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Comodo Internet Security

Written By Unknown on Senin, 29 April 2013 | 17.25

scheda aggiornata 54 minuti fa

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Pacchetto gratuito che contiene i software Comodo Firewall e Comodo Antivirus, con il quale è possibile installare sia assieme che in modo indipendente le due applicazioni.

Queste le novità inserite nella release più recente: - FIXED! CMC is not shown properly
- FIXED! Startup folders are not configured for all users


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CPU Intel Haswell: possibili incompatibilità con alcuni alimentatori

Con ogni nuova generazione di processore della serie Core Intel ricerca un continuo contenimento dei consumi, tanto a pieno carico come in Idle. Questo trend verrà portato avanti anche con le soluzioni Haswell, nome in codice che identifica la prossima generazione di microarchitettura attesa al debutto il prossimo mese di Giugno con i primi modelli.

VR-Zone segnala, con questa notizia, un possibile problema di compatibilità tra le piattaforme per processori Haswell e alcuni alimentatori ATX a queste abbinate, legata alla corrente minima che deve essere fornita al processore nel momento in cui questo entra in una delle fasi di più elevato contenimento dei consumi.

In corrispondenza dei power state C6 e C7, i due dal consumo più ridotto nei quali le CPU Haswell possono essere poste, le specifiche tecniche indicano una corrente minima di 0,05 Ampere che dev'essere fornita dall'alimentatore. Per la precedente generazione di processori Intel Core, basata su architettura Ivy Bridge, le stesse specifiche richiedevano una corrente di 0,5 Ampere.

Si ipotizza che alimentatori non opportunamente sviluppati possano avere problemi a fornire questo tipo di corrente, portando quindi il sistema a malfunzionamenti nel momento in cui il processore entri in uno degli stati C6 o C7 a più basso consumo. I produttori di alimentatori riportano in genere nelle specifiche tecniche di funzionamento dei propri prodotti i dati massimi e non quelli di carico minimo: per questo motivo non è chiaro al momento quali modelli potrebbero o meno dare malfunzionamenti con queste piattaforme nelle modalità a più basso consumo.

Una via alternativa per ovviare a questo potenziale problema di incompatibilità può essere quella di disattivare l'attivazione di questi due stadi di funzionamento a più basso consumo. Tale approccio sarebbe possibile da bios con quelle schede madri socket 1150 LGA che implementeranno questa funzionalità, ma non si hanno dettagli specifici a riguardo al momento. Un approccio di questo tipo porterebbe ad un lieve incremento dei consumi in idle per questi processori, quantificabile in alcuni Watt, con però il vantaggio di assicurare corretto funzionamento con alimentatori che non verificano queste nuove specifiche.


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BurnAware Premium

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Utility per la masterizzazione di supporti CD, DVD oppure Blu-ray con contenuti dati, immagini digitali, musica oppure video.

Di seguito una lista delle funzionalità implementate:

  • Create data, bootable and multisession CD/DVD/Blu-ray Discs
  • Create Audio CDs and MP3 CD/DVD/Blu-ray Discs
  • Create DVD-Video
  • Record boot disc images
  • Create and record disc images
  • Supports all current hardware interfaces (IDE/SCSI/USB/1394/SATA)
  • Supports UDF/ISO9660/Joliet Bridged file systems (any combination)
  • On-the-fly writing for all image types (no staging to hard drive first)
  • Auto-verification of written files
  • Supports CD-Text and unicode characters
  • Supports Windows NT/2000/XP/Vista/7 (32 and 64 Bit), no drivers required

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Wildmobil: la foto della settimana per i lettori di Fotografi Digitali

Written By Unknown on Sabtu, 27 April 2013 | 17.25

Wildmobil: la foto della settimana per i lettori di Fotografi Digitali

"Continua il viaggio di Wildmobil: dopo la Camargue Fabio e Alcide hanno indirizzato lo sterzo di Arturo verso la Spagna per un nuovo passaggio di confine."

Il terzetto di Wildmobil ha girovagato per la Camargue in cerca di animali selvaggi e panorami mozzafiato. In particolare la terra francese si é rivelata ottima fonte di ispirazione per albe e tramonti e ha riservato interessanti incontri con le diverse specie selvagge che popolano la regione.

22Aprile_toro.jpg (29349 bytes)

Arturo, oltre che mezzo di locomozione si è dimostrato anche un ottimo punto di ripresa, in particolare quando le aspirazioni dei due fotografi necessitavano di...salire piú in alto.

foto_settimana_26_04.jpg (39054 bytes)


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Obsidian 350D: nuovo case Mini-ATX da Corsair sotto i 100 dollari

Nuovo case della famiglia Obsidian per Corsair. L'azienda americana ha infatti annunciato Obsidian 350D, nuovo chassis Micro ATX che si posiziona nel segmento di fascia media del mercato con un listino in nord america pari a 99,99 dollari tasse escluse nella versione con pannello tradizionale e a 109,99 con pannello laterale trasparente.

corsair_350d_1.jpg (63705 bytes)

Il case è compatibile con schede madri micro-ATX oppure mini-ITX, mettendo a disposizione due slot da 5 pollici e 1/4 ad accesso esterno accanto a 2 per unità da 3 pollici e 1/2 oltre a 2 per SSD o hard disk da 2 pollici e 1/2. le dimensioni interne, come le immagini mostrano chiaramente, non pongono problemi all'installazione anche di una coppia di schede video top di gamma.

corsair_350d_2.jpg (61425 bytes)

A dispetto delle dimensioni contenute questo case permette l'installazione di due distinti radiatori per sistemi di raffreddamento a liquido. Uno frontale può avere ingombro di 240 millimetri, mentre il secondo montato dietro il pannello superiore può essere da 240 oppure da 280 millimetri di lunghezza. Non mancano predisposizioni per 5 ventole: 2 frontali sino a 140 millimetri di diametro, affiancate da due superiori di pari diametro e da una posteriore da 120 millimetri.

corsair_350d_3.jpg (45006 bytes)

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito Corsair a questo indirizzo.


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Uno sguardo al futuro con Intel Future Showcase

Intel è nota per i vari prodotti, processori in testa, che commercializza sul mercato tanto dei clienti finali come degli operatori professionali. Ma quest'azienda vanta una ricca tradizione legata allo sviluppo di tecnologie e prodotti che aprono lo sguardo verso quella che sarà la prevista evoluzione del mercato dell'ICT negli anni a venire.

In genere è l'Intel Developer Forum, appuntamento che due volte all'anno delinea quelli che saranno i piani di sviluppo futuri dell'azienda, la sede utilizzata da Intel per mostrare in anteprima alcune delle iniziative di sviluppo futuro che sono al lavoro nei propri centri di ricerca. In queste occasioni l'azienda americana abbina nuove tecnologie alla definizione di prodotti o trend di mercato che troveranno concretizzazione negli anni seguenti.

Intel Future Showcase è un evento che ha toccato varie capitali europee, Milano compresa, nel corso di questa settimana, durante il quale sono state mostrate alcune delle aree di sviluppo e ricerca nelle quali Intel sta operando in chiave futura. Un esempio concreto proviene dal computing percettivo, cioè da quelle tecniche che permettono di controllare computer, tablet, portatili e in generale dispositivi di elaborazione attraverso comandi impartiti con occhi, voce e gesti delle mani.

Una tecnologia di questo tipo mira ad una sempre maggiore e più semplice interazione con i dispositivi informatici e di elettronica di consumo tradizionali, estremizzando il concetto sviluppato inizialmente con le interfacce touch rese così popolari dalla diffusione di smartphone e tablet.

Alcuni dei prodotti e delle tecnologie mostrate sono già entrare sul mercato. Citiamo ad esempio i sistemi NUC, Next Unit of Computing, piccoli sistemi basati su piattaforma Core che proprio grazie alle ridotte dimensioni complessive possono venir utilizzati per svariati ambiti tanto in ambiente domestico come d'ufficio, senza trascurare installazioni in ambienti commerciali per soluzioni di cartellonistica digitale.

La sicurezza dei dati presenti nel proprio PC è fondamentale, ora che la maggior parte delle nostre informazioni sono presenti proprio in solo formato digitale. La tecnologia Anti-Thieft, implementata nei notebook basati su piattaforma Core, evita che i propri dati possano venir utilizzati da qualcuno di esterno nel momento in cui il proprio PC portatile venga utilizzato da terzi.

La tecnologia ha per Intel ricadute pratiche in ogni settore, e questo viene ben testimoniato dal lavoro svolto per lo sviluppo di "Seeing Through Rain", cioè vedere sotto la pioggia. Si tratta di una tecnologia, in prospettiva adattabile alla produzione in nuove auto entro la fine del decennio, che attraverso una videocamera digitale rileva la presenza di gocce di pioggia che cadono sul parabrezza. Elaborando queste informazioni così da capire dove cadranno le gocce successive, "Seeing Through Rain" permette di ridurre sensibilmente il numero di gocce visualizzate, migliorando la visibilità complessiva del guidatore. Per fare questo vengono accese e spente le piccole lampade integrate nel faro dell'automobile, così che queste non vadano ad illuminare l'area nella quale le gocce sono cadute.

Uno degli ultimi esempi di sviluppo tecnologico mostrati da Intel vedrà la luce sul mercato tra pochi mesi. Ci riferiamo a North Cape, nome in codice che identifica la piattaforma Ultrabook convertibile di prossima generazione. In questo caso la novità è rappresentata dallo schermo, che integra un display da 13 pollici con risoluzione Full HD quando viene abbinato alla tastiera per un utilizzo come notebook tradizionale. Quando il display viene scollegato dalla tastiera il sistema entra in modalità tablet e lo schermo si riduce a un diagonale di 11,6 pollici, spegnendo una parte dei pixel del display presenti ai lati. In questo modo si crea spazio di cornice, utile per meglio gestire lo schermo in modalità touch senza che la mano entri inavvertitamente a contatto con la parte touch nel momento in cui lo schermo viene tenuto tra le mani.

Sul canale Youtube di Intel Italia, accessibili a questo indirizzo, sono presenti numerosi video che riassumono le tecnologie mostrate in occasione del Future Showcase.


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Apple, alcuni elementi emersi dalla conferenza sui risultati trimestrali

Written By Unknown on Kamis, 25 April 2013 | 17.25

La conferenza di presentazione dei risultati trimestrali di Apple ha offerto qualche interessante spunto che va al di là dei semplici numeri, oltre a qualche altro elemento capace di descrivere meglio quale sia l'attuale situazione della Mela che, a dispetto di quanto ritenuto dagli analisti di Wall Street, pare tutt'altro che preoccupante.

Il CEO Tim Cook ha innanzitutto osservato che Apple si sta preparando per un lungo periodo di "sorprese" a partire dal prossimo autunno. Il CEO della Mela ha indicato l'ultima parte del 2013 e tutto il 2015 come "la finestra temporale in cui aspettarsi nuovi dispositivi e nuovi prodotti". Non avendo rilasciato, come d'abitudine, ulteriori dettagli non è chiaro se Cook abbia voluto fare riferimento a nuove versioni di prodotti già esistenti o a categorie di prodotto completamente nuove ed inedite nel catalogo Apple.

