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Adobe Photoshop sarà utilizzabile sui Chromebook di Google

Written By Unknown on Selasa, 30 September 2014 | 17.25

Il progetto Chromebook unisce a doppio filo produttori di hardware con Google, responsabile dello sviluppo di Chrome OS e dei servizi online. Ma per poter avere successo l'offerta di applicazioni e di servizi deve essere il più ampia possibile, infatti, solo così Google potrà catturare l'attenzione e i favori del pubblico.

È di poche ore fa la notizia secondo cui anche Adobe intenda aderire al progetto proponendo una versione dedicata di Photoshop; la novità viene segnalata dal blog di Google dedicato al settore education e in tale post viene indicata l'iniziale disponibilità solo sul territorio USA.

Anche questa versione di Photoshop rientra nella strategia Creative Cloud e per poter installare il software sul proprio Chromebook è necessario aderire a una delle iniziative educational collegate a Creative Cloud. Si tratterà di una versione di Photoshop fruibile in streaming, con la possibilità di integrarsi facilmente con gli altri servizi cloud di Google.

Rispetto alle funzionalità offerte da Photoshop su altre applicazioni è già possibile vedere alcune importanti differenze. Non saranno ad esempio previste funzionalità legate all'accelerazione grafica offerta dalla GPU, opzioni disponibili a partire dalla versione CS4. Sarà inoltre più complicato stampare: Chrome OS prevede l'utilizzo di Google Print e non è possibile connettere un dispositivo di stampa direttamente al Chromebook. Al momento attuale pare anche poco praticabile il collegamento di uno scanner per realizzare eventuali scansioni ma questa lacuna verrà colmata nel momento in cui il progetto  Lorgnette acquisirà una sufficiente maturità.


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Alcohol 120%

scheda aggiornata 1 ora fa

Software di masterizzazione che permette di effettuare copie di supporti CD e DVD, bypassando eventuali protezioni alla copia presenti sul supporto.

Di seguito le note fornite a corredo con il software:

  • Alcohol 120% enables you to make a duplicate back-up to recordable media of nearly all your expensive Game\Software\DVD* Titles, and/or an image that can be mounted and run from any one of Alcohol's Virtual drives.
  • No other software available enables you to create up to a staggering 31 virtual drives, allowing you to run your game images at over 200X faster than from a conventional CD-ROM. Alcohol 120% is a powerful utility that uses a unique combination of options to ensure a perfect back up every time.
  • All you need is a PC combined with a CD or a DVD burner. No more replacing your expensive original discs due to loss, theft, scratches, or other media imperfections. Your duplicate works just like the original; your entire collection can be archived and your investment protected.
  • In the home:-Have you had experiences with the common conditions of CDs\DVDs? They are easily scratched, they can even get broken, lost, and even stolen. Alcohol provides you with peace of mind and protects your investment.
  • Your original games\program discs can be safely stored away; Alcohol Images mean that you always have your expensive media stored safely on your Hard Drive for instant retrieval at the click of a button. No more searching for the correct game disc or software application install disc, everything is at your finger tips.
  • You can now, for instance, simultaneously play your favourite game and bring up your route planner, without having to eject and reload any physical discs The 31 virtual drive ability of Alcohol means you can have the equivalent of a staggering 31 CD-ROM Drives in your Home PC all accessible simply and quickly running your Disc image at around 200 times faster than that of a conventional CD-ROM drive. If you need a program or CD it is immediately there - always ready to use!
  • At the office:- Program discs and many other applications generally require the original Disc to be in the computers CD-ROM drive, this restricts the amount of people in your office who can have access to the same software at the same time without the cost of additional discs, Alcohols virtual drives resolves that problem for you. No more hunting around the offices for that elusive disc you need to run your application, every thing you require is just a click away.
  • With Alcohol you can store your CD images on your office server, your colleagues and employees at their respective networked workstations will never need to come asking for a CD again, they will not even require an expensive CD-ROM drive installed in their workstation PC a simple click is all that is required for them to have full access to any disc image they require for their day to day work. Your valuable CDs can be safely kept safely under lock and key.
  • Does your company have a promotional CD for its customers? Original pressed discs are expensive, using Alcohol 120% writing engine you can copy the original to inexpensive blank discs for distribution to your customers and keep your overheads down.
  • Alcohol software offers unrivalled usage to people from all walks of life regardless of if you are a hardened game player, busy school teacher, salesman, IT manager, student etc. Alcohol has a niche in all your day to day computer needs. Let Alcohol help you to help yourselves and give you the peace of mind you deserve when it comes to expensive PC media.
  • Do not have a CD/DVD writer? No problem, Alcohol 52%* is the answer, with all the power and technological advantages of Alcohol 120%. Alcohol 52% is ideally suited for Laptop use (no need to take your expensive discs along to a meeting where they can become misplaced) Ideal for school/office environments where access to an image file by workstation users would be an advantage.

Queste le novità dell'ultima release:

  • FIX Improved the accuracy of graphic of burning speed and image making speed.
  • FIX Improved the speed and usage of memory buffer while burning and making image files.
  • FIX Display more and correct name of DVD manufacturers in the advanced page of CDDVD manager while checking DVD media.
  • ADD Added support for some special ISO image files, e.g. MAC toast mode ISO image file.
  • ADD Add CD/DVD device sharing service
  • FIX Help Files updated.
  • FIX Improved the reading and writing engines.
  • FIX Fixed Some DPM of DVD-ROM bugs
  • FIX Fixed some minor bugs reported by users
  • FIX Updated Language translations
  • ADD Added Support for more devices, you can find more detailed information on our development page at http://www.alcohol-soft.com/devsupp/

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OnePlus Two, il successore di OPO arriverà nel 2015

OnePlus One è stato uno dei dispositivi più interessanti della scorsa generazione, almeno sulla carta. La startup, nata da un dirigente di Oppo, si era prefissata l'obiettivo di realizzare lo smartphone perfetto, con materiali ricercati, componentistica elettronica accuratamente selezionata e, non da ultimo, un prezzo indiscutibilmente interessante. Ma qualcosa è andato storto.

OnePlus One
OnePlus One

La disponibilità iniziale è stata scarsa, usando un eufemismo, e abbiamo assistito, almeno nelle prime settimane, ad un lancio solamente su carta con pochissime unità disponibili per la vendita. Ancora oggi, ci sentiamo di considerare OnePlus One come un esercizio di stile, tuttavia la società cinese sembra volerci riprovare con un nuovo modello pianificato per l'anno prossimo: OnePlus 2.

La nuova iterazione, secondo alcune prime informazioni rilasciate su una sessione AMA su Reddit da due dirigenti della compagnia, potrebbe arrivare nel periodo che va da aprile e settembre del 2015. OnePlus starebbe prendendo in seria considerazione la possibilità di realizzare un dispositivo più piccolo in dimensioni, basandosi sui feedback mossi da chi ha acquistato il primo momento.

Non è ancora chiaro se la società rilascerà un modello più piccolo parallelamente ad una versione da 5,5", come fatto da Apple con i nuovi iPhone 6, o se un modello di dimensioni ridotte sarà l'unico smartphone proposto per la seconda generazione di OnePlus One. Sfortunatamente, il produttore cinese sembra voler utilizzare il sistema ad inviti del primo modello anche per il suo successore, almeno nei primi momenti dalla vendita.


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Samsung Galaxy Alpha, l'alternativa di iPhone 6 disponibile in Italia: prezzi e specifiche

Written By Unknown on Senin, 29 September 2014 | 17.25

Samsung cerca di contrastare iPhone 6 con Galaxy Alpha e una strategia di mercato particolarmente simile. Sono stati adottati materiali premium a fronte di un design particolarmente curato, mentre dal punto di vista delle caratteristiche tecniche sono state preferite soluzioni meno estreme rispetto ai top di gamma della società sudcoreana.

Samsung Galaxy Alpha

"È pensato per coloro che sono alla ricerca di eleganza e raffinatezza", recita il comunicato stampa della società parlando proprio del nuovo Galaxy Alpha. La scocca è in alluminio, con fattezze molto simili a quelle del nuovo Note 4, mentre sul retro si è scelto per una finitura morbida per facilitare la presa e rendere meno scivoloso il contatto con il freddo metallo.

Samsung Galaxy Alpha
OS Android 4.4.4 (KitKat)
Processore Exynos 5 5430 octa-core
CPU 1: ARM Cortex-A15 1,8 GHz
CPU 2: ARM Cortex-A7 1,3GHz
RAM 2 GB
Display SuperAMOLED 4,7"
Risoluzione 1280x720
Densità di pixel 312 PPI
Storage 32 GB
Non espandibile
Fotocamera Anteriore 2,1 MP
Fotocamera Posteriore 12 MP f/2.2
Flash LED
Rete cellulare Fino a 4G LTE-A Cat. 6
Wi-Fi 802.11 ac
Bluetooth 4.0
Connettività NFC
DNLA
ANT+
Geolocalizzazione GPS, A-GPS
Sensori Accelerometro
Giroscopio
Bussola
Scansione delle impronte digitali
Cardiofrequenzimetro
Porte microUSB
Jack audio 3,5mm
Batteria 1.860 mAh
Dimensioni 132,4 x 65,5 x 6,7 mm
Peso 115 g
Prezzo 699 €

Spesso solamente 6,7 mm, Galaxy Alpha non ha caratteristiche tecniche da capogiro, come spesso Samsung ha puntato sui suoi dispositivi di fascia alta. Il display è un SuperAMOLED da 4,7" HD a risoluzione 1280x720, mentre sotto la scocca troveremo un processore Exynos 5 octa-core in configurazione big.LITTLE, con due CPU quad-core da 1,8 e 1,3GHz, supportate da 2GB di RAM.

Lo storage integrato è di 32GB, non espandibile, mentre le due fotocamere montano sensori da 12 e 2,1 megapixel. Galaxy Alpha avrà un sensore per il rilevamento del battito cardiaco, mentre dal punto di vista software sono presenti le funzionalità integrate su Galaxy S5, come la modalità di Risparmio energetico avanzato e la compatibilità con i più recenti indossabili di Samsung.

Samsung Galaxy Alpha è già disponibile in Italia al prezzo suggerito di 699€, ma è già possibile acquistarlo con esborsi ben più moderati.


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Intel guarda alla Cina e investe in due realtà per lo sviluppo di SoC

Intel ha annunciato l'intenzione di investire in due realtà cinesi collaborando con loro nel campo dei dispositivi SoC. L'azienda di Santa Clara ha infatti stanziato 1,5 miliardi di dollari per un investimento in Tsinghua Unigroup, un'azienda di proprietà statale che controlla Spreadtrum Communications e RDA Microelectronics, due delle principali compagnie fabless in Cina che operano nel mondo dei semiconduttori.

Spreadtrum ed RDA progettano chip per smartphone, feature phone e dispositivi consumer in genere. Secondo i termini dell'accordo, entrambe lavoreranno con Intel per "espandere l'offerta di prodotto e l'adozione dei dispositivi mobile Intel-based nel mercato cinese".

La collaborazione prevede inoltre la realizzazione di un nuovo System-on-Chip basato sulle architettura Intel. Il chip sarà sviluppato in forma congiunta con Spreadtrum e sarà commercializzato da entrambe le compagnie a partire dalla seconda metà del prossimo anno.

