento che hanno intitolato "Epidemiological modelling of online social network dynamics".

Facebook, Mark Zuckerberg

Il successo di Facebook è garantito sino a quando gli utenti non saranno immuni a quanto introdotto dal social network. Il diffondere delle idee, nel trattato dei due studenti di Princeton, viene paragonato alla diffusione di una malattia infettiva, che termina quando gli interessati acquisiscono l'immunità alla stessa. In sostanza, secondo l'ennesimo studio effettuato sul declino di una delle realtà informatiche più importanti degli ultimi anni, diventeremo tutti, o quasi, "immuni da Facebook" nei prossimi tre anni.

Al momento in cui scriviamo Facebook annovera circa 1,2 miliardi di utenti attivi mensilmente sui propri server, e aggiornerà gli investitori riguardo al traffico generato entro la fine di gennaio. In effetti è in declino il traffico generato dalla versione web di Facebook, ma solo perché gli utenti preferiscono sempre di più accedere al social network attraverso i propri dispositivi mobile.

Per i loro studi, gli scienziati hanno utilizzato un metodo noto con il nome di SIR (susceptible, infected, recovered), che crea un algoritmo in grado di monitorare la diffusione e il recupero delle epidemie. Hanno messo alla prova i vari algoritmi con i risultati di Myspace, prima di applicarli su Facebook.

Myspace è stato creato nel 2003 e ha raggiunto il suo apice nel 2007 con 300 milioni di utenti registrati, entrando in disuso nel 2011. Nella sua "storia", Myspace è stato acquistato da Rupert Murdoch per 580 milioni di dollari, ed ha firmato un accordo con Google, nel 2006, del valore di 900 milioni di dollari. L'intera società è stata in seguito valutata circa 12 miliardi di dollari, ma alla fine è stata venduta da News Corp per soli 35 milioni di dollari americani.

Facebook come epidemia

Facebook sembra però una realtà più solida di Myspace. La spiegazione del traffico generato inferiore rispetto al passato è da addurre, probabilmente, agli 870 milioni di utenti che utilizzano il social network attraverso i propri smartphone. La società, tuttavia, ha espresso un dato leggermente preoccupante di recente, che potrebbe dare un minimo di attendibilità agli studi provenienti da Princeton: "Abbiamo notato un declino negli utenti giornalieri, specificamente fra quelli più giovani", sono state le parole di David Ebersman, CFO di Facebook.

Nonostante ciò, sembra che gli investitori credano ancora in Facebook: le azioni hanno raggiunto il loro valore massimo proprio nel mese di gennaio, portando il valore di capitalizzazione della società di Zuckerberg a vette inesplorate sino a quel momento: Facebook vale sul mercato circa 140 miliardi di dollari, ma il suo successo potrebbe ben presto cessare di esistere. Forse.


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Microsoft va oltre le stime nel trimestre da poco concluso

Nel corso della seconda metà di questa settimana molte aziende del settore IT hanno rilasciato i propri risultati finanziari dell'ultimo trimestre 2013, comprendenti quindi anche i dati per tutto l'anno da poco concluso. Segnaliamo i dati di Microsoft, azienda che ha esercizio fiscale che si chiude alla fine del mese di Giugno di ogni anno e che quindi ha reso disponibili i dati economici per il secondo trimestre fiscale.

I risultati sono migliori delle aspettative, con un fatturato di 24,5 miliardi di dollari e un utile per azione di 78 centesimi di dollaro. Il consenso degli analisti finanziari era per un fatturato di 23,7 miliardi e utili per azione di 68 centesimi.

Alcune delle informazioni che emergono dai dati resi pubblici da Microsoft permettono di capire come si stiano comportando alcune delle famiglie di prodotti sviluppati dall'azienda. Partiamo dalle console Xbox, per le quali sono state venduti 7,4 milioni di pezzi nel trimestre, delle quali 3,9 milioni sono le nuove Xbox One e le restanti Xbox 360. Buon risultato anche per Surface, con un fatturato di 893 milioni di dollari USA generato dalle vendite di questi tablet: si tratta di un incremento di 400 milioni di dollari rispetto al trimestre precedente ma questo è un dato ancora insufficiente e non tale da portare l'azienda a guadagnare da queste vendite.

Interessante segnalare l'incremento del 34% nel fatturato generato da Bing, oltre ad un incremento del 10% delle vendite nel settore commercial giunto alla soglia di poco meno di 12,7 miliardi di dollari. In lieve calo il fatturato delle vendite di licenze Windows nel canale OEM: la contrazione del 3% è legata alla ridotta domanda di sistemi PC a livello mondiale in particolare nel settore consumer. Dati migliori da Windows Pro OEM, con fatturato in crescita del 12% e domanda di PC in ambito business che è migliore di quella consumer.

Segnaliamo come Microsoft non abbia fornito alcuna informazione circa l'attività di ricerca del nuovo CEO che prenderà il posto di Steve Ballmer. Quelle sino ad oggi disponibili sono di fatto tutte indiscrezioni e non è ancora chiaro chi verrà nominato come nuovo CEO dell'azienda e quando questo avverrà.


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Grafene, la controparte tridimensionale è il bismuturo di sodio

Written By Unknown on Sabtu, 25 Januari 2014 | 17.25

Presso il Dipartimento dell'Energia USA dei Berkeley National Laboratory un gruppo di ricercatori ha scoperto ciò che può essere ritenuto a tutti gli effetti una controparte tridimensionale del grafene, il materiale costituito da un foglio di carbonio dello spessore di un atomo e le cui proprietà fisiche lo rendono particolarmente promettente per il futuro della tecnologia.

I ricercatori hanno scoperto che il Bismuturo di Sodio (Na3Bi) può esistere in una forma di materia quantistica come semimetallo tridimensionale topologico di Dirac (3DTDS - 3D Topologic Dirac Semi-metal). Si tratta della prima conferma sperimentale della presenza di fermioni di Dirac a tre dimensioni all'interno di un materiale, un nuovo stato solo recentemente teorizzato.

"Un materiale 3DTDS è una naturale controparte tridimensionale del grafene con proprietà simili o anche migliori. I fermioni di Dirac a tre dimensioni all'interno del materiale 3DTDS caratterizzano inoltre una magnetoresistenza lineare non saturante che può essere di ordini di grandezza superiore rispetto ai materiali oggi utilizzati negli hard disk, e traccia la strada alla realizzazione di sensori ottici più efficienti" ha spiegato Yulin Chen, fisco dell'University of Oxford che ha coordinato lo studio operando con Berkeley Lab Advanced Light Source, e autore della pubblicazione su Science "Discovery of a Three-dimensional Topological Dirac Semimetal, Na3Bi".