Le parole del CEO della Mela sembrano però allontanare le ipotesi di un imminente presentazione di nuovi modelli di iPhone e iPad, rimandando il tutto al periodo di settembre, ad un anno di distanza dal lancio dei modelli disponibili ora sul mercato.

Tim Cook ha poi voluto parlare anche della situazione del titolo AAPL in borsa: "Sappiamo di non aver rispettato le aspettative di tutti. [Il calo del valore delle azioni] è stato frustrante, ma Apple resta molto solida e continueremo a fare ciò che sappiamo fare meglio. Non siamo in grado di controllare elementi come i tassi di cambio e l'economia mondiale". Il CEO ha poi precisato che l'attuale composizione dell'offerta Apple, la forza dell'ecosistema e le potenzialità per le nuove categorie di prodotto stanno a significare che la compagnia si sta muovendo su un percorso molto solido. "L'obiettivo più importante per Apple è lo sviluppo di prodotti innovativi" ha affermato Cook.

Il boss di Apple ha comunque voluto precisare che il confronto con il 2012 è piuttosto difficile, dal momento che i risultati dello scorso anno sono stati particolarmente positivi e la riduzione dei margini lordi di quest'anno è dovuta alla commercializzazione di iPhone 5 e iPad mini. Su questo punto interviene anche il CFO Peter Oppenheimer il quale osserva che nel trimestre di marzo sono stati commercializzati molti più iPad mini rispetto al trimestre di dicembre, giustificando quindi l'erosione dei margini lordi ed il conseguente calo degli utili rispetto a quanto registrato nel medesimo periodo dello scorso anno.

Oppenheimer ha inoltre dichiarato che Apple è disposta a scambiare il calo dei profitti sul breve termine con il successo a lungo termine. A tal proposito ha sottolineato come al momento del suo debutto iPod è stato uno dei prodotti con il margine più basso, ma che il suo successo è stato l'elemento trainante del business di iTunes e che a sua volta ha spinto Apple a voler aprire il progetto iPhone.

Le vendite complessive di iPad sono cresciute considerevolmente rispetto al medesimo trimestre dello scorso anno ma hanno registrato una flessione, abbastanza fisiologica, rispetto al trimestre di dicembre nell'ordine del 15% circa. I dati di mercato analizzati dalla società di analisi IDC indicano una contrazione del mercato tablet nell'ordine del 30% circa rispetto a dicembre, il che suggerisce che Apple ha potuto guadagnare quote di mercato anche dopo il periodo delle festività. Cook ha preso a riferimento i dati di IDC per quanto riguarda le previsioni future del mercato tablet (che Cook ha battezzato come "la madre di tutti i mercati) che dovrebbe arrivare a 375 milioni di unità nel 2016.

Particolare enfasi è stata posta sui risultati registrati sul mercato cinese, dove la Mela ha potuto segnare il miglior trimestre di sempre. "Il fatturato è stato di 8,8 miliardi di dollari, con una crescita dell'11% anno su anno". Gran parte del successo è dovuto ad iPhone, nonostante la Mela non abbia ancora stretto alcun accordo di distribuzione con il principale operatore mobile del paese, China Mobile. Su questo aspetto, però, gli executive Apple hanno confermato di aver già avviato le trattative con l'operatore. Cook ha spiegato che sul territorio cinese vi sono circa 8 mila punti vendita autorizzati alla commercializzazione di iPhone e che Apple sta lavorando per raddoppiarne il numero nei prossimi due anni. La Mela sta inoltre introducendo alcune funzionalità sul proprio store online per agevolare l'esperienza d'acquisto dei consumatori cinesi e ha introdotto nuovi sistemi e mezzi di pagamento in Cina e in altri mercati emergenti per rendere i suoi prodotti più accessibili ai consumatori di questi mercati.

Infine riguardo agli smartphone con display di grosse dimensioni Tim Cook ha dichiarato che, sebbene si tratti di prodotti di particolare interesse presso alcuni utenti, la compagnia non farà debuttare alcun prodotto simile fino a quando la tecnologia per questo tipo di display non sarà sufficientemente matura. Cook ha precisato che Apple vuole offrire la miglior qualità possibile con lo schermo dei propri smartphone, in termini di resa cromatica, consumo energetico, contrasto, nitidezza e molti altri aspetti. Secondo Cook i concorrenti che hanno realizzato dispositivi con schermi di grandi dimensioni si sono trovati a sacrificare alcuni di questi aspetti.


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Nintendo sotto le stime a causa di vendite Wii U e 3DS deboli

Nintendo ha presentato risultati finanziari sotto le stime del 50% per via di vendite di Wii U e 3DS non allineate alle previsioni. Gli utili, per l'anno fiscale che ha avuto termine il 31 marzo scorso, ammontano a 7,1 miliardi di yen (circa 55 milioni di euro). Si tratta di un dato vagamente incoraggiante ma, come detto, sensibilmente inferiore alle stime.

Nintendo Wii U

Il dato è migliore anche rispetto a quello registrato nel precedente anno fiscale, quando Nintendo presentava perdite per 43,2 miliardi di yen (334 ilioni di euro) per via dello sforzo fatto per il lancio di Wii U in termini di ricerca e di promozione. Il fatturato, poi, è decresciuto di 1,9 punti percentuali rispetto all'anno precedente, attestandosi su 635,4 miliardi di yen, ovvero poco meno di 5 miliardi di euro.

Nintendo ammette che le vendite inferiori alle previsioni dell'hardware Wii U hanno avuto un impatto negativo su questi risultati finanziari. Fa sapere di aver venduto complessivamente 3,45 milioni di unità della nuova console domestica dal momento del lancio al 31 marzo 2013. Si tratta di un dato inferiore alla stima precedente di 4 milioni di unità, a sua volta rivista rispetto alla stima iniziale di 5,5 milioni di unità.

Sono state vendute 3 milioni di unità di Wii U nel 2012, il che equivale a dire che in questi primi tre mesi del 2013 Nintendo ha venduto solamente 450 mila unità della sua nuova console. Le vendite di software per Wii U ammontano a 13,42 milioni di pezzi, contro la stima iniziale di 16 milioni di copie di giochi per Wii U vendute nel periodo in analisi.

Anche le vendite di 3DS risultano inferiori alle previsioni. Nel corso dell'anno fiscale, Nintendo ha venduto 13,95 milioni di unità della sua console portatile, ma prevedeva di venderne 15 milioni di unità. Ha venduto anche 49,61 milioni di giochi per 3DS. Le vendite 'lifetime' della console portatile ammontano a 31,09 milioni di unità, mentre per quanto riguarda il software, complessivamente, sono stati venduti 95,03 milioni di giochi per 3DS.

Per l'anno fiscale in corso, Nintendo si aspetta un fatturato di 920 miliardi di yen (7,1 miliardi di euro) e utili per 55 miliardi di yen (425 milioni di euro). Prevede di vendere durante il periodo 9 milioni di console Wii U e 38 milioni di copie di giochi.

Nintendo fa poi sapere che dalla prossima estate Satoru Iwata diventerà amministratore delegato di Nintendo of America, all'interno di una nuova strategia di accentramento per Nintendo. Questa posizione è stata ricoperta fino a oggi da Tatsumi Kimishima, che invece verrà trasferito nella sede principale di Nintendo, a Kyoto.

Kimishima rileverà le attività che appartengono al momento a Yoshihiro Mori e Masaharu Matsumoto, entrambi in procinto di pensionamento. Reggie Fils-Aime continuerà nel suo ruolo di presidente e COO di Nintendo of America, facendo riferimento direttamente a Iwata.


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AMD Radeon HD 7990: la sfida dei 999 dollari con Titan e GTX 690

Dicembre 2011: AMD annuncia la scheda Radeon HD 7970, primo modello basato su architettura Graphics Core Next (GCN), aprendo la strada alla completa gamma di soluzioni video della famiglia Radeon HD 7000 che a partire dal modello Radeon HD 7750 è basata su questa architettura.

In quella occasione AMD aveva anticipato l'intenzione di presentare anche una versione di scheda dotata di due GPU montate sullo stesso PCB, proposta che avrebbe rappresentato la proposta top di gamma nel settore delle schede video top di gamma. Una scheda di quel tipo, indicata in quel momento con il nome in codice di New Zealand, non è mai stata ufficialmente presentata da AMD presumibilmente per le difficoltà legate all'alimentazione e alla dissipazione del calore generato da due GPU della famiglia Tahiti montate sulla stessa scheda.

Al Computex 2012 di Taipei, lo scorso mese di Giugno, Powercolor ha mostrato una particolare scheda video dotata di due GPU Tahiti montate in parallelo. Questa soluzione, indicata con il nome di Radeon HD 7990 Devil 13, ha aperto la strada ad una serie di schede sviluppate da alcuni dei partner AIB di AMD che di fatto hanno rappresentato le soluzioni AMD di potenza più elevata disponibili sul mercato. Queste schede sono state però accompagnate da una diffusione molto limitata, complice il costo elevato, i requisiti di alimentazione molto alti e l'ingombro complessivo tutt'altro che contenuto.

Recentemente si è parlato di una nuova scheda AMD con due GPU, indicata con il nome in codice di Malta e sviluppata questa volta direttamente da AMD con un proprio reference design. Questa scheda è stata mostrata recentemente dall'azienda americana in occasione del Games Developer Conference e quest'oggi viene ufficialmente annunciata con il nome di Radeon HD 7990. Continua quindi la tradizione di AMD che ha sempre visto, sin dalla serie Radeon HD 4000, la disponibilità di una scheda video dotata di due GPU che operano in parallelo a rappresentare quanto di meglio sia disponibile, in un dato istante, in termini di scheda video discreta.

Nella tabella seguente sono riassunte le specifiche tecniche della nuova arrivata a confronto con le altre schede video della serie Radeon HD 7900:

CPU

Radeon HD 7990 Radeon HD 7970
GHz Edition
Radeon HD 7970 Radeon HD 7950
tipo GPU 2xTahiti Tahiti Tahiti Tahiti
CUDA cores
stream processors
2x2.048 2.048 2.048 1.792
base clock GPU 950 MHz 1.000 MHz 925 MHz 800 MHz
boost clock GPU 1.000 MHz 1.050 MHz - 925 MHz
ROPs 2x32 32 32 32
TMU 2x128 128 128 112
clock memoria 6.000 MHz 6.000 MHz 5.500 MHz 5.000 MHz
dotazione memoria 2x3 Gbytes 3 Gbytes 3 Gbytes 3 Gbytes
bandwidth memoria 576 GB/s 288 GB/s 264 GB/s 240 GB/s
bus memoria 2x384 bit 384 bit 384 bit 384 bit
alimentazione 2x8pin 8pin+6pin 2x6pin 2x6pin

Le specifiche tecniche di Radeon HD 7990 non sorprendono: troviamo infatti due GPU Tahiti identiche a quelle utilizzate per la scheda Radeon HD 7970 GHz Edition, con solo una frequenza di clock che è inferiore di 50 MHz. La memoria video è pari a 3 Gbytes per ciascuna delle due GPU, sempre abbinata a bus da 384bit di ampiezza con moduli GDDR5 alla frequenza di clock effettiva di 6 GHz.