Pur non essendoci dettagli sulla tipologia di prodotto che questa collaborazione porterà sul mercato, vi è una certa probabilità che il chip entri a far parte della famiglia SoFIA destinata alla fascia bassa del mercato. Il chip potrebbe inoltre essere prodotto al di fuori delle fabbriche Intel, specie dopo che a seguito dell'accordo stretto a maggio con Rockchip, altra realtà cinese che si occuperà dello sviluppo di SoC a base x86, si è venuto a sapere che sarà la taiwanese TSMC a gestire la produzione iniziale.

Le recenti collaborazioni di Intel con realtà cinesi di grosso calibro sono senza dubbio spinte dalla volontà di stabilire una presenza importante sull'enorme mercato locale dei dispositivi mobile. Brian Krzanich, CEO di Intel, ha osservato in merito al nuovo progetto di collaborazione/investimento: "La Cina è il più grande mercato di consumo per gli smartphone". Un mercato che attualmente è dominio di SoC realizzati su architetture ARM e che Intel vuole cercare di scardinare.


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Windows 7 disponibile per gli OEM solo al 31 ottobre

Il prossimo 31 di ottobre sarà un giorno importante per Windows 7: da tale data in poi infatti Microsoft non fornirà più agli OEM nuove licenze di Windows 7 Home Basic, Home Premium e Ultimate. Si tratta di una novità attesa e che rientra nel ciclo di vita di Windows 7, ma analizziamo meglio i dettagli per evitare di giungere a facili ma errate conclusioni.

Ad essere coinvolte in questa novità sono solo le licenze di Home Basic, Home Premium e Ultimate, quindi tutta la restante tipologia di prodotti Windows 7 dedicati al mondo professionale non saranno coinvolte. Gli OEM, inoltre, potranno continuare a commercializzare PC con le suddette versioni di Windows 7 anche oltre il 31 ottobre smaltendo così le proprie scorte. La limitazione invece riguarda la possibilità di riordinare ulteriori licenze per i prodotti consumer.

Un altro aspetto che non subirà alcuna conseguenza è quello del supporto. Come previsto il supporto Mainstream per Windows 7 SP1 scadrà il prossimo 13 gennaio 2015, e Microsoft continuerà a rilasciare aggiornamenti di sicurezza gratuiti per questo prodotto fino al 14 gennaio 2020.

Queste novità relative a Windows 7 pongono gli OEM nella situazione di dover preinstallare Windows 8 sui PC destinati al mondo consumer, avendo come unica alternativa l'utilizzo di una licenza Professional.


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OLED fosforescenti, trovato il modo di migliorare l'emissione di luce blu

Written By Unknown on Minggu, 28 September 2014 | 17.25

I display di tipo PHOLED, cioè gli OLED fosforescenti, non trovano ancora ampia applicazione commerciale dal momento che gli elementi rossi e verdi che compongono il singolo pixel operano in maniera più durevole ed efficiente rispetto agli elementi blu. Laddove infatti gli elementi che emettono luce rossa e luce verde hanno una durata nell'ordine del milione di ore (cioè sono in grado di mantenere fino alla metà della loro luminosità massima anche dopo questo periodo di esercizio), gli elementi che emettono luce blu hanno una durata di qualche decina di ore.

Un gruppo di ricercatori coordinato da Stephen Forrest, responsabile del team Optoelectronic Components and Materials per l'Università del Michigan presso Ann Arbor, sembra però aver trovato la strada per una possibile soluzione al problema. Già nel corso del 2009, l'allora dottorando Chris Giebink nel gruppo di Forrest, propose una spiegazione al problema. Egli suppose che quando un oled viene acceso, le lacune e gli elettroni vengono eccitati ad un livello energetico superiore diventando eccitoni, che vanno a urtare i legami molecolari del fosforo trasferendo ulteriore energia e rompendoli, andando quindi a distruggere le molecole. Supposto ciò, il gruppo ha deciso di adottare un approccio differente al formulare una miglior molecola fosforescente e provando a risolvere il problema in maniera ingegneristica.

Lo strato semiconduttore di un OLED è generalmente drogato con fosfori che controllano le caratteristiche della luce che emettono. Il team di Forrester ha disperso il materiale drogante lungo un gradiente, dando luogo così a concentrazioni differenti in posizioni differenti. Quando il fosforo viene drogato in maniera uniforme, gli eccitoni hanno la tendenza ad ammassarsi lungo i bordi, incrementando così la probabilità che le molecole vengano scomposte a causa degli eccitoni. Nel momento in cui invece il drogante viene distribuito con concentrazioni differenti, le collisioni risultano essere meno probabili. "Abbiamo la stessa quantità di eccitoni, ma distribuiti in maniera differente" ha spiegato Forrest.

Questa tecnica non solo permette di estendere la longevità della molecola, ma permette di incrementare anche l'efficienza di funzionamento migliorando anche quella già più che buona delle controparti verdi e rosse, dal momento che gli eccitoni hanno minor probabilità di collidere gli uni con gli altri e di sprecare quindi energia. La spiegazione ipotizzata da Giebink sin dal 2009 ha quindi trovato riscontro nelle sperimentazioni.

Il PHOLED blu realizzato in questo modo è riuscito ad emettere ancora l'80% della sua luminosità massima possibile anche 616 ore dopo aver operato a 1000 candele per centimetro quadrato. "Abbiamo spostato quelle 55 ore a 616, che è un grande passo avanti. Non è ancora sufficiente, ma ci stiamo avvicinando" ha dichiarto Forrest. Si tratta quindi di un risultato che ancora non basta per poter pensare ad applicazioni commerciali, ma la comprensione del meccanismo potrebbe consentire ai ricercatori di migliorare il funzionamento del dispositivo di un fattore 100 o di un fattore 1000, ben più che sufficiente per rendere il dispositivo pronto per la produzione commerciale.


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Il motore di gioco di The Banner Saga concesso in licenza per il nuovo Bedlam

Skyshine Games userà in licenza gli strumenti di sviluppo di Stoic, già usati per il pluriacclamato titolo per PC The Banner Saga, per creare Bedlam, un gioco di ruolo con strategia a turni e una storyline epica. Il finanziamento del progetto è affidato a Kickstarter, piattaforma attraverso la quale si chiedono 130 mila dollari per completare lo sviluppo di Bedlam.

In Bedlam il giocatore impersona un misterioso Meccanico, l'ultimo membro di quella che un tempo pera una fiorente gilda di brillanti inventori, intrepidi viaggiatori e piloti delle fortezze mobili conosciute come Dozers. Il giocatore deve gestire una squadra d'assalto in battaglia, organizzare le risorse, migliorare il proprio Dozer e interagire con vari personaggi per proteggere i passeggeri durante gli spostamenti attraverso il deserto post-apocalittico di Bedlam.

"Stoic è molto lieta di sostenere Skyshine Games attraverso il proprio motore graficoe non vede l'ora di scoprire come verrà utilizzato. L'idea alla base del gioco ci è piaciuta molto e siamo felici che una parte di ciò che abbiamo costruito per The Banner Saga ora contribuisca alla realizzazione di un altro grande progetto", ha detto John Watson del team Stoic.

"Il motore di gioco e gli strumenti di sviluppo di The Banner Saga ci hanno permesso di raggiungere i risultati che ci eravamo prefissati, dandoci molta flessibilità nella realizzazione della nostra visione di gioco. Stoic ci ha aiutato molto nello sviluppo di Bedlam e ci ha fornito preziose informazioni derivanti dalla loro precedente esperienza. Skyshine Games non avrebbe potuto sperare in una migliore collaborazione, sperando che possa continuare per molto tempo ", ha dichiarato John Mueller di Skyshine Games.

The Banner Saga è attualmente disponibile per la piattaforma PC e la recensione si può leggere seguendo questo link. Bedlam, invece, uscirà nel corso del 2015 nei formati PC e Mac.


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Yongnuo copia Canon, ecco il 50mm F1.4

Yongnuo, produttore cinese di accessori fotografici a basso costo, finora noto soprattutto per i flash, ha deciso di alzare la posta e produrre la sua prima ottica per reflex. Si tratta di un 50mm f/1.4 per reflex Canon EOS (attacco EF).


Perché la notizia ha catturato la nostra attenzione? Beh, come si può vedere dall'immagine qui sopra, è clamorosamente simile al Canon EF 50mm f/1.4, tanto da poter giocare a "trova le differenze".

La scheda tecnica mostra altre similitudini: lo Yongnuo utilizza gli stessi elementi e lo stesso raggruppamento del Canon (7 elementi in 6 gruppi), un diaframma a 8 lamelle che si chiude fino a f/22, esattamente come il Canon, mette a fuoco alla stessa distanza minima di 45cm, offre lo stesso rapporto di ingrandimento massimo (1,15x) e, ovviamente, condivide lo stesso diametro di filtri (58mm).

È però più leggero del Canon (239g contro 290g), probabilmente a causa del meno sofisticato motore elettrico tradizionale utilizzato per l'autofocus. E, c'è da giurarci, sarà più "leggero" anche in termini economici. Nessun prezzo ufficiale, ancora, ma i soliti bene informati giurano che sarà pari a circa la metà dell'originale.    


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OLED fosforescenti, trovato il modo di migliorare l'emissione di luce blu

Written By Unknown on Sabtu, 27 September 2014 | 17.25

I display di tipo PHOLED, cioè gli OLED fosforescenti, non trovano ancora ampia applicazione commerciale dal momento che gli elementi rossi e verdi che compongono il singolo pixel operano in maniera più durevole ed efficiente rispetto agli elementi blu. Laddove infatti gli elementi che emettono luce rossa e luce verde hanno una durata nell'ordine del milione di ore (cioè sono in grado di mantenere fino alla metà della loro luminosità massima anche dopo questo periodo di esercizio), gli elementi che emettono luce blu hanno una durata di qualche decina di ore.

Un gruppo di ricercatori coordinato da Stephen Forrest, responsabile del team Optoelectronic Components and Materials per l'Università del Michigan presso Ann Arbor, sembra però aver trovato la strada per una possibile soluzione al problema. Già nel corso del 2009, l'allora dottorando Chris Giebink nel gruppo di Forrest, propose una spiegazione al problema. Egli suppose che quando un oled viene acceso, le lacune e gli elettroni vengono eccitati ad un livello energetico superiore diventando eccitoni, che vanno a urtare i legami molecolari del fosforo trasferendo ulteriore energia e rompendoli, andando quindi a distruggere le molecole. Supposto ciò, il gruppo ha deciso di adottare un approccio differente al formulare una miglior molecola fosforescente e provando a risolvere il problema in maniera ingegneristica.

Lo strato semiconduttore di un OLED è generalmente drogato con fosfori che controllano le caratteristiche della luce che emettono. Il team di Forrester ha disperso il materiale drogante lungo un gradiente, dando luogo così a concentrazioni differenti in posizioni differenti. Quando il fosforo viene drogato in maniera uniforme, gli eccitoni hanno la tendenza ad ammassarsi lungo i bordi, incrementando così la probabilità che le molecole vengano scomposte a causa degli eccitoni. Nel momento in cui invece il drogante viene distribuito con concentrazioni differenti, le collisioni risultano essere meno probabili. "Abbiamo la stessa quantità di eccitoni, ma distribuiti in maniera differente" ha spiegato Forrest.

Questa tecnica non solo permette di estendere la longevità della molecola, ma permette di incrementare anche l'efficienza di funzionamento migliorando anche quella già più che buona delle controparti verdi e rosse, dal momento che gli eccitoni hanno minor probabilità di collidere gli uni con gli altri e di sprecare quindi energia. La spiegazione ipotizzata da Giebink sin dal 2009 ha quindi trovato riscontro nelle sperimentazioni.

