La National Rifle Association punta il dito sui videogiochi dopo i recenti omicidi di massa

Written By Unknown on Kamis, 27 Desember 2012 | 17.25

Dichiarazioni che non faranno piacere agli appassionati di videogiochi. La National Rifle Association, la principale organizzazione degli Usa a difesa dei detentori di armi, ha infatti puntato il dito contro il media videoludico e le altre forme di intrettanimento che veicolano contenuti violenti, dopo i recenti omicidi di massa che si sono verificati negli Stati Uniti, in particolar modo alla strage di 26 persole alla scuola Sandy Hook, nel Connecticut.

Durante una conferenza stampa organizzata appositamente, la Nra, rappresentata dal suo CEO Wayne LaPierre, ha definito "disoneste" le accuse che i mezzi di comunicazione hanno fatto alle armi d'assalto a proposito dell'omicidio di massa perpetuato da Adam Lanza.

"Un bambino che cresce in America prima di raggiungere i 18 anni può essere testimone di 16 mila omicidi e 200 mila atti di violenza", ha detto LaPierre. "E troppe persone nei nostri media nazionali, e fra i loro azionisti, agiscono come sostenitori silenziosi, se non complici ispiratori. Piuttosto che affrontare le proprie mancanze morali, i media demonizzano coloro che possiedono legalmente delle armi".

LaPierre accusa tutti quei videogiochi in cui bisogna fare violenza contro altre persone e contro cittadini degli Stati Uniti, senza un preciso motivo scatenante. Cita, testualmente, Bulletstorm, Grand Theft Auto, Mortal Kombat e Splatterhouse. "C'è un gioco che si chiama Kindergarten Killers, che è online da 10 anni. Come mai il nostro dipartimento di ricerca ha trovato così facilmente questo gioco, mentre nessun altro ne parla?"

Kindergarten Killer è un gioco del 2002 basato su piattaforma Flash sviluppato in maniera indipendente da Zsoa. Nei panni di un bidello bisogna aprire il fuoco sui giovani studenti, mentre questi, a loro volta, sparano contro il giocatore.

Ma è chiaro, anche se la Nra non sembra farci caso, che non si tratta di un videogioco protetto in alcun modo dall'industria, né dal "sistema". Anzi è un titolo di nicchia, realizzato senza alcun modello di business alle spalle. Tra gli altri giochi menzionati da LaPierre, poi, in Mortal Kombat o in Splatterhouse non si fa uso di armi.

Ovviamente la Nra ha citato i titoli che negli anni passati hanno suscitato più clamore e alimentato il dibattito sulla violenza nei videogiochi. Subito dopo la strage alla Sandy Hook, invece, il britannico Sun puntava il dito su Call of Duty. "Se vogliamo realmente ridurre questo tipo di violenze nella nostra società, i videogiochi e gli altri media sono la direzione sbagliata verso la quale concentrarsi", ha detto lo psicologo Chris Ferguson ad Abc News. "L'uso dei videogiochi non è un fattore comune tra i responsabili degli omicidi di massa. Alcuni erano giocatori, altri no".

Il Presidente Obama si è già schierato a favore del bando alle armi d'assalto. Ma il dibattito in corso negli Usa non ha fatto che favorire ancora una volta la proliferazione di armi. Secondo gli ultimi report, infatti, le vendite del fucile Bushmaster d'assalto, una versione civile di quello che hanno le forze Usa in guerra, e l'arma usata da Lanza per compiere la stage, si sono impennate negli ultimi giorni. C'è, infatti, chi teme il bando e ha proceduto immediatamente all'acquisto.


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