Modello

Radeon HD 7990 GeForce GTX 690 GeForce GTX Titan
GPU 2xTahiti GK104 GK110
n° GPU 2 2 1
CUDA cores
stream processors
2x2.048 2x1.536 2.688
clock GPU 950 MHz 915 MHz 837 MHz
boost clock GPU
turbo clock GPU
1.000 MHz 1.019 MHz 876 MHz
ROPs 2x32 2x32 48
TMU 2x128 2x128 224
clock memoria 6.000 MHz 6.008 MHz 6.008 MHz
dotazione memoria 2x3 Gbytes 2x2 Gbytes 6 Gbytes
bandwidth memoria 576 GB/s 384 GB/s 288 GB/s
alimentazione 2x8pin 2x8pin 8pin+6pin

Nel confronto con le schede NVIDIA top di gamma, modelli GeForce GTX 690 e GeForce GTX Titan, emergono alcune considerazioni. La seconda scheda è l'unica con architettura a singola GPU ma spicca per il quantitativo di memoria video presente onboard, pari a 6 Gbytes. GeForce GTX 690 abbina ad ognuna delle due GPU GK104 un quantitativo di 2 Gbytes di memoria video, valore che abbiamo indicato essere pari a 3 Gbytes per GPU nel modello AMD Radeon HD 7990: questo potrebbe dare un vantaggio alla proposta AMD nel momento in cui si utilizzano risoluzioni video estremamente elevate con impostazioni qualitative spinte.

gpu-z.png (11646 bytes)

La scheda Radeon HD 7990 è basata su tecnologia CrossFire, grazie alla quale le due GPU operano in parallelo dividendosi il carico di lavoro richiesto per la generazione delle scene 3D. Questa scelta tecnica, condivisa del resto da NVIDIA che utilizza la tecnologia SLI per le proprie schede a due GPU, presuppone che il titolo in uso scali al meglio le proprie prestazioni velocistiche con la presenza di due GPU che operano in parallelo e che i driver siano stati opportunamente ottimizzati per questo. In alcuni casi così non avviene, arrivando in alcune situazioni limite sino al punto che le prestazioni velocistiche decadono sino a quanto ottenibile con una sola delle due GPU integrate.

Per questo motivo molti utenti tendono a preferire l'acquisto di una scheda video top di gamma a singola GPU rispetto ad un modello a due GPU, proprio per avere la certezza di garantirsi sempre le migliori prestazioni velocistiche medie anche con quei titoli che non si dimostrano essere particolarmente ottimizzati per il funzionamento su più di 1 GPU in parallelo.


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Un nuovo approccio ai test delle schede video

Written By Unknown on Selasa, 23 April 2013 | 17.25

Nella nostra analisi della scheda NVIDIA GeForce GTX Titan, modello top di gamma a singola GPU della gamma di schede video dell'azienda americana, abbiamo introdotto per la prima volta un approccio alle prestazioni delle schede video incentrato non sui frames al secondo ma sul tempo richiesto al sistema per la generazione di ogni singolo frame. Questa logica parte da un presupposto molto importante: un'analisi del comportamento delle schede video che tenga in considerazione il solo frame rate medio al secondo non permette di valutare correttamente se un sistema possa avere un andamento a scatti nella riproduzione dei flussi video, fermo restando il valor medio, o se la riproduzione sequenziale dei frames avvenga in modo fluido.

Illustriamo meglio questo concetto con alcuni esempi, partendo dal tradizionale approccio basato sui frame medi al secondo. Utilizzando benchmark nativi all'interno di un gioco, oppure servendoci di sessioni di gioco registrando i frames con l'utility Fraps, si riportano i frames al secondo mediamente generati da una scheda durante l'esecuzione del test o della sessione di gioco. La risultante è quella di avere a disposizione un'indicazione media di riferimento, ad esempio 46 frames al secondo, che sintetizza il comportamento della scheda video nell'esecuzione di quello specifico test. Questo dato da solo nulla dice di come siano i singoli frames al secondo generati, cioè se questi siano sempre pari a 46 durante l'esecuzione del test oppure se tale risultato sia frutto di una media tra punti nei quali la scheda video assicura ben più di 46 frames al secondo e altri nei quali il frame rate è inferiore.

Da questo è nata l'esigenza di definire una soglia che indichi un livello prestazionale sotto il quale una scheda non si posiziona, sintetizzata dal frame rate minimo di una scena. Assieme al valor medio si prende quello più basso: se questo è almeno pari ad un valore predefinito se ne ricava che il sistema assicura una riproduzione fluida, quindi buona giocabilità, con quello specifico titolo e la configurazione hardware in uso. Se accanto ai 46 frames al secondo troviamo anche un frame rate minimo di 30 frames al secondo ne ricaviamo l'impressione che la scena sarà fluida, in quanto nel punto più lento sono assicurati almeno 30 frames al secondo. Vediamo questa teoria applicata in un esempio pratico:

hitman_esempio_fps.png (35459 bytes)

Questo grafico riassume l'andamento della scheda AMD Radeon HD 7970 GHz Edition durante l'esecuzione di un test di 60 secondi di durata con il gioco Hitman: Absolution. I frames al secondo medi sono pari a 36,3, quello minimo è di 30 e viene toccato solo una volta mentre il valore massimo è di 43 frames al secondo. Osservando un grafico di questo tipo siamo portati a ritenere che il comportamento di questa scheda video con questo test sia tale da assicurare una riproduzione fluida, in quanto il valore minimo toccato è di 30 frames al secondo e viene toccato una volta sola.

Dire che una scheda permette di ottenere 30 frames al secondo vuol dire che saranno generati 30 frames di media nell'intervallo di tempo di 1 secondo; non vuol dire che ognuno di questi 30 frames generati in un secondo venga elaborato dalla scheda video con un tempo che è identico, pari a 33,3 millisecondi. Detto in altro modo, indicando il frame rate medio al secondo non sappiamo come nell'arco del secondo di riferimento i frames che compongono la scena vengano generati. Spieghiamo questo con alcuni esempi:

esempio_1.png (23154 bytes)

Il primo caso è quello di una serie di 30 frames tutti generati nello stesso tempo, pari a 33,3 millisecondi. La risultante è quindi che nell'arco di tempo di 1 secondo coperto da questo grafico verranno visualizzati 30 frames tutti elaborati dalla scheda video utilizzando lo stesso intervallo di tempo. Detto in altro modo, i frames verranno visualizzati in sequenza tutti dopo lo stesso tempo, senza suscitare nell'osservatore la sensazione che vi sia un andamento a scatti.

esempio_2.png (27419 bytes)

Il secondo grafico riproduce una situazione nella quale sono sempre ottenuti 30 frames al secondo di media, ma questi sono la risultante di 30 frames molto diversi tra di loro. Alcuni sono elaborati in molto meno tempo di altri: più basso il tempo in millisecondi più veloce sarà stata la scheda video ad elaborare quello specifico frame e viceversa. E' evidente come a fronte di un andamento medio che è identico il comportamento della scheda nella generazione di questo blocco di frame della durata di un secondo sia molto diverso dal caso precedente. L'utente percepirà, pur nel ridotto intervallo di tempo di 1 secondo, un andamento in parte a scatti tanto più evidente quanto maggiore è il tempo necessario per elaborare i frame più lenti.

esempio_3.png (33131 bytes)

Ultimo caso limite è quello di un sistema che preveda, sempre con 30 frames al secondo di media, un tempo di generazione di 28 millisecondi per 29 dei 30 frames dell'intervallo di tempo, con un singolo frame che richiede ben 191 millisecondi. I frames da 28 millisecondi sono corrispondenti ad una riproduzione a poco meno di 36 frames al secondo; quello da 191 millisecondi è poco sopra i 5 frames al secondo. La risultante per l'utente sarà una visualizzazione fluida di questa scena della durata di 1 secondo, salvo un singolo frame che verrà generato in un tempo percettibilmente più alto degli altri: la sensazione che se ne ricava è quella di un andamento fortemente a scatti di quello specifico frame, con il manifestarsi del cosiddetto stuttering.

La sintesi di questi 3 grafici? Tutti portano ad avere 30 frames al secondo ma il comportamento all'interno di questi 3 scenari è molto differente. Nel primo caso l'utente beneficerà di una riproduzione costante e fluida; nel secondo di un andamento in parte a scatti e nel terzo caso di un andamento sempre fluido con un ben distinto "scatto" poco prima di metà scena. Questi 3 grafici confermano come il frame rate medio non possa permettere di fornire indicazioni precise su come una scheda video si comporti nella generazione di una scena 3D, proprio perché si tratta di una indicazione media che non permette di verificare cosa accada all'interno del secondo, unità di tempo presa quale riferimento.

Come ovviare a questo limite? Andando a misurare cosa succeda all'interno di ogni secondo, quindi calcolando il tempo richiesto per la generazione di ogni frame. Se questo tempo è inferiore ad una certa soglia possiamo assicurarci che il comportamento del sistema sarà tale da assicurare una riproduzione fluida della scena. Viceversa se vi sono frames caratterizzati da un tempo di elaborazione sensibilmente superiore rispetto agli altri adiacenti se ne otterrà un andamento non fluido, a scatti, quindi meno piacevole per il giocatore.

Come misurare il comportamento di una scheda video frame per frame? Abbiamo utilizzato nell'analisi della scheda NVIDIA GeForce GTX Titan Fraps, una ben nota utility che riporta non solo i frames al secondo medi ma anche il tempo di elaborazione richiesto per calcolare ogni singolo frame. Armati di questo strumento abbiamo selezionato alcuni titoli, eseguito delle scene e prelevato i dati così da poter ottenere uno studio del comportamento frame per frame.

Pubblicato quell'articolo abbiamo continuato la nostra analisi interna, coinvolti anche da NVIDIA e da AMD ad andare oltre Fraps. Questo tool, infatti, esegue una misurazione del tempo di elaborazione richiesto per calcolare ogni singolo frame in una scena 3D ma rilevando questo valore in un punto della pipeline grafica che non corrisponde necessariamente a quello ideale. Vediamo quindi perché Fraps, tool molto pratico e utile, possa non essere la miglior scelta per valutare il tempo di generazione di ogni frame.


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ARM, positivi i 14 nanometri ma sempre più sfide all'orizzonte

Le tecnologie di processo FinFET a 14 nanometri attualmente in fase di sviluppo presso Samsung Electronics saranno utilizzate nel futuro per la produzione di chip e SoC su base architetturale ARM. L'azienda britannica è convinta che le nuove tecnologie FinFET a 14nm permetteranno di ottenere sia l'incremento prestazionale nelle sessioni ad alto carico di lavoro, sia la riduzione dei consumi energetici nelle fasi di idle. Tuttavia, avverte ARM, lo sviluppo di logiche per i processi produttivi di queste dimensioni pone alcune sfide dinnanzi ai progettisti.