Il PHOLED blu realizzato in questo modo è riuscito ad emettere ancora l'80% della sua luminosità massima possibile anche 616 ore dopo aver operato a 1000 candele per centimetro quadrato. "Abbiamo spostato quelle 55 ore a 616, che è un grande passo avanti. Non è ancora sufficiente, ma ci stiamo avvicinando" ha dichiarto Forrest. Si tratta quindi di un risultato che ancora non basta per poter pensare ad applicazioni commerciali, ma la comprensione del meccanismo potrebbe consentire ai ricercatori di migliorare il funzionamento del dispositivo di un fattore 100 o di un fattore 1000, ben più che sufficiente per rendere il dispositivo pronto per la produzione commerciale.


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Il motore di gioco di The Banner Saga concesso in licenza per il nuovo Bedlam

Skyshine Games userà in licenza gli strumenti di sviluppo di Stoic, già usati per il pluriacclamato titolo per PC The Banner Saga, per creare Bedlam, un gioco di ruolo con strategia a turni e una storyline epica. Il finanziamento del progetto è affidato a Kickstarter, piattaforma attraverso la quale si chiedono 130 mila dollari per completare lo sviluppo di Bedlam.

In Bedlam il giocatore impersona un misterioso Meccanico, l'ultimo membro di quella che un tempo pera una fiorente gilda di brillanti inventori, intrepidi viaggiatori e piloti delle fortezze mobili conosciute come Dozers. Il giocatore deve gestire una squadra d'assalto in battaglia, organizzare le risorse, migliorare il proprio Dozer e interagire con vari personaggi per proteggere i passeggeri durante gli spostamenti attraverso il deserto post-apocalittico di Bedlam.

"Stoic è molto lieta di sostenere Skyshine Games attraverso il proprio motore graficoe non vede l'ora di scoprire come verrà utilizzato. L'idea alla base del gioco ci è piaciuta molto e siamo felici che una parte di ciò che abbiamo costruito per The Banner Saga ora contribuisca alla realizzazione di un altro grande progetto", ha detto John Watson del team Stoic.

"Il motore di gioco e gli strumenti di sviluppo di The Banner Saga ci hanno permesso di raggiungere i risultati che ci eravamo prefissati, dandoci molta flessibilità nella realizzazione della nostra visione di gioco. Stoic ci ha aiutato molto nello sviluppo di Bedlam e ci ha fornito preziose informazioni derivanti dalla loro precedente esperienza. Skyshine Games non avrebbe potuto sperare in una migliore collaborazione, sperando che possa continuare per molto tempo ", ha dichiarato John Mueller di Skyshine Games.

The Banner Saga è attualmente disponibile per la piattaforma PC e la recensione si può leggere seguendo questo link. Bedlam, invece, uscirà nel corso del 2015 nei formati PC e Mac.


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Yongnuo copia Canon, ecco il 50mm F1.4

Yongnuo, produttore cinese di accessori fotografici a basso costo, finora noto soprattutto per i flash, ha deciso di alzare la posta e produrre la sua prima ottica per reflex. Si tratta di un 50mm f/1.4 per reflex Canon EOS (attacco EF).


Perché la notizia ha catturato la nostra attenzione? Beh, come si può vedere dall'immagine qui sopra, è clamorosamente simile al Canon EF 50mm f/1.4, tanto da poter giocare a "trova le differenze".

La scheda tecnica mostra altre similitudini: lo Yongnuo utilizza gli stessi elementi e lo stesso raggruppamento del Canon (7 elementi in 6 gruppi), un diaframma a 8 lamelle che si chiude fino a f/22, esattamente come il Canon, mette a fuoco alla stessa distanza minima di 45cm, offre lo stesso rapporto di ingrandimento massimo (1,15x) e, ovviamente, condivide lo stesso diametro di filtri (58mm).

È però più leggero del Canon (239g contro 290g), probabilmente a causa del meno sofisticato motore elettrico tradizionale utilizzato per l'autofocus. E, c'è da giurarci, sarà più "leggero" anche in termini economici. Nessun prezzo ufficiale, ancora, ma i soliti bene informati giurano che sarà pari a circa la metà dell'originale.    


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View Conference, la più importante manifestazione italiana sulla grafica digitale

Written By Unknown on Jumat, 26 September 2014 | 17.25

Il programma di quest'anno è ricco di novità e vedrà la partecipazione di diversi artisti internazionali, ci fa sapere il Press Office del View Conference, ovvero la più importante manifestazione italiana sulla grafica digitale che si svolgerà dal 13 al 17 ottobre a Torino.

View Conference

Ci saranno anteprime mondiali e interessanti workshop, come quello di Luca Deriu, CEO e proprietario di PlaySys, dalla durata di sei ore. Da sempre lo scopo delle ricerche di Luca Deriu per conto di PlaySys è quello di creare le basi per nuove metodologie produttive utilizzabili nel campo della visualizzazione tridimensionale e dello sviluppo di videogiochi.

Durante l'intervento, Deriu presenterà il risultato delle sue ricerche d'avanguardia, avvalendosi del nuovo kit di sviluppo di Oculus Rift e ne combinerà le possibilità con alcuni software di modellazione tridimensionale, amalgamandone le funzionalità specifiche e proponendo un nuovo standard in grado di combinare la flessibilità del render realtime alle potenzialità grafiche di quello offline. Altri dettagli si trovano a questo indirizzo.

Oltre ai laboratori, Coleman, Schaub, Modesto e Bakker Harger insieme ad altri premiati speaker per tutta la settimana condivideranno informazioni sul lavoro delle loro società sui principali lungometraggi del 2014 con effetti visivi e di animazione, su videogiochi, realtà virtuale e altre aree interessanti della grafica digitale.

Tra i keynote speaker di View Conference troviamo anche il regista, sceneggiatore, produttore e attore Tom McGrath della DreamWorks Animation; l'artista, inventore, scrittore, imprenditore e co-fondatore di Pixar Alvy Ray Smith, e il premiatissimo animatore Glen Keane. Ma interverranno altre illustri personalità del mondo dei film d'animazione e di quello degli effetti visivi.

Per gli altri dettagli consultate il sito ufficiale e la pagina Facebook.


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Thunderbird Portable

scheda aggiornata 1 ora fa

Portable Thunderbird è un applicativo espressamente pensato per essere caricato su una memory card in modo da rendere sempre disponibili le preferenze personali o le proprie extension anche utilizzando sistemi Windows altrui.


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In arrivo da GoPro due action camera della famiglia HERO4

Che le action camera della famiglia Hero di GoPro siano diventate il punto di riferimento per coloro che vogliono registrare filmati durante attività sportive di vario tipo è ormai un dato di fatto, sino al punto che il nome di quest'azienda è diventato un vero e proprio sinonimo di action cam per il vasto pubblico.

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In attesa del debutto ufficiale della nuova generazione di prodotti HERO, il modello HERO4, emergono online immagini e caratteristiche tecniche grazie al sito petapixel: nulla è ufficiale ma pare difficile attendersi qualcosa di diverso rispetto a quanto qui mostrato quando questi prodotti giungeranno al debutto nel corso delle prossime settimane.

La principale e più attesa caratteristica dei modelli HERO4 è rappresentata dal supporto alla registrazione di flussi video 4K sino a 30 frames al secondo, superando quindi la limitazione degli attuali modelli che toccano quale massimo i 15 frames al secondo con risoluzione di questo tipo.

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GoPro HERO4 Black

GoPro renderà disponibili, secondo la fonte, due distinti modelli HERO4. Il primo, HERO4 Black, permetterà riprese 4K a 30 frames al secondo abbinando questo a riprese video 2,7K a 50fps, 1440p a 80fps, 1080p a 120fps, 960p a 120fps e 720p a 120fps. Scomparirebbe la possibilità di effettuare riprese video a 240 frames al secondo, mentre per immagini statiche è possibile eseguire scatti a 12 Mpixel a 30 frames al secondo quale massimo. Saranno disponibili 3 differenti angoli di visione (Ultra Wide, Medium e Narrow) e accessibili impostazioni avanzate per il controllo dell'immagine tanto in video come in modalità fotografica. Non manca la protezione dall'acqua sino alla profondità di 40 metri.

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GoPro HERO4 Silver

HERO4 Silver è il secondo modello della nuova famiglia: si differenzia da HERO4 Black per l'assenza di supporto alla registrazione 4K a 30 frames al secondo ma integra per la prima volta un display posteriore di tipo touch screen con il quale avere accesso alle varie funzionalità di questa action cam. I formati video supportati sono quello 4K a 15fps, 2.7K a 30fps, 1440p a 48fps, 1080p a 60fps, 960p a 100fps e 720p a 120fps. Le funzionalità fotografiche rimangono invariate rispetto a HERO4 Black e lo stesso vale per le altre caratteristiche accessorie.

Entrambi i modelli saranno compatibili con i sistemi di montaggio e gli accessori forniti in dotazione con i modelli precedenti. Mancano informazioni sui prezzi, dato che conosceremo solo al debutto ufficiale sul mercato, ma è ipotizzabile un listino che parta dai 399 dollari attualmente richiesti per i modelli HERO3 di fascia più alta con l'eventualità che si giunga a 499 dollari per le nuove proposte.


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Nuovi occhi da Photokina per X-T1: Fujinon 50-140 F2.8 e 56mm APD

Written By Unknown on Kamis, 25 September 2014 | 17.25

Nuovi occhi da Photokina per X-T1: Fujinon 50-140 F2.8 e 56mm APD

"Photokina è stato il palcoscenico per il debutto di Fujifilm X-T1 in versione grafite e delle ottiche Fujinon XF56mm F1.2R APD, lo specialista del ritratto, e Fujinon XF50-140mm F2.8 R LM OIS WR, il tele tuttofare tropicalizzato F2.8"

Tra le novità messe sul piatto da Fujifilm in occasione di Photokina ce ne sono anche per il sistema mirrorless X: da un lato troviamo la versione con finitura Graphite Silver di X-T1, molto bella dal vivo, che è anche l'occasione per un rinnovo del firmware, con importanti aggiornamenti, tra cui l'abilitazione dell'otturatore elettronico con tempi di scatto fino a 1/32.000s, dall'altro nuove ottiche.

Abbiamo incontrato Riccardo Scotti di Fujifilm Italia, che ha fatto il punto sulle novità messe in mostra durante la fiera tedesca, compresi i due obiettivi Fujinon XF 50-140 F2.8 R LM OIS WR e Fujinon XF 56mm F1.2 R APD:


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Canon, in arrivo la fantomatica big megapixel EOS 3D?

È da molto tempo ormai che si vocifera di una reflex Canon con sensore di elevata risoluzione - chiamiamola per praticità, anche se il nome ovviamente ancora non esiste, EOS 3D. La prima volta che se ne è sentito parlare, perlomeno nella forma attuale, era il 2013, e si parlava già allora di sviluppo in fase avanzata, con sample operativi e in fase di test sul campo.


Così il sito russo TakeFoto si immaginava scherzosamente la EOS 3D. Era il 2012.

Del resto, con la sua D800 Nikon ha stabilito un primato tecnologico a cui Canon non ha mai risposto. Al contrario, abbandonando il tradizionale dualismo EOS 1D / EOS 1Ds, con la EOS 1D-X ha fatto a tutti gli affetti un passo indietro in termini di risoluzione, lasciando il primato nella conta dei Mpixel alla EOS 5D Mark III. In molti hanno quindi comprensibilmente pronosticato il debutto di una nuova reflex di altissima risoluzione.