Due dei materiali oggi più interessanti nel panorama dell'alta tecnologia sono il grafene e gli isolanti topologici, questi ultimi materiali cristallini che si comportano come isolanti al loro interno ma come conduttori in superficie. Entrambi hanno fermioni di Dirac a due dimensioni che sono l'origine di proprietà fisiche particolarmente desiderate. Gli isolanti topologici sono inoltre caratterizzati da una struttura elettronica unica, dove gli elettroni all'interno del materiale si comportano come quelli in un isolante, mentre quelli in superficie si comportano come gli elettroni nel grafene.

"Il repentino sviluppo del grafene e degli isolanti topologici ha inoltre sollevato interrogativi se esistano controparti 3D e altri materiali con una topologia inusuale nella loro struttura elettronica. La nostra scoperta risponde ad entrambe le domande. Nel Bismuturo di Sodio che abbiamo studiato le bande di conduzione interna e di valenza si toccano solo su punti discreti e si disperdono linearmente lungo tutte e tre le direzioni del momento per formare fermioni di Dirac a tre dimensioni interni. La topologia di una struttura elettronica 3DTDS è unica come quella degli isolanti topologici" ha spiegato Chen.

Il Bismuturo di Sodio è troppo instabile per poter essere utilizzato senza un packaging adeguato, ma da il via all'esplorazione per lo sviluppo di altri materiali 3DTDS più adatti per i dispositivi di ogni giorno. Il Bismuturo di Sodio può comunque essere impiegato per la dimostrazione di potenziali applicazioni dei sistemi 3DTDS, che sono in grado di offrire qualche vantaggio in più rispetto al grafene. "Un sistema 3DTDS potrebbe mettere a disposizione un consistente miglioramento nell'efficienza rispetto al grafene in varie applicazioni per via del suo volume tridimensonale. La realizzazione di pellicole di grafene di grandi dimensioni continua a rappresentare una sfida: potrebbe essere più facile partendo da sistemi 3DTDS la realizzazione di dispositivi simili a quanto possibile con il grafene per un'ampia gamma di applicazioni" ha commentato Chen.

Un sistema 3DTDS socchiude inoltre la porta a una serie di nuove proprietà fisiche particolarmente utili per le future tecnologie elettroniche: elevato diamagnetismo che diverge quando l'energia si avvicina al punto di Dirac, magnetoresistenza quantistica nell'interno del materiale, uniche strutture Landau sotto forti campi magnetici ed effetti Hall di spin quantistico oscillante. I futuri sistemi 3DTDS possono inoltre rappresentare una piattaforma ideale per le applicazioni di spintronica.


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Facebook come una malattia infettiva: enorme declino previsto per il 2017

A pochi giorni dal decimo compleanno di Facebook, la cui ricorrenza è attesa per il prossimo 4 febbraio, un gruppo di studenti dell'Università di Princeton ha previsto il tetro destino di uno dei social network più diffusi e longevi in assoluto. Secondo lo studio, infatti, Facebook perderà quattro utenti su cinque fra quelli registrati al servizio entro i prossimi tre anni.

Facebook ha sopravvissuto per un periodo di tempo estremamente più lungo rispetto a social network come Myspace o Bebo, tuttavia gli utenti che attualmente rimangono ammaliati dalle "meraviglie" offerte dal servizio potrebbero diventare ben presto immuni alle stesse.

John Cannarella e Joshua A. Spechler hanno basato le proprie previsioni sul numero di volte in cui la parola Facebook viene scritta su Google. Le analisi su questo dato hanno visto il picco massimo nel mese di dicembre 2012, mostrando una flessione progressiva da allora.

"È stato dimostrato come le idee - allo stesso modo delle malattie - si diffondano contagiosamente fra le persone prima di scomparire. Il fenomeno viene descritto come modelli epidemiologici", sostengono i due autori nel documento che hanno intitolato "Epidemiological modelling of online social network dynamics".

Facebook, Mark Zuckerberg

Il successo di Facebook è garantito sino a quando gli utenti non saranno immuni a quanto introdotto dal social network. Il diffondere delle idee, nel trattato dei due studenti di Princeton, viene paragonato alla diffusione di una malattia infettiva, che termina quando gli interessati acquisiscono l'immunità alla stessa. In sostanza, secondo l'ennesimo studio effettuato sul declino di una delle realtà informatiche più importanti degli ultimi anni, diventeremo tutti, o quasi, "immuni da Facebook" nei prossimi tre anni.

Al momento in cui scriviamo Facebook annovera circa 1,2 miliardi di utenti attivi mensilmente sui propri server, e aggiornerà gli investitori riguardo al traffico generato entro la fine di gennaio. In effetti è in declino il traffico generato dalla versione web di Facebook, ma solo perché gli utenti preferiscono sempre di più accedere al social network attraverso i propri dispositivi mobile.

Per i loro studi, gli scienziati hanno utilizzato un metodo noto con il nome di SIR (susceptible, infected, recovered), che crea un algoritmo in grado di monitorare la diffusione e il recupero delle epidemie. Hanno messo alla prova i vari algoritmi con i risultati di Myspace, prima di applicarli su Facebook.

Myspace è stato creato nel 2003 e ha raggiunto il suo apice nel 2007 con 300 milioni di utenti registrati, entrando in disuso nel 2011. Nella sua "storia", Myspace è stato acquistato da Rupert Murdoch per 580 milioni di dollari, ed ha firmato un accordo con Google, nel 2006, del valore di 900 milioni di dollari. L'intera società è stata in seguito valutata circa 12 miliardi di dollari, ma alla fine è stata venduta da News Corp per soli 35 milioni di dollari americani.

Facebook come epidemia

Facebook sembra però una realtà più solida di Myspace. La spiegazione del traffico generato inferiore rispetto al passato è da addurre, probabilmente, agli 870 milioni di utenti che utilizzano il social network attraverso i propri smartphone. La società, tuttavia, ha espresso un dato leggermente preoccupante di recente, che potrebbe dare un minimo di attendibilità agli studi provenienti da Princeton: "Abbiamo notato un declino negli utenti giornalieri, specificamente fra quelli più giovani", sono state le parole di David Ebersman, CFO di Facebook.

Nonostante ciò, sembra che gli investitori credano ancora in Facebook: le azioni hanno raggiunto il loro valore massimo proprio nel mese di gennaio, portando il valore di capitalizzazione della società di Zuckerberg a vette inesplorate sino a quel momento: Facebook vale sul mercato circa 140 miliardi di dollari, ma il suo successo potrebbe ben presto cessare di esistere. Forse.


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Microsoft va oltre le stime nel trimestre da poco concluso

Nel corso della seconda metà di questa settimana molte aziende del settore IT hanno rilasciato i propri risultati finanziari dell'ultimo trimestre 2013, comprendenti quindi anche i dati per tutto l'anno da poco concluso. Segnaliamo i dati di Microsoft, azienda che ha esercizio fiscale che si chiude alla fine del mese di Giugno di ogni anno e che quindi ha reso disponibili i dati economici per il secondo trimestre fiscale.

I risultati sono migliori delle aspettative, con un fatturato di 24,5 miliardi di dollari e un utile per azione di 78 centesimi di dollaro. Il consenso degli analisti finanziari era per un fatturato di 23,7 miliardi e utili per azione di 68 centesimi.