Ron Moore, responsabile Strategic Accounts Marketing per la divisione Physiscal IP di ARM ha dichiarato: "I partner ARM progettano i loro SoC con un sistema dinamico di scaling di tensione e frequenza per ottenere prestazioni di picco quando necessario ed efficienza energetica per i compiti a basso carico di lavoro. La tensione operativa nominale più bassa per il processo FinFET a 14 nanometri amplia la gamma di tensione in condizioni di underdrive e overdrive. In un sistema di computazione ARM Big.Little possiamo ottenere maggiori prestazioni ad un capo della gamma ed una maggiore efficienza al capo opposto".

Precedentemente nel corso dell'anno ARM ha affermato che le moderne tecnologie di produzione consentiranno progettisti di realizzare processori multicore da 16 o 32 core. La disponibilità di un così elevato numero di elementi di processazione permetterà di raggiungere nuove vette prestazionali e di realizzare dispositivi ancor più sofisticati e dalle maggiori capacità, aprendo la porta a nuovi campi applicativi.

Moore osserva però che per riuscire a sviluppare chip molto complessi sulle tecnologie produttive d'avanguardia è necessario che i progettisti dispongano di strumenti di progettazione sofisticati. "Nei SoC di oggi i progettisti impiegano flussi EDA (Electronic Design Automation) automatizzati per implementare una vasta gamma di tecniche di basso consumo come clock gating, power gating, multi-Vt, multi-VDD e scaling adattivo nella forma di Dinamic Voltage Frequency Scaling o Adaptive Voltage Scaling. Muovendoci verso la realizzazione di tecnologia ARM sul processo FinFET a 14nm abbiamo la necessità di assicurare che sia possibile ottenere l'efficienza energetica con queste tecniche o con nuove metodologie. Allo stesso tempo siamo però ben consci delle pressioni time to market che hanno creato l'esigenza di una più rapida evoluzione dei core ARM" ha commentato Moore.

Le sfide dinnanzi ai progettisti continueranno a crescere con il settore che si muove sempre di più verso geometrie più piccole, verso nuove strutture di transistor, nuovi materiali e nuove tecniche di litografia. Crescono di conseguenza gli investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo necessarie per concretizzare queste tecnologie e vi sarà una sempre più fitta collaborazione nel settore per poter spingere lo sviluppo e la diffusione di tecnologie e metodi di produzione economicamente convenienti.


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x64 Components

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Pacchetto di codec video specificamente sviluppato per l'utilizzo con sistemi operativi Windows a 64bit. Questi componenti sono pienamente compatibili con i codec a 32bit installati utilizzando il pacchetto Vista Codec Package e possono essere completamente disinstallati dal pannello di controllo di Windows.

Ecco l'elenco dei cambiamenti apportati in quest'ultima release:

- update LAV filters 56.2+
- update BE filters 2532
- update xy-vsfilter 217
 


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Windows 7 Manager

Written By Unknown on Senin, 22 April 2013 | 17.25

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Utility che guida all'ottimizzazione dei parametri di funzionamento del sistema operativo Windows 7. Queste le principali caratteristiche tecniche del programma, così come indicate dallo sviluppatore:
Pefect some functions.
Context Menu Manager updated to v3.9
JumpList Quick Launcher updated to v4.8
Live Update updated to v2.5


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Curiosity: Molyneux aggiunge un'opzione per ricostruire il cubo

C'è chi dice che Molyneux voglia adesso monetizzare il trolling. Fatto sta che la sua software house, 22 Cans, ha inserito due nuove opzioni in Curiosity – What's Inside the Cube?, il particolare esperimento sociale adesso in corso su iOS e Android. Le due nuove opzioni, infatti, prevedono di versare denaro reale per rimuovere senza sforzo insiemi di cubetti, da 10 a 500 mila, oppure, ed è qui che sta la parte trolling, per aggiungere cubetti già precedentemente rimossi.

Curiosity – What's Inside the Cube?

Per rimuovere o aggiungere 500 mila cubetti bisogna spendere € 9,99. Ma si può spendere anche di meno, perché per segnare il destino di 10 mila cubetti in maniera istantanea servono € 0,89.

"Non sappiamo bene cosa succederà. Gli utenti potrebbero decidere di rimuovere rapidamente i cubetti per rivelare subito il segreto che sta dentro il Cubo, o forse gli effetti di rimozione automatica saranno neutralizzati dai giocatori interessati a prolungare l'esperienza di Curiosity", sostiene Molyneux.

Il gioco è disponibile ormai da diversi mesi, precisamente dallo scorso novembre, e i giocatori sono andati avanti fino a oggi a rimuovere cubetti, per distruggere i vari strati di cui si compone il Cubo. 22 Cans sostiene che c'è un segreto da rivelare e che questo sarà noto solamente alla persona che rimuoverà l'ultimo cubetto dell'ultimo strato. A oggi, 264 strati del Cubo sono già stati rimossi.

Nel corso del tempo degli inserzionisti hanno utilizzato le facce del cubo per mostrare i loro annunci pubblicitari. A ogni faccia del cubo, infatti, corrisponde un particolare disegno. 22 Cans aveva promesso anche una versione PC di Curiosity, ma a oggi non se ne sa niente. Come alcuni ricorderanno, al lancio del gioco ci furono molti problemi con i server, mentre un'eventuale versione PC del gioco richiederebbe un'infrastruttura di server sicuramente più solida rispetto a quella necessaria per le versioni mobile.

Notiamo, inoltre, che da quando è disponibile la nuova funzione di rimozione/aggiunta cubetti, quasi 14 milioni di cubetti sono stati rimossi pagando, mentre gli utenti hanno aggiunto più di 5 milioni di cubetti versando soldi veri.

L'abilità di rimuovere o aggiungere cubetti è stata descritta da Molyneux come una "guerra di logoramento". Per conoscere tutto sul progetto di 22 Cans, insieme alle nostre considerazioni, leggete l'editoriale su Curiosity.


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Le nuove APU AMD per notebook al debutto nel secondo trimestre

In occasione della conferenza stampa di analisi dei propri risultati finanziari, dati che abbiamo analizzato con questa notizia, AMD ha diffuso alcune informazioni sulle proprie soluzioni SoC note con il nome in codice di Kabini. Si tratta di proposte APU posizionate nel segmento di fascia più bassa del mercato.

Nel corso dei primi 3 mesi dell'anno AMD ha avviato le consegne ai partner di queste soluzioni; questo implica che i primi notebook ultrasottili basati su questa piattaforma debutteranno nel corso del secondo trimestre 2013. Si tratterà di modelli che andranno a prendere il posto di quelli basati su piattaforma Brazos 2.0, dotata di APU che hanno rappresentato un crescente successo per AMD negli ultimi 2 anni in termini di volumi di vendita.

Non conosciamo la data di presentazione delle proposte Temash, nome in codice che identifica le APU AMD di prossima generazione destinate all'utilizzo in sistemi tablet e ibridi, ma è presumibile che possa sempre coincidere con il secondo trimestre. Le due soluzioni sono di fatto basate sulla stessa architettura, utilizzando tecnologia produttiva a 28 nanometri contro quella a 40 nanometri utilizzata per le soluzioni Brazos 2.0 (notebook ultrasottili) e Hondo (tablet) presenti sul mercato

Maggio è da alcuni mesi a questa parte un mese che coincide con il debutto di nuove architetture mobile; non ci sorprenderemo quindi se quello 2013 dovesse vedere la disponibilità dei primi sistemi Kabini e Temash. In alternativa il Computex 2013 di Taipei, previsto per la prima settimana di Giugno, potrebbe essere altra venue importante per il debutto di queste nuove architetture APU per sistemi mobile.


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Il prossimo iPad sarà più sottile e leggero, nel terzo trimestre

Written By Unknown on Sabtu, 20 April 2013 | 17.25

L'analista Ming Chi Kuo di KGI Securities ha rilasciato una nota, come riporta il sito CNET, nella quale elabora alcune previsioni legate alla prossima generazione di dispositivi iPad di Apple. Secondo l'analista la Mela sta lavorando allo sviluppo di un tablet sempre da 9,7 pollici ma con spessore e peso inferiori rispetto al modello attuale.

Si tratterebbe, secondo Kuo, di una riduzione del 15% circa nello spessore e del 25% nel peso, che porterebbe così il nuovo iPad a pesare poco meno di 500g e con uno spessore di circa 8mm (rispetto ai 652g e 9,4mm del modello attualmente sul mercato).

Secondo l'analista di KGI Securities la riduzione di dimensioni e peso è dovuta ad una serie di migliorie, principalmente grazie ad una batteria dal 25% al 30% più piccola, migliorie sui display LCD e sulla tecnologia dei chip A-Series che dovrebbe consumare meno dei predecessori. Apple dovrebbe inoltre impiegare i medesimi componenti touch utilizzati in iPad Mini, nel complesso più sottili di quanto attualmente viene utilizzato su iPad.

"Lo spessore ed il peso sono elementi chiave. Riteniamo che una delle ragioni per le quali iPad 3 e iPad 4 non hanno venduto come previsto sia perché sono più pesanti e più spessi di iPad 2" ha affermato Kuo nella nota. Secondo l'analista il nuovo iPad dovrebbe essere rilasciato verso la fine del terzo trimestre.

Si tratta delle ultime indiscrezioni che puntano in direzione di un iPad più compatto e leggero. Le speculazioni di Kuo, tuttavia, possono essere considerate con un maggior grado di attenzione dal momento che l'analista ha una particolare abilità dell'individuare in anticipo le mosse della Mela: così è stato in passato con le caratteristiche e le tempistiche di debutto di Mac Book Pro 13 Retina e di iPhone 4, dell'abbandono di MacBook Pro 17 pollici e del rinnovo della linea MacBook Pro alla metà del 2011.


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Dalla Cina un App Store alternativo che consente di installare app piratate senza jailbreak

Il sito, che è disponibile unicamente in Cina a meno di mascherare la propria posizione effettiva per mezzo di server proxy, offre un'ampia selezione di app per iPhone e iPad, tutte ottenibili gratuitamente e senza la necessità di fare il jailbreak del dispositivo. 7659.com, pertanto, viene riconosciuto alla strega di iTunes da iPhone e iPad connessi al computer, supportando anche alcune delle caratteristiche che contraddistinguono quest'ultimo come i servizi di cloud storage.

7659.com

Si possono trovare, ad esempio, giochi come Final Fantasy V, Badland, Le Vamp, Infinity Blade, che normalmente hanno costi che vanno dai 2 ai 15 euro. Come fa 7659.com a rendere possibile una cosa del genere senza che Apple proceda immediatamente al blocco?

La tecnologia di distribuzione delle app del colosso di Cupertino permette infatti l'installazione delle app acquistate su un numero illimitato di dispositivi iOS. In sostanza, la politica di Apple consente a società terze di agire a loro volta come distributore delle app che possiedono, dopo aver ottenuto un profilo da sviluppatore dalla stessa Apple. Essenzialmente la medesima applicazione, sempre con lo stesso ID di prodotto, viene distribuita innumerevoli volte. Insomma, è lo stesso principio che permette ai normali utenti di condividere tra dispositivi diversi le app che hanno acquistato.