La notizia di oggi è un'intervista rilasciata a dpreview da Masaya Maeda (Managing Director & Chief Executive, Image Communication Products Operations), in cui il manager afferma testualmente di essere consapevole del fatto che molti utenti chiedono più risoluzione, e che questo è un aspetto in considerazione. Aggiunge poi che "nell'immediato futuro" ci si devono attendere da Canon una mirrorless e un sensore di elevata risoluzione.

Questo confermerebbe il rumor secondo cui nel 2014 Canon avrebbe annunciato 3 nuove reflex: la prima è stata la 1200D, seguita recentemente dalla 7D Mark II e quindi, forse, entro fine anno dalla EOS 3D. Sulle specifiche non è di fatto trapelato ancora nulla, si parla di sensore da 40 o 46 Mpixel e di un posizionamento superiore alla 5D Mark III, da cui l'ipotesi del nome EOS 3D. Pare comunque che non dovremo attendere ancora molto per scoprirlo.


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Ecco il nuovo Nexus 6/X: online i primi render di Motorola Shamu

Motorola Shamu è un dispositivo discusso dai rumor ormai da lungo tempo. Si tratta di un nuovo smartphone della famiglia Nexus, caratterizzato da un ampio display da 5,92". Del dispositivo sono apparsi online alcuni render realizzati sulla base del vero dispositivo.

Motorola Shamu, Nexus 6, Nexus X

Stando al mock-up pubblicato da 9To5Google, il prossimo Nexus X (il suffisso 6 sembra essere stato eliminato per via di alcuni problemi legali) avrà un design molto simile a quello del nuovo Moto X. Il display da quasi sei pollici supporterà, secondo indiscrezioni non confermate ufficialmente, la risoluzione Quad HD (1440x2560), con una densità di pixel pari a 498PPI.

Sotto la scocca troveremo un processore Qualcomm Snapdragon 805 da 2,7GHz, 3GB di RAM e una generosa batteria da 3.200mAh, indispensabile per alimentare il display più grande. Si tratta di un miglioramento di 900mAh rispetto alla batteria del Moto X da cui il nuovo Nexus ne prende parte delle caratteristiche estetiche e hardware. La fotocamera posteriore sarà da 12 MP, ed in grado di registrare video 4K.

Il dispositivo potrebbe essere annunciato ufficialmente a metà ottobre insieme ad HTC Nexus 9, anche se il rilascio al pubblico non è previsto prima del mese di novembre, periodo in cui verrà rilasciato anche Android L. Nonostante non ci sia ancora alcuna ufficialità, è proprio questo il periodo in cui Google svela, senza troppi squilli di tromba, le proprie novità hardware ed è pertanto prevedibile che le nuove indiscrezioni vengano confermate nelle prossime settimane.


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Apple acquisisce Prss: nuovi strumenti di pubblicazione digitale all'orizzonte?

Written By Unknown on Rabu, 24 September 2014 | 17.25

Apple ha acquisito Prss, società olandese che si occupa della realizzazione di strumenti di pubblicazione digitale: l'acquisizione sembra essere avvenuta nel corso del mese di luglio, in concomitanza con l'annuncio della chiusura dei servizi da parte di Prss. La Mela ha confermato l'operazione, con la tradizionale formula: "Apple acquisisce piccole compagnie tecnologiche di quando in quando e di norma non divulga le motivazioni o i piani futuri".

Prss ha sviluppato una web app per ottimizzare il processo di creazione e pubblicazione di riviste digitali compatibile con le piattaforme e-zine come Newsstand di Apple. Quando il servizio fu lanciato lo scorso anno, apparve fin da subito come una notevole eccezione in un mondo sprovvisto di strumenti di pubblicazione intuitivi, grazie alla sua interfaccia drag&drop e ad una struttura di prezzi molto concorrenziale.

Il cofondatore di Prss, Michel Elings, dichiarò allora: "Abbiamo avviato questo progetto perché come editori ci siamo sentiti presi in giro e abbiamo creduto che anche i lettori venissero presi in giro. E' il software che Apple si è dimenticata di lanciare". Il profilo Linkedin di Elings riporta che egli lavora presso Palo Alto, in California, mentre gli altri impiegati di Prss lavorano ora nell'area di San Francisco.

Il ruolo che Elings e i colleghi ricopriranno all'interno di Apple sono per ora ignoti, ma dati i presupposti è possibile supporre con una certa ragionevolezza che il gruppo andrà a rafforzare il team alle spalle di Newsstand o degli strumenti di pubblicazione iBooks Author. Ancora una volta, quindi, l'operazione ha assunto i tratti di una "acquihire", ovvero un'acquisizione volta ad assicurarsi i talenti piuttosto che i servizi o i prodotti.


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Driver NVIDIA GeForce 344.16 WHQL

scheda aggiornata 54 minuti fa

p>Driver certificato WHQL per schede video NVIDIA GeForce GTX 980 e GeForce GTX 970; contiene varie nuove ottimizzazioni prestazionali e di compatibilità con i titoli in commercio. A seguire le note ufficiali fornite a corredo.

Novità dei driver GeForce Game Ready

Il nuovo driver GeForce Game Ready, release 344.16 WHQL, permette ai proprietari di soluzioni GeForce di continuare a sfruttare al massimo i propri videogame. Il presente driver è allineato con il lancio odierno delle GPU più avanzate al mondo, ovvero le GeForce GTX 980 e GTX 970. Grazie al supporto dei display NVIDIA G-SYNC Surround, i videogame non sono mai stati più realistici e immersivi. Inoltre, questo driver WHQL Game Ready ti garantisce la migliore esperienza di gioco possibile per i più recenti videogame di grande successo come Borderlands: The Pre-Sequel, The Evil Within, F1 2014 e Alien: Isolation. 

Game Ready
La migliore esperienza di gioco per Borderlands: The Pre-Sequel, The Evil Within, F1 2014 e Alien: Isolation

Nuove GPU GeForce
Supporta le nuove GPU GeForce GTX 980 e GTX 970, basate sulla seconda generazione dell'architettura Maxwell

Tecnologia di gioco
Supporta la tecnologia G-SYNC e le configurazioni NVIDIA G-SYNC Surround


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Driver NVIDIA GeForce 344.16 WHQL, ma solo per le schede Maxwell

Con il debutto delle schede GeForce GTX 980 e GeForce GTX 970 NVIDIA ha reso disponibili i nuovi driver GeForce 344.11 WHQL compatibili tanto con le due nuove proposte come con le schede della famiglia GeForce a partire dai modelli GeForce 400 in avanti.

Assiemea questi driver NVIDIA ha reso disponibili driver GeForce 344.16 beta compatibili solo con le schede GeForce GTX 980 e GTX 970 nuove arrivate, con i quali sono stati corretti alcuni bug specifici di questi prodotti. I driver sono ora proposti da NVIDIA anche in versione certificata WHQL, sempre limitandone la compatibilità con le sole schede GeForce GTX 980 e GeForce GTX 970.

Se siete già possessori di uno di questi due prodotti trovate i driver in versioni a 32bit e a 64bit per i sistemi operativi Windows 8.1, Windows 8, Windows 7 e Windows Vista a questo indirizzo. Di seguito le note fornite da NVIDIA con i driver.

Novità dei driver GeForce Game Ready

Il nuovo driver GeForce Game Ready, release 344.16 WHQL, permette ai proprietari di soluzioni GeForce di continuare a sfruttare al massimo i propri videogame. Il presente driver è allineato con il lancio odierno delle GPU più avanzate al mondo, ovvero le GeForce GTX 980 e GTX 970. Grazie al supporto dei display NVIDIA G-SYNC Surround, i videogame non sono mai stati più realistici e immersivi. Inoltre, questo driver WHQL Game Ready ti garantisce la migliore esperienza di gioco possibile per i più recenti videogame di grande successo come Borderlands: The Pre-Sequel, The Evil Within, F1 2014 e Alien: Isolation. 

Game Ready
La migliore esperienza di gioco per Borderlands: The Pre-Sequel, The Evil Within, F1 2014 e Alien: Isolation

Nuove GPU GeForce
Supporta le nuove GPU GeForce GTX 980 e GTX 970, basate sulla seconda generazione dell'architettura Maxwell

Tecnologia di gioco
Supporta la tecnologia G-SYNC e le configurazioni NVIDIA G-SYNC Surround


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OCCT Perestroika

Written By Unknown on Selasa, 23 September 2014 | 17.25

scheda aggiornata 1 ora fa

OCCT, OverClock Checking Tool, è una utility che permette di mettere sotto stress in sequenza il proprio processore così da valutarne la stabilità operativa in condizioni di overclock. Di seguito le note fornire con il programma:


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Il futuro delle memorie è nei materiali multiferroici

Un gruppo di ricercatori del The City College of New York collaborando assieme alla Drexel University, al Brookhaven National Laboratory e alla South University of Science and Technology in Cina, ha sviluppato un nuovo tipo di materiale, un ossido complesso, che viene descritto come il possibile "sostituto definitivo per la memoria flash".

Il lavoro è stato incentrato sullo sviluppo di un singolo materiale in grado di combinare proprietà magnetiche e ferroelettriche, ovvero un "multiferroico". Combinare insieme queste due proprietà rende possibile controllare le cariche usando campi magnetici e controllare lo spin applicando una tensione. Questo può condurre ad un nuovo approccio alla progettazione nel campo dei circuiti logici e nel campo della spintronica.

Negli scorsi anni i ricercatori del Tyndall National Institute in Irlanda hanno suggerito la possibilità di adottare tecniche di deposizione di strati atomici per depositare ossidi di terre rare e creare così una "chiavetta USB da un terabyte nel futuro immediato".

La nuova ricerca è di fatto un'evoluzione ulteriore di quanto emerso in Irlanda, e ha permesso di sviluppare un processo mediante il quale realizzare ossidi complessi utilizzando elementi comuni come bario, titanio e manganese. Il nuovo materiale fa parte del gruppo dell'Hollandite, un minerale composto da manganato di bario e manganese. I risultati della nuova ricerca confermano le previsioni che gli scienziati hanno elaborato da quasi due decenni, ovvero che sostanze inorganiche di questo tipo hanno una natura ferroelettrica.

Stephem O'Brien, associate professor di chimica al The City College, ha commentato: "Il sacro graal in questo campo è l'unione di elementi magnetici e ferroelettrici a temperatura ambiente con una sufficiente grado di interazione". Anche J.F. Scott, conosciuto come il "padre dei ferroelettrici integrati" ha più volte osservato come i multiferroici possano avere un futuro nel campo della realizzazione di dispositivi di memoria.


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Google elimina l'obbligo di sottoscrivere un account Google+ con Gmail

Fino ad oggi Google richiedeva la sottoscrizione su Google+ agli utenti che registravano un nuovo account su Gmail. Attraverso un aggiornamento silente, il colosso di Mountain View permette adesso di saltare il passaggio, non obbligando più l'utente ad entrare nel - poco fortunato - social network proprietario.

Se si prova ad effettuare la registrazione di un nuovo account Gmail è possibile, nello specifico, cliccare sul nuovo tasto "No, grazie" nella pagina di "creazione dell'account pubblico di Google+". La scelta comporta, tuttavia, alcuni compromessi: senza account sul social network non si potranno votare applicazioni sul Play Store, o commentare contenuti su YouTube.

La notizia è stata riportata in un primo momento su Wordstream, per poi venire confermata al blogger Larry Kim da un portavoce di Google: "In realtà abbiamo aggiornato le procedure di iscrizione nei primi giorni di settembre. Gli utenti possono ora creare un profilo pubblico durante la registrazione o successivamente, se e quando condividono contenuti pubblici per la prima volta (come una recensione di un ristorante, video di YouTube o post di Google+".