Alcune delle informazioni che emergono dai dati resi pubblici da Microsoft permettono di capire come si stiano comportando alcune delle famiglie di prodotti sviluppati dall'azienda. Partiamo dalle console Xbox, per le quali sono state venduti 7,4 milioni di pezzi nel trimestre, delle quali 3,9 milioni sono le nuove Xbox One e le restanti Xbox 360. Buon risultato anche per Surface, con un fatturato di 893 milioni di dollari USA generato dalle vendite di questi tablet: si tratta di un incremento di 400 milioni di dollari rispetto al trimestre precedente ma questo è un dato ancora insufficiente e non tale da portare l'azienda a guadagnare da queste vendite.

Interessante segnalare l'incremento del 34% nel fatturato generato da Bing, oltre ad un incremento del 10% delle vendite nel settore commercial giunto alla soglia di poco meno di 12,7 miliardi di dollari. In lieve calo il fatturato delle vendite di licenze Windows nel canale OEM: la contrazione del 3% è legata alla ridotta domanda di sistemi PC a livello mondiale in particolare nel settore consumer. Dati migliori da Windows Pro OEM, con fatturato in crescita del 12% e domanda di PC in ambito business che è migliore di quella consumer.

Segnaliamo come Microsoft non abbia fornito alcuna informazione circa l'attività di ricerca del nuovo CEO che prenderà il posto di Steve Ballmer. Quelle sino ad oggi disponibili sono di fatto tutte indiscrezioni e non è ancora chiaro chi verrà nominato come nuovo CEO dell'azienda e quando questo avverrà.


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Nokia indice la conferenza stampa per il MWC, occhi puntati su Normandy

Written By Unknown on Jumat, 24 Januari 2014 | 17.25

Il prossimo Mobile World Congress si terrà a poco più di un mese da adesso, e i vari produttori partecipanti hanno già iniziato ad inviare i primi inviti alla stampa specializzata. Fra questi abbiamo Nokia che, fra le possibili soluzioni, potrebbe svelare il tanto atteso smartphone Android, ad oggi noto con il nome di Normandy.

Nokia, inviti Mobile World Congress

Come specificato da PhoneArena, la conferenza stampa con cui Nokia darà inizio alla manifestazione si terrà il 24 febbraio, data in cui conosceremo le novità per il futuro del colosso finlandese proprio nel periodo in cui presumibilmente verranno concluse le trattative per la vendita a Microsoft della divisione Devices and Services. La possibilità di vedere uno smartphone Android, in quest'ottica, si fa ancora più interessante, anche se destinato alla fascia bassa del mercato attualmente occupata dalla famiglia Asha.

Cosa occuperà inoltre gli stand di Nokia al Mobile World Congress? La società non ha rilasciato informazioni ufficiali sull'argomento, pregando di essere pazienti fino all'evento stampa annunciato in giornata. Nel frattempo su Twitter vengono rilasciate nuove informazioni su Normandy, da fonti che si sono dimostrate in passato fortemente affidabili.

Il nome ufficiale con cui sarà venduto Normandy è Nokia X, come si legge nel post dello scorso giovedì: "Project Normandy = Nokia X". Nonostante la possibile presentazione a febbraio, lo smartphone potrebbe raggiungere i primi mercati non prima del 25 marzo, come specificato da alcuni screenshot pubblicati di recente. Si tratta di un dispositivo di fascia bassa, ma al tempo stesso estremamente importante per il futuro di Nokia, che può saggiare l'accoglienza di un dispositivo Android da parte dei clienti affezionati del marchio .

Incerte ancora oggi le specifiche tecniche dello smartphone: Normandy, o X, potrebbe avere un display da 4" con risoluzione 854x480, fotocamera posteriore da 5 megapixel, 4GB di storage (espandibili tramite microSD) e 512MB di RAM, mentre è altamente probabile la presenza di un modulo dual-SIM, caratteristica estremamente importante per i mercati emergenti. A dare vita il tutto, una fra le ultime versioni di Android, la 4.4.1 KitKat.


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Sony Xperia Z1 Compact, anteprima del nuovo top di gamma compatto

Il mondo degli smartphone è una delle categorie relative al settore tecnologico che ha vissuto negli ultimi anni e sta tutt'ora vivendo la maggiore espansione e diversificazione. Per andare incontro alle esigenze degli utenti le diverse aziende hanno dovuto ampliare sempre più di frequente e con sempre più prodotti il proprio portfolio, in modo da avere al suo interno la soluzione ideale per ogni categoria di utente. Un'operazione per nulla semplice quella di accontentare tutti, che spesso finisce per far perdere la rotta ai produttori che lanciano sul mercato decine di soluzioni, differenti tra loro per un non nulla, che anzichè semplificare la vita ai clienti contribuiscono solo a confonderli ancora di più a proposito del loro acquisto.

In tutta questa varietà di soluzioni c'era fino a poche settimane fa una categoria di prodotti completamente abbandonata e rappresentata sul mercato da una sola alternativa. Stiamo parlando della categoria degli smartphone top di gamma di dimensioni ridotte. iPhone a parte, unico esemplare di smartphone che rispondeva alle caratteristiche appena citate, tutti gli altri prodotti di fascia alta sono infatti caratterizzati ormai da diverso tempo da display di dimensioni che sempre più facilmente superano i 5 pollici.

Un fatto veramente strano, soprattutto perché la richiesta di soluzioni paragonabili ai vari Galaxy S4 di Samsung, HTC One e LG G2, solo per citarne alcune, dotate però di dimensioni sensibilmente inferiori, esiste ed è molto alta. Basti pensare alle vendite di iPhone che, praticamente senza rivali nella propria categoria spopola ogni anno con decine di milioni di esemplari distribuiti.

Ma le versioni Mini degli smartphone sopra citati? Sicuramente vi sarete posti questa domanda. Le versioni dei top di gamma che hanno subito un processo di ridimensionamento esistono ma sono Mini sia nelle dimensioni che nelle caratteristiche tecniche e non figurano assolutamente nella categoria dei loro fratelli maggiori.

Ad accorgersi per prima della mancanza di una soluzione dalle dimensioni contenute e, allo stesso tempo, di una scheda tecnica da primo della classe è stata Sony. Il produttore giapponese, proprio per sopperire a questa mancanza ha quindi progettato e realizzato il nuovo Xperia Z1 Compact. Il nome Compact è stato studiato proprio per differenziarsi dalla concorrenza è per dissociare dal terminale l'idea che l'utente ha delle versioni Mini.

Abbiamo quindi a tutti gli effetti un Sony Xperia Z1 in una scocca di dimensioni sensibilmente inferiori. Di seguito riportiamo una tabella comparativa nella quale abbiamo inserito le principali caratteristiche tecniche del nuovo Xperia Z1 Compact a confronto con due soluzioni che caratterizzano la principale concorrenza del nuovo dispositivo Sony.