Tutto ciò è diventato particolarmente gradito per gli oltre cinque milioni di utenti che oggi 7659.com annovera, che possono accedere gratuitamente alla quasi totalità delle app presenti sull'App Store originale. Gradiranno di meno, però, gli sviluppatori originali di queste applicazioni, oltre che la stessa Apple, che chiede il 30% per ogni transazione fatta nel suo Store.

Grazie alla strategia adottata da 7659.com, i possessori cinesi di dispositivi Apple non devono neanche fare il jailbreak dei loro iPhone o iPad. Questa operazione ovviamente aumenterebbe il rischio di esporre il dispositivo a malware, oppure impedirebbe al meccanismo di aggiornamento del sistema operativo di continuare a funzionare.

Il sito è gestito da una società registrata con il nome di Kuaiyong, che sembra controllata da Beijing YouRanTianDi Technology Co Ltd. Anche se il servizio non è raggiungibile fuori dalla Cina (perlomeno non in maniera immediata come spiegato prima), sul sito viene fornita una spiegazione in lingua inglese del perché è stato messo in piedi un tale sistema.

"Le statistiche mostrano che una quantità considerevole di utenti Apple risiede in Cina", leggiamo. "Tuttavia, molti di questi utenti non hanno familiarità con il sistema iTunes e non riescono a gestirlo efficacemente".

"Per consentire ai fan cinesi di Apple di scaricare le applicazioni in modo sicuro, Kuaiyong ha sviluppato un metodo che permette agli utenti di accedere a migliaia di applicazioni, senza dover effettuare il jailbreak dei loro dispositivi. Kuaiyong offre le descrizioni dettagliate per ogni applicazione, le prove gratuite delle app, la modalità di gestione dei dispositivi iOS e il sistema per il backup di file audio e video. Le feature relative a backup e ripristino di sistema saranno rilasciate nel prossimo futuro".

"Il nostro obiettivo è di offrire agli utenti cinesi di iOS un'esperienza rapida, comoda e piacevole. Dal momento dell'introduzione di Kuaiyong, la percentuale di jailbreak in Cina è diminuita considerevolmente dal 60 al 30%. Kuaiyong manterrà i suoi piani anche nel futuro, ma ci piacerebbe vedere più supporto per Apple e per Kuaiyong".

Sostanzialmente, la società ritiene di fornire un servizio di valore e ci sembra alquanto improbabile che Apple non sia a coscienza della cosa. Dunque, o non ha il potere di limitare questo servizio, perché non può influire direttamente sulle decisioni politiche in Cina, oppure le sta bene che Kuaiyong continui a operare. Un servizio tarato sull'utenza cinese, infatti, potrebbe incentivare l'acquisto di nuovi dispositivi iOS nel territorio.

Apple, di fatto, non può non accorgersi della presenza di un così grande traffico di acquisto di app, oltretutto con lo stesso ID di prodotto, proveniente da un paese che è sicuramente tenuto sotto monitorazione come la Cina. Nonostante la notizia dell'esistenza del servizio 7659.com sia ormai nota e diverse fonti di informazione abbiano portato alla luce del sole l'esistenza di questa realtà, Apple non ha ancora rilasciato un commento ufficiale in proposito.

D'altronde, non si può dire che Apple non abbia incontrato problemi politici in Cina nell'ultimo periodo. I media sponsorizzati dal governo hanno messo Apple nel mirino, mentre il CEO Tim Cook è stato costretto a chiedere scusa sulle politiche di garanzia intraprese dalla società in Cina, che hanno portato alla sostituzione di diversi dispositivi in un paese in cui la pratica dell'assistenza sui dispositivi danneggiati non è molto comune.


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Npd: BioShock Infinite e Tomb Raider i più venduti a marzo

I giocatori hanno speso 992,5 milioni di dollari nel corso del mese di marzo in console, periferiche e videogiochi nel formato scatolato. È il dato che emerge dall'ulltimo report di Npd riguardante il mercato statunitense. Rappresenta un ulteriore calo per l'industria dei videogiochi, di 10 punti percentuali rispetto allo stesso mese del 2012.

BioShock Infinite

Bisogna però notare che queste cifre non tengono conto degli acquisti nel formato digitale, che ormai hanno appaiato, se non superato, gli acquisti nel tradizionale formato fisico. Il report di Npd, dunque, non prende in considerazione Steam, Xbox Live Marketplace, Psn e altre piattaforme di distribuzione digitale.

Il settore che evidenzia il calo più importante è quello dell'hardware, visto che i giocatori hanno speso 221,6 milioni di dollari in meno rispetto a marzo 2012 su nuove console. Si tratta di un dato inferiore del 32% in confronto ai 324,7 milioni di dollari spesi l'anno scorso. Un mercato ormai saturo e gli annunci di Sony e Microsoft riguardo al lancio delle nuove console hanno sicuramente avuto un ruolo determinante in queste tendenze.

Ecco la classifica dei 10 giochi più venduti nei formati console e su PC nel mese di marzo 2013 negli Stati Uniti:

1. BioShock Infinite (360, PS3, PC)
2. Tomb Raider (2013) (360, PS3)
3. Gears of War: Judgment (360)
4. God of War: Ascension (PS3)
5. Call of Duty: Black Ops II (360, PS3, Wii U, PC)
6. Luigi's Mansion: Dark Moon (3DS)
7. MLB 13: The Show (PS3, Vita)
8. NBA 2K13 (360, PS3, Wii, Wii U, PSP, PC)
9. The Walking Dead: Survival Instinct (360, PS3, Wii U)
10. Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 3 (360, PS3)

Il dato sulle vendite di software è l'unico in rialzo: includendo console domestiche, console portatili e PC, le vendite nel formato fisico ammontano a 602,4 milioni di dollari, con un progresso del 2% rispetto allo stesso mese del 2012. Questo rialzo è significativo anche alla luce del fatto che è calato del 20% circa il numero di nuovi giochi rilasciati.

"I lanci di marzo 2013 hanno generato quasi il 70% in più di vendite per ogni formato rispetto allo scorso anno", commenta Liam Callahan, analista di Npd. "Le ottime rese fatte registrare dai nuovi lanci sono stati uno dei principali motori dell'aumento delle vendite di software per questo mese. I giochi al lancio a marzo 2013 hanno fatto registrare vendite superiori del 40% rispetto ai giochi al lancio a marzo 2012. Si tratta di tendenze positive per i nuovi lanci che è stato possibile riscontrare sia su console che su mobile e su PC".

Callahan ovviamente si riferisce soprattutto a BioShock Infinite e a Tomb Raider, due titoli che sono riusciti a coniugare ottime recensioni e incoraggianti vendite. La classifica del software è ovviamente dominata da titoli PC, PlayStation 3 e Xbox 360, ma anche 3DS ha fatto segnare ottimi risultati. "Con prestazioni solide di nuovi giochi come Luigi Mansion: Dark Moon, Pokémon Mystery Dungeon: Gates to Infinity e Monster Hunter 3 Ultimate le vendite di software 3DS sono aumentate di oltre il 50% dal marzo scorso", ha detto Callahan.

Microsoft è stata in grado di vendere 261 mila console della famiglia XBox 360 nello scorso mese negli Usa. Questo dato corrisponde a un calo del 29% rispetto al risultato segnato a marzo 2012, ma Xbox 360 rimane ancora una volta la console più venduta oltreoceano. È al primo posto da 27 mesi consecutivi nella classifica delle console più vendute, il che ha consentito a Microsoft di presentare risultati finanziari interessanti per la sua divisione Entertainment and Devices.

Sony e Nintendo, come al solito, non hanno fornito numeri circostanziati sulla vendita di console in questo territorio. Si presume, tuttavia, che Wii U non riesca a superare le 100 mila unità vendute in un mese, e questo vale sia per il mese di marzo come per quello di febbraio 2013. Monster Hunter 3 ha risollevato le sorti della nuova console di Nintendo, ma in occidente non è un brand forte come in Giappone.

I giocatori hanno speso circa 402 milioni di dollari in hardware, software e accessori venduti da Microsoft, il che costituisce circa il 40% del totale del denaro speso a marzo. Insomma, Sony e Nintendo devono spartirsi quel che rimane.

Per altri dettagli sui giochi più venduti consultate la recensione di BioShock Infinite e la recensione di Tomb Raider.


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File RAW delle Fujifilm X-Trans anche su Mac con l'aggiornamento di Aperture

Written By Unknown on Jumat, 19 April 2013 | 17.25

File RAW delle Fujifilm X-Trans anche su Mac con l'aggiornamento di Aperture

"L'aggiornamento Digital Camera Raw Compatibility Update v4.05 di Apple Aperture e iPhoto porta anche nel mondo Mac il supporto ai file RAW in arrivo dalle fotocamere Fujifilm con sensore X-Trans"

La tecnologia X-Trans di Fujifilm ha portato l'anno scorso una ventata di novità nel mondo dei sensori, facendo guadagnare al produttore nipponico grande visibilità e una nutrita schiera di nuovi appassionati. La tecnologia X-Trans modifica la matrice di pixel colorati posta davanti al sensore per permettere a quest'ultimo di 'vedere' a colori: generalmente le fotocamere utilizzano il filtro Bayer (qui trovate un approfondimento su tale elemento e sul suo inventore, Bruce Bayer), ma l'elevata periodicità della matrice porta a fenomeni di Moiré durante la fase di demosaicizzazione. Fujifilm ha ridotto la periodicità della matrice, studiando un sistema a base 6x6 al posto di 2x2 e ha eliminato alla radice la sensibilità all'effetto Moiré.

Questo ha portato però un processo di di demosaicing del tutto nuovo, a cui i produttori di software di elaborazione hanno dovuto adattarsi. Solo recentemente le principali suite per lo sviluppo in camera chiara hanno cominciato a offrire pieno supporto ai RAW creati dalle fotocamere Fujifilm con sensore X-Trans, tra queste Phase One Capture One Pro e Adobe Photoshop e Lightroom.

Ora il supporto viene portato anche nel mondo Mac con l'aggiornamento Digital Camera Raw Compatibility Update v4.05 di Apple Aperture e iPhoto. Ora quindi anche chi si affida alle due soluzioni software di casa Apple per la gestione delle proprie immagini può sviluppare i RAW delle fotocamere Fujifilm X-Pro1, X-E1, X100S e X20.


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Microsoft sorprende gli analisti: trimestre molto positivo, a dispetto della crisi dei PC

Un Giovedì ricco di annunci finanziari quello di questa settimana: assieme a Google, AMD e Nokia anche Microsoft ha fornito il quadro dell'andamento degli ultimi 3 mesi, coincidenti per l'azienda americana con il terzo trimestre dell'esercizio fiscale 2013 conclusosi lo scorso 31 Marzo.

Ci si attendevano difficoltà per l'azienda americana, alla luce del momento particolare che sta vivendo il mercato dei PC, ma così non è stato. Microsoft ha infatti annunciato un fatturato trimestrale di 20,49 miliardi di dollari, con un utile operativo di 7,61 miliardi di dollari e uno netto di 6,06 miliardi di dollari. Questi dati sono nettamente migliori di quelle che erano le migliori previsioni formulate nei giorni scorsi dagli analisti finanziari.