Le politiche su Google+ stanno divenendo sempre meno restrittive. Le prime manovre risalgono allo scorso aprile, dopo che Vin Gundotra, uno dei principali artefici del servizio social di Google, ha lasciato la società dopo una permanenza di otto anni. Lo scorso luglio Hangouts non ha più richiesto la sottoscrizione al servizio, mentre si è parlato di recente di una possibile separazione dei servizi fotografici di Google dalla piattaforma social.

L'iscrizione su Google+ rappresentava un obbligo per tutti i nuovi utenti Google dal gennaio del 2012, tuttavia i nuovi potranno decidere se partecipare al social network della società o se declinare l'offerta.


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Alibaba è la quarta azienda tecnologica al mondo: segue solo Apple, Google e Microsoft

Written By Unknown on Senin, 22 September 2014 | 17.25

Dalla Cina con furore Alibaba è sbarcata a Wall Street annichilendo qualsiasi record del passato. Quotata inizialmente a 68$ per azione, il colosso cinese non ha faticato molto per arrivare a 92,70$ lo scorso venerdì mattina, con un miglioramento del 36% dall'offerta pubblica iniziale. Al momento in cui scriviamo, Alibaba è quotata per un valore di capitalizzazione di mercato di 227 miliardi di dollari.

Top 10 mercato statunitense tecnologico
Fonte: Business Insider

Grazie al suo faraonico ingresso nel mercato americano, Alibaba è nella Top 5 delle grandi multinazionali del settore tecnologico. Segue solamente Apple (611 miliardi di dollari), Google e Microsoft (rispettivamente 400 e 384 miliardi di dollari), che al momento appaiono irraggiungibili. Dopo Alibaba troviamo colossi del calibro di Facebook (200 miliardi di dollari), IBM (193 miliardi), Oracle, Samsung, Intel e Amazon.

Come scrivevamo venerdì, Alibaba viene fondata nel 1999 da Jack Ma, in precedenza un insegnante di inglese, con l'obiettivo di aiutare le piccole e medie imprese cinesi nell'uso di internet per collegarsi con i vari mercati. Ad oggi, Alibaba Group si compone di due grandi siti di e-shopping, Taobao e Tmall, ed è il servizio di e-commerce più grande in Cina. Lo scorso giugno ha registrato un utile netto trimestrale di quasi 2 miliardi di dollari, con 279 milioni di clienti e 8,5 milioni di venditori attivi.

Alibaba potrebbe comunque essere uno di quei fuochi di paglia, rapidi ad estinguersi. Ma potrebbe anche non essere questo il destino del colosso dell'e-commerce cinese: Jack Ma, fondatore del gruppo, ha già annunciato di voler destinare i proventi dell'IPO in un progetto d'espansione in Europa e Stati Uniti. Yahoo e Amazon sono quindi avvisati, ma Alibaba vale già ad oggi più dei due diretti concorrenti, combinati, del settore degli acquisti online. La Cina è sempre più irraggiungibile.


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Con OneDrive fino a 30GB di spazio facendo il backup delle foto

Il servizio di cloud storage OneDrive introduce un'importante novità: da poche ore ogni account free può contare su uno spazio a disposizione di ben 30GB. La notizia viene riportata dal blog ufficiale del servizio, e da tale pagina si apprende che nella realtà dei fatti i 30GB promessi sono disponibili solo a una condizione.

OneDrive in versione gratuita offriva in passato fino a 15GB di spazio, mentre per aggiungere a tale quota gli ulteriori 15GB è richiesto agli utenti di abilitare sul proprio smartphone la funzione di sincronizzazione automatica delle immagini scattate: le fotografie verranno così archiviate nel cloud di OneDrive per un quantitativo massimo di 15GB. Questo spazio può essere utilizzato solo per il backup delle immagini e, quindi, per lo storage dei dati rimangono sfruttabili solo i restanti 15GB.

Si tratta comunque di una novità interessante che permette rispetto al passato di sfruttare il cloud storage in modo ancor più spinto. L'annuncio di Microsoft in merito a questa novità giunge a poche ore dal rilascio dell'aggiornamento a iOS8 da parte di Apple, e proprio la procedura di upgrade ha generato qualche problema agli utenti che si sono ritrovati a dover eliminare o spostare file dal proprio iPhone al fine di creare lo spazio necessario.

Microsoft nel post pubblicato fa un chiaro riferimento a questa recente problematica vissuta dagli utenti e sottolinea come la possibilità di storage in cloud delle immagini possa rappresentare una valida soluzione. OneDrive può essere utilizzato anche su iOS e Android mentre in Windows Phone risulta estremamente integrato con il sistema operativo.


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Standard codecs per Windows 7 e Windows 8

scheda aggiornata 24 minuti fa

Noto in precedenza con il nome di Windows 8 Codecs, questo pacchetto che comprende codec audio e video specifici per l'utilizzo con sistemi operativi Windows 8 e Windows 7. Queste le novità implementate nell'ultima versione:

  • update LAV filters 61.2.9
  • update xyVSFilter 565
  • update Icaros 225b2

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Big Data, anche Gartner riscontra crescita negli investimenti

Written By Unknown on Minggu, 21 September 2014 | 17.25

Continuano a crescere gli investimenti nelle tecnologie Big Data, questo almeno secondo i risultati di un sondaggio che la società di analisi di mercato Gartner ha condotto sondando il polso dei 302 membri del Gartner Research Circle sparsi per il mondo. Dai risultati dell'indagine emerge come il 73% degli intervistati ha già investito nei Big Data o pianifica di farlo nel corso dei prossimi 24 mesi, rispetto al 64% del 2013. L'indagine di Gartner va quindi a confermare il momento positivo per il mondo Big Data situazione già riscontrata nei giorni scorsi da IDC, come abbiamo osservato in questa notizia.

Il sondaggio evidenzia inoltre che le organizzazioni hanno ormai iniziato a scendere in campo per quanto riguarda gli investimenti Big Data: il numero di organizzazioni che afferma di non avere alcun piano di investimento in questo ambito è infatti calato dal 31% del 2013 al 24% del 2014.

"Gli investienti Big Data continuano ad essere capitanati dal Nord America, con il 47% delle organizzazioni che riporta investimenti, in crescita dal 37,8% del 2013. Anche tutte le altre regioni hanno comunque osservato una crescita negli investimenti rispetto allo scorso anno" ha osservato Nick Heudecker, research director per Gartner.

La crescita negli investimenti non ha però portato ad una correlata crescita di organizzazioni che riportano la messa in opera di progetti Big Data. Come nel 2013, molto del lavoro consiste oggi di strategie di sviluppo e della creazione di progetti pilota e sperimentali.

"Lo scorso anno abbiamo indicato che il 2013 è stato l'anno della sperimentazione e dell'iniziale diffusione dei Big Data. La situazione è la stessa per il 2014. Nel 2013 solamente l'8% delle organizzazioni ha riportato di avere messo in produzione progetti Big Data. Questa proporzione è cresciuta al 13% nel 2014 e, sebbene ancora di piccola entità, è comunque un incremento significativo. Il calo del 6% nelle organizzazioni che ancora sta raccogliendo conoscenze e competenze nei Big Data e la crescita del 7% tra i progetti pilota e sperimentali, indicano insieme che le organizzazioni stanno evolvendo nella loro comprensione e volontà di esplorare le opportunità big data" ha dichiarato Heudecker.

"I big data possono aiutare ad affrontare una vasta gamma di problemi di business in vari settori e per il terzo anno nel nostro studio, sia il miglioramento della customer experience, sia il miglioramento dell'efficienza dei processi sono le principali aree da affrontare. I cambiamenti più significativi sono nel miglioramento della customer experience, specialmente nel settore dei trasprti, della sanità, delle assicurazioni, dei media e telecomunicazioni, del retail e delle banche. Le altre aree dove vediamo una crescità è l'uso dei Big Data per sviluppare prodotti di informazione, dove le organizzazioni stanno cercando di monetizzare i loro dati. Questo è specialmente vero tra i vendor IT, le realtà governative e la produzione" ha osservato Lisa Kart, research director per Gartner.

Gartner continua ad osservare importanti investimenti e la pianificazione di nuovi investimenti su tutti i settori verticali, con quello dei media e delle telecomunicazioni che continuano a guidare il branco con il 53% delle organizzazioni intervistate che hanno già investito ed un ulteriore 33% che pianifica investimenti nelle tecnologie Big Data.

Le altre variazioni anno su anno rilevate dall'indagine sono funzione dello stage di adozione. Le organizzazioni si stanno muovendo oltre la raccolta di competenze e sviluppano strategie per fare investimenti, progetti pilota e progetti in produzione e le sfide che si trovano ad affrontare assumono un aspetto più pratico. Coloro i quali non hanno piani sui Big Data, percepiscono che gli ostacoli sono rappresentati dal determinare come ottenere valore dai Big Data, dal definire una strategia, dai problemi organizzativi e di leadership e anche dal cercare di capire cosa sono i Big Data. Negli stage di pianificazione, oltre a determinare il valore, le sfide principali sono la conquista di capacità e abilità necessarie, la definizione di strategie, l'ottenimento di fondi e l'affrontare problemi infrastrutturali. Le realtà che invece sono già passate agli investimenti devono iniziare ad affrontare i rischi e i problemi di governance e l'integrazione di dati e infrastrutture.

Quando si tratta di volume, varietà e velocità dei Big Data, l'aspetto a ricevere l'attenzione maggiore è il volume. L'incremento del volume è facilmente comprensibile: ci sono gli stessi dati di prima, ma su una scala molto più ampia. Il volume, inoltre, è l'aspetto più facile da gestire incrementando le capacità di storage e di computazione. Di contro è l'aspetto della varietà dei dati quello che presenta le sfide principali. Raccogliere valore da una varietà di fonti di dati, come i feed social media, i sensori, il testo libero, richiede non solamente una maggior capacità di storage ma anche differenti strumenti e le capacità e competenze per usarli.

"Abbiamo raccolto risultati sorprendenti quando abbiamo chiesto che tipo di fonti di dati pianificano di aggiungere in futuro. Ciascuna fonte di dati ha ricevuto tra il 30% ed il 40% delle risposte, incluse quelle più impegnative come audio e video. Questo elevato ottimismo e l'apparente casualità sul futuro delle fonti di dati per le analisi indica due cose: dapprima le organizzazioni non hanno un piano per ciò che intendono fare nel futuro immediato. Raccogliere tutto indistintamente non è una strategia ma l'indice di una paura di perdere opportunità che ancora devono essere definite. C'è poi la possibilità che vi sia un sentimento di tracotanza: se l'organizzazione è in grado di fare "Big Data" sui dati di transazione e sui log, possono assumere che fare leva su fonti di dati più complessi sia altrettanto facile" ha concluso Heudecker.


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Drop test di iPhone 6 e 6 Plus: ecco cosa succede a rendere gli smartphone sempre più sottili

PhoneBuff ha pubblicato un primo drop test dei nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus. Gli smartphone della Mela hanno sempre vantato un design estremamente ricercato che, spesso, ha rappresentato la causa principale di una certa fragilità sia dal punto di vista fisico che da quello delle funzionalità. iPhone 4 era stato presentato con un'innovativa antenna che faceva da "perimetro" allo smartphone e sappiamo com'è andata, due anni dopo iPhone 5 utilizzava una verniciatura particolarmente cedevole, soprattutto nel colore nero.