Smartphone InFocus IN610 HTC One Mini Samsung Galaxy S4 Mini
Dimensioni e peso 127 x 64,9 x 9,5 mm  
137 grammi
132 x 63,2 x 9,2 mm
122 gr
124,6 x 61,3 x 8,9 mm
107 gr
Batteria Non rimovibile Lithium Ion (Li-Ion) 2300 mAh Non rimovibile Polimetri di Litio (LiPo) 1800 mAh Rimovibile Lithium Ion (Li-Ion) 1900mAh
Sistema operativo Android 4.3 Android 4.2.2 Android 4.2.2
Display Triluminos da 4,3 pollici
Risoluzione 1280x720 pixel
Super LCD 2
4,3 pollici di diagonale
Risoluzione 1280x720 pixel
Super AMOLED
4,3 pollici di diagonale
Risoluzione 960x540 pixel
Processore e memoria Qualcomm Snapdragon 800, quad-core, 2,2GHz
RAM 2GB
ROM 16 GB espandibile tramite microSD
Qualcomm Snapdragon 400 (dual core) da 1,4 GHz
RAM 1GB
ROM 16 GB non espandibile tramite microSD
Qualcomm Snapdragon 400 (dual core) da 1,7 GHz
RAM 2GB
ROM 8GB espandibile tramite microSD
Fotocamera posteriore Fotocamera 20.7 megapixel con tecnologia Exmor-RS
Flash LED singolo
Scatto continuo
Autofocus
Fotocamera 4 megapixel con tecnologia UltraPixel
Flash LED singolo
Autofocus
Fotocamera 8 megapixel 
Flash LED doppio
Autofocus
Sensori Accelerometri
Sensore di prossimità
Giroscopio
Bussola digitale
Sensore luce ambientale
GPS con A-GPS e GLONASS
Accelerometri
Sensore di prossimità
Bussola digitale
Sensore luce ambientale
GPS con A-GPS e GLONASS
Accelerometri
Sensore di prossimità
Bussola digitale
Sensore luce ambientale
GPS con A-GPS e GLONASS
Connessioni Jack audio stereo da 3.5 mm
Micro USB
Jack audio stereo da 3.5 mm
Micro-USB
Jack audio stereo da 3.5 mm
Micro-USB

All'interno di questo Xperia Z1 Compact troviamo quindi un processore Qualcomm Snapragon 800 quad-core operante alla massima frequenza di 2,2 GHz aiutato nel suo compito da 2 GB di memoria RAM. Il quantitativo di memoria dedicata allo storage è di 16 GB ma può essere facilmente espanso grazie al supporto alle schede di memoria microSD.

Il display misura 4,3 pollici di diagonale e offre una risoluzione di 1280x720 pixel. Qualcuno avrà sicuramente storto il naso a questo proposito ma vi assicuriamo che gli oltre 340 dpi di questo smartphone sono assolutamente sufficienti e un pannello con una risoluzione maggiore avrebbe causato solamente un consumo maggiore della batteria.

Altra caratteristica molto importante è la fotocamera, ci troviamo di fronte allo stesso modulo da 20.7 megapixel di cui è dotato Xperia Z1, a dimostrazione del fatto che anche da questo punto di vista non sono stati fatti sconti.

Inutile quindi evidenziare le differenze rispetto alle alternative che, come facilmente intuibile dal confronto diretto dato dalla tabella, non sono semplicemente paragonabili al nuovo Xperia Z1 Compact.


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Microsoft ha consegnato quasi 4 milioni di Xbox One ai rivenditori

Microsoft ha reso pubblici i risultati finanziari del FY14 Q2, rivelando di aver consegnato ai rivenditori 7,4 milioni di console della famiglia Xbox nel corso dei tre mesi corrispondendi all'esercizio fiscale in questione. Di queste, 3,9 milioni sono Xbox One e 3,5 milioni sono Xbox 360.

Xbox One

Precedentemente, Microsoft aveva annunciato di aver venduto 3 milioni di Xbox One nel 2013, il che evidenzia come non tutte le console consegnate ai rivenditori siano state vendute. Sony, invece, annunciava di aver venduto 4,2 milioni di PS4, lamentando della disponibilità di console inferiore rispetto alla domanda.

Microsoft annuncia risultati record, in termini di fatturato, per il Q2. In riferimento all'intero gruppo, infatti, abbiamo un fatturato di 24,52 miliardi di dollari, che si contrappone ai 21,46 miliardi di dollari dello stesso periodo dello scorso anno fiscale. Gli utili netti ammontano a 6,56 miliardi di dollari, contro i 6,36 dello scorso anno.

La divisione Devices and Consumer Hardware, al cui interno si trova anche Xbox, vede una crescita significativa rispetto allo scorso anno, con un fatturato che passa da 2,8 a 4,7 miliardi di dollari.

"Gli investimenti che stiamo facendo su dispositivi e servizi ci consentiranno di offrire prodotti di alto valore ai nostri clienti, mentre il lavoro che stiamo facendo con i partner ci consente di ottenere forti risultati e di posizionarci bene per la crescita a lungo termine", ha detto Steve Ballmer, CEO di Microsoft.


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Samyang: filtri e portafiltri per il grandangolo 14mm F2.8

Written By Unknown on Kamis, 23 Januari 2014 | 17.25

Samyang: filtri e portafiltri per il grandangolo 14mm F2.8

"Samyang conferma la vocazione professionale e cinematografica del suo Samyang 14mm 1:2.8 ED AS IF UMC presentando un porta filtri dedicato e tre filtri prodotti da Cokin"

Samyang sta cercando sempr più di ritagliarsi un suo spazio tra gli appassionati di fotografia: in questi anni le sue proposte nel campo degli obiettivi hanno fatto proseliti, mettendo a disposizione degli utenti obiettivi particolari a costi contenuti, anche grazie alla scelta di utilizzare la sola messa a fuoco manuale.

Alcune ottiche hanno conquistato il loro spazio anche nelle borse di professionisti e amatori evoluti, come ad esempio l'obiettivo Samyang 14mm 1:2.8 ED AS IF UMC. Ora, proprio per questo vetro, Samyang annuncia un porta filtri, pensato particolarmente per equipaggiare le reflex quando vengono utilizzate in versione cinepresa. L'ottica non ha possiede la filettatura per i filtri, vista la netta protuberanza della lente frontale e il sistema sfrutta invece l'attacco del paraluce.

Il porta filtri SFH-14 offre due slitte per montare due filtri rettangolari contemporaneamente. I filtri disponibili ricalcano, in dimensioni leggermente più piccole, le proposte del leader di mercato Cokin, che non a caso è il costruttore anche delle proposte Samyang: troviamo un filtro ND8, un graduato ND4 e un graduato blu. Il porta filtri costa 32 euro e i filtri 68 euro l'uno.