La divisione Business dell'azienda ha registrato un incremento del fatturato nel periodo di riferimento dell'8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente; dinamica simile per la divisione Server & Tools con un incremento dell'11%. Molto valido il risultato della divisione Windows, forte di un aumento del 23% giustificato sia dalle vendite del sistema operativo Windows 8 sia dalla commercializzazione dei tablet della famiglia Surface. Il modello Surface Pro, in particolare, è stato messo in vendita in alcune regioni mondiali proprio nel corso del trimestre in oggetto, mentre Surface RT ha esteso la presenza in varie nazioni Italia compresa proprio in questo periodo.

Ottimo risultato anche per la divisione Entertainment & Devices, con una crescita del fatturato di ben il 56%, e altrettanto in crescita la divisione Online Services con un aumento del fatturato del 18% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Nel commento ai risultati finanziari è emersa la volontà di Microsoft di sviluppare una serie di nuovi dispositivi di ridotte dimensioni basati su sistema operativo Windows e dotati di interfaccia touch. Cosa questo implichi non è ancora chiaro ma pare possibile che Microsoft voglia in questo modo dedicarsi allo sviluppo di soluzioni mobile che possano affiancarsi alla gamma di tablet Surface, magari con un modello da 7 pollici di diagonale del quale si è vociferato in queste settimane.


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Addio a Storm Thorgerson: sue molte copertine celebri fra cui quelle dei Pink Floyd

Dopo una lunga battaglia contro una malattia che non concede scampo ci ha lasciati Storm Thorgerson. Se vi state chiedendo chi è, visto che molte testate ne parlano come se fosse una celebrità nota a tutti, non è il caso di sentirsi ignoranti: nei suoi 69 anni di vita Storm ha fatto diverse cose, ma le più celebri appartengono alla cultura collettiva degli appassionati di musica, legate a nomi di altri.

Storm come tempesta, se vogliamo tradurre letteralmente il nome, un fotografo e designer che ha vissuto il suo periodo d'oro per circa quindici anni a partire dal 1968, ma portando avanti lavori fino all'ultimo dei suoi giorni. Nel 1968 infatti è stato fra i fondatori dello studio grafico Hipgnosis (insieme a Aubrey Powell e Peter Christopherson), muovendo i primi passi nel fantastico mondo delle copertine dei 33 giri, ovvero una delle cose più rimpiante dagli appassionati, abituati ormai al download di impalpabili bit.

Tutto parte da A Saucerful of Secrets dei Pink Floyd, un mix di fotografia, aerografo, collage e tutto quello che  oggi indichiamo genericamente con artwork, dove lo scatto si fonde con i voli pindarici della fantasia creando qualcosa di unico e identificabile, ovvero una caratteristica importantissima per la vendita di 33 giri all'epoca. Non era ovviamente solo questo: con Ummagumma, sempre dei Pink Floyd, la ricerca si spinge nel campo della composizione, offrendoci un'immagine apparentemente semplice ma ricercata fin nei minimi particolari.

Hipgnosis ha sempre lavorato tenendo molto in considerazione il contenuto dell'album: tradotto in parole povere, non partiva un click senza prima aver ascoltato e appreso il senso della musica da rendere con un'immagine, situazione che di fatto portava al coinvolgimento di Hipgnosis (in veste di pubblico privilegiato) nella parte di produzione e remix prevendita. Gli strumenti utilizzati in fase di scatto erano solitamente Hasselblad e non tanto per una ricerca di qualità, ma perché semplicemente si poteva avere già bello che pronto uno scatto quadrato, perfetto per le copertine. Ovviamente gli artwork prevedevano anche gli interni, di larghezza doppia, più altri accorgimenti in termini di packaging rivelatisi quasi sempre di successo.

La consacrazione arriva con uno degli album più venduti di sempre, The Dark Side of The Moon dei Pink Floyd: milioni e milioni di copie vanno a fissare nella memoria collettiva il celebre prisma che scinde la luce visibile nei colori dell'arcobaleno, facendo vivere ad Hipgnosis un periodo molto prolifico e di successo. Oltre ai Pink Floyd (celebre anche Atom Earth Mother, quello della mucca, N.d.R.), la collaborazione si estende ad altri colossi della musica come Led Zeppelin, Genesis, Paul McCartney, Black Sabbath, Peter Gabriel. Una curiosità: non esisteva un listino per questo tipo di lavori, lasciando agli artisti la scelta di pagare "per quanto credevano valesse". Quasi mai per Hipgnosis questa scelta si è rivelata svantaggiosa.

Hipgnosis si scioglie nel 1983, ma l'attività di Storm Thorgerson continua: suoi i lavori per Alan Parsons (Try Anything Once, On Air e The Time Machine, per citarne alcuni), Anthrax, Audioslave, Bruce Dickinson, Dream Theater (Falling into Infinity, Once in a LIVEtime, 5 Years in a LIVEtime), Muse e molti altri.

Uno sconosciuto molto noto, Mr. Storm Thorgerson, che ci ha lasciati ieri ma con un'eredità molto apprezzata dagli appassionati di musica, e non solo (di seguito una gallery con alcuni dei suoi lavori e di Hipgnosis). Buon viaggio, Storm.


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Google Chrome 28

Written By Unknown on Kamis, 18 April 2013 | 17.25

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Google Chrome è un browser web sviluppato da Google con tecnologia WebKit e basato su una nuova Java script Virtual machine denominata V8. Una delle caratteristiche principali del prodotto è la gestione delle singole schede aperte in processi separati: in caso di crash di un singolo tab non sarà necessario riavviare l'intera applicazione


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Nuovo zoom luminoso 18-35mm F1.8 per reflex APS-C da Sigma

Nuovo zoom luminoso 18-35mm F1.8 per reflex APS-C da Sigma

"Sigma mette sul piatto un nuovo zoom dedicato ai possessori di reflex APS-C: Sigma 18-35mm F1.8 DC HSM Art offre focali equivalenti di 27-52,5mm e sfocato equivalente a quello di un'ottica F2.7 costante"

Sigma ha annunciato una novità molto interessante, lo zoom dedicato alle reflex con sensore APS-C Sigma 18-35mm F1.8 DC HSM Art. Si tratta di un grandangolare che copre gli angoli di campo delle focali 27-52,5mm su full frame, caratterizzato da un'elevata apertura costante.

Il tema dell'apertura di diaframma è uno di quelli che maggiormente sta tornando in voga tra i fotografi e dopo periodi in cui erano i grandi numeri a farla da padrone, come la focale massima o l'escursione focale, anche il grande pubblico sta virando verso concetti maggiormente legati alla qualità e alla resa fotografica. All'ordine del giorno è quindi anche il tema di quella che potrebbe essere definita 'apertura equivalente'. DPReview, che riporta la notizia dell'annuncio del nuovo zoom specifica come il valore di F1.8 su APS-C abbia la stessa resa in termini di profondità di campo di un'ottica F2.7 su full frame.

Per ora non si conoscono né i possibili innesti né il prezzo, ma certamente la nuova mossa di Sigma saprà risvegliare l'interesse di molti, soprattutto di quelli che, alla ricerca della resa fotografica del formato pieno, non hanno il budget per cambiare sistema e passare al 35mm.


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Wii U: nuovo aggiornamento dimezzerà i tempi di caricamento

Nintendo ha reso noti i dettagli sul primo grosso aggiornamento per il sistema operativo di Wii U, la cui disponibilità è prevista per la settimana prossima. Centrale per l'aggiornamento primaverile saranno le nuove opzioni che consentiranno di trasferire dati tra unità collegate via USB.

Il lungamente atteso aggiornamento primaverile, inoltre, ridurrà finalmente i tempi di caricamento dei giochi e quelli legati al passaggio al Menu Wii U. Un video rilasciato da Nintendo, che riportiamo in questa pagina, dimostra i progressi fatti da questo punto di vista, evidenziando che i tempi di caricamento in certi casi potranno addirittura essere dimezzati.

Durante il suo intervento in occasione del Nintendo Direct svoltosi nella giornata di ieri, il presidente di Nintendo Satoru Iwata ha anche detto che grazie al nuovo aggiornamento sarà poi possibile installare nuovo software mentre si continua a giocare, ottenere nuovi contenuti per i software senza doverli riavviare ed istallare software ed aggiornamenti anche quando la console è in stand by.

Nella prossima settimana sarà poi disponibile anche la piattaforma Wii U Virtual Console, che permetterà di giocare ai classici Nintendo delle ere 8-bit e 16-bit. Questi ultimi, inoltre, supporteranno la funzionalità off-TV, che consentirà di giocare guardando al GamePad senza più fare riferimento alla TV. Ogni gioco per la virtual console, inoltre, disporrà del proprio canale Miiverse. Anche i giochi per Nintendo 64 arriveranno presto sulla virtual console, conferma Iwata.

Ma l'evento in streaming web è stato dedicato principalmente al mondo 3DS. Nintendo ha fatto sapere di essere al lavoro un nuovo gioco ambientato nel mondo di The Legend of Zelda: A Link to the Past, uscito inizialmente su Super NES nel 1992. Il gioco sfrutta le possibilità offerte dallo schermo 3D di Nintendo 3DS, e permette a Link di diventare un disegno e muoversi sui muri. Il lancio del gioco è previsto per la fine di quest'anno.

Ci sarà anche un nuovo titolo Yoshi's Island, oltre che il nuovo Mario & Luigi: Dream Team Bros., in cui Mario dovrà muoversi tra il mondo reale ed il mondo del sogno di Luigi, per salvare la Principessa Peach. Il gioco sarà disponibile nei negozi e nel Nintendo eShop di Nintendo 3DS il 12 luglio. Non mancherà un adattamento dell'originale e acclamato titolo per Wii Donkey Kong Country Returns 3D, che aggiunge otto nuovi livelli che i giocatori possono visitare solo dopo aver completato l'avventura principale, oltre ad una nuova modalità ottimizzata per la console portatile con nuovi oggetti e meccaniche. L'uscita del gioco è prevista per il 24 maggio, sia nei negozi, sia nel Nintendo eShop di Nintendo 3DS.

Due titoli della serie The Legend of Zelda arriveranno, inoltre, su Virtual Console. The Legend of Zelda: Oracle of Ages e The Legend of Zelda: Oracle of Seasons sono stati originariamente sviluppati da Capcom e sono usciti su Game Boy Color nel 2001. I giochi sono connessi: infatti giocando ad uno dei titoli si sbloccheranno segreti nell'altro. L'arrivo dei due titoli nel Nintendo eShop di Nintendo 3DS è previsto per il 30 maggio.

Professor Layton and the Azran Legacy sarà, invece, il terzo titolo della seconda trilogia del professor Layton, che vede il professore in viaggio per il mondo, alle prese con tanti rompicapi da risolvere per svelare il mistero di un'antica civiltà. Il gioco uscirà in Europa entro la fine dell'anno.

Level-5, la software house responsabile di Ni no Kuni, ha poi annunciato tre nuovi titoli per 3DS. The Starship Damrey di Kazuya Asano e Takemaru Abiko; Bugs vs Tanks!, dal creatore di Mega Man, Keiji Inafune, in cui i giocatori controllano un carro armato personalizzato in una lotta contro orde di insetti giganti; e Attack of the Friday Monsters! A Tokyo Tale, nel quale i giocatori si troveranno nei panni di un ragazzo che vive in un luogo dove i mostri degli show giapponesi degli anni settanta prendono vita tutti i venerdì.