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Square Enix affida Project Flare a Shinra Technologies

Secondo Square Enix, Project Flare consentirà di avere mondi di gioco con dimensioni fino a 17 volte superiori rispetto a quelle della mappa di gioco del comunque vastissimo Skyrim. Con la creazione di un'entità separata, Square Enix intende agevolare il compito della nuova Shinra Technologies, offrendole, tra le altre cose, l'opportunità di collaborare anche con società esterne.

Shinra Technologies

La sussidiaria di Square Enix in un secondo momento potrebbe diventare anche una società separata con finanziatori esterni. La sua sede è attualmente a New York ed è gestita dal presidente Yoichi Wada, il potente CEO di Square Enix. Il primo beta test dell'avveniristica soluzione di cloud gaming sarà lanciato nei primi mesi del 2015 negli Stati Uniti e in Giappone.

Shinra ha bisogno del supporto degli utenti e degli sviluppatori per conseguire il suo obiettivo: creare giganteschi mondi di gioco. Avrà bisogno anche di partner che mettano a disposizione i loro data center e di infrastrutture di rete di alta qualità.

Wada crede molto in questa tecnologia, ormai in sviluppo da diversi anni, al punto da assumere in prima persona il controllo di Shinra Technologies. La possibilità di fornire delle esperienze di gioco avanzate, con una grafica dettagliata anche in assenza di dotazione hardware particolarmente competitiva, è per Square Enix una risorsa di inestimabile valore.

Shinra sta cercando di raggiungere altri partner influenti del mondo dello sviluppo, ma ha già incassato il supporto di Ubisoft. Per ora il team è composto solamente da 20 persone, ma è prevista un'espansione su scala globale.

La nuova tecnologia di Square può essere intesa come una sorta di cloud gaming 2.0, come abbiamo spiegato in questo articolo. L'obiettivo è quello di fare un uso efficiente dell'hardware dei server in modo da garantire la presenza di una GPU sul cloud per ogni giocatore.

In un video dimostrativo, Shinra ha mostrato come la sua tecnologia consenta di volare come Superman su un mondo dettagliato con montagne, fiumi e circa 620 mila alberi renderizzati contemporaneamente. La mappa viene calcolata solo una volta e risiede nel server, mentre poi viene di volta in volta codificata la porzione della mappa che il giocatore sta richiedendo, che viene inviata al computer di quest'ultimo o al suo dispositivo in tempo reale.

In un'altra demo si potevano ammirare fino a 500 animali, dettagliati in ogni parte dei loro corpi e capaci di comportarsi in maniera realistica. Ma l'intera mappa di gioco è anche dinamicamente deformabile a seguito di qualsiasi tipo di interazione di gioco.

"Siamo semplicemente degli appassionati di videogiochi che sono stanchi dei giochi che vengono rilasciati oggi. Sembrano essere fatti tutti con lo stampino!", dicono i ragazzi di Shinra. E, a proposito del nome, chi ha indovinato? Proviene ovviamente dalla Shinra Electric Power Company, la potentissima compagnia elettrica che governava le masse in Final Fantasy VII.


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Bing Image Search aggiornato per utilizzo touch

Written By Unknown on Sabtu, 20 September 2014 | 17.25

Microsoft rivede il layout grafico del servizio Bing Image Search e ne migliora l'usabilità e la fruizione dei contenuti. La prima novità importante di questa nuova grafica riguarda l'utilizzo di tutto lo spazio a disposizione in orizzontale, con la possibilità quindi di visualizzare un maggior numero di immagini.

I contenuti inoltre non vengono tagliati e ridimensionati ma conservano le proporzioni originali offrendo così all'utente un miglior colpo d'occhio anche in fase di anteprima. Microsoft ha da tempo introdotto nella grafica di diversi prodotti - in particolare di Internet Explorer - un layout che intende mettere i contenuti stessi al centro, limitando quindi lo spazio occupato da barre di stato, pulsanti e strumenti vari; questo approccio viene confermato anche in Bing Image Search.

E quest'ultimo dettaglio sarà ancor più apprezzato nell'utilizzo del servizio da tablet. Proprio per questa tipologia di dispositivi, inoltre, Microsoft ha introdotto importanti novità per migliorare l'esperienza d'uso in modalità touch. Il nuovo layout sarà disponibile per tutti gli utenti nelle prossime settimane.


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Big Data, anche Gartner riscontra crescita negli investimenti

Continuano a crescere gli investimenti nelle tecnologie Big Data, questo almeno secondo i risultati di un sondaggio che la società di analisi di mercato Gartner ha condotto sondando il polso dei 302 membri del Gartner Research Circle sparsi per il mondo. Dai risultati dell'indagine emerge come il 73% degli intervistati ha già investito nei Big Data o pianifica di farlo nel corso dei prossimi 24 mesi, rispetto al 64% del 2013. L'indagine di Gartner va quindi a confermare il momento positivo per il mondo Big Data situazione già riscontrata nei giorni scorsi da IDC, come abbiamo osservato in questa notizia.

Il sondaggio evidenzia inoltre che le organizzazioni hanno ormai iniziato a scendere in campo per quanto riguarda gli investimenti Big Data: il numero di organizzazioni che afferma di non avere alcun piano di investimento in questo ambito è infatti calato dal 31% del 2013 al 24% del 2014.

"Gli investienti Big Data continuano ad essere capitanati dal Nord America, con il 47% delle organizzazioni che riporta investimenti, in crescita dal 37,8% del 2013. Anche tutte le altre regioni hanno comunque osservato una crescita negli investimenti rispetto allo scorso anno" ha osservato Nick Heudecker, research director per Gartner.

La crescita negli investimenti non ha però portato ad una correlata crescita di organizzazioni che riportano la messa in opera di progetti Big Data. Come nel 2013, molto del lavoro consiste oggi di strategie di sviluppo e della creazione di progetti pilota e sperimentali.

"Lo scorso anno abbiamo indicato che il 2013 è stato l'anno della sperimentazione e dell'iniziale diffusione dei Big Data. La situazione è la stessa per il 2014. Nel 2013 solamente l'8% delle organizzazioni ha riportato di avere messo in produzione progetti Big Data. Questa proporzione è cresciuta al 13% nel 2014 e, sebbene ancora di piccola entità, è comunque un incremento significativo. Il calo del 6% nelle organizzazioni che ancora sta raccogliendo conoscenze e competenze nei Big Data e la crescita del 7% tra i progetti pilota e sperimentali, indicano insieme che le organizzazioni stanno evolvendo nella loro comprensione e volontà di esplorare le opportunità big data" ha dichiarato Heudecker.

"I big data possono aiutare ad affrontare una vasta gamma di problemi di business in vari settori e per il terzo anno nel nostro studio, sia il miglioramento della customer experience, sia il miglioramento dell'efficienza dei processi sono le principali aree da affrontare. I cambiamenti più significativi sono nel miglioramento della customer experience, specialmente nel settore dei trasprti, della sanità, delle assicurazioni, dei media e telecomunicazioni, del retail e delle banche. Le altre aree dove vediamo una crescità è l'uso dei Big Data per sviluppare prodotti di informazione, dove le organizzazioni stanno cercando di monetizzare i loro dati. Questo è specialmente vero tra i vendor IT, le realtà governative e la produzione" ha osservato Lisa Kart, research director per Gartner.

Gartner continua ad osservare importanti investimenti e la pianificazione di nuovi investimenti su tutti i settori verticali, con quello dei media e delle telecomunicazioni che continuano a guidare il branco con il 53% delle organizzazioni intervistate che hanno già investito ed un ulteriore 33% che pianifica investimenti nelle tecnologie Big Data.

Le altre variazioni anno su anno rilevate dall'indagine sono funzione dello stage di adozione. Le organizzazioni si stanno muovendo oltre la raccolta di competenze e sviluppano strategie per fare investimenti, progetti pilota e progetti in produzione e le sfide che si trovano ad affrontare assumono un aspetto più pratico. Coloro i quali non hanno piani sui Big Data, percepiscono che gli ostacoli sono rappresentati dal determinare come ottenere valore dai Big Data, dal definire una strategia, dai problemi organizzativi e di leadership e anche dal cercare di capire cosa sono i Big Data. Negli stage di pianificazione, oltre a determinare il valore, le sfide principali sono la conquista di capacità e abilità necessarie, la definizione di strategie, l'ottenimento di fondi e l'affrontare problemi infrastrutturali. Le realtà che invece sono già passate agli investimenti devono iniziare ad affrontare i rischi e i problemi di governance e l'integrazione di dati e infrastrutture.

Quando si tratta di volume, varietà e velocità dei Big Data, l'aspetto a ricevere l'attenzione maggiore è il volume. L'incremento del volume è facilmente comprensibile: ci sono gli stessi dati di prima, ma su una scala molto più ampia. Il volume, inoltre, è l'aspetto più facile da gestire incrementando le capacità di storage e di computazione. Di contro è l'aspetto della varietà dei dati quello che presenta le sfide principali. Raccogliere valore da una varietà di fonti di dati, come i feed social media, i sensori, il testo libero, richiede non solamente una maggior capacità di storage ma anche differenti strumenti e le capacità e competenze per usarli.

"Abbiamo raccolto risultati sorprendenti quando abbiamo chiesto che tipo di fonti di dati pianificano di aggiungere in futuro. Ciascuna fonte di dati ha ricevuto tra il 30% ed il 40% delle risposte, incluse quelle più impegnative come audio e video. Questo elevato ottimismo e l'apparente casualità sul futuro delle fonti di dati per le analisi indica due cose: dapprima le organizzazioni non hanno un piano per ciò che intendono fare nel futuro immediato. Raccogliere tutto indistintamente non è una strategia ma l'indice di una paura di perdere opportunità che ancora devono essere definite. C'è poi la possibilità che vi sia un sentimento di tracotanza: se l'organizzazione è in grado di fare "Big Data" sui dati di transazione e sui log, possono assumere che fare leva su fonti di dati più complessi sia altrettanto facile" ha concluso Heudecker.


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Drop test di iPhone 6 e 6 Plus: ecco cosa succede a rendere gli smartphone sempre più sottili

PhoneBuff ha pubblicato un primo drop test dei nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus. Gli smartphone della Mela hanno sempre vantato un design estremamente ricercato che, spesso, ha rappresentato la causa principale di una certa fragilità sia dal punto di vista fisico che da quello delle funzionalità. iPhone 4 era stato presentato con un'innovativa antenna che faceva da "perimetro" allo smartphone e sappiamo com'è andata, due anni dopo iPhone 5 utilizzava una verniciatura particolarmente cedevole, soprattutto nel colore nero.


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Zeiss Otus 1.4/85, i primi scatti

Written By Unknown on Jumat, 19 September 2014 | 17.25

Quando, parlando con Zeiss di un nuovo obiettivo, la premessa è: "l'Otus 1.4/85 è il miglior obiettivo che abbiamo mai creato", le aspettative si fanno davvero elevate, e cresce l'impazienza di poterlo provare. Così, in attesa di un test completo, che effettueremo appena possibile, abbiamo utilizzato lo stand Zeiss di Photokina come set per effettuare qualche scatto di prova utilizzando come corpo macchina una EOS 5D Mark III. Per maggior dettagli sulla nuova ottica, vi rimandiamo a questa news.   