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Sony Xperia Z Ultra: lanciata in Giappone la variante tablet 'Wi-Fi only'

Presentato nel mese di giugno 2013, Sony Xperia Z Ultra è un enorme phablet da 6,4". Proprio le sue dimensioni lo collocano in una nicchia di mercato ancora più estrema rispetto ad un phablet tradizionale, avvicinandosi in maniera drastica ai numeri tipici dei tablet di dimensioni più ridotte.

Sony Xperia Z Ultra

Sarà stata proprio questa caratteristica di Xperia Z Ultra a spingere Sony al rilascio di una versione "tablet only", privata di ogni supporto alle reti cellulari. Il dispositivo verrà lanciato in Giappone entro la fine della settimana, ad un prezzo equivalente a 500$ americani.

Il dispositivo è sostanzialmente identico al modello tradizionale, vantando una piattaforma hardare ancora oggi di primo livello: il SoC è un Qualcomm Snapdragon 800 con CPU quad-core da 2,2GHz, 2GB di RAM, alimentato da una batteria da 3.000mAh. Non mancano le certifiche IP55 e IP58 (IP5x indica la protezione contro la polvere, mentre i numeri finali 5 e 8 rispettivamente la protezione contro i getti d'acqua e di immersione), tipiche di tutta la serie di dispositivi Xperia Z.

Sony Xperia Z Ultra

Non possiamo non menzionare il display, Full HD da 6,4 pollici con supporto alle tecnologie Triluminos e Sony X-Reality proprietarie di Sony. La fotocamera posteriore utilizza un sensore Exmor RS da 8MPixel e supporta le tecnologie HDR sia per video che per foto. Il dispositivo riconosce la scrittura manuale e naturalmente è compatibile con numerose tipologie di pennini.

La società non ha ancora confermato la futura disponibilità di Xperia Z Ultra in versione "Wi-Fi only" anche nei mercati internazionali.


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ASTRA - Advanced Sysinfo Tool

scheda aggiornata 54 minuti fa

ASTRA, Advanced Sysinfo Tool and Reporting Assistant, è una utility eseguita in ambiente DOS che permette di eseguire delle verifiche diagnostiche sulla configurazione del proprio PC. Fornisce informazioni dirette su quali siano i differenti componenti installati nel sistema, creando dei report in formato testo, INI, HTML, XML e CSV.


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Prevista in forte crescita la diffusione sul mercato di phablet

Written By Unknown on Rabu, 22 Januari 2014 | 17.25

A dispetto delle dimensioni molto elevate e dell'essere posizionate in una ben precisa nicchia di mercato, le soluzioni phablet sono destinate ad una rapida crescita in termini di volumi di vendita stando all'analisi sviluppata da Juniper Research.

Le stime sono a dir poco aggressive: dai 20 milioni circa di phablet venduti nel corso del 2013 si passerà ad un volume di 120 milioni di pezzi atteso per il 2018. Questi dati implicano, secondo la definizione seguita da Juniper Research, il considerare come phablet i dispositivi smartphone con display compresi tra 5,6 e 6,9 pollici di diagonale.

Prodotti di questo tipo stanno diventando sempre più popolari nelle gamme di prodotti delle aziende e non è difficile prevedere come nel corso del 2014 le vendite di device di questo tipo continueranno a guadagnare spazio pur restando una nicchia ben precisa nel panorama delle proposte smartphone.

Si può ritenere che i phablet siano prodotti che possano trovare maggiore successo commerciale in nazioni sviluppate ma stando all'analisi non è così. Sono proprio le nazioni in via di sviluppo quelle nelle quali i consumatori mostrano di prediligere queste soluzioni, in grado per via delle elevate dimensioni dei display di essere utilizzate quale connubio tra uno smartphone e un tablet di ridotte dimensioni. Il risultato è quello di mettere a disposizione dei consumatori tutto in un singolo prodotto, ovviamente con alcuni compromessi in termini di flessibilità d'uso rispetto ad avere smartphone e tablet separati ma con un esborso economico complessivamente ben inferiore.

Resta in ogni caso da capire quando e in che misura Apple e l'ecosistema iOS verranno coinvolti all'interno del fenomeno phablet. Per il momento non si prevede che, quantomeno per l'anno 2014, Apple possa presentare un proprio smartphone con display dalla diagonale superiore a 5 pollici ma non è detto che questo approccio non possa cambiare in futuro alla luce della domanda dei consumatori.


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Google Chrome 34

scheda aggiornata 1 ora fa

Google Chrome è un browser web sviluppato da Google con tecnologia WebKit e basato su una nuova Java script Virtual machine denominata V8. Una delle caratteristiche principali del prodotto è la gestione delle singole schede aperte in processi separati: in caso di crash di un singolo tab non sarà necessario riavviare l'intera applicazione


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Google mette alla prova il supercomputer quantistico

Google è ben nota per le proprie attività ed interessi collaterali al proprio core business, come ad esempio le tecnologie indossabili, la robotica e le vetture senza conducente a guida autonoma. Un campo in cui il colosso di Mountain View ha mosso i primi passi è quello della computazione quantistica, a seguito dell'acquisizione (congiuntamente con la NASA) del supersistema D-Wave 2.

Si è trattato di un investimento di circa 10 milioni di dollari, per il quale il team A.I. Lab di Google sta ora cercando di valutare le possibili prospettive future. Il sistema è caratterizzato da 512 qbit per chip ed è, sulla carta, migliaia di volte più veloce dei tradizionali computer, almeno nell'esecuzione di determinati compiti.

Spetta ora al team di Google cercare di quantificare quale sia il divario prestazionale tra questo sistema e i supercomputer tradizionali. Si tratta però di un compito meno immediato di quanto si possa pensare: l'approccio più pratico è quello di mettere a confronto il sistema D-Wave 2 con i supercomputer destinati alla soluzione di particolari problemi complessi, ma i risultati variano in maniera piuttosto sensibile a seconda del tipo di problemi affrontato.

Quando il supercomputer D-Wave 2 viene messo a confronto con supercomputer general purpose, entrambi al lavoro su istanze random di particolari problemi, il sistema quantistico mostra in alcuni casi un vantaggio prestazionale di 35 mila volte. Ma il quadro cambia nel momento in cui il confronto si opera con supercomputer per la soluzione di problemi specifici, ottenendo comportamenti grossomodo allineati.

Si tratta però di risultati ancora poco indicativi dal momento che l'evoluzione nel mondo della computazione quantitstica è ancora piuttosto rapida e che i test utilizzati per eseguire i benchmark di questi sistemi operano su un insieme di dati relativamente piccolo. Utilizzando un insieme di dati di maggiori dimensioni potrebbe essere possibile ottenere risultati completamente differenti.

L'indagine sulle capacità prestazionali dei supercomputer quantistici è di particolare interesse per Google, dal momento che questo genere si sistemi è piuttosto adatto ad affrontare quelle attività data-intensive che sono fondamentali per Google, in particolare nel campo della search e dell'automazione.