Nintendo ha poi annunciato Mario and Donkey Kong: Minis on the Move, Mario Golf: World Tour, un nuovo titolo della serie Party per l'Anno di Luigi e Shin Megami Tensei IV.


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UltraVNC 32bit

Written By Unknown on Rabu, 17 April 2013 | 17.25

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UltraVNC è un software gratuito per Windows che consente di amministrare ed utilizzare un sistema da remoto in modo molto intuitivo. La gestione del sistema remoto, infatti, non avviene tramite comandi testuali o apposite interfacce grafiche studiate ad hoc: il software consente di visualizzare il desktop del sistema remoto e di poterci interagire direttamente utilizzando tastiera e mouse proprio come se il computer fosse sulla nostra scrivania.

Grazie alla flessibilità offerta dal software è possibile gestire anche macchine remote su cui è installato un sistema operativo diverso da quello che stiamo utilizzando: nel dettaglio UltraVNC supporta sistemi remoti Windows, Linux e Mac OS X. Di seguito l'elenco dei cambiamenti apportati in questa release (1.0.8.2):

server
-
deadlock fixes
- win2003, xp ( all pre vista) fast user and RDP fix
- color error when using the driver in 16bit color mode.
- added multiple monitors for non driver mode
- corrected mouse behaviour with multiple displays
-  mirror driver was used on vista>= and color was 8/grey/b&w crash fix

viewer
- listen and add new client fail to connect fixed
- skewed viewer in 254 color mode fixed
- scrollbar and resize fix
- auto mode set to fix color to prevent crash
- write exact error" replaced by "server closed connection
- cancel force socket close
- viewer -listen also remember command lines

installer
- download files uncheck fix


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Glary Utilities

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Glary Utilities integra una serie di strumenti utili alla pulizia, manutenzione e ottimizzazione del proprio PC. Molte operazioni reso possibili da Glary Utilities possono essere compiute anche dagli strumenti standard messi a disposizione dal proprio sistema operativo, ma questo tool rende il tutto più semplice e a portata di mano.


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Overclock di serie e 2GB di memoria per la RadoenHD 7790 di Sapphire

Sapphire ha annunciato una nuova scheda video di fascia media basata su chip AMD Radeon HD 7790, recentemente annunciato dall'azienda americana. Si tratta della versione Radeon HD 7790 2GB OC, scheda che si differenzia dal reference design per la presenza di un quantitativo di memoria video doppio e per l'overclock di default.

Il raddoppio della memoria video dovrebbe permettere di ottenere un incremento delle prestazioni velocistiche in tutti quegli scenari di utilizzo nei quali la risoluzione e le impostazioni qualitative portano a saturare tutta la memoria video a disposizione. L'overclock di serie, invece, permette di incrementare le prestazioni velocistiche in ogni scenario di utilizzo.

sapphire_7790_oc_2g_1.jpg (44849 bytes)

La frequenza di clock della GPU è stata portata a 1.050 MHz, partendo dai 1.000 MHz di default per schede di questo tipo. Per la memoria video l'incremento è stato di 400 MHz effettivi, passando dai 6 GHz di default del reference design sino a 6,4 GHz. Nella tabella seguente sono riassunte le principali caratteristiche tecniche delle schede Radeon HD 7700 a confronto con il nuovo modello Sapphire:

Modello

Sapphire Radeon HD
7790 2GB OC
Radeon HD 7790 Radeon HD 7770
GHz Edition
Radeon HD 7750

clock GPU

1050 MHz 1000 MHz 1000 MHz 880 MHz

numero GPU

1 1 1 1

numero stream processors

896 896 640 512

clock stream processors

1050 MHz 1000 MHz 1000 MHz 880 MHz

ROPs

16 16 16 16

TMU

56 56 40 32

quantitativo memoria

2.048 MB 1.024 MB 1.024 MB 1.024 MB

tipologia memoria

GDDR5 GDDR5 GDDR5 GDDR5

clock memoria

6.400 MHz 6.000 MHz 4.500 MHz 4.500 MHz

interfaccia memoria

128bit 128bit 128bit 128bit

bandwidth memoria

102GB/s 96GB/s 72GB/s 72GB/s

connettori alimentazione

1x6pin 1x6pin 1x6pin no

Per questa scheda Sapphire ha utilizzato un sistema di raffreddamento custom con una singola ventola centrale e un sistema di dissipazione che ricopre anche i chip memoria. La dotazione è completata dalla presenza di due connettori DVI, uno di tipo dual link, un connettore HDMI e uno Display Port.


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Kodak cede la divisione Document Imaging a Brother

Written By Unknown on Selasa, 16 April 2013 | 17.25

Eastman Kodak ha raggiunto un accordo preliminare con Brother Industries per la vendita di alcuni asset della divisione Document Imaging per un'operazione del valore di circa 210 milioni di dollari.

La divisione Document Imaging di Kodak può contare su un'ampio catalogo di soluzioni di scansione di immagine e documentale, con scanner, software di cattura e servizi per i clienti enterprise. Il trasferimento di proprietà intellettuale e del database di clienti da Kodak a Brother permetterà di integrare la linea di prodotti di quest'ultima.

La finalizzazione dell'accordo dipende dall'approvazione dei garanti del mercato, dall'analisi del tribunale fallimentare e da un periodo di tempo in cui Kodak avrà comunque l'opportunità di cercare un miglior offerente. L'udienza presso la corte fallimentare è fissata per la fine del mese di aprile, con la possibilità di completare l'operazione nel corso del mese di giugno.

Antonio M. Perez, presidente e CEO di Kodak, ha commentato: "Questa proposta di vendita rappresenta un altro importante passo nel cammino di emergenza di Kodak e ci porta più vicini alla realizzazione della nostra visione strategica per il futuro di Kodak. La vendita a Brother, nel caso dovesse avere la meglio, rappresenterebbe un'evoluzione eccellente per i clienti, i partner e gli impiegati della divisione Document Imaging".

In occasione della presentazione dei risultati finanziari dell'anno fiscale 2012 Kodak ha comunicato l'intenzione di uscire dallo stato di bancarotta nel corso dell'estate 2013, posticipando le iniziali stime. Ricordiamo che nel corso dell'ultimo trimestre 2012 la compagnia ha registrato un passivo di 402 milioni di dollari, per una perdita totale di 1,38 miliardi per l'intero 2012, facendo segnare un passivo quasi doppio rispetto a quello del 2011.

All'inizio dell'anno il giudice Allan Gropper, supervisore fallimentare di Kodak, ha approvato l'operazione di vendita dei brevetti per un valore di 525 milioni di dollari, che consentiranno di ottenere a Kodak un finanziamento complessivo di 830 milioni di dollari per poter chiudere la fase di bancarotta.


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ZTE annuncia Geek, uno smartphone basato su Intel Atom

Nel corso della giornata di ieri, occasione dell'Intel Developer Forum in cosro in questo ore a Pechino, il produttore cinese ZTE ha annunciato ufficialmente un proprio nuovo smartphone, il primo a essere equipaggiato con un processore Intel Atom di ultima generazione.

Si tratta di ZTE Geek, un terminale che vanta un display da 5 pollici a risoluzione HD, ovvero 1280x720 pixel, sistema operativo Android 4..2 Jelly Bean, 8 GB di memoria interna dedicata allo storage e 1 GB di memoria RAM. La piattaforma sul quale è basato il terminale è, come anticipato, prodotta da Intel e si tratta in questo caso di un Atom Z2580 con frequenza operativa di ben 2.0 GHz.

Secondo i test effettuati la piattaforma in dote a questo ZTE Geek dovrebbe essere fino a due volte più veloce in termini di elaborazione e tre volte migliore per quanto riguarda la grafica rispetto alla precedente versione della stessa. Il tutto abbinato ad un consumo energetico addirittura inferiore.

Ricordiamo che proprio ZTE è stato uno dei primi produttori a credere nel progetto mobile di Intel, intorducendo già nel 2012 il proprio primo terminale "Intel-powered", ZTE Grand X IN, in grado di diventare uno dei prodotti più venduti in Austria.


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Notebook touchscreen in forte crescita nel corso del 2013

Nel corso del 2013 saranno sempre di più le unità notebook che adotteranno un display multitouch, come conferma Digitimes e anche la semplice osservazione di come questi modelli stiano affollando sempre più gli scaffali della grande distribuzione. Secondo il magazine taiwanese, nel corso del secondo trimestre i notebook touchscreen venduti saranno 4,2 milioni, con un incremento del 70% rispetto al trimestre precedente.

Come esperienza insegna, la crescita in volumi di produzione di un particolare dispositivo ne garantisce al contempo una contrazione di prezzo, motivata dalle economie di larga scala e dalle linee produttive sempre più efficienti. Nel terzo trimestre le cose non andranno diversamente, poiché dalle prime stime i ritmi di crescita di confermano sui livelli precedentemente citati.

Per fare qualche cifra, il prezzo di un display standard multitouch (non viene citata la diagonale o la risoluzione, purtroppo), passerà dafli attuali 70-80 Dollari USA a circa 50, sempre USD, andando quindi a costituire una valida alternativa a quelli standard senza gravare molto sul prezzo finale.

La lenta ma graduale diffusione di Windows 8 porta con sé la scelta di integrare nei nuovi notebook questa tecnologia, in virtù della migliore esperienza d'uso in ambiente "Metro". Se per il 2013 si assisterà a crescite vertiginose di notebook con pannello touch, in futuro vedremo probabilmente solo quelli. Il mondo notebook sta andando sempre più verso l'ibridazione con quello tablet, motivo per cui sarà praticamente obbligatorio disporre di un pannello touch già a partire dall'anno prossimo.  


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BigRock apre i primi corsi di Unity3D

Written By Unknown on Minggu, 14 April 2013 | 17.25

Dei corsi dedicati a chi vuole apprendere l'arte della programmazione di videogiochi, e farlo con una piattaforma particolare, Unity. BigRock, infatti, segnala che sono aperte le prime iscrizioni ai nuovi corsi di Games.

BigRock

È stato scelto Unity come base del corso perché è estremamente veloce, è un prodotto di qualità, multipiattaforma e perché offre un unico ambiente dove poter assemblare, creare e testare la propria scena. Ogni modello, con Unity, dal suo concept fino ai suoi primi passi, impiega pochissimo tempo e pochissimi click. L'ambiente di sviluppo di Unity, inoltre, integra un visualizzatore realtime di ciò che si sta progettando.

Il corso si protrae per una settimana e ha un prezzo di 800 euro + iva, stando ai dati forniti sul sito ufficiale della società.

"Perché introdurre questi nuovi corsi? Perché crediamo che sia il momento adatto per formare persone che vogliono inserirsi in un settore che continua a incrementare i propri numeri di anno in anno, con software sempre più accessibili che permettono di ottenere ottimi risultati con il minimo dispendio di risorse. E vogliamo farlo qui in Italia", ci scrive BigRock.