La prima impressione, fisica, è stata migliore del previsto. Ci aspettavamo la "solita" qualità e robustezza delle ottiche Zeiss, pienamente confermata, ma osservando le dimensioni del barilotto eravamo anche un po' preoccupati dal peso che un corpo interamente in metallo comporta: 1200g per la versione con attacco Canon; aggiungendo il peso del corpo macchina, si superano abbondantemente i 2 Kg. In realtà, con ottiche relativamente corte come questa, il baricentro è molto vicino al corpo macchina e l'insieme risulta ben equilibrato e poco affaticante.


Immagine originale.


f/1.4


f/4

La fluidità della ghiera di messa a fuoco, solo manuale, è impeccabile, e la sua corsa è eccezionalmente ampia: 261° (obiettivi comuni difficilmente superano i 100°). Questo, unito a una perfetta "consistenza" e resistenza alla rotazione, assicura la precisione necessaria per lavorare a f/1.4. D'altro canto, l'ampia corsa e l'assenza di un motore autofocus rendono l'operazione lenta - difficile ipotizzare un suo impiego in ambito sportivo indoor, come invece si può fare, anche se non è certo il suo settore principale di impiego, con il Canon EF 85mm F1.2 L.


f/1.4


f/2


f/2.8


f/4

Inoltre, per utenti EOS 5D MK III, va segnalato un'altro particolare fastidioso: l'impossibilità di adottare un schermo di messa a fuoco a microprismi o ad immagine spezzata lascia la conferma di messa a fuoco al solo, apposito, LED verde che si trova all'interno del mirino (e al segnale acustico, se si desidera), mentre una conferma visiva diretta sarebbe stata preferibile.


Questa immagine ripresa a "distanza ritratto" rende l'idea della profondità di campo che ci si può aspettare da un'ottica f/1.4 a tutta apertura. La vignettatura è evidente ma piacevole, il contrasto lascia a bocca aperta.

A una prima analisi delle foto scattate sul campo, sembra però che qualsiasi possibile difetto ergonomico di quest'ottica sia destinato a sparire di fronte alle immagini.

Un primo aspetto che ci ha subito colpito è la vignettatura (perdita di luce ai bordi) molto contenuta già a f/1.4, cosa non comune per obiettivi di tale apertura massima. Si nota, ovviamente, ma è meno pronunciata di altri 85mm f/1.8, e l'impressione visiva è che si annulli quasi del tutto a partire da f/4.


Le gocce d'acqua illuminate sullo sfondo sono un buon indice della qualità del bokeh, praticamente perfetto: forme circolari e omogenee, senza gradienti o effetti cromatici indesiderati. Già a f/1.4, of course.

L'apertura f/4 sembra anche essere quella che produce la maggiore nitidezza al centro dell'immagine. La vera buona notizia, nonché il vero indice della qualità dell'ottica, è però che la nitidezza rimane eccezionalmente elevata anche a f/1.4, al centro come ai bordi. Ci riserviamo di dire l'ultima parola di fronte all'analisi quantitativa, ma l'impressione visiva sembra confermare pienamente l'orgoglio di Zeiss.

Le distorsioni sono irrilevabili a occhio nudo con questo set di immagini, e questa non è una sorpresa: da un piccolo tele a focale fissa ce lo si aspetta. A occhio nudo non c'è traccia nemmeno di aberrazione cromatica, e va sottolineato come i JPEG siano stati ottenuti a partire dal RAW, senza correzioni. Impeccabile, infine, la resa dello sfocato. Sembra proprio, quindi, che l'Otus 85mm abbia tutte le carte in regola per essere incoronato il miglior piccolo tele al mondo. Alla prova tecnica il verdetto finale.


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La serie Final Fantasy XIII in arrivo su PC

Final Fantasy XIII sarà giocabile su PC dal prossimo 9 ottobre, mentre i successivi due capitoli della serie, ovvero Final Fantasy XIII-2 e Lightning Returns Final Fantasy XIII, arriveranno nella primavera 2015.

Final Fantasy XIII

Final Fantasy XIII potrà essere acquistato su diversi store digitali, come lo Square Enix Store e Steam, al prezzo di £10.99/€12.99. Chi realizza il pre-order ottiene uno sconto del 10%, mentre la versione Steam supporta il sistema di carte collezionabili interno a quest'ultimo.

L'ultima sottoserie di Final Fantasy espande considerevolmente il franchise, anche se lo fa con una deriva piuttosto action non particolarmente apprezzata dai puristi. Il producer Yoshinori Kitase, il direttore Motomu Toriyama, insieme al designer dei personaggi Tetsuya Nomura e al direttore artistico Isamu Kamikokuryo, hanno messo insieme la loro creatività per creare uno scenario epico e altamente suggestivo, con immagini e sequenze di intermezzo roboanti e sognanti, incastonate in una storia molto complessa.

Per sapere di più su questa serie vi rimandiamo alla recensione di Lightning Returns Final Fantasy XIII.

Square Enix sta allo stesso tempo lavorando su Final Fantasy XV, del quale verrà rilasciata una demo nel mese di marzo 2015 intitolata Episode Duscae. Il gioco, annunciato nel 2006 con il titolo di Final Fantasy Versus XIII, ha recentemente visto un cambio al timone, visto che il precedente referente, Tetsuya Nomura, è passato al progetto Kingdom Hearts 3, mentre il nuovo direttore del progetto è adesso Hajime Tabata.


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Iperius Backup

scheda aggiornata 1 ora fa

Iperius Backup è la soluzione completa per la salvaguardia dei dati aziendali e per la protezione dei dati riservati. Le numerose funzioni, la sua flessibilità e i tanti tipi di backup ne fanno una utility a 360 gradi per backup e trasferimento di dati. Compatibile con Windows 8 e Server 2012, installazione come servizio, notifiche e-mail, copia dei file aperti, sincronizzazione e un numero incredibile di tipi di backup.

Iperius Backup può fare backup su svariati dispositivi, e include funzioni di Drive Imaging (disaster recovery), backup su Tape DAT e LTO, backup su NAS e RDX, backup su dischi esterni USB, backup di database SQL Server, MySQL, MariaDB, PostegreSQL e Oracle, Backup FTP (Upload e Download), compressione zip, sincronizzazione file e backup online su spazi Cloud Google Drive, OneDrive e Dropbox. Può inoltre eseguire backup di macchine virtuali VMware ESXi o Hyper-V

Novità di questa versione:

  • Download FTP: download automatico di file e cartelle multiple, con filtri avanzati sulle estensioni e la dimensione dei file
  • Upload FTP: possibilità di mantenere più backup incrementali
  • Nuova versione Home Premium (solo per i sistemi desktop)
  • Copia dei file aperti o in uso (VSS) ora nella versione Essential

Nuove caratteristiche

  • Installazione come servizio: interfaccia e funzionalità migliorate
  • Backup FTP (upload): ora il primo backup incrementale è più veloce
  • Diversi miglioramenti e ottimizzazioni

Bug risolti

  • Risolto un problema di impersonamento nell'esecuzione come servizio su Server 2003
  • Backup FTP: ora il carattere ":" viene gestito correttamente nel download da un server Linux
  • Risolto un problema nella sincronizzazione

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Tim Cook, una lettera aperta spiega agli utenti le politiche sulla privacy

Written By Unknown on Kamis, 18 September 2014 | 17.25

Apple ha istituito una nuova sezione del proprio sito web ufficiale che ha lo scopo di spiegare in maniera chiara e trasparente quali siano le modalità di gestione che applica ai dati sensibili degli utenti e le politiche che tiene in materia di privacy.

La nuova sezione del sito viene resa pubblica a qualche settimana dalle vicende legate alla comparsa sul web delle fotografie private di molte celebrità tra attrici e modelle, foto per lo più conservate su iCloud. Nei giorni successivi la Mela ha negato che la causa dell'accaduto fosse riconducibile ad una violazione dei suoi sistemi di sicurezza.

Il debutto dei nuovi servizi, come ad esempio Apple Pay, mette però la società di Cupertino nella condizione di dover rassicurare gli utenti su un tema tanto delicato come quello della riservatezza delle informazioni personali.

La nuova sezione è introdotta da una lettera aperta di Tim Cook, che riportiamo di seguito tradotta:

In Apple la vostra fiducia significa tutto per noi. Questo è il motivo per il quale rispettiamo la vostra privacy e la proteggiamo con tecniche di stong encryption, oltre ad adottare politiche severe che governano il modo in cui tutti i dati sono gestiti. Sicurezza e privacy sono fondamentali nella progettazione di tutto il nostro hardware, software e servizi, incluso iCloud e i nuovi servizi come Apple Pay. E continuamo a compiere miglioramenti. La verifica a due fattori, che incoraggiamo tutti i nostri clienti ad usare, ora protegge anche tutti i dati che conservate e aggiornate con iCloud oltre alla protezione delle vostre informazioni dell'account Apple ID.

Crediamo nel comunicarvi esattamente cosa sta succedendo con le vostre informazioni personali e nel chiedere il vostro permesso prima che le condividiate con noi. E se doveste cambiare idea in un secondo momento abbiamo reso semplice non condividerle più con noi. Ogni prodotto Apple è progettato secondo questi principi. Quando vi chiediamo di usare le vostre informazioni è per offrirvi una migliore esperienza d'uso.

Stiamo pubblicando questa pagina web per spiegare come gestiamo le vostre informazioni personali, cosa facciamo e cosa non raccogliamo e perché. Vogliamo essere sicuri che riceviate tutti gli aggiornamenti qui sulla privacy in Apple almeno una volta all'anno e qualunque volta vi siano significative variazioni alle nostre politiche.

Qualche anno fa, gli utenti di Internet hanno iniziato a comprendere che quando un servizio online è gratuito, voi non siete i clienti. Voi siete il prodotto. Ma in Apple crediamo che una grande customer experience non dovrebbe essere a spese della vostra privacy.

Il nostro modello di business è molto diretto: vendiamo grandi prodotti. Non costruiamo un profilo basato sul contenuto delle vostre email o sulle abitudini di navigazione da vendere ai pubblicitari. Non monetizziamo le informazioni che conservate su iPhone o su iCloud. E non leggiamo le vostre email o i vostri messaggi per ottenere informazioni sul mercato per voi. I nostri software e servizi sono progettati per rendere migliori i nostri dispositivi. Puro e semplice.

Una parte molto piccola del nostro business serve i pubblicitari, e si tratta di iAd. Abbiamo costruito una rete pubblicitaria perché alcuni sviluppatori di app dipendono da questo modello di business e vogliamo supportarli, così come il servizio gratuito iTunes Radio. iAd rispetta le stesse politiche di privacy che applichiamo a qualunque altro prodotto Apple. Non raccoglie dati da Health e HomeKit, Maps, Siri, iMessage, il registro chiamate o qualsiasi altro servizio iCloud come Mail o Contatti e potete sempre escluderlo del tutto.

Infine voglio essere assolutamente chiaro che non abbiamo mai lavorato con alcuna agenzia governativa di alcun Paese per creare una backdoor in alcuno dei nostri prodotti o servizi. Non abbiamo nemmeno mai consentito l'accesso ai nostri server. E mai lo faremo.

Il nostro impegno a proteggere la vostra privacy arriva da un profondo rispetto per i nostri clienti. Sappiamo che la vostra fiducia non è facile. E' il motivo per il quale abbiamo lavorato e sempre lavoreremo il più sodo possibile per guadagnarla e mantenerla.


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HWiNFO64

scheda aggiornata 1 ora fa

HWiNFO64 è un tool diagnostico che supporta tutto l'hardware del proprio PC, permettendo di evidenziare in dettaglio quali ne siano i componenti utilizzati. Compatibile con le versioni a 64bit dei sistemi operativi Microsoft Windows.


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Microsoft annuncia il controller Xbox One per Windows, in arrivo su PC

Microsoft ha annunciato ufficialmente Xbox One Controller + Cavo per Windows, ovvero un'edizione speciale del joypad della console next-gen per utenti PC. La confezione originale comprenderà il controller, naturalmente, e un cavo USB che ne permette il collegamento anche su PC. Il dispositivo potrà essere utilizzato logicamente anche su Xbox One, sia via cavo che via wireless.

Xbox One Controller + Cavo per Windows

A livello estetico, il joypad appare essenzialmente identico al modello standard che viene venduto insieme alla console. Si tratta di un prodotto pensato esclusivamente per gli utenti che non dispongono di Xbox One e vogliono acquistare una versione del controller pienamente compatibile su computer. Infatti, è già possibile collegare il controller di Xbox One su PC via cavo standard micro-USB o con il kit Play & Charge, dopo aver installato i driver appositi.

Il nuovo controller sarà proposto al prezzo di 59,99$ nel prossimo mese di novembre anche in Italia, sia su rivenditori fisici che su Microsoft Store. Il controller di Xbox One è il frutto di un investimento di circa 100 milioni di dollari e, a detta dello stesso produttore, è "il miglior joypad Microsoft disponibile su PC". Rispetto al controller standard offre una semplicità d'installazione superiore, dal momento che basta collegarlo via USB per essere riconosciuto da Windows che ne scaricherà ed installerà i driver.

In paragone, il DualShock 4 di PlayStation 4 funziona su Windows, ma richiede l'installazione di driver non ufficiali per il supporto completo di tutte le sue funzionalità.


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pdfFactory

Written By Unknown on Rabu, 17 September 2014 | 17.25

scheda aggiornata 24 minuti fa

pdfFactory è un'utility che consente la creazione di files in formato pdf. Il formato pdf è in pratica una "copia video di un foglio stampato". Caratteristica fondamentale dei pdf è la dimensione stremamente ridotta, ciò li rende estremamente adatti all' invio via email e alla pubblicazione sul web.

Tra tutte le utility disponibili, pdf Factory è forse la più semplice da utilizzare.


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BurnAware Premium

scheda aggiornata 1 ora fa

Utility per la masterizzazione di supporti CD, DVD oppure Blu-ray con contenuti dati, immagini digitali, musica oppure video.

Di seguito una lista delle funzionalità implementate:

  • Create data, bootable and multisession CD/DVD/Blu-ray Discs
  • Create Audio CDs and MP3 CD/DVD/Blu-ray Discs
  • Create DVD-Video
  • Record boot disc images
  • Create and record disc images
  • Supports all current hardware interfaces (IDE/SCSI/USB/1394/SATA)
  • Supports UDF/ISO9660/Joliet Bridged file systems (any combination)
  • On-the-fly writing for all image types (no staging to hard drive first)
  • Auto-verification of written files
  • Supports CD-Text and unicode characters
  • Supports Windows NT/2000/XP/Vista/7 (32 and 64 Bit), no drivers required

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Leica torna all´analogico con M-A e M Edition 60

Leica ha stupito tutti presentando a Photokina due nuovi modelli M che si rifanno alla fotografia analogica. La prima, Leica M Edition 60, è una versione celebrativa (verrà prodotta in 600 esemplari) creata in occasione dei 60 anni dalla nascita del sistema M3, che ha debuttato con la M3 proprio nel 54.

La sua caratteristica distintiva è che, pur essendo di fatto una M-P, quindi una fotocamera digitale, non integrerà alcun display. Una follia? Forse, ma in Leica la sensazione che il display distragga troppo il fotografo è tutt'altro che nuova – risale in effetti all'introduzione del gitale – e ora il produttore tedesco ha voluto togliersi la soddisfazione di creare, anche se in tiratura limitata, la digitale che probabilmente avrebbe sempre voluto produrre.

Al posto del display, solo una ghiera di regolazione della sensibilità. In questo modo, il fotografo si può e si deve concentrare solo su ciò che è davvero essenziale: tempo di posa, diaframma, ISO e messa a fuoco. L'immagine viene salvata rigorosamente in formato DNG.

Si tratta evidentemente di un modo di lavorare sfidante, che richiede la stessa cura richiesta dalla fotografia analogica. Di fatto, scattare con la M Edition 60 sarò come scattare con la pellicola. La peculiarità del modello è sottolineata, come si vede dalle immagini in galleria, da un corpo in acciaio inox che si discosta anch'esso visibilmente dalla "classica" M.

Per appassionati e collezionisti, la M Edition 60 sarà disponibile a partire da Ottobre, a prezzo ancora da definire.

Vi basta come ritorno al passato? In caso contrario, niente paura, ecco il passo successivo: la Leica M-A. A come "analogica" perché, in questo caso, la fotocamera utilizza davvero una pellicola. Come la M3 originale, la M-A è una fotocamera a telemetro puramente meccanica. Erede della MP, altra anlogica tutt'ora in produzione, sarà anch'essa disponibile a partire da Ottobre, a prezzo ancora da definire.


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In arrivo nelle prossime settimane anche una scheda GeForce GTX 960?

Written By Unknown on Selasa, 16 September 2014 | 17.25

Varie indiscrezioni apparse online indicano per i prossimi giorni il debutto delle schede video NVIDIA GeForce GTX 980 e GeForce GTX 970, modelli basati su architettura Maxwell destinati a posizionarsi nel segmento di fascia più alta di mercato. Per il lancio di queste schede non ci sarà da attendere molto tempo, mentre più spostato in avanti è il debutto della soluzione GeForce GTX 960 che dovrebbe posizionarsi nel segmento di fascia medio alta del mercato.

Come il nome lascia facilmente intendere questa soluzione andrà a prendere il posto attualmente occupato dalla scheda GeForce GTX 760, un modello in grado di raccogliere notevole interesse da parte del mercato grazie al buon connubio tra prestazioni velocistiche e costo d'acquisto.

Le uniche informazioni al momento attuale disponibili su questa scheda provengono dal sito giapponese Hermitage Akihabara, accessibili a questo indirizzo. I dati sono molto risicati, con l'unico di fatto confermato legato all'architettura di questa GPU che sarà ovviamente quella Maxwell presumibilmente con una versione leggermente depotenziata del chip GM204 adottato per le due schede GeForce GTX 980 e GeForce GTX 970.

Se il debutto delle due nuove proposte top di gamma di NVIDIA è atteso a partire dal prossimo 19 Settembre, per la scheda GeForce GTX 960 si vocifera un lancio ufficiale nelle settimane seguenti con un periodo indicato presumibilmente attorno alla metà del mese di Ottobre. Questo sarebbe del resto allineato a quanto avvenuto con le precedenti generazioni di schede video NVIDIA top di gamma, caratterizzate da lanci piuttosto vicini tra di loro per modelli che sono andati a completare progressivamente la gamma di soluzioni video di NVIDIA.

Quello che è certo è che ci attende una stagione autunnale carica di novità nel settore delle GPU, dopo una prima metà dell'anno che ha visto annunci incentrati solo nel settore di fascia più alta del mercato. Resta ora da capire quali saranno le mosse di AMD, chiamata a rispondere agli annunci di NVIDIA con nuove schede della famiglia Radeon.


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iPhone 6 vs Nexus 4: arriva la risposta dagli Apple fan

Lo scorso week-end la presentazione di iPhone 6 e iPhone 6 Plus è stata accompagnata da un'infografica ironica che metteva a paragone il modello da 4,7" con Nexus 4, dispositivo Pure Google vecchio di due generazioni. Il confronto appariva impietoso, visto che il Nexus ne usciva da vincitore, insieme alla piattaforma Android. A rispondere "ufficialmente" è Sonny Dickson, in un tweeter realizzato con uno stile non troppo differente.

Nell'infografica si leggono alcune delle caratteristiche del nuovo Android L (e non solo) di cui iOS dispone da anni. Viene citata la luminosità adattiva, presente da iPhone OS 2.0 del 2008, il toggle rapido per il blocco dell'orientamento (presente su iOS 4 ed introdotto con Android L), le notifiche sulla schermata di blocco (introdotte nativamente su iOS 5 nel 2011), il supporto ai 64-bit.

Dickson prende di mira anche le aggiunte meno recenti della piattaforma Android, come il mirroring delle immagini su schermo via wireless, il supporto al Bluetooth LE, la scorciatoia alla Fotocamera dalla schermata di blocco, il pinch to zoom. Non manca una frecciatina finale: "Goditi Android L (se mai arriverà sul tuo telefono)! I telefoni cellulari touchscreen non sarebbero mai stati come sono oggi, se non ci fosse stato l'iPhone".

Una battaglia, fra utenti iOS e Android, che probabilmente non avrà mai fine, esacerbata in passato niente meno che dai leader delle società coinvolte, fra cui in prima linea trovavamo Steve Jobs che aveva promesso una battaglia termonucleare nei confronti della piattaforma concorrente. Se è indubbio che iPhone ha dato una spinta all'intero settore degli smartphone, dall'altra parte Android è sempre stata la proposta più completa dal punto di vista delle feature disponibili.

Apple si affida solitamente a tecnologie proprietarie compatibili solo con i prodotti del suo stesso ecosistema, mentre Google ha da sempre operato con un approccio più free, rendendo le proprie tecnologie disponibili ad un pubblico sempre più vasto e diversificato. Due approcci diversi che hanno senza dubbio dei pro e dei contro, ma che dividono non solo le società concorrenti, ma anche gli utenti, ormai fidelizzati con l'azienda che porta nel mercato la visione della tecnologia più simile alla loro.


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Windows Phone 8.1 GDR 2 in arrivo: Cortana si espande in nuove nazioni

I passati aggiornamenti di Windows Phone 8 sono stati decisamente interessanti, introducendo numerose funzionalità anche nelle release di minore portata. Sembra sia lecito attendersi ulteriori novità di grande rilievo anche per il prossimo GDR2, che arriverà agli sviluppatori il prossimo ottobre. La novità proviene da uno screenshot trapelato di Cortana in lingua polacca.

Cortana in polaccoCortana in polaccoWindows Phone 8.1 GDR 2, Centro Notifiche

A gettare fiamme sul rumor è un autore di un blog polacco a tema Windows Phone. Questi scrive che l'assistente vocale di Microsoft arriverà nella versione d'anteprima per sviluppatori il prossimo 8 ottobre con la GDR 2. È pertanto quanto meno auspicabile che Cortana arriverà anche in Italia con la prossima release, superando la prima fase in cui è stato disponibile esclusivamente in pochi mercati fra quelli più importanti.

È bene però placare gli animi: la GDR 2, con Cortana localizzato in molte lingue, potrebbe concretizzarsi in versione definitiva non prima dell'inizio dell'anno prossimo. Fra le novità del prossimo aggiornamento troveremo probabilmente un nuovo toggle per il centro notifiche per gestire la connessione di rete dati, il supporto allo Snapdragon 805 e, come detto sopra, una versione preliminare di Cortana anche per lingue diverse da quelle attualmente disponibili.

Windows Phone è una piattaforma ingiustamente poco considerata globalmente, anche se in Italia ha fatto registrare ottimi risultati di vendita, spesso equiparabili a quelli ottenuti da Apple con il suo iOS. L'integrazione di Cortana anche in altri paesi potrebbe permettere una maggiore diffusione in un pubblico ancora poco convinto ad effettuare il passaggio, ma Microsoft deve ancora confrontarsi con la presenza di uno store non paragonabile alle proposte dei più agguerriti concorrenti del settore.


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