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LG G Flex da febbraio disponibile in Italia ed Europa

Written By Unknown on Selasa, 21 Januari 2014 | 17.25

In seguito ad alcune incertezze iniziali, LG G Flex sarà disponibile anche in alcuni stati europei. L'innovativo smartphone sudcoreano sarà venduto a partire dal mese di febbraio nei mercati più importanti del Vecchio Continente, fra cui: Italia, Regno Unito, Germania, Francia, Svezia e Austria.

LG G Flex

"L'introduzione di LG G Flex in Europa dimostra la nostra fiducia nell'interesse globale sui dispositivi curvi", ha dichiarato Jong-seok Park, CEO e Presidente di LG Electronics Mobile Communications Company.

Sono tante le caratteristiche che rendono il G Flex un dispositivo innovativo: il telaio è capace di flettersi in maniera abbastanza vistosa, grazie anche all'adozione di un display Plastic OLED (P-OLED) da 6" HD (1280x720). Un'altra caratteristica interessante di G Flex è la particolare finitura in plastica in grado di riparare autonomamente i graffi meno prodondi.

Sotto la scocca troviamo il SoC Qualcomm Snapdragon 800 (MSM8974) con 2GB di RAM, 32GB di storage e una batteria da 3.500mAh non removibile. La fotocamera posteriore è di 13 megapixel ed è previsto il supporto alle reti 4G LTE.

Basato su Android 4.2.2 Jelly Bean, LG G Flex supporterà le feature dei dispositivi top di gamma della società come QTheatre, Dual Windows e Swing Lockscreen. LG non ha suggerito informazioni specifiche riguardo alle date di rilascio, né per quanto concerne il prezzo di G Flex nei vari stati europei.


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HTC M8, il successore di One si prepara all'esordio con una fotocamera dal sensore doppio

M8 è attualmente il nome in codice del prossimo top di gamma dell'azienda taiwanese HTC che, una volta giunto in commercio dovrebbe essere rinominato HTC One 2. Si tratterebbe ovviamente del successore dell'attuale terminale di fascia alta del produttore asiatico, ovvero HTC One, ormai sul mercato da circa un anno.

Le specifiche del nuovo possibile smartphone di punta HTC sono ormai trapelate diverse volte e, a questo punto, è chiaro che il successore di HTC One porterà in dote un ampio display, probabilmente 5 pollici o superiore e un nuovo processore. Ancora si tratta ovviamente solo di supposizioni ma con il passare delle settimane le voci sempre più insistenti fanno sempre più pensare ad un annuncio non esageratamente lontano.

Il modello del nuovo SoC non è stato specificato con chiarezza ma pare sia stato indicato come l'ultimo Qualcomm Snapdragon disponibile sul mercato al momento del lancio. Considerato che l'annuncio ufficiale della soluzion è prevista per il mese di marzo dovrebbe trattarsi di un Qualcomm Snapdragon 805 che dovrebbe però giungere nei primi esemplari solo nel corso del mese di maggio.

Il display del nuovo HTC M8 dovrebbe, come anticipato, misurare circa 5 pollici e avrà probabilmente una risoluzione di 1920x1080 pixel. Se così fosse si tratterebbe di un passo indietro rispetto a quanto sembra debbano offrire i nuovi top di gamma Samsung e LG per cui la risoluzione del display sarà probabilmente di 2560x1440 pixel.

La fotocamera riutilizzerà quasi sicuramente la tecnologia UltraPixel sulla quale HTC ha puntato davvero molto anche se con risultati non eccellenti. Proprio per questo motivo nonostante la medesima tecnologia ci aspettiamo alcuni miglioramenti come ad esempio una risoluzione maggiore, una messa a fuoco più rapida e, in generale una qualità dell'immagine più alta. Miglioramenti che, secondo quanto trapelato, potrebbero giungere grazie all'utilizzo di due sensori.

Il design non dovrebbe variare di molto da quanto visto su tutta la linea One nel corso di questo 2013. Del resto squadra che vince non si cambia e se proprio il design è stata una delle caratteristiche più apprezzate di questo HTC One allora è giusto non stravolgerlo.


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Kim Dotcom mostra un'anteprima di Baboom, offrendo gratis il suo album musicale

Due anni dopo aver richiesto la partecipazione di musicisti di fama internazionale per promuovere "il dannato" Megaupload, Kim Dotcom ha scelto artisti più a buon mercato per mostrare un'anteprima di Baboom, nuovo progetto del controverso esponente del mondo informatico.

Kim Dotcom, Baboom anteprima

Il sito è stato lanciato oggi in modalità preview con un design che ricorda un servizio di streaming audio tradizionale con l'aggiunta di elementi social, e con un solo album al suo interno. "Good Times" è un progetto europop realizzato dallo stesso Dotcom con la partecipazione di Printz Board (un membro dello staff di Will.i.am), Mona Dotcom (la moglie di Kim) e altri musicisti non particolarmente famosi.

Nonostante il primo album rilasciato dallo stesso Dotcom sia del tutto gratuito, in futuro Baboom metterà a disposizione contenuti da scaricare a pagamento. Il servizio sarà compatibile con un grosso ventaglio di file audio ad alta definizione, come FLAC e MP3 a 320Kbps, e verrà inoltre supportato da banner pubblicitari per lo streaming gratuito dei contenuti.

Nel frattempo, la grande capacità di Dotcom di autopromuoversi sembra aver pagato ancora. In una sola ora online, Baboom ha infatti raggiunto 80.000 riproduzioni.

Non sono stati rilasciati ulteriori dettagli sul servizio, di cui da oggi conosciamo la sua veste grafica. Lo stesso Dotcom, annunciando Baboom lo scorso settembre, aveva dichiarato che "darà agli artisti libertà, trasparenza e controllo mai visti prima in un servizio musicale online".


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Chromium

Written By Unknown on Senin, 20 Januari 2014 | 17.25

scheda aggiornata 1 ora fa

Chromium è un browser web open source che punta a fornire uno strumento di accesso al web che sia più sicuro, stabile e veloce, basato sull'engine di Google Chrome. Mentre Google Chrome viene ufficialmente aggiornato una o due volte al mese, Chromium viene solitamente aggiornato diverse volte al giorno per rendere disponibili tutte le nuove funzionalità e gli ultimi fix disponibili.


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iPad da 12,9 pollici: Apple accelera lo sviluppo dopo l'annuncio di Galaxy NotePRO

È ormai da alcuni mesi che si parla di iPad Pro, modello da 12,9" del tablet di Cupertino. Secondo nuove indiscrezioni, Apple potrebbe rilasciare la nuova variante entro la fine dell'anno, in un periodo ormai consolidato per la presentazione dei dispositivi mobile della società.

iPad Air

Apple sarebbe stata costretta ad accelerare i lavori sul nuovo dispositivo dagli ultimi annunci di Samsung. L'antagonista sudcoreano ha infatti mostrato al CES di Las Vegas scorso numerosi modelli di tablet, tra cui Galaxy NotePRO 12,2, che di fatto rappresenta l'apri-pista più blasonato del settore. Ed è proprio il nuovo modello di Samsung ad aver costretto la società di Cupertino a velocizzare le fasi di sviluppo del nuovo tablet.