Quest'ultimo è un training center immerso nella campagna trevigiana dedicato alle nuove tecnologie della computer grafica attivo dal 2006. BigRock vanta numerosi clienti, partner e contatti importanti, tra cui Adobe e Autodesk, e i suoi corsi formano ogni anno più di 200 persone.

"Per partecipare al corso occorre avere le basi del 3D, ed avere, anche sommariamente, i concetti di logica per la programmazione. Il resto, ve lo spiegheremo noi attraverso le 40 ore di lezione, e le serate a base di pizza e videogiochi a BigRock", si legge sulla pagina del corso.


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Apple sborsa 53 milioni per patteggiare una causa collettiva

Apple ha deciso di accordarsi per il patteggiamento di una causa collettiva che accusa l'azienda di Cupertino di non aver onorato il suo piano di garanzia standard in un anno. Il patteggiamento prevede un esborso, da parte della Mela, di circa 53 milioni di dollari per rimborsare alcuni proprietari di iPhone e iPod touch.

Secondo quanto afferma Wired, che ha avuto l'occasione di visionare una copia dell'accordo, il patteggiamento è stato firmato dal rappresentante legale di Apple, Noreen Krall, e sarà depositato nelle prossime settimane presso un tribunale federale della California.

I querelanti della causa collettiva sostengono che Apple ha rifiutato di riparare o sostituire unità malfunzionanti di iPhone e iPod touch che sarebbero state danneggiate per via del contatto con l'acqua. I dispositivi di Apple sono provvisti di un indicatore di contatto con i liquidi posizionati alla base del jack delle cuffie, che cambia colore da bianco a rosa in presenza di acqua.

Sebbene le politiche di Apple affermino che il danno causato dall'immersione del dispositivo in un liquido vada ad annullare la garanzia del prodotto, il produttore dell'indicatore, 3M, afferma che in presenza di umidità l'indicatore potrebbe restituire un falso positivo.

I termini dell'accordo di patteggiamento prevedono che la Mela rimborsi tra i 105 ed i 300 dollari per dispositivo a seconda del tipo di danno sulla scheda logica, corrispondendo indicativamente al costo medio dell'operazione di riparazione. Il documento afferma inoltre che i sottoscrittori della causa collettiva possono avere la possibilità di richiedere un risarcimento maggiore, fino al doppio di quello valutato, a seconda del numero di richieste avanzate per ottenere la copertura della garanzia.


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Arriva il germanano: monostrati di germanio dello spessore di un atomo

Un gruppo di ricercatori della Ohio State University è riuscita a definire un nuovo metodo per la deposizione del germanio in monostrati, potendo così realizzare un materiale dalle prestazioni di gran lunga superiori a quelli del silicio e che rappresenta una alternativa di facile realizzazione anche rispetto ai materiali di prossima generazione come, ad esempio, il grafene.

Joshua Goldberger, professore della OSU, ha commentato: "Siamo stati capaci di realizzare il corrispettivo in germanio del grafene, un singolo strato idrogeno-terminato proprio come i materiali in grafene, ma molto più semplice da realizzare. Nel processo lo abbiamo trasformato da un materiale a banda proibita indiretta a un materiale a banda proibita diretta, rendendolo adatto anche per applicazioni ottiche". Il materiale è stato battezzato "germanano", imitando il nome di "grafano" che indica monostrati di grafene idrogeno-terminati.

Già altri ricercatori hanno cercato di fabbricare monostrati di germanio, ma hanno incontrato problemi simili a quelli della realizzazione dei monostrati di grafene e cioè la difficoltà di crescere reticoli cristallini puri su un intero wafer.

Il professore afferma di essere stato in grado di sintetizzare per la prima volta i reticoli cristallini di germanio idrogeno-terminato, grazie ad un processo di de-intercalazione topochimica: Goldberger ha interposto atomi di calcio tra monostrati di germanano, facilitando in questo modo la crescita su laga scala, dissolvendo quindi il calcio e riempendo i vuoti del reticolo con atomi di idrogeno allo scopo di impedire l'ossidazione. I ricercatori sono stati quindi capaci di esfoliare monostrati di germanano da sottoporre a test di laboratorio.

A differenza del carbonio (su cui si basa il grafene), il germanio può essere fatto crescere più facilmente utilizzando i macchinari per la produzione di semiconduttori. Goldberger sottolinea che il nuovo materiale potrà essere utilmente impiegato nella realizzazione di dispositivi optoelettronici e sensori avanzati, dal momento che la sua mobilità elettronica è cinque volte superiore a quella del germanio grezzo (ovvero circa 10 volte superiore a quella del silicio), con una banda proibita di 1,53eV, leggermente più elevata di quella dell'arseniuro di gallio.

Per certi versi si può parlare di un ritorno al passato, dal momento che il germanio è stato il primo materiale utilizzato per la realizzazione dei transistor, nelle prime sperimentazioni portate avanti nel corso del 1947 dagli AT&T Bell Labs. Sin da allora il silicio ha poi assunto il titolo di materiale d'elezione per la realizzazione di semiconduttori, anche se si segnala negli anni recenti un ritorno all'impiego del germanio per la realizzazione di rilevatori ottici analogici e ricetrasmettitori digitali ad elevate prestazioni.

Il prossimo passo dei ricercatori è la realizzazione di dispositivi funzionanti con il nuomo materiale e la sperimentazione di varie molecole di terminazione oltre all'idrogeno, che possano funzionare da droganti per enfatizzare proprietà elettriche ed ottiche. Attualmente il materiale risulta essere stabile fino alla temperatura di 75°C: anche su questo versante i ricercatori sperano di poter spingere questo limite ulteriormente verso l'alto per aprire la porta all'impiego del materiale in una più vasta gamma di impieghi.


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Samsung Ultrabook serie 9 Premium, ora con display Full HD

Written By Unknown on Jumat, 12 April 2013 | 17.25

Fin dal proprio esordio, gli Ultrabook hanno convinto per molti aspetti e meno per altri. Prendendo in considerazione i pochi aspetti poco graditi dal pubblico, escludendo il prezzo, al primo posto troviamo sicuramente la qualità del display, non certo in linea con tutte le altre caratteristiche e su cui i produttori han cercato di risparmiare maggiormente.

Certo, esistono e sono esistite eccezioni nella fascia medio-alta, ma ancora oggi nella fascia bassa Ultrabook è praticamente impossibile trovare una risoluzione differente dalla ben nota 1366x768 pixel, senza parlare della qualità spesso mediocre del pannello, a prescindere dal numero di punti. Differente è il discorso per i prodotti di fascia media e alta, dove stiamo assistendo ad aggiornamenti che prevedono un adeguamento qualitativo di questa componente.

Samsung

L'ultima in ordine di tempo è Samsung, che proprio in questi giorni ha presentato i nuovi modelli della famiglia 9 Premium con un display tutto nuovo.  Dotato di tecnologia Samsung SuperBright, il nuovo display promette una luminosità doppia rispetto ai tradizionali pannelli utilizzati, oltre a portare la risoluzione a ben 1920x1080 pixel.

Le altre caratteristiche della serie 9 Premium prevedono l'adozione di una CPU Intel Core i7-3537U (2GHz), 4GB di memoria e SSD 128GB( di ottima qualità, realizzato da Samsung stessa). Questo Ultrabook di casa Samsung viene realizzato con chassis in alluminio in pezzo unico, con un trattamento per evitare che rimangano impresse le "ditate".

Il prezzo non è certo popolare, 1399,00 Dollari USA (fonte Hothardware), ma costituisce sicuramente un'alternativa allettante per la fascia alta del mercato Ultrabook, anche in considerazione del nuovo display di qualità elevata e dell'SSD molto performante.


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Winamp Full

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Famoso player in lingua inglese, dal semplice utilizzo, è compatibile con i più diffusi formati audio e permette una elevata personalizzazione. Ben note sono le skins, cioè le vesti grafiche, che possono essere scaricate da vari siti per personalizzare il proprio winamp.
Quella proposta è la versione Full.


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Sony presenta i nuovi monitor OLED professionali, tra i quali un 4K

Sony presenta i nuovi monitor OLED professionali, tra i quali un 4K

"Sony ha annunciato di essere al lavoro sulla nuova gamma di monitor OLED dedicati al mercato del broadcating "

Sony è certamente uno degli attori di maggior peso nel mondo del broadcast ed ha infatti colto l'ocasione del NAB per poter mostrare nuovi prodotti e dichiarare quale sarà la linea che intende seguire per i prossimi tempi. Tra le altre cose ha presentato quella che sarà la nuova generazione di monitor professionali dedicati al settore.

La casa ha mostrato durante la fiera di Las Vegas due prototipi della nuova serie A di monitor OLED trimaster EL. Innanzitutto la prima cosa che salta all'occhio è la risoluzione dei pannelli: 4096x2160 per il 30" e 3840x2160 per il fratello maggiore da 56". Rispetto alla gamma precedente Sony dichiara avere migliorata la resa della riproduzione dei colori (variazioni cromatiche ridotte della metà) e soprattutto un angolo di visione di ampiezza maggiore.

La nuova gamma sarà costituita da quattro monitor di riferimento e due di visione; per quanto riguarda le tempistiche, il colosso giapponese si è invece limitato ad annunciare l'uscita del prototipo da 30" mostrato in fiera per anno prossimo.


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Filmati 4K a 1000 (mille!) fps per Phantom Flex4K di Video Research

Written By Unknown on Kamis, 11 April 2013 | 17.25

Filmati 4K a 1000 (mille!) fps per Phantom Flex4K di Video Research

"Phantom Flex4K di Video Research è una videocamera per riprese 4K ad alta velocità, in grado di spingersi a 1000 frame al secondo. In Full HD addirittura arriva a 2000 fps: eccola all'opera tra i pompieri del Connecticut"

4K e alti frame rate di ripresa sono certamente due tra i termini chiave nell'attuale mondo della ripresa video. Abbiamo recentemente visto le novità RED, con il nuovo sensore RED Dragon, in grado di registrare in 6K a 100fps, in 5K a 120 fps e in 4K a 200 fps, ma la nuova Phantom Flex4K di Video Research punta ad alzare l'asticella della competizione. Uno dei punti di forza di Phantom Flex4K è la registrazione di filmati 4K (4096x2160) a ben 1000 fps, con la possibilità quindi di riprodurre spettacolari immagini al rallentatore. Alla massima risoluzione (4096x2304 pixel) la ripresa raggiunge comunque 900 immagini al secondo.

Video Research ha reso disponibile un filmato ripreso con la nuova cinepresa digitale che mostra la vita dei pompieri di Glastonbury, Connecticut: le capacità di slow motion sono evidenti, così come la capacità di raccogliere i minimi dettagli:

Tra i dati interessanti c'è sicuramente anche quello relativo alle riprese Full HD 1920x1080 con un frame rate di 2000 fps, che salgono a tremila fotogrammi al secondo in risoluzione HD 720p. Completano i dati tecnici 64GB di memoria interna, connessione Bluetooth per controllo remoto, 2 uscite 3G-SDI per avere un unico segnale 4K o due segnali indipendenti 1080p con campionamento 4:4:4.


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