Uno dei passaggi più importanti e meglio specificati nell'accordo che qualche settimana fa ha portato Nokia tra le proprietà di Microsoft riguarda proprio uno dei servizi che ormai da tempo sono fiore all'occhiello del portfolio della compagnia finlandese. Stiamo parlando di HERE e del servizio di mappe gratuito offerto sui propri device dalla stessa Nokia. Da tempo invidiato dalla concorrenza e indubbiamente conosciuto per la propria validità e affidabilità, HERE e il servizio di navigazione ad esso legato resteranno uno dei punti fermi nell'evoluzione del sistema operativo Windows Phone e Microsoft potrà liberamente sfruttarne la licenza per i prossimi 4 anni.
A conferma di quanto sia importante proprio la divisione legata alle mappe, il colosso finlandese ha ulteriormente potenziato in questi ultimi tempi il proprio metodo di acquisizione di immagini e mappe stradali introducendo una nuova tecnologia dal nome True Technology.
Come intuibile dal nome della tecnologia stessa lo scopo dell'introduzione del nuovo metodo di acquisizione è quello di ottenere delle immagini il quanto più reali possibile, portando addirittura a una ricostruzione tridimensionale degli itinerari.
Tutto gira ovviamente intorno a delle apparecchiature estremamente sofisticate montate su delle auto, True Car, in continua esplorazione. L'apparecchiatura, del costo che può variare tra i 100 e i 200 mila euro, comprende 4 telecamere per la creazione di una immagine a 360 gradi da 64 megapixel di risoluzione, una quinta telecamera fissa per l'individuazione dei segnali stradali, un apparecchio laser detto Lidar che costruisce una nuvola di punti in 3D e, ovviamente, una antenna GPS.
Tutte le immagini e le informazioni raccolte, si parla di circa 3 Terabyte di dati a settimana per ogni auto coinvolta nella raccolta, vengono processati all'interno dell'auto e le immagini vengono visualizzate su di un tablet posto nei pressi del sedile del passeggero. Le auto percorrono in media tra i 200 e i 300 km al giorno seguendo una precisa tabella di marcia e sfruttando ogni possibile ora di luce.
Ma il lavoro non termina qui, una volta raccolti i dati, infatti, le mappe vengono analizzate da un team di circa 40 cartografi (solo per quanto riguarda l'Italia) e confrontate con dati precedentemente raccolti per eventualmente individuare dei cambiamenti nei percorsi, come l'installazione di rotonde o la variazione di sensi unici. Non è da sottovalutare anche il lavoro legato alla parte burocratica della raccolta. I comuni vanno infatti avvisati con largo anticipo del passagio dell'auto e la stessa comunicazione va resa pubblica sul sito here.com di modo che i cittadini possano sapere quando e dove verrà effettuata la raccolta. Comuni che sono inoltre invitati a segnalare eventuali cambiamenti della viabilità nel territorio cittadino.
Da non prendere sotto gamba anche la parte della creazione delle mappe relativa alle norme sulla privacy, per le quali è obbligatorio oscurare i volti delle persone e le targhe delle auto che compaiono nelle immagini.
Come ci spiega Andrea Soncin, amministratore delegato di HERE Italia, la vera sfida in questo campo non è tanto realizzare la mappa in sè, quanto riuscire poi ad aggiornarla con una frequenza tale da mantenere altissima l'affidabilità del servizio. E come dargli torto? quante volte ci capita con il nostro navigatore di incappare in una rotonda inesistente? o di fluttuare sopra corsi d'acqua o altre strade percorrendo cavalcavia di recente costruzione?
Insomma, un lavoro davvero importante che, come possiamo però constatare utilizzando il servizio di mappe Nokia, ha portato a degli ottimi risultati. I paragoni con la concorrenza sono a questo punto inevitabili e, nonostante la maggiore diffusione delle mappe Google, la concorrenza appare più che agguerrita. I numeri riguardanti HERE sono infatti indubbiamente interessanti: parliamo di 196 paesi fino ad ora mappati di cui ben 95 possono usufruire di mappe e navigazione assisitita turn-by-turn completamente offline, 87 diverse indicazioni vocali di direzione contro le circa 50 di Google, 49 mila mappe di interni di edifici pubblici in 60 paesi diversi, orari e mappe dei percorsi dei mezzi pubblici di 740 città in 52 paesi, e più di 43 milioni di chilometri di strade mappate (circa 113 volte la distanza tra la terra e la luna).
L'obiettivo finale di Nokia non è quindi semplicemente quello di avere tra le mani un navigatore ben funzionante, un apparecchio che finito il nostro viaggio resta nel dimenticatoio fino alla destinazione successiva. L'intenzione della compagnia scandinava è quella di creare un vero e proprio ecosistema nel quale, ad esempio, giunta l'ora della pausa pranzo cerco con il PC l'indirizzo di un ristorante nel sito here.com e, una volta aperto il navigatore integrato nella plancia della mia auto, lo ritrovo già impostato come destinazione. Mettiamo poi caso che il ristorante si trovi all'interno di un centro commerciale di cui ho a disposizione la mappa interna, mi basterà aprire l'applicazione Here sullo smartphone per potermi orientare anche all'interno del centro commerciale stesso.
Uno scenario avvenieristico? considerato lo stato di avanzamento dei lavori forse nemmeno troppo.
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