Secondo le prime stime di mercato rilasciate dai fornitori taiwanesi, quello dei tablet sarà un mercato ancora una volta pilotato da un duopolio che si manifesta come incontrastabile da alcuni anni: Apple e Samsung, nello specifico, distribuiranno sul mercato circa 80-90 milioni e 60-70 milioni di tablet durante il 2014. In paragone, Samsung aveva piazzato circa 40 milioni di tablet nel 2013.

Ad alimentare i numeri del colosso sudcoreano ci saranno nuovi modelli della famiglia Galaxy Lite, la più economica, con prezzi che arriveranno sino a 129$. Per quanto riguarda Apple, invece, la società ha già richiesto la fornitura delle componentistiche delle nuove versioni dei tradizionali modelli da 7,9 (mini) e 9,7" (Air, dalla scorsa generazione) che, di fatto, accompagneranno nel terzo trimestre la nuova presunta variante da 12,9".

Al momento risulta difficile azzardare ipotesi riguardo alle specifiche tecniche del nuovo modello, che dovrebbero essere in linea con la nuova generazione di dispositivi mobile di Cupertino.


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Arrivano i requisiti di sistema per Thief

Eidos Montreal annuncia di aver raggiunto una partnership con AMD per sfruttare le funzionalità avanzate dei processori grafici Radeon, comprese la tecnologie AMD Eyefinity per le configurazioni multi-display, TrueAudio, le API Mantle e il rendering DirectX 11.

Thief

Inoltre, Thief farà parte del programma Never Settle Forever, che consente agli acquirenti di schede video Radeon di scegliere una serie di giochi da ottenere gratuitamente tra quelli presenti nel catalogo. Non mancherà, poi, la Master Thief Edition, ottenibile tramite Steam o altri servizi di distribuzione digitale. Creata appositamente per il PC, questa edizione del gioco include una serie di bonus digitali, tra cui fumetti, libri d'arte, colonna sonora e item per accelerare i progressi nel gioco.

"Anche con l'avvento delle console next-gen, molti fan dei videogiochi di vecchia data preferiscono ancora giocare con il PC", si legge nel comunicato stampa che annuncia i requisiti di sistema. "Per garantire la migliore esperienza possibile, ci siamo avvalsi ancora una volta del supporto di Nixxes, che ha già lavorato sulle versioni PC di Deus Ex Human Revolution e di Tomb Raider".

"Ora che abbiamo finito di ottimizzare ogni aspetto del gioco, possiamo finalmente annunciare i requisiti di sistema minimi e raccomandati:"

Minimum Specs

OS: Windows Vista with platform update
CPU: High-performance dual core CPU or quad core CPU
RAM: 4 GB
Graphics Card: AMD Radeon 4800 series / Nvidia GTS 250
DirectX: DirectX 10
HDD/SSD: 20 GB

Recommended Specs

OS: Windows 7 or 8
CPU: AMD FX 8000 series or better / Intel i7 Quad Core CPU
RAM: 4+ GB
Graphics Card: AMD Radeon HD / R9 series or better / Nvidia GTX 660 series or better
DirectX: DirectX 11
HDD/SSD: 20 GB

Thief arriverà il prossimo 28 febbraio nei formati PC, PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox 360 e Xbox One. Si tratta di uno dei titoli più promettenti di questa prima parte del 2014 e sembra essere uno dei giochi meglio ottimizzati per il PC. Aspettatevi un corposo aggiornamento a brevissimo.


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Multata per aver indossato i Google Glass alla guida, viene scagionata dal tribunale

Written By Unknown on Minggu, 19 Januari 2014 | 17.25

Decadono le accuse contro Cecilia Abadie, che lo scorso ottobre aveva ricevuto una multa per eccesso di velocità e "guida distratta" per via dell'uso di un dispositivo elettronico, i Google Glass, durante la guida.

Cecilia Abadie

La donna era stata fermata mentre guidava a 80 miglia orarie in un tratto di strada nei pressi di San Diego in cui il limite è di 65mph. Abadie, in sua difesa, ha sostenuto come i Google Glass non siano pericolosi durante la guida, non ostacolando in alcun modo la visuale di chi li indossa: "Credo che serva sperimentare con dispositivi come questo", ha continuato la donna, come si legge su BBC News. "I dispositivi indossabili sono più sicuri dei cellulari, durante la guida".

John Blair, commissario del tribunale di San Diego che si è occupato dell'accaduto, ha tuttavia congelato le accuse contro Cecilia Abadie per la mancanza di prove in grado di dimostrare che la donna indossasse gli occhiali tecnologici durante la guida della sua vettura, quando fermata dal funzionario della California Highway Patrol.

Il particolare caso di Abadie è stato seguito particolarmente da vicino dagli addetti ai lavori, dal momento che nasce nel momento in cui Google si trova ancora nelle fasi di sviluppo dell'innovativo progetto, con l'idea di permettere ai possessori di Glass un uso permanente in ogni situazione.

Risulta evidente come siano necessarie delle leggi specifiche per la nuova categoria di computer indossabili, che ne regolino l'uso in determinate situazioni. In America qualcosa si è già mosso, con il divieto di utilizzare il prodotto durante la guida in tre stati diversi.


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Chrome riduce della metà il consumo di banda su iOS e Android

Google ha rivelato le nuove funzioni introdotte nelle versioni mobile di Chrome, uno dei browser web più diffusi nelle varie piattaforme su cui è rilasciato. Grazie alle tecnologie proprietarie di compressione dei dati e gestione della banda introdotte con l'ultimo aggiornamento, è infatti possibile risparmiare fino al 50% del traffico dati sul proprio piano telefonico.

Chrome, iOS, Android, nuovo aggiornamento

La nuova funzionalità è già disponibile sull'app per Android, grazie ad un aggiornamento rilasciato il 16 gennaio sul Play Store. Per attivare l'opzione basta accedere alle Impostazioni dell'applicazione, selezionare "Gestione larghezza di banda" per poi premere su "Riduci utilizzo dati".

Solo su Android viene introdotta la possibilità di aggiungere particolari scorciatoie della pagina web all'interno della schermata Home del dispositivo in uso: lanciando i collegamenti, verranno lanciate le pagine web relative in finestre a pieno schermo come se fossero applicazioni dedicate.

L'aggiornamento è imminente anche su dispositivi iOS al momento in cui scriviamo: in questa versione, oltre alle funzioni di compressione dati, verrà introdotto il supporto nativo al servizio Google Translate, che può essere attivato grazie alla nuova interfaccia che apparirà ogni volta che visiteremo una pagina localizzata in lingua straniera, come succede già su Chrome per desktop e per Android.


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Samsung supervaluta il tuo smartphone usato? Forse no

Samsung ha dato il via ad una nuova iniziativa commerciale attraverso la quale promuovere l'acquisto di uno smartphone Galaxy S4 oppure di un modello Galaxy Note 3. Comperando tra il 18 Gennaio e il 23 Febbraio 2014 uno di questi due terminali è possibile ricevere un contributo, sino ad una somma di 200,00€, fornendo a Samsung il proprio smartphone usato in buone condizioni. Di fatto, quindi, un incentivo all'acquisto nel quale non viene praticato uno sconto sul prezzo d'acquisto dello smartphone ma ad acquisto avvenuto si riceve un accredito diretto sul proprio conto corrente una volta che il proprio vecchio smartphone è stato ritirato.

La supervalutazione, così viene indicata da Samsung, opera quindi con le seguenti 5 fasi:

  1. si acquista un Galaxy S4 o un Galaxy Note 3;
  2. il terminale viene registrato sul sito Samsung Exclusive
  3. una volta ricevuta una mail di abilitazione alla promozione si accede al minisito della promozione, registrandosi;
  4. si prenota il ritiro del proprio smartphone usato;
  5. si riceve l'accredito della supervalutazione direttamente sul proprio conto corrente.

Non mancano ovviamente precise condizioni per questa iniziativa, chiaramente indicate da Samsung in questo documento. Scopriamo in questo modo che la supervalutazione di 200,00€ è attiva solo fornendo come smartphone usato un modello Samsung Galaxy S III oppure Galaxy Note 2; per una valutazione di 150,00€ la merce di scambio è un modello Samsung Galaxy S II oppure un Galaxy Note.

Per tutti gli altri smartphone che partecipano alla promozione la valutazione è di 100,00€; troviamo modelli più o meno diffusi, alcuni vecchi di alcuni anni e altri recentissimi. La lista è presente nel documento pdf indicato poco sopra ma scorrendo la lista appare evidente come per la stragrande maggioranza di questi smartphone una valutazione di 100,00€ sia inferiore a quanto ottenibile vendendo nel mercato dell'usato il proprio prodotto.

Lo smartphone deve inoltre rispondere a questi precisi criteri:

  • essere uno smartphone tra quelli elencati nel documento;
  • risultare funzionante;
  • essere completo di batteria, caricabatterie e relativi cavi di collegamento;
  • restare acceso anche senza l'utilizzo dell'alimentatore;
  • presentarsi in buone condizioni estetiche;
  • non presentare anomalie (quali a titolo esemplificativo e non esaustivo graffi evidenti, cerniere rotte, display guasto o rotto o marcatamente rigato). Sono ammessi i normali graffi e segni di usura sulla scocca e sul display
  • non essere ossidato e non presentare danni da contatto con liquidi;
  • per i soli prodotti con sistema operativo iOS, occorre che siano svincolati da ogni account iCloud ad essi associati

Segnaliamo inoltre come la supervalutazione sia valida solo per utenti finali: il modulo di cessione non può quindi essere compilato con indicazione della partita IVA. L'utente finale che durante il periodo promozionale abbia acquistato un prodotto promozionato potrà aderire alla promozione entro e non oltre 14 giorni solari
dalla data di acquisto del prodotto promozionato (farà fede la data riportata sulla prova di acquisto).

L'iniziativa messa in atto da Samsung è interessante ma non così invitante come si potrebbe pensare. Quanto offerto come supervalutazione è tipicamente ben meno di quanto sia possibile ottenere per lo smartphone che viene sostituito nei tradizionali circuiti di vendita tra privati di beni usati. Il fatto poi di ricevere in un secondo tempo l'importo della supervalutazione porta a preferire la vendita tra privati, operazione che se condotta a buon fine permette di avere a disposizione il controvalore del proprio smartphone venduto in un tempo molto più breve di quanto assicurato da questa iniziativa.


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Multata per aver indossato i Google Glass alla guida, viene scagionata dal tribunale

Written By Unknown on Sabtu, 18 Januari 2014 | 17.25

Decadono le accuse contro Cecilia Abadie, che lo scorso ottobre aveva ricevuto una multa per eccesso di velocità e "guida distratta" per via dell'uso di un dispositivo elettronico, i Google Glass, durante la guida.

Cecilia Abadie

La donna era stata fermata mentre guidava a 80 miglia orarie in un tratto di strada nei pressi di San Diego in cui il limite è di 65mph. Abadie, in sua difesa, ha sostenuto come i Google Glass non siano pericolosi durante la guida, non ostacolando in alcun modo la visuale di chi li indossa: "Credo che serva sperimentare con dispositivi come questo", ha continuato la donna, come si legge su BBC News. "I dispositivi indossabili sono più sicuri dei cellulari, durante la guida".

John Blair, commissario del tribunale di San Diego che si è occupato dell'accaduto, ha tuttavia congelato le accuse contro Cecilia Abadie per la mancanza di prove in grado di dimostrare che la donna indossasse gli occhiali tecnologici durante la guida della sua vettura, quando fermata dal funzionario della California Highway Patrol.

Il particolare caso di Abadie è stato seguito particolarmente da vicino dagli addetti ai lavori, dal momento che nasce nel momento in cui Google si trova ancora nelle fasi di sviluppo dell'innovativo progetto, con l'idea di permettere ai possessori di Glass un uso permanente in ogni situazione.

Risulta evidente come siano necessarie delle leggi specifiche per la nuova categoria di computer indossabili, che ne regolino l'uso in determinate situazioni. In America qualcosa si è già mosso, con il divieto di utilizzare il prodotto durante la guida in tre stati diversi.


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Chrome riduce della metà il consumo di banda su iOS e Android

Google ha rivelato le nuove funzioni introdotte nelle versioni mobile di Chrome, uno dei browser web più diffusi nelle varie piattaforme su cui è rilasciato. Grazie alle tecnologie proprietarie di compressione dei dati e gestione della banda introdotte con l'ultimo aggiornamento, è infatti possibile risparmiare fino al 50% del traffico dati sul proprio piano telefonico.

Chrome, iOS, Android, nuovo aggiornamento

La nuova funzionalità è già disponibile sull'app per Android, grazie ad un aggiornamento rilasciato il 16 gennaio sul Play Store. Per attivare l'opzione basta accedere alle Impostazioni dell'applicazione, selezionare "Gestione larghezza di banda" per poi premere su "Riduci utilizzo dati".

Solo su Android viene introdotta la possibilità di aggiungere particolari scorciatoie della pagina web all'interno della schermata Home del dispositivo in uso: lanciando i collegamenti, verranno lanciate le pagine web relative in finestre a pieno schermo come se fossero applicazioni dedicate.

L'aggiornamento è imminente anche su dispositivi iOS al momento in cui scriviamo: in questa versione, oltre alle funzioni di compressione dati, verrà introdotto il supporto nativo al servizio Google Translate, che può essere attivato grazie alla nuova interfaccia che apparirà ogni volta che visiteremo una pagina localizzata in lingua straniera, come succede già su Chrome per desktop e per Android